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“VINO AL VINO 2020”, VIVERE LA “BIO-TERRITORIALITÀ”: UN’EDIZIONE SPECIALE NELLE AZIENDE DI PANZANO!
Sabato 19 e Domenica 20 Settembre, dalle 10:00 alle 18:00, i visitatori potranno raggiungere – con il proprio mezzo - i produttori dell’Unione Viticoltori per degustare l’eccellenza panzanese…direttamente nelle aziende!
Riconoscere un’occasione nelle difficoltà.
Nei molti incontri dell’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti, ci siamo confrontati con sincerità e condivisione d’intenti, abbiamo sollevato dubbi e ci siamo posti quesiti, fino a cogliere il valore più profondo della nostra decisione: Si, “Vino al Vino 2020” ci sarà e ne siamo orgogliosi.
Dal 1995, ormai 25 anni fa, il mese di settembre consolida il rapporto tra abitanti e produttori vinicoli di Panzano in Chianti, accomunati dal raccontare al visitatore la bellezza di questa terra che definiamo - con vanto - “nostra”.
Un invito a scoprire l’eccezionale unicità del Chianti Classico che si riscopre nel degustare un bicchiere di buon vino e nel respirare l’aria di un lifestyle dai contenuti “slow”, all’insegna della qualità.
“Vino al Vino”, in questo 2020 segnato dalle incertezze, è la tradizione che resiste: sabato 19 e domenica 20 Settembre le 22 aziende dell’Unione Viticoltori apriranno le proprie porte – dalle ore 10:00 alle 18:00 - per accogliervi in un’edizione itinerante della manifestazione, pensata nel rispetto della salute pubblica e delle disposizioni vigenti in materia anti-Covid.
Il visitatore raggiungerà Piazza Bucciarelli di Panzano in Chianti dove troverà, a differenza degli altri anni, un unico stand: qui acquisterà il calice di “Vino al Vino 2020” e riceverà ogni informazione necessaria per partire, con il proprio mezzo, alla volta delle aziende locali e degustare vini Chianti Classico in versione Annata, Riserva, Gran Selezione e vini IGT.
Una mappa con degli itinerari suggeriti, il bicchiere con il logo dell’Unione per accedere gratuitamente alle degustazioni , saranno il bagaglio di viaggio per vivere un tour esperienziale che pone al centro il fattore umano: entrare nelle aziende sarà l’opportunità per confrontarsi direttamente con i produttori, per conoscere come e dove nasce il nostro vino realizzato nel rispetto di un ambiente eterogeneo ed unico.
Per ammirare il nostro paesaggio senza doverlo immaginare.
Per immergersi nella “Bio-Territorialità” che contraddistingue Panzano in Chianti, circondato tra vigne allevate per il 90% secondo i criteri della viticoltura biologica.
Vi aspettiamo dalle 10:00 alle 18:00.
L’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti
Le aziende vitivinicole di Panzano in Chianti che costituiscono l’Unione Viticoltori sono: Cafaggio, Casaloste, Candialle (non parteciperà alla manifestazione), Castello dei Rampolla, Casenuove, Cennatoio, Fontodi, Il Molino di Grace, Il Palagio, La Massa, La Quercia, Le Cinciole, Le Fonti, Monte Bernardi, Rignana, Panzanello, L’Orcio e Ca di Pesa, Renzo Marinai, Tenuta degli Dei, Vecchie Terre di Montefili, Vignole, Vallone di Cecione.
Appunti per il visitatore
Partecipare a “Vino al Vino 2020” è molto semplice:
- Non serve la prenotazione
- Vi basterà raggiungere Piazza Bucciarelli dove acquisterete il calice e riceverete una mappa con itinerari suggeriti (ma non obbligatori) per accedere gratuitamente alle degustazioni nelle aziende.
- Le aziende dovranno essere raggiunte con il mezzo di proprietà (auto, motorino, vespa, etc.) o, se siete amanti del “walking style”, a piedi.
- Le aziende vi accoglieranno dalle 10:00 alle 18:00.
Silvia Fiorentini
ORANGE WINE, I VINI BIANCHI CHE CI RIPORTANO INDIETRO NEL TEMPO
Moda, tendenza o semplicemente vini che piacciono ad un numero sempre maggiore di persone? I vini arancioni che fanno impazzire il mondo si possono gustare domenica 18 e lunedì 19 ottobre per la 3a edizione del salone “Orange Wine, il nuovo colore del bianco” alla Corte La Faggiola di Piacenza
Da vini di nicchia i bianchi macerati sono diventati una tendenza consolidata anche in Italia e sono sempre più numerose le enoteche e i wine bar che li propongono nelle proprie carte dei vini. Si tratta di uve bianche vinificate come si usa fare per i vini rossi, cioè mantenendo il mosto a contatto con le bucce per un periodo più o meno lungo di tempo ottenendo così vini dal colore intenso che varia dall’ambrato all’arancione pieno fino al bronzo.
Le più interessanti espressioni di questa tipologia di vini, proposte da vignaioli naturali, vi aspettano domenica 18 e lunedì 19 ottobre 2020 alla 3a edizione di “Orange Wine, il nuovo colore del bianco” che si svolgerà alla Corte La Faggiola a Gariga di Podenzano, nella campagna piacentina. Un’antica corte agricola inaugurata nel Novecento, oggi suggestivo spazio eventi che dispone, oltre alle sale interne, di un’area riparata sotto i portici e di uno spazioso cortile.
Questa edizione ospiterà una nutrita rappresentanza di vignaioli naturali provenienti dalla Sicilia, isola dalla grande tradizione enoica che sa offrire anche al winelover più curioso, appassionanti sorprese. Potrete assaggiare vini di Pantelleria, Scicli, Marsala e di altri interessantissimi terroir, tutti vinificati a contatto con le bucce come da tradizione.
Un gustoso viaggio attraverso l’Italia del vino che coinvolgerà tutte le regioni, toccando anche Friuli e Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, offrendo una variegata panoramica di colori e sapori. Saranno presenti una cinquantina di vignaioli che hanno scelto l’agricoltura biologica o biodinamica e che vinificano le proprie uve con metodi tradizionali. Un tuffo tra profumi e sapori mai banali, alla scoperta di vitigni e vini davvero straordinari per un vino né rosso, né bianco: orange.
La ristorazione, rigorosamente in abbinamento ai vini orange, sarà curata dai fratelli Pavesi che proprio all’interno della Corte la Faggiola gestiscono il loro ristorante - l’Ostreria - che propone la cucina tradizionale piacentina.
L’evento è organizzato da Echofficine, associazione culturale che da oltre dieci anni con il progetto Sorgentedelvino stimola la conoscenza del vino secondo natura.
Per questa particolare edizione l’invito a tutti è quello di osservare le precauzioni di sicurezza per fermare la diffusione del Covid-19, le modalità sono disponibili sul sito, ma non saranno troppo difficili da rispettare.
Le degustazioni ai tavoli dei produttori di “Orange Wine” apriranno domenica 18 ottobre e lunedì 19 ottobre 2020 dalle 10 alle 18. L’ingresso è di 20 euro, ridotto 15 euro. Maggiori informazioni sul sito www.orangewine.it.
Per informazioni: www.orangewine.it - Tel: 348 -7186660 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Barbara Valla
TARTUFO BIANCO D’ALBA: IL GIRO DEL MONDO IN 90 ANNI
Dal 10 ottobre all’8 dicembre, in un connubio di eventi fisici e digitali, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba celebra il suo 90° anniversario con un ricco calendario di eventi, rigorosamente all’insegna della sicurezza di visitatori e del territorio
Un luogo meraviglioso, nel cuore delle colline Unesco, per il tradizionale evento di presentazione al territorio della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: ieri, mercoledì 9 settembre, l’anfiteatro Horszowski di Monforte d’Alba ha fatto da scenario all’incontro in cui è stato svelato il ricco programma della 90ª edizione, che non si lascia fermare dagli avvenimenti di questo 2020, e anche quest’anno torna a profumare le colline di Langhe, Monferrato e Roero dal 10 ottobre all’8 dicembre, portando a nove le settimane di apertura al pubblico della manifestazione.
La Fiera coglie l’occasione di ripartenza per dare inizio a un nuovo corso, innovandosi nelle forme di dialogo con l’esterno senza stravolgere i propri concetti fondanti. Il filo conduttore di questa edizione sarà “Il Mondo” per rappresentare il ruolo di ambasciatore e facilitatore di relazioni del Tartufo Bianco d’Alba. Nel corso dei 90 anni di storia della Fiera, il Tuber magnatum Pico è arrivato sulle migliori tavole del mondo, e grazie anche a un grande personaggio quale Giacomo Morra, è diventato uno dei prodotti iconici dell’alta gastronomia a livello mondiale. Così come il Tartufo Bianco d’Alba aveva raggiunto i gourmet di tutto il mondo, così gli estimatori iniziarono ad arrivare ad Alba di anno in anno più numerosi e desiderosi di scoprire i segreti delle colline su cui nasce il fungo più prezioso al mondo.
Numerose le conferme, a partire dal fulcro della Fiera che è e rimane il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, in uno spazio – il Cortile della Maddalena – che sarà rivisto quest’anno nella forma, con un’innovativa soluzione a cielo aperto, che garantisce tuttavia la fruibilità degli spazi anche in caso di maltempo, con accessi contingentati e predisposizione di tutte le misure del caso, mantenendo inalterata la sostanza. Sarà il luogo in cui poter acquistare magnifici esemplari di Tuber magnatum Pico accuratamente selezionati dai giudici di Analisi Sensoriale del Tartufo, formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo.
Quindi l’Alba Truffle Show (Sala Beppe Fenoglio – Cortile della Maddalena), pronto ad accogliere, nel consueto clima di raffinata famigliarità, e nella più totale sicurezza degli ospiti, le creazioni gourmet nate dall’estro sapiente di grandi firme della cucina nazionale e internazionale, i seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo – esperienza immersiva che consente di conoscere in modo semplice, ma profondo, le caratteristiche del tartufo e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero –; tanti gli chef pronti a firmare i Foodies Moment dei numerosi cooking show, lasciandosi sedurre e ispirare dall’aroma del nostro diamante più prezioso.
Il Salotto dei Gusti e dei Profumi accoglierà il meglio delle eccellenze piemontesi, con la novità del Salotto del Folclore, e le proporrà ai visitatori attraverso esperienze sensoriali e laboratori. La Fiera conferma la propria attenzione nei confronti delle nuove generazioni di visitatori, allestendo per i bambini che visiteranno Alba con le loro famiglie l’area dell’Alba Truffle Bimbi, presso il Palazzo Mostre e Congressi intitolato a Giacomo Morra.
Il tema benefico vedrà confermata anche quest’anno, domenica 8 novembre, l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento internazionale che quest’anno festeggerà la sua XXI edizione, e sempre sul fronte della beneficienza vale la pena segnalare la presenza dei Fratelli Cerea, protagonisti della prima Cena Insolita e campioni di solidarietà con la cucina presso l’ospedale da campo degli Alpini di Bergamo, durante la fase più acuta della pandemia. In una formula rivista, il 3 e 4 ottobre, nel weekend che anticipa l’apertura della Fiera troveranno ampio spazio folclore e tradizione, grazie all’impegno della Giostra delle Cento Torri. Confermato il Palio degli Asini, che tornerà a corrersi nella sua antica sede, intorno al Duomo di Alba: porte chiuse, per garantire salute e sicurezza, ma rilancio digitale, con la trasmissione della corsa in live streaming. A impreziosire il fine settimana, il Salotto del Folclore, con rievocazioni storiche fluide e diffuse in tutto il centro storico, avendo il proprio cuore pulsante in piazza Risorgimento.
Un’autentica immersione nel territorio e nella cultura verrà quindi offerta grazie al ricco calendario di mostre, eventi sportivi, rassegne, incontri, concerti.
RADICI: 15ESIMA EDIZIONE
La 15esima edizione vedrà una giornata aperta al pubblico, ma anche una fiera virtuale con tasting e webinar online con i vignaioli del Sud. Appuntamento dal 18 al 23 novembre 2020 a Sannicandro di Bari
Radici del Sud presenta Radici. WineRock, piattaforma digitale che permetterà di partecipare all’evento anche in modalità virtuale. Il 15esimo appuntamento con i vini e gli oli del Sud Italia, in programma dal 18 al 23 novembre 2020 al castello di Sannicandro di Bari (BA), si svilupperà infatti anche attraverso l’innovativo portale dove saranno ospitati webinar, degustazioni e meeting online con i viticoltori. La stessa piattaforma disporrà inoltre di un e-commerce, dove sarà possibile acquistare direttamente tutti i vini partecipanti alla manifestazione.
“Radici.WineRock nasce grazie alla collaborazione di questi anni con Rocco Catalano, esperto di marketing e management per il settore turistico ed enogastronomico – spiega Nicola Campanile, ideatore dell’evento – ed è stata creata grazie ad un team di ingegneri, sviluppatori web e della comunicazione come risposta alla situazione eccezionale in cui ci troviamo, che ci ha spinti a sperimentare modalità innovative di fruizione di Radici del Sud.
Abbiamo quindi ideato uno spazio online virtuoso per il mondo del vino del Sud Italia: un’opportunità per moltiplicare i contatti tra produttori e consumatori, favorire la formazione e potenziare gli scambi, aumentando allo stesso tempo la visibilità per tutte le aziende che partecipano alla manifestazione”.
All’interno della piattaforma Radici.WineRock i produttori potranno esporre i propri vini e presentarli al pubblico, organizzare tasting online e partecipare a incontri di formazione tenuti da professionisti del settore. Ogni mese ci sarà inoltre la possibilità di conoscere un vignaiolo tramite un incontro online della durata di 30 minuti che per scoprire la storia e il lavoro dei vignaioli del Meridione.
Accanto alla fruizione digitale di Radici del Sud, la manifestazione coinvolgerà come ogni anno giornalisti ed esperti che valuteranno i vini in concorso, tutti provenienti da Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia. Lunedì 23 novembre sarà invece la giornata conclusiva della manifestazione, che vedrà le premiazioni dei vini vincitori e l’appuntamento con il Salone dei vini e degli oli del Sud Italia, dove sarà possibile assaggiare i prodotti in esposizione e cenare all’interno delle mura del castello di Sannicandro.
L’accesso al banco d’assaggio sarà contingentato in tre fasce d’orario: 16-18, 18-20 e 20-22 e i biglietti per accedere alla manifestazione sono disponibili al sito www.radicidelsud.it
Sullo stesso portale sono inoltre ancora aperte le iscrizioni per tutti i produttori di vini e oli del Sud Italia che desiderano partecipare al Salone aperto al pubblico o al concorso.
RADICI DEL SUD 2020 - Salone dei vini e degli oli del Sud
Dove: Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari (BA)
Apertura al pubblico: 23 novembre 2020
Orario: dalle 16.00 alle 22.00 (ingresso contingentato 16-18, 18-20, 20-22)
Ingresso: kit di degustazione €15 (comprensivo di bicchiere, sacca portabicchiere e quaderno di degustazione)
Parcheggio: disponibile
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
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VINO, EXPORT A 2,91 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE: -3,4% SUL 2019
Nell’anno del Covid-19, forte calo nei Paesi asiatici, tengono i mercati in Europa e soprattutto in America
Raggiungono quota 2,91 miliardi di euro le esportazioni di vino italiano nel primo semestre 2020, un risultato che segna un -3,4% rispetto all’analogo periodo 2019 (anno record in cui per la prima volta si erano superati i 3 miliardi di euro di export nei primi sei mesi): è quanto emerge dalle elaborazioni dell'Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, che descrivono un primo semestre 2020 con livelli di export simili al 2018 (per un -0,4% rispetto ai 2,92 miliardi 2018) e decisamente superiori a quelli del 2017 (con un +3,3% rispetto ai 2,82 miliardi del 2017).
Il risultato è frutto di andamenti contrapposti fra il primo e il secondo trimestre dell’anno: il 2020 era iniziato in maniera estremamente positiva rispetto al già ottimo 2019, con un +6,2% nel primo trimestre (1,53 miliardi nei primi tre mesi 2020 rispetto a 1,44 nel 2019), mentre dal mese successivo si sono iniziati a sentire in maniera più forte gli effetti dell’emergenza Covid-19 con un calo delle esportazioni (aprile -6,0%, maggio -24,2%, giugno -4,3%) per un risultato complessivo del -12,1% nel secondo trimestre (1,29 miliardi nel 2020 rispetto a 1,58 miliardi nell’analogo periodo 2019).
Le difficoltà sono state riscontrate soprattutto nei mercati asiatici (-21,4%), mentre hanno retto meglio i Paesi di Europa (-2,0%) e America (-1,0%). Fra i principali mercati di destinazione, gli Stati Uniti hanno segnato un -1,7% mentre la Germania ha mantenuto livelli stabili (+0,3%), ma a seguire Regno Unito e Svizzera hanno avuto significativi cali, rispettivamente del -9,6% e del -9,8%. Conferma un trend particolarmente positivo la Francia (+9,0%) – pari al +19% rispetto al primo semestre 2018 e addirittura +34% rispetto allo stesso periodo 2017 – i Paesi Bassi (+12,1%) e la Norvegia (+14,8%). Fra i mercati Extra-UE male soprattutto Giappone (-16,5%), Russia (-11,4%) e Cina (-41,7%), con quest’ultima che torna a coprire una fetta dell’export vinicolo italiano molto ridotta (1,3%).
VOLUMI. In termini di quantità l’export made in Italy del primo semestre è calato solo del -0,4% rispetto allo stesso periodo 2019, il che evidenzia un generale calo dei prezzi medi. In particolare in Europa e in America le quantità esportate sono state superiori rispetto al 2019 (rispettivamente del +1,3% e del +0,4%), a fronte di un pur contenuto calo dell’export in valore. Crollo anche in termini di quantità, invece, per le esportazioni in Asia (-21,0%).
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