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CASEIFICI APERTI 2020
Sabato 3 e domenica 4 ottobre torna Caseifici Aperti: l’appuntamento che offrirà a tutti – dai foodies e appassionati ai curiosi, grandi e piccini - la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione del Parmigiano Reggiano DOP. Le visite e le attività saranno organizzate osservando attentamente le norme sul distanziamento sociale e le misure anti-contagio. Visite guidate al caseificio e al magazzino di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni, uniti alla passione dei casari offriranno la possibilità di vivere un’esperienza unica: un viaggio alla scoperta della zona d’origine del Parmigiano Reggiano, delle sue terre ricche di storia, arte e cultura. È così che, a circa un anno dall’ultima edizione, i produttori di Parmigiano Reggiano hanno scelto di lanciare un segnale di speranza agli italiani.
Ricordiamo che la produzione della DOP non si è mai fermata: anche nel periodo più buio del lockdown, i casari sono rimasti al lavoro tra caldaie e fascere per rifornire il Paese. Ora è giunto il momento di fare un passo in più e tornare ad accogliere nei caseifici tutte quelle persone che hanno sostenuto la nostra filiera in un periodo così difficile. Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito del Consorzio, www.parmigianoreggiano.it e accedere all’area dedicata dove presto sarà disponibile la lista dei caseifici aderenti grazie alla quale è possibile informarsi sugli orari di apertura e sulle attività proposte.
Assistere alla nascita della forma è un’esperienza unica, così come passeggiare nei suggestivi magazzini di stagionatura e acquistare il formaggio direttamente dalle mani di chi lo produce. Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressoché immutato da oltre nove secoli. Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.Ufficio Stampa e Relazioni Esterne:
Fabrizio Raimondi
IL FORMAGGIO PIAVE DOP PROTAGONISTA A FESTIVAL LETTERATURA DI MANTOVA
Il formaggio Piave DOP sarà protagonista al prossimo Festival Letteratura, in programma dal 9 al 13 settembre a Mantova, dove presenterà in anteprima il reportage "Versanti di gusto. Il Piave DOP racconta le sue montagne" che verrà presentato in anteprima in conferenza stampa giovedì 10 settembre alle ore 11.00 in Sala delle Lune e dei Nodi (Camera di Commercio, Via Baldassarre Castiglioni, 4).
Interverranno:
- Patrizio Roversi, conduttore TV e giornalista
- Roselena Ramistella, fotografa, vincitrice del Sony World Photography Awards 2018 nella categoria Natural World & Wildlife, autrice del reportage
- Chiara Brandalise, Direttrice del Consorzio di Tutela Piave DOP.
L'incontro sarà moderato da Alberto Marcomini, giornalista e maitre fromager.
In allegato l'invito, ci auguriamo potrà intervenire.
Il Consorzio sarà inoltre presente per tutta la durata della manifestazione con un gazebo in Piazza Sordello, dove vi sarà la possibilità di degustare il prodotto e di approfondirne la conoscenza.
Sarà infine sponsor dell'evento "Rocco e i suoi fardelli" con Antonio Manzini e Lella Costa, Domenica 13 Settembre alle ore 10.00 in Piazza Castello. L'incontro con l'autore è incentrato sulle vicende del vicequestore più amato dagli appassionati di letteratura gialla nostrana, Rocco Schiavone, nato appunto dalla penna dello scrittore e attore Antonio Manzini.
Restiamo a sua disposizione per qualsiasi approfondimento e in attesa di una sua gentile conferma di partecipazione alla conferenza stampa all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al tel. 030-7741535.
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"SALVA 50.000 API, ADOTTA UN’ARNIA"
La nuova iniziativa di ADI Apicoltura che partirà a inizio settembre permetterà al consumatore di diventare protagonista attivo della salvaguardia dell’ambiente, con un’azione concreta: l’adozione di un’arnia.
Salvare una famiglia di api che conta più di 50.000 esemplari, sarà possibile da inizio settembre grazie all’iniziativa promossa da ADI Apicoltura, azienda familiare che da 150 anni si prende cura delle api e dell’ambiente.
La famiglia Iacovanelli di Tornareccio (CH), impegnata già da 20 anni nell’apicoltura biologica, ha deciso di condividere la sua passione per la sostenibilità dando la possibilità al consumatore di partecipare attivamente. L’adozione dell’arnia sarà possibile in tre formule: 6, 12 o 36 mesi. Oltre all’opportunità di seguire lo stato di salute delle proprie api con report costanti, il donatore riceverà dei vasetti di miele personalizzati, prodotti dall’arnia che adotta.
Le api sono le principali responsabili dell’impollinazione delle verdure e della frutta che mangiamo ogni giorno: senza di loro il mondo sarebbe meno bello, colorato e buono. Adottare un’arnia significa aiutare una famiglia di 50.000 api a sopravvivere alle dure condizioni climatiche di oggi, rendendosi i protagonisti attivi di un miglioramento ambientale. Sarà possibile partecipare all’iniziativa singolarmente o in gruppo, la quota minima per persona è 50 euro per 6 mesi (l’intera arnia si salva con 300 euro). Una bella iniziativa di sensibilizzazione che andrebbe diffusa nelle scuole, per avvicinare bambini e ragazzi a questo tema oggi più che mai importante.
Per maggiori informazioni consultate il sito https://adiapicoltura.it/adotta-la-tua-arnia/
Francesca Zanardi
EMANUELE PETROSINO È IL NUOVO EXECUTIVE CHEF DI BIANCA
Petrosino, insignito nel 2019 dalla guida Michelin con il premio “Giovane chef dell’anno”, approda sulle rive del Lago di Annone, in Alta Brianza, alla guida delle cucine di Bianca, unico cinque stelle della provincia di Lecco.
Il ristorante “Bianca sul Lago” dal 17 settembre prossimo evolverà in “Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino”. Il giovane e talentuoso chef ha infatti accettato la proposta della famiglia Spreafico che, nell’inverno dello scorso anno, ha dato vita, sulle rive del Lago di Annone, a Bianca (un relais 5 stelle con 10 camere, un bistrot e un ristorante gourmet) di guidare le cucine dell’intera struttura. A Petrosino spetterà infatti il compito di supervisionare tutto l’aspetto food di Bianca: oltre ai piatti del ristorante gourmet, che dispone di una sala con vista sul lago, lo chef firmerà i menù del bistrot “Drop”, degli eventi e delle colazioni degli ospiti del relais.
Classe 1986 e originario della provincia di Latina, Petrosino ha definito un proprio stile, che ha conquistato sempre più la critica gastronomica, facendo esperienza nelle cucine pluristellate del Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba (CN), del Christopher Coutanceau di La Rochelle in Francia, del Maison Pic a Valenza (sempre in Francia), della Taverna Estia di Brusciano (Na) al fianco dello chef Francesco Sposito, del Danì Maison di Ischia (Na) con Nino di Costanzo e del ristorante I Portici di Bologna per il suo primo incarico di executive chef e per una meritata riconferma della stella Michelin. Nel 2019 la “rossa” lo ha inoltre insignito del premio “Giovane chef dell’anno”.
L’arrivo di Petrosino, che già si preannuncia come dirompente, a Oggiono (LC) coincide con la riapertura del ristorante “Bianca sul Lago” dopo il lockdown e a poche settimane dalla scelta dello chef Fabrizio Albini, che ha seguito le cucine durante i primi mesi dall’apertura e a cui la famiglia Spreafico rivolge un sentito ringraziamento, di dedicarsi ad altri progetti.
A proposito di Bianca
Bianca nasce dalla voglia di valorizzare un territorio, a due passi dal Lago di Como, meraviglioso e ancora poco conosciuto. Partendo da una struttura esistente, che per oltre 60 anni è stata il punto di riferimento gastronomico della zona, si è intervenuti con una radicale ristrutturazione che ha portato alla creazione di 10 camere, di cui 8 suites dotate di private steam room Starpool, denominate “Bianca Relais”, del ristorante “Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino” e il bistrot “Drop”. Per Bianca è impossibile parlare di un solo valore aggiunto perchè gli elementi che creano distinzione e unicità sono numerosi. Bianca fa parte di les Collectionneurs: una community, presieduta dallo chef Alain Ducasse e che pone grande attenzione alla componente “cucina”, che riunisce ristoratori, albergatori e viaggiatori.
Ezio Zigliani
LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: RISTORANTE ALLA LUNGA DI GENOVA
di Virgilio Pronzati
Il centro storico di Genova si è arricchito di un’altro valido ristorante. Dove? In Vico Giannini, noto solo a chi ci abita o ci lavora, sito a due passi da Piazza Caricamento, oltrepassando i portici di Sottoripa, i più antichi porticati pubblici d’Italia costruiti tra il 1125 e il 1133 per volere dei Consoli di Genova, per incrementare i commerci portuali e cittadini con la nascita di magazzini, negozi e botteghe artigiane. Appena terminati i lavori, via Sottoripa e piazza Caricamento divennero subito i luoghi più frequentati dai genovesi.
L’ingresso del ristorante
Oggi, anche se un pò sbiaditi dal tempo, mantengono ancora un certo fascino e vitalità commerciale, in primis con l’Acquario e poi, la presenza di botteghe artigiane, bar e soprattutto trattorie e ristoranti. Attività che hanno contribuito concretamente a cambiare in meglio il volto del centro storico, facendo diminuire o allontanando, la presenza di spacciatori e furfanti di ogni genere.
Lo chef Ruggero Di Luca con le valide collaboratrici di sala Thais e Martina
Ai titolari di questi esercizi, le autorità cittadine dovrebbero dargli una medaglia o meglio, ridurgli tasse e balzelli! Parliamo del ristorante Alla Lunga, aperto nell’ottobre del 2019 dai fratelli Ruggero e Tommaso Di Luca. Già dal nome suscita curiosità: un riferimento al tipico tonno o al noto proverbio? Probabilmente entrambi. Ma c’è di più parlando dell’autore dei piatti, lo chef Ruggero Maria Di Luca.
L’iniziale golosità…….
Un ragazzo di soli venticinque anni diplomato all’IPSSAR Marco Polo di Genova (fucina di personale qualificato per i settori ristorazione e ospitalità) ma con esperienze gastronomiche maturate sul campo, sia sulle navi della Costa Crociere che in noti locali della Sardegna, Liguria e di altre regioni. Non solo. Se i tempi di cottura e variazioni nella realizzazione dei piatti sono nozioni imparate quotidianamente lavorando, la creatività e l’armonia tra aromi, sapori e colori, sono innate doti del cuoco, in questo caso del simpatico e professionale Ruggero.
Il fritto da 10 …e lode
Il locale, per motivi strutturali, si dispone su vari spazi, con numeri civici che vanno dal 10, 12 e 14 rosso; quest’ultimo da accesso al locale. Superato l’ingresso, una sala un pò spenta di media ampiezza con alcuni tavoli, con a sinistra il desk con la cassa e dietro, la cucina a vista. Di fronte i servizi. Scendendo cinque scalini vi troverete nel cuore del locale ricavato da medievali cantine, intelligentemente riattate con un mix di buon gusto, genialità e fantasia dedicato a Genova e a Fabrizio De Andrè.
Un crudo di mare irrinunciabile
Soffitto con volte a botte in pietra e mattoni, colonne quadrate e muri in pietra, caratterizzati da ardesie con incisi i testi delle canzoni del cantautore genovese. Le golosità create giornalmente con scelte basi da Ruggero spaziano prevalentemente sul fresco pescato, dedicate a De Andrè, alla Liguria e Sardegna. Dalla cucina varie e invitanti proposte. Menù della chef a 50 € esclusi i vini: Entratine di Ruggero, Il crudo (trionfo di pesci e crostacei), Spaghetto quadrato con riccio e muggine, Crostacei alla Catalana, Sentore di basilico (nel dessert).
C’è risotto e …il risotto di Ruggero
Scegliendo alla carta: Tartare di ombrina, agrumi, sale affumicato e olio di prugna biologico; Calamaro mediterraneo, pomodoro canone, sedano ghiacciato e le due bottarghe; Tentacolo di polpo in doppia cottura, crema di melanzane affumicate e pomodoro confit; Il riflesso del cotto e del crudo (pesci, molluschi e crostacei); Gazpacho di pomodoro pachino, tagliolini di zucchine al timo e scaglie di ricotta mustia; Risotto carnaroli mantecato con asparagi, calamari spillo, nocciole e chips di asparagi; Tagliolini semi integrali, gamberi rossi e maggiorana; Ravioli fatti in casa ripieni di ricciola, saltati con bisque di crostacei e crumble di pistacchio di Bronte; Malloreddus in Black fatti in casa con scorfano, gambero rosa e vongole veraci;
Un trionfo di scampi e gamberi
Malloreddus fatti in casa, zafferano, salsiccia e pecorino; Tagliata di tonno mediterraneo con cipolla di Tropea croccante e salsa di capperi; Un fritto da dieci (e lode); La zuppa di pesce; maialino sardo, mirto, film ferro, frutti rossi e belga amata; Faraona a bassa temperatura, purée di patate viola e mostarda cremonese. A questi piatti, ci sono da aggiungere quelli del fresco del giorno: pesci alla griglia, alla vernaccia e a sale; calamari e seppie alla griglia e in frittura; aragosta e astice bolliti, alla griglia e alla catalana; scampi e gamberi rossi e viola crudi e alla catalana. Infine ostriche e tartufi di mare.
Una parte del locale
Dulcis in fundo, i dessert. Panna cotta, Cheesecake pere e cioccolato, Tortino al cioccolato, Semifreddi, Meringhe della casa ed altre sorprese. Ad accompagnare questo ben di Dio, non molti vini ma di qualità. Circa cinquanta etichette suddivise in 25 bianchi di otto regioni (con prevalenza liguri e sardi), cinque rossi, ed altrettanti rosati e spumanti. Infine parliamo del conto.
Un dessert da leccarsi i baffi
Un pranzo (o una cena) con quattro ricche portate (dall’antipasto al dolce) si aggira mediamente sui 54-59 euro ben spesi (compresi i 3 euro del coperto e la flute di Prosecco). Con una buona bottiglia di vino ci sono da aggiungere 20-22 euro. Con un antipasto ed un secondo di buon livello si può spendere anche 25-27 euro.
I fratelli Ruggero e Tommaso Di Luca
Ristorante Alla lunga
Vico Giannini 10-12-14 rosso
16128 Genova
Tel. 010 4077495 - 3403366512 - 3472486674
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lun: Chiuso
Mar: 19:30 - 22:30
Mer: 19:30 - 22:30
Gio: 19:30 - 22:30
Ven: 19:30 - 22:30
Sab: 12:00 - 15:00 -19:30 - 22:30
Dom: 12:00 -15:00 - 19:00 - 22:30
Parcheggio: nel vicino Porto Antico