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WINEY: VALORE AGGIUNTO AI PICCOLI VIGNAIOLI
Il successo della start-up nasce dalla precisa volontà di rendere più accessibili i vini dei piccoli produttori: le loro bottiglie sono così più facili da acquistare e più semplici da apprezzare.
Non si arresta, sulla scia degli effetti della pandemia, la crescita delle vendite di vino online: sulla base dei dati forniti da Wine Monitor e Nielsen, solo nel primo semestre del 2020 questo mercato nel nostro Paese era infatti cresciuto del 102% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.
Il delivery di vino, oltre ad abbattere i costi della catena di distribuzione, diminuisce il numero di intermediari che su altri canali si interpongono tra produttore e consumatore: questo garantisce una semplificazione dell’intero processo di acquisto e permette di conoscere nuovi e piccoli produttori, migliorando l’esperienza nel suo complesso.
Questa ascesa è capeggiata dai vini naturali che stanno sempre più conquistando il mercato vitivinicolo. Il consumo questi vini come quelli prodotti a regime biologico, biodinamico e artigianale distribuiti in abbonamento da Winey è in aumento a livello globale e alcuni Paesi, come lItalia, rivestono un ruolo primario in questa crescita. Secondo un’analisi dellUnione Italiana Vini, lItalia è uno dei maggiori produttori di vini bio: nel 2018 sono state confezionate 708 milioni di bottiglie, cifra che si prevede crescerà del 30% entro il 2023, raggiungendo i 924 milioni.
Questo trend sembra essere inarrestabile: lo scorso anno 8 milioni di italiani hanno infatti acquistato vino online e, stando alle previsioni, il giro daffari, che ha raggiunto quota 200 milioni di euro, non arretrerà negli anni a venire. In questo scenario si colloca la start-up Winey che ha saputo non solo accorciare le distanze tra piccoli vignaioli e consumatori, ma dare valore aggiunto grazie a delle experience che affiancano il consumatore una volta ricevute le bottiglie.
«Winey nasce dallobiettivo di regalare unesperienza a trecentosessanta gradi afferma Valerio Barbato, co-founder e CEO di Winey portando a casa degli appassionati le storie e provando a sviscerare un contenitore di cultura. Esistono vini e vignaioli che rappresentano leccellenza assoluta e che risultano difficili da reperire, conoscere e quindi apprezzare. Winey vuole portare a casa degli appassionati vini che normalmente non troverebbero sugli scaffali e sugli e-commerce, raccontandoli ed esaltandone le caratteristiche».
A proposito di Winey
Winey è un servizio di wine delivery in abbonamento che consente di ricevere entro il giorno 15 di ogni mese, direttamente a casa, una Wine Box a sorpresa con tre vini, fuori dagli schemi, prodotti da piccoli vignaioli che lavorano in regime biologico, biodinamico, naturale o artigianale. È così possibile conoscere il vero made in Italy grazie al rapporto diretto che i tre fondatori di Winey hanno con i produttori, senza intermediari e quindi anche con un vantaggio, per il consumatore, in termini economici.
Franco Zigliani
A MACROWINE IL PUNTO CON 400 ESPERTI SULLA RICERCA VITIVINICOLA MONDIALE
Dal 23 al 30 giugno evento digitale organizzato da Fondazione Edmund Mach, Università degli Studi di Verona e dall’Università degli Studi di Torino
E' uno degli appuntamenti più attesi a livello mondiale per gli studiosi del settore vitienologico ed è slittato di un anno a causa dell’emergenza Covid 19. Macrowine è in programma in modalità virtuale dal 23 al 30 giugno con 400 partecipanti provenienti da diversi paesi tra cui Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia, Australia, Nuova Zelanda, Cina, Stati Uniti, Cile, Uruguay, Sud Africa.
Organizzato in collaborazione tra Fondazione Edmund Mach, Università degli Studi di Verona e Università degli studi di Torino, l'appuntamento scientifico fornirà a scienziati, operatori ed esperti l’opportunità esclusiva di scambiare, aggiornare ed implementare informazioni scientifiche, novità e risultati in campo vitivinicolo.
L’edizione 2021 propone un ricco programma di elevato livello scientifico, che include 65 relazioni orali e 280 poster organizzati in 6 sessioni plenarie e 5 tavole rotonde tematiche, con argomenti che spaziano dalla vigna al bicchiere, ovvero dalla diversità varietale dell’uva e dalle pratiche per una viticoltura sostenibile all’ecosistema microbico dal campo al consumo finale, senza tralasciare la shelf life dei vini e gli strumenti a disposizione per supportare una viticoltura di precisione e innovativa. Si parlerà, inoltre, di aspetti sensoriali e percezione del consumatore, identità, tipicità e origine.
https://macrowine2020.com
Silvia Ceschini
CONEGLIANO VALDOBBIADENE EXPERIENCE
Col Vetoraz vi aspetta per conoscere il Valdobbiadene Docg e le eccellenze del territorio nella sua area più prestigiosa: il cru del Cartizze
Conegliano Valdobbiadene è un universo a parte, un angolo di paradiso da esplorare con tutti i sensi. Quella che propone Col Vetoraz, nell’ambito degli eventi della Conegliano Valdobbiadene Experience, è un’esperienza imperdibile, di accoglienza e conoscenza immersi nella bellezza mozzafiato di una terra unica che si potrà ammirare dalla magnifica terrazza panoramica, a 400 metri d’altezza, affacciata su un mare verde di vigneti.
Due giornate open air di degustazioni accompagnate da prodotti tipici veneti con orario continuato dalle 10 alle 17.
PROGRAMMA:
Lunedì 28 giugno 2021 – dalle h 10 alle h 17
Il maestro macellaio Bruno Bassetto preparerà degli assaggi della sua celebre battuta al coltello di carne veneta, condita con olio evo del Garda dop Turri e sale marino.
Il maestro casaro Roberto Dal Cin e l’assistente Valy Fornasier prepareranno al momento i bocconcini di mozzarella e il burro.
Venerdì 2 luglio 2021 - dalle h 10 alle h 17
Coinvolgimento della Confraternita del Bacalà alla Vicentina con due cicchetti tipici come: Bacalà mantecato alla veneziana su pane nero ai cereali e Bacalà alla Vicentina con polenta di mais Marano
Queste le proposte di abbinamento:
- Valdobbiadene DOCG Cuvée 5 extra brut con la battuta di carne e Valdobbiadene DOCG Cuvée 13 extra dry con la mozzarellaValdobbiadene DOCG Cuvée 5 extra brut con il bacalà mantecato e Valdobbiadene DOCG Cuvée 13 extra dry con il bacalà alla vicentina
Costo dell’esperienza; € 20,00 a persona tutto incluso
Per prenotazioni e informazioni contattare:
Col Vetoraz tel. 0423 975291
E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Col Vetoraz Spumanti S.p.A.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.
Lorella Casagrande
Col Vetoraz Spumanti S.p.A.
Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv)
Tel. +39.0423.975291 Fax +39.0423.975571
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Web: www.colvetoraz.it
PROGETTO BEREBERGAMO ONLINE 2021
Visto il prolungarsi della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, il Consorzio Tutela Valcalepio ha deciso di continuare a investire sulla sua presenza online. In modo particolare, vediamo con dubbio la possibilità di realizzare eventi dal vivo con gruppi numerosi di persone, almeno per il 2021. A tale proposito, e con l’obiettivo di continuare una fidelizzazione portata avanti con il pubblico di fiere dal vivo, come Vinitaly, e con l’aspirazione di riuscire ad avvicinare anche un pubblico nuovo che, d’abitudine, non prendeva parte a quel genere di manifestazione, si è deciso di puntare su un nuovo format capace di coinvolgere un pubblico potenzialmente molto ampio e variamente dislocato.
OBIETTIVI
Il progetto BEREBERGAMO ONLINE 2021 si pone l’obbiettivo di raccontare il Consorzio Tutela Valcalepio attraverso le voci di chi ne fa parte. Chi meglio dei protagonisti, infatti, può raccontare la storia e l’attualità (nonché le aspirazioni future) dell’enologia bergamasca?
Il concetto del “metterci la faccia” non è nuova per Valcalepio, che già da alcuni mesi porta avanti sui profili social una serie di attività legate prima ai #sorrisidelvalcalepio e poi alle #faccedavalcalepio (facilmente consultabili seguendo gli appositi hashtag di riferimento su Instagram e Facebook o consultando i profili consortili dei singoli social).
BereBergamo Online 2021 si prefigge di unire questo messaggio alle attività di promozione e commercializzazione da parte delle singole aziende partecipanti. L’obiettivo è quindi raccontare la Valcalepio, le aziende e la produzione e, in una seconda fase, coinvolgere il pubblico attivamente, anche se a distanza, in degustazioni e call to action all’acquisto.
LA STRUTTURA
La struttura di BereBergamo Online 2021 prevede un piano di 5 giornate nel corso delle quali, sul sito internet www.valcalepio.org e sul nostro canale YouTube si alterneranno una serie di contenuti video preregistrati dedicati a vari aspetti della produzione enologica bergamasca.
Più nello specifico il programma prevede un video al giorno per i 5 giorni di durata di BereBergamo Online 2021 dedicato al Consorzio Tutela Valcalepio.
Ogni giorno, inoltre, si alterneranno video pre-registrati dedicati alle singole aziende che decideranno di prendere parte al progetto. Ogni video seguirà una scaletta standard uguale per tutte le aziende che sistrutturerà sullo scheletro di un’intervista, con domande uguali per tutti e concordate prima della registrazione. La proposta è quella, vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria, di registrare delle interviste e distanza tramite strumenti telematici, provvedere al montaggio delle video-interviste e poi procedere al caricamento online dei video sul canale YouTube Consortile dal quale sarà possibile ricondividere i singoli contenuti anche sulle piattaforme social (Facebook e Instagram) anche nei giorni successivi. L’obiettivo è studiare un format che consenta di raccontare al meglio e nella maniera più efficace il proprio lavoro.
Consorzio Vini Valcalepio
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VINO CHIANTI, CONTINUA TREND POSITIVO VENDITE: +14% SU 2020, +8% SU 2019
In assemblea Consorzio riduzione 15% rese massime per vendemmia 2021
Continua a rafforzarsi il trend positivo di vendite del vino Chianti: al 31 maggio il Consorzio registra un +14% di vendite rispetto allo stesso periodo del 2020 e un +8% sul periodo gennaio-maggio del 2019, quindi rispetto ai tempi pre-Covid. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea del Consorzio Vino Chianti in programma oggi. Tra i temi affrontati dall’assemblea, oltre all’andamento economico del Consorzio, anche la necessità di trovare l’equilibrio tra domanda e offerta e le criticità a livello di credito bancario.
“L’assemblea ha chiesto la riduzione del 15% delle rese massime produttive per la vendemmia 2021 per continuare in questa fase di riequilibrio dell’offerta con la domanda - spiega Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti -. E’ una scelta che impone sacrifici al mondo della produzione, ma ci si augura possa permettere di mantenere i prezzi del vino sfuso a un livello tale che sia comunque garantita la remuneratività della parte della filiera che produce vino destinato a essere venduto come sfuso”. La riduzione delle rese, dunque, è stata richiesta nonostante i risultati positivi dei primi cinque mesi del 2021. “Le vendite - precisa Bani - sono concentrare sulle aziende che vendono nella grande distribuzione mentre tutte quelle che sono sul canale Horeca hanno visto le vendite azzerate”. Tra i tasti dolenti resta quello del credito. Per Bani “la situazione è sempre critica: nonostante le manifestate disponibilità da parte di tutti gli istituti di venire incontro alle aziende, quando poi arriviamo a entrare nei dettagli dei costi delle operazioni bancarie o delle garanzie da fornire si alza un muro e l’accesso al credito diventa difficile”.
Il presidente Giovanni Busi, ha spiegato che “quest’anno abbiamo un magazzino leggermente superiore al 2019, per questo c’è la decisione sulla riduzione della vendemmia 2021, per mantenere in equilibrio domanda e offerta. Dall’altra parte ci sono segnali molto positivi perché sono alcuni mesi che stiamo facendo un incremento a doppia cifra sull’anno precedente. Nei prossimi mesi vedremo, quando riapre il canale Horeca, se questo incremento verrà poi suddiviso tra grande distribuzione e Horeca. Se la grande distribuzione continuerà ad avere questi trend di vendita allora il risultato sarà anche migliore. Su questo ci saranno delle belle sorprese da settembre in avanti”. Il Vino Chianti sta registrando risultati positivi sulle vendite, vede aumentare l’appeal internazionale del prodotto e il Consorzio guarda con ottimismo alla riapertura del canale Horeca. “La questione più importante da dibattere - aggiunge Busi - è sempre quella delle vendite perché da lì parte lo sviluppo della denominazione."
Marco Mannucci