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FESTIVITÀ ALLA TAVERNA DEI BARBI
Vivi Natale e Capodanno alla Taverna dei Barbi
I menu che proponiamo per il Pranzo di Natale e per il Cenone di Capodanno in Taverna dei Barbi a Montalcino (SI) rispecchiano - come sempre - la nostra storia, la nostra cultura e la nostra terra.
Festeggia insieme a noi, con I'avvolgente calore e fascino del grande camino e in totale sicurezza.
Scopri il • Menu Pranzo di Natale 2021 I 25 Dicembre 2021 » https://bit.ly/3lesXJ3
Prenotazione obbligatoria.
Scopri il • Menu Cenone di Capodanno 2022 I 31 Dicembre 2021 » https://bit.ly/3rlY4q5
Prenotazione obbligatoria
Taverna dei Barbi
Fattoria dei Barbi | Loc. Podernovi 170 Strada Consorziale dei Barbi - 53024 Montalcino (SI)
t. (+39) 0577 847143
APPROVATO ALLA CAMERA IN ITALIA LO STOP ALL’ABBATTIMENTO SELETTIVO DEI PULCINI MASCHI
La campagna di sensibilizzazione e di lobbying portata avanti da Animal Equality arriva a un punto di svolta storico con l’approvazione alla Camera dell’emendamento presentato che introduce, entro la fine del 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi, considerati un vero e proprio scarto di produzione all’interno dell’industria delle uova. Oggi la Camera dei deputati ha votato, approvando l’emendamento e quindi l’introduzione di questo divieto, che arriva sulla scia di quanto annunciato da altri paesi europei come Francia e Germania. Animal Equality non può che celebrare questo passo storico e fondamentale in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare. “Oggi la Camera dei deputati ha compiuto una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti di animali, esseri senzienti, che non possono più essere solo considerati scarti industriali.
L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che avviene ogni giorno nell’industria delle uova non può essere ancora considerata la normalità e oggi il Parlamento ha scelto di sostenere la nostra proposta che segue le linee dettate anche dell’Unione europea in materia di benessere animale. È tempo di favorire l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing anche in Italia, come già stanno facendo i produttori, e le istituzioni devono impegnarsi in questo percorso fondamentale per il progresso del nostro Paese e degli animali”, ha commentato Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia. “Come Animal Equality abbiamo iniziato a lavorare a questo obiettivo l’anno scorso e ancora prima che la legge fosse approvata, la prima macchina per il sessaggio in-ovo è stata implementata in Italia grazie al nostro lavoro con Coop e Assoavi, che per prime si sono impegnate a introdurre le tecnologie in-ovo sexing. Già solo questa prima macchina potrà risparmiare 5 milioni di pulcini ogni anno a partire dal 2022” continua Trombetta. Nell'industria delle uova infatti, i pulcini maschi sono considerati inutili per la produzione, in quanto non sono in grado di deporre le uova, né possono essere impiegati per la carne, in quanto specie diverse dai più comuni polli broiler utilizzati dall’industria alimentare.
Per questo motivo ogni anno, in Italia, vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi. Triturati vivi o soffocati, i pulcini vengono abbattuti immediatamente, entro le prime 24 ore dalla nascita, e senza l'utilizzo di tecniche di stordimento. Animal Equality ha lanciato nel 2020 una campagna firmata da oltre 100mila persone proprio per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile. Grazie a questo lavoro, già nel 2020 l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi si era dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi. L’emendamento è stato presentato dall’onorevole Francesca Galizia, capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Politiche UE, e ha avuto il sostegno di tante altre forze politiche. Ora manca solo la conferma definitiva al Senato, prevista per l’inizio del 2022.
L’emendamento approvato alla Camera prevede tempi di adeguamento alla normativa per l'aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell'allevamento delle galline ovaiole. Supporta inoltre l'introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, anche attraverso politiche di incentivazione di tali tecnologie.
Animal Equality
Animal Equality è un'organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d'allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.
Chiara Caprio
UE: IL CANCER PLAN LIMITA LA PROMOZIONE DI VINO E CARNI ROSSE
NEI NUOVI FONDI PROMOZIONE (176MLN DI EURO) PUNTEGGI RIDOTTI PER PRODUZIONI ‘A RISCHIO’. E L’ITALIA VOTA A FAVORE
Vino, carni rosse e carni lavorate ancora nel mirino della Commissione Ue, che ha pubblicato ieri il documento per l’accesso ai fondi di promozione orizzontale dei prodotti agricoli europei per un valore complessivo di oltre 176 milioni di euro.
Secondo quanto rileva Unione italiana vini, l’Ue ha inserito tra i criteri per l’accesso ai fondi l’allineamento ad alcuni documenti strategici, come il Farm to Fork e il piano comunitario di lotta anticancro, compreso quello approvato la settimana scorsa dalla Commissione speciale del Parlamento europeo Beca (Beating cancer).
In sintesi, i produttori di vino, di salumi e in generale di carni rosse e lavorate avranno meno chance di essere ammessi alle graduatorie del bando per la promozione in ambito comunitario. Per Unione italiana vini si iniziano a subire gli effetti del Beca, in primis sulle politiche di competenza agricola. La decisione di adottare i criteri del piano anticancro per l’approvazione dei progetti rappresenta un segnale allarmante oltreché giuridicamente non sostenibile. Tra l’altro – secondo l’associazione - sul piano politico alcuni Paesi, e tra questi non c’è l’Italia, si sono astenuti dal voto in quanto hanno espresso dubbi sul fatto che testi non giuridicamente vincolanti come il Farm to Fork e il Beca, non ancora approvato dal Parlamento europeo, entrino a gamba tesa sulle politiche di promozione. Unione italiana vini chiede che nessun prodotto sia escluso dagli aiuti alla promozione e richiama quindi l’attenzione del ministero delle Politiche agricole su questo dossier, che si fonda su un pregiudizio originato da assunti opinabili dal punto di vista scientifico e che rischia ora di provocare un effetto valanga per il vino e per il made in Italy dell’agroalimentare.
Secondo l’associazione europea dei produttori Comité vins (Ceev), pur non eliminando la possibilità di accedere ai fondi, i sub-criteri delineati dalla Commissione europea rappresentano un freno all’ammissione dei progetti relativi ai prodotti vinicoli. Una volta di più sta passando il concetto del vino come prodotto intrinsecamente dannoso, a prescindere dalle modalità di consumo.
Martina Terrazzano
600.000 PERSONE POVERE NON POSSONO ACQUISTARE MEDICINALI
RISPETTO AL 2020, LA POVERTÀ SANITARIA AUMENTA DEL 37,6%
16/12/2021
Nel 2021, almeno 597.560 persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno. Si tratta di 163.387 persone in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato, quindi, un incremento del 37,63% di persone in povertà sanitaria. L’aumento deriva dalla pandemia da Covid-19 che ha arrecato gravi danni alla salute e al reddito di milioni di residenti.
È quanto emerge dal 9° Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci realizzato con il contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici da OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo di ricerca di Banco Farmaceutico). I dati, rilevati attraverso la rete dei 1.790 enti assistenziali convenzionati con il Banco ed elaborati da OPSan, sono stati presentati il 16 dicembre 2021, in un convegno in diretta streaming promosso da Banco Farmaceutico e AIFA.
Nonostante il forte universalismo del nostro Servizio Sanitario Nazionale, il 42,2% della spesa farmaceutica è a carico delle famiglie, che nel 2020 (ultimi dati disponibili) hanno speso 8,7 miliardi di euro su un totale di 20,5 miliardi.
Chi è povero ha in media un budget sanitario pari a 10,25 euro, meno di 1/5 (17%) della spesa sanitaria di chi non è povero (60,96 euro mensili). Per le famiglie povere, inoltre, ben il 62% della spesa sanitaria (6,37 euro) è assorbita dai farmaci e solo il 7% (0,75 euro) è dedicata ai servizi dentistici. Questo determina esiti problematici, poiché ai servizi dentistici si ricorre spesso in funzione preventiva oltre che terapeutica. Le famiglie non povere, invece, destinano il 43% del proprio budget sanitario mensile (25,94 euro) all’acquisto di medicinali e il 21% ai servizi dentistici (12,6 euro)
Sia i poveri, sia i non poveri, compiono un “investimento” o un “sacrificio” simile per tutelare la propria salute. Il peso della spesa sanitaria sul totale della spesa per consumi si attesta, per entrambi, su valori molto simili (2% vs. 1,6%) anche se con valori monetari molto distanti (60,96 euro vs. 10,25 euro).
Le difficoltà riguardano tutti i residenti, poveri e non poveri: nel 2020 il 15,7% delle famiglie italiane (4 milioni 83 mila famiglie, pari a 9 milioni 358 mila persone) ha risparmiato sulle cure, limitando il numero delle visite e degli accertamenti o facendo ricorso a centri diagnostici e terapeutici più economici. Hanno fatto ricorso a una di queste strategie 33 famiglie povere su 100 e 14 famiglie non povere su 100.
A causa della crisi economica derivante dalla pandemia, molte persone sono state spinte in una situazione di indigenza, e chi già era povero vive una condizione di ulteriore marginalità. Il nostro Rapporto rappresenta non tanto e non solo un’analisi sociologica e statistica della povertà, quanto uno strumento per consentire a Banco Farmaceutico di poter fare meglio il proprio lavoro (raccogliere farmaci per gli indigenti) e per smuovere idee e coscienze, fornendo al dibattito alcuni suggerimenti in termini di politiche pubbliche. Crediamo in particolare che, sia nell’ambito del PNRR, sia in quello delle strategie sanitarie generali, occorra valorizzare adeguatamente il ruolo sussidiario del Terzo settore. Crediamo sia sufficiente guardare a ciò che già esiste. A quello che accade, per esempio in alcune regioni, dove gli enti assistenziali hanno assunto una funzione di sistema non ignorabile dalle istituzioni pubbliche, le quali considerano tali enti partner delle politiche sanitarie, coinvolgendole talora nella co-progettazione del welfare locale a sostegno dei poveri», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
Paolo Nessi
COLLI DI LUNI DOC: ALBAROLA 2020, VERMENTINO 2020 ETICHETTA NERA, NICCOLÒ V ROSSO RISERVA 2015
di Virgilio Pronzati
Cantine Lunae Bosoni - Cantina e Uffici: Via Bozzi 63 - 19034 Ortonovo. Tel 0187660187. www.cantinelunae.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Colli di Luni Doc Albarola 2020
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Albarola. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: 165/20. Bottiglie prodotte: circa 18.000. Prezzo medio in enoteca: € 14,90
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini bianchi di limitato affinamento ad una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 2 - 3 anni. Servizio: mescere a 10°C (12°C con piatti caldi) in calici con stelo alto. Abbinamento: ostriche e tartufi di mare crudi, risotto e linguine con mitili e vongole, polpo e seppie alla piastra, orata al sale.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è cristallino, di colore paglierino scarico. Al naso è intenso e persistente, fine e varietale, con sentori di fiori d’acacia, narciso e mandorlo, e lievi di lavanda ed erbe aromatiche, ribes bianco, umori boschivi e minerali. In bocca è decisamente secco, fresco e sapido, un pò minerale, delicatamente caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e minerale, e note floreali, fruttate e vegetale-balsamiche.
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Albarola di vigne site nelle colline di Castelnuovo Magra, Luni, Sarzana e Beverino, diraspate e fatte macerare a freddo per circa otto ore. Il mosto ricavato dalla pressatura soffice, ha fermentato in botte d’acciaio a temperatura controllata. Seguono, una maturazione del vino sulle fecce fini per circa cinque mesi, e un affinamento in bottiglia di alcuni mesi. Evoluzione: giovane ma già invitante e di buon equilibrio. Da bere, con cantina idonea, entro due-tre anni.
Valutazione: 90/100
Colli di Luni Doc Vermentino 2020 Etichetta Nera
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Vermentino. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: 181/20. Bottiglie prodotte: circa 90.000. Prezzo medio in enoteca: € 15,90
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini bianchi di limitato affinamento ad una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 3 - 4 anni. Servizio: mescere a 10°C (12°C con piatti caldi) in calici con stelo alto. Abbinamento: aspic di pesce e crostacei, risotto con zucchini e gamberetti, branzino al forno con salvia e pinoli.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è cristallino, di colore paglierino scarico. Al naso è intenso e persistente, fine, varietale, con netti sentori di mela golden matura, fiori di pesco, erbe aromatiche e lieve di miele d’acacia. In bocca è secco ma morbido, succoso, appena fresco ma molto sapido, caldo, di grande struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e note fruttate, floreali e vegetale-aromatiche.
Considerazioni: Eccellente. Ottenuto da selezionate uve Vermentino di vigne site nelle parcelle più vocate di Luni e Castelnuovo Magra, diraspate e fatte macerare a freddo per circa otto ore. Il mosto ricavato dalla pressatura soffice, ha fermentato in botte d’acciaio a temperatura controllata. Seguono, una maturazione del vino sulle fecce fini per circa quattro mesi, e un affinamento in bottiglia di alcuni mesi. Evoluzione: quasi pronto, ma già di buon equilibrio. Può tenere bene per 3-4 anni.
Valutazione: 94/100
Niccolò V Colli di Luni Doc Rosso Riserva 2015
Categoria: Rosso secco. Vitigni: Sangiovese, Merlot, Pollera Nera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 198/21. Bottiglie prodotte: circa 6.000. Prezzo medio in enoteca: € 21,00
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino con orlo granato. Al naso è molto intenso e persistente, fine, ampio e complesso, con netti sentori di ciliegia durona, lampone, melagrana e fragola mature, cioccolato amaro, umori boschivi balsamici e boisé. In bocca è secco, fresco e sapido, giustamente tannico, caldo, di gran corpo, persistenza e armonia. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.
Considerazioni: Eccellente. Ottenuto da scelte uve Sangiovese, Merlot e Pollera Nera di due vigneti storici di Castelnuovo Magra, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare per 12 giorni a temperatura controllata. Dopo la svinatura, il vino matura per 18 mesi in botti di rovere da 20-30 quintali. Segue un affinamento in bottiglia di 12 mesi. Evoluzione: giovane ma già di buon equilibrio. Può tenere, migliorando, altri 4-5 anni.
Valutazione: 95//100