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VIOLENZA SULLE DONNE, IMPRENDITRICI FIPE-CONFCOMMERCIO: “I LOCALI DIVENTINO PRESIDI DI SICUREZZA
“È ora di spezzare il collegamento ideale che ancora troppi fanno tra locali notturni, alcol, droga e violenza, in particolare quella sulle donne. I dati ci dicono che gli abusi avvengono in larga maggioranza in famiglia, ma i casi di cronaca raccontano di troppi episodi di violenza iniziati all’interno dei locali e poi degenerati all’esterno. Tutto questo non può più essere accettato: i luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti. Sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano. È un tema che mi sta particolarmente a cuore e che intendo portare all’attenzione dell’Assemblea annuale delle donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio, in programma il prossimo 2 dicembre”.
Così Valentina Picca Bianchi, presidente delle Donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio – la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
“È del tutto evidente – aggiunge Picca Bianchi – che la responsabilità degli atti di violenza è sempre e solo di chi li compie, ma è nostro dovere creare le condizioni affinché le ragazze che frequentano i nostri locali si sentano in diritto di svagarsi serenamente, senza dover tenere sempre alta la guardia. Devono sapere che ci siamo noi a vigilare sulla loro sicurezza. Ecco perché nel 2021, quando potremo riappropriarci del diritto alla socialità, come Fipe lanceremo una grande campagna sui locali sicuri”.
Andrea Pascale
C’E’ ANCHE LA GUIDA NERA DEL GOLOSARIO 2021
Puntuale come ogni anno la guida ai migliori ristoranti d’Italia della coppia con il papillon
È uscita, nonostante le difficoltà, pure l’edizione 2021 de I Ristoranti del Golosario (Comunica Edizioni - 19,50 €), la guida nazionale alle migliori tavole firmata dal duo Paolo Massobrio-Marco Gatti che quest’anno giunge alla sua sesta edizione, fotografando una ristorazione resiliente, che ha saputo rinascere e rimboccarsi le maniche anche in tempo di Covid-19.
Sono circa 3.175 i locali recensiti in tutta Italia fra ristoranti, trattorie, pizzerie, aziende agrituristiche e locali di tendenza e 234 le segnalazioni minori, secondo le rotte di una squadra di più di 90 collaboratori capitanati dai critici Paolo Massobrio e Marco Gatti. La guida IlGolosario di GattiMassobrio, che nasce dai 24 anni di esperienza della GuidaCriticaGolosa, è un taccuino di appunti preziosi per fare una sosta piena di soddisfazione. Questa guida inoltre interagisce anche col web: ogni regione reca un QR code che porta alle pagine corrispondenti sul portale ilgolosario.it, aggiornate in tempo reale.
La peculiarità di questa, che si differenzia quindi dalle altre in commercio, è la decisione di mettere sul medesimo piano la tavola “importante” e la trattoria: entrambi, nel proprio ambito possono ambire a ricevere la “Corona Radiosa” che è il massimo riconoscimento. Questo vale anche per le pizzerie, le trattorie di lusso, i locali polifunzionali e le aziende agrituristiche.
La corona radiosa, quest’anno, è stata assegnata a 382 locali, seguita dal faccino radioso, con cui sono stati premiati 697 ristoranti. Nei testi appaiono altresì 23 locali con un fondino grigio che evidenziano il pranzo dell’anno in quella regione o città capoluogo, mentre la corona radiosa rossa (unica) indica la migliore tavola dell'anno, quest’anno assegnata all’agriturismo Ferdy di Lenna (Bergamo).
“La sorpresa di questa edizione, frutto del lavoro dei nostri 90 collaboratori – dice Paolo Massobrio – è stato segnalare nuovi ristoranti che rappresentano una formula più convincente rispetto a certe tavole paludate”. “E poi – aggiunge Marco Gatti – la registrazione di chiusure sotto le aspettative, dato il periodo difficile. Questo è anche un motivo di speranza e di resistenza, che speriamo possa essere confermato a inizio 2021”. In ogni caso ilGolosario ristoranti viene aggiornato in tempo reale, sia sul portale omonimo sia sull’app.
LE ALTRE 22 MIGLIORI TAVOLE
• COURMAYEUR (AO) - PETIT ROYAL DELL’HOTEL ROYAL E GOLF
• CERES (TO) - VALLI DI LANZO
• LA MORRA (CN) - MASSIMO CAMIA RISTORANTE
• MONFORTE D’ALBA (CN) - FRE
• SAN MAURIZIO CANAVESE (TO) - LA CREDENZA
• MONEGLIA (GE) - ORTO BY JORG GIUBBANI
• AMBIVERE (BG) - VISCONTI
• CUSAGO (MI) - IL PASCOLI
• MILANO - ALCHIMIA
• CHIES D'ALPAGO (BL) - LOCANDA SAN MARTINO
• CORTINA D'AMPEZZO (BL) - SAN BRITE
• SAN BONIFACIO (VR) - I TIGLI
• PONTE DELL’OLIO (PC) - RIVA
• GROSSETO - GABBIANO 3.0
• IMPRUNETA (FI) - DIADEMA WINE BAR&RESTAURANT
• ROMA - RETROBOTTEGA
• AGNONE (IS) - LOCANDA MAMMì
• CASAMASSIMA (BA) - PLEBISCITO 7
• CONVERSANO (BA) - PASHÀ
• MATERA - DIMORA ULMO
• MARINA DI STRONGOLI (KR) - DATTILO
• PIAZZA ARMERINA (EN) - AL FOGHER
Federica Borasio
I VINI TOSCANI GRANDI PROTAGONISTI DELLA GUIDA AIS VITAE 2021
Sono 129 le etichette del Granducato premiate con le Quattro Viti, su un totale di 694 vini a livello nazionale. Il 18,6% che conferma la Toscana tra le Regioni al top per l’enologia di alto livello. Brillano i Supertuscan, seguiti da Brunello di Montalcino e Chianti Cassico
Sono 129 le etichette toscane premiate con le Quattro Viti, il massimo riconoscimento, nella Guida AIS Vitae 2021. Ben il 18,6% di tutti e 694 i vini premiati a livello nazionale, che confermano come la Toscana sia una delle regioni più importanti per l’enologia di alto livello. Le aziende toscane recensite in Guida sono 301 su 339 invitate, con un totale di 1.423 vini toscani presenti su un totale di 1.581 campioni pervenuti per la selezione.
Citazioni per denominazione - A brillare in particolare sono i Supertuscan, con 35 etichette di Toscana Rosso IGT e 2 di Toscana Bianco IGT, a cui segue il Brunello di Montalcino DOCG con 23 menzioni ed il Chianti Classico DOCG con 17. Interessanti menzioni in Guida anche per le denominazioni Vino Nobile di Montepulciano DOCG (10), Bolgheri DOC (8), Carmignano DOCG (5), Syrah Toscana IGT (4), Maremma Toscana DOC (4), Vernaccia DOCG (3), Aleatico DOCG (2), Cabernet Franc Toscana IGT (2), Pinot Nero IGT (2), Colli Toscana Centrale Rosso IGT (2) e Costa Toscana Rosso IGT (2). Una menzione anche per Alta Valle di Greve Rosso IGT, Merlot IGT, Morellino di Scansano DOCG, Orcia DOC, Suvereto DOCG, Chianti Rufina DOCG, Valdarno di sopra DOCG e Toscana Cabernet Sauvignon IGT.
“Tutte le principali denominazioni toscane sono state ben rappresentate nella Guida 2021 – sottolinea Leonardo Taddei, Referente Guida AIS Vitae per la Toscana – e questo ci permette di affermare che a livello di produzione vitivinicola di qualità abbiamo molte carte vincenti. Quello che portiamo da anni all’Eccellenza di Toscana è l’espressione di una cultura del vino che si fa sempre più interessante. Ecco perché è importante non fermarsi alla degustazione sensoriale: ogni produttore personalizza il frutto della propria vigna con un valore aggiunto fatto di storia, persone, territorio. Un patrimonio che merita di essere esplorato e valorizzato, per meglio apprezzare i vini della nostra terra”. Citazioni per provincia di riferimento – I 129 vini premiati con le Quattro Viti nella Guida AIS Vitae 2021 sono così ripartiti geograficamente tra le province toscane: la più rappresentata è Siena con 60 citazioni, seguita da Firenze e Livorno con 20 menzioni ciascuno, Grosseto con 8, Arezzo con 7, Prato con 6, Pisa con 5, Lucca con 2, Massa Carrara con 1.
Citazioni per tipologia di vino – Dei 1.423 vini citati in Guida, la compagine più numerosa è quella dei vini rossi, con 1.068 etichette, seguita da 256 vini bianchi e 99 vini rosati. Tra i campioni arrivati per la selezione, e già numericamente rilevati all’interno del suddetto conteggio, figurano anche 33 vini dolci e 21 vini spumanti.
Questi sono dunque i numeri della Toscana nell’edizione 2021 della Guida AIS Vitae, che saranno presentati per la prima volta in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana Sommelier sabato 28 novembre alle ore 11.
Durante la diretta saranno altresì annunciati i nomi dei produttori insigniti del prestigioso Tastevin AIS, che insieme ai rappresentanti dell’Associazione parleranno delle proprie etichette e delle vicende affrontate durante un anno vinicolo inusuale come il 2020.
“Saranno i produttori a parlare – ribadisce il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – e questa presentazione in streaming sarà una occasione per riunire virtualmente produttori, addetti ai lavori e semplici appassionati in attesa di poterlo fare nuovamente dal vivo. Lo slittamento dell’Eccellenza di Toscana a primavera 2021 per le sopravvenute restrizioni anti Covid19 non toglie né a noi sommelier né ai produttori la voglia di raccontare e raccontarsi e questo deve per noi rappresentare un incentivo a mantenere vive le nostre relazioni e l’interesse per le produzioni enologiche del territorio toscano”.
Alcune curiosità sulla selezione 2021- Dalla valutazione dei vini pervenuti per la selezione, l’annata più vecchia tra quelle recensite è un Vin Santo di Montecarlo del 2004, mentre le annate più degustate sono state il 2017 con 381 vini e il 2018 con 331 vini. La provincia che ha fatto degustare e recensire più vini è stata Siena con 557 vini su 1.423 e anche il Comune di origine dei vini più ricorrente è in provincia di Siena: si tratta di Montalcino con 158 citazioni, seguito da Castagneto Carducci a pari merito con Greve in Chianti con 97 citazioni ciascuno. Rispetto alle passate edizioni, si è infine assistito ad una crescita qualitativa degna di nota per la provincia di Grosseto, presente con 183 vini nell’edizione 2021.
Il team dei degustatori che hanno lavorato alla composizione della Guida,è composto da 30 sommelier degustatori ufficiali, in supporto ai vari redattori. Referente per AIS Vitae Toscana è Leonardo Taddei, delegato di Lucca, con Renzo Chiaramonti responsabile della logistica vini, mentre i redattori di AIS Vitae Toscana sono Barbara Massi, Emiliano Bogani, Marco Mancini, Angelo Marongiu, Fabio Ceccarelli, Luca Carmignani e Claudio Fonio.
La Guida AIS Vitae in cifre - Sono 2014 in tutto le aziende recensite nell’edizione cartacea di Vitae 2021: 694 i vini che hanno ricevuto il massimo punteggio ovvero le quattro Viti, 169 quelli premiati per avere espresso un esemplare rapporto tra valore produttivo e prezzo di vendita, mentre 114 vini possono fregiarsi della freccia di Cupido, il simbolo che identifica gli assaggi capaci di emozionare fin dal primo sorso.
Marte Comunicazione snc di Morganti e Tempestini
MICHELIN, BINDOCCI (PRES. CONSORZIO BRUNELLO): STELLA A MONTALCINO DOPO 11 ANNI PREMIA SISTEMA VINO/TERRITORIO
CONSORZIO BRUNELLO ASSEGNA A MATTEO CIRCELLA RICONOSCIMENTO MICHELIN SOMMELIER 2021
“La riconquista della stella Michelin a Montalcino dopo 11 anni è di per sé un’ottima notizia, ma il fatto che questa sia stata assegnata a un gruppo che fa del vino la propria identità ci rende ancora più orgogliosi”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin al ristorante Sala dei Grappoli di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone.
“Banfi – ha proseguito – è l’esempio di quanto il sistema vino a Montalcino sia complesso e radicato nel tessuto sociale della comunità ben oltre il proprio prodotto. Il brand Brunello di Montalcino è legato a doppio filo al suo borgo e allo sviluppo che la sua principale economia è stata in grado di dare e che ne ha fatto una bandiera dello stile di vita italiano, della sua storia, della sua biodiversità e della sua cucina. Questo riconoscimento è la prova della grande crescita della ristorazione montalcinese, che punta con impegno a raggiungere l’eccellenza del suo vino di punta. Anche nell’anno più difficile – ha concluso Bindocci – oggi registriamo un’altra bella notizia dopo quelle dell’eccellente vendemmia e delle prime recensioni internazionali dell’annata 2016 – in commercio dal prossimo gennaio – considerata tra le migliori di sempre”.
In occasione della presentazione della Guida Michelin 2021 il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che ha partecipato come partner della manifestazione, ha assegnato il Premio Michelin Sommelier 2021 a Matteo Circella, sommelier del ristorante La Brinca (Ne, Genova). Oltre al riconoscimento, al vincitore anche una mathusalem da 6 litri di Brunello di Montalcino 2015.
Eugenia Torelli, 328.6617921 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL MODELLO FERRARA PER AIUTARE I PUBBLICI ESERCIZI IN DIFFICOLTÀ
PARCHEGGIO GRATUITO E COINVOLGIMENTO SOCIAL PER INCENTIVARE L’ASPORTO DAI LOCALI DEL CENTRO STORICO
Musacci: “Iniziativa lodevole del sindaco di Ferrara. Modello replicabile in altri comuni per dare ossigeno a un comparto distrutto”.
“Una iniziativa davvero lodevole da parte del Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che dà un segnale di grande vicinanza agli imprenditori dei pubblici esercizi ferraresi”. Così Matteo Musacci, Vice Presidente Fipe-Confcommercio commenta il progetto OrdiniAMOaFE, avviato in questi giorni dall’amministrazione Comunale di Ferrara per incentivare l’acquisto di pasti d’asporto o con servizio a domicilio presso i locali del centro.
“Dare una spinta ai consumi, per quanto possibile e nel pieno rispetto delle restrizioni vigenti, significa ridare fiducia a un comparto al collasso, senza dimenticare l’iniezione di liquidità che, seppur non sufficiente a riparare i danni generati dalla crisi, potrà almeno provare a tamponare le perdite.
Il progetto lanciato da qualche giorno invita i cittadini a sostenere le attività del centro storico con una call to action di natura “social”. Infatti, chi acquista un piatto in uno dei locali del centro con l’asporto o il servizio di delivery è invitato a farsi un selfie mentre lo consuma, postando la foto con gli hashtag indicati o inviandola al numero segnalato. Le foto più belle vanno direttamente sui profili ufficiali del Sindaco con anche il tag ai locali che hanno preparato il pasto immortalato. Un’idea semplice ma molto efficace, supportata da un ulteriore provvedimento: parcheggio gratuito in centro dalle 18 alle 20 per facilitare l’accesso ai locali.
“Il progetto OrdiniAMOaFE è la testimonianza del fatto che, se c’è la volontà, anche le Istituzioni locali possono dare una mano a un settore tra i più colpiti dalla crisi che per fine anno rischia di perdere 60.000 attività e 300.000 posti di lavoro con 33 miliardi di fatturato in fumo - conclude Musacci - Come più volte denunciato, le attività più a rischio sono proprio quelle dei centri storici, svuotati di turisti e lavoratori. Il modello proposto dal Sindaco Fabbri ci sembra un’idea che va nella direzione giusta e che magari potrà essere replicata anche in altri comuni”.
Andrea Pascale