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Premio Ipazia
PROROGA BANDO
PREMIO IPAZIA PERFORMING ARTS
PRIMA EDIZIONE - CORPO E INVIOLABILITÀ
Il Comitato del Bando PREMIO IPAZIA PERFORMING ARTS annuncia la proroga della scadenza per la presentazione delle proposte.
La nuova deadline per la consegna dei progetti è stata fissata alle ore 12:00 del giorno 15 settembre 2020.
Il Bando aggiornato è pubblicato sul sito www.eccellenzalfemminile.it, nella pagina dedicata al Premio Ipazia Performing Arts.
https://www.eccellenzalfemminile.it/premio-ipazia-performing-arts/
info all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Bando Premio Ipazia Performng Arts è il primo Premio a Genova per l'Arte Contemporanea e le Performing Arts.
Il Bando di concorso PREMIO IPAZIA PERFORMING ARTS affronterà nella Prima Edizione pilota, il tema del CORPO E INVIOLABILITÀ. Il premio è dedicato alla memoria dell’artista Pippa Bacca. L’obiettivo del bando è definire un nuovo territorio di incontro tra Arti Performative e Arte Contemporanea, favorendo progetti ibridi di contaminazione tra i due settori, stimolando una ricerca basata sulla presenza del corpo umano nella realizzazione scenica.
Cogliamo l’occasione per condividere il Bando in allegato e il video di presentazione che si può visualizzare al link indicato e sul canale YouTube del Festival dell’Eccellenza al Femminile, dove intervengono i membri della Commissione del Premio, spiegando le modalità e linee guida del bando, insieme alla partecipazione esclusiva di Elena Manzoni di Chiosca, madre di Pippa Bacca, e Simone Manetti, regista del film documentario “Sono innamorato di Pippa Bacca”.
La Commissione di questa nuova sezione del Premio è composta, in ordine alfabetico, da Consuelo Barilari, Dir. Festival dell’Eccellenza al Femminile, Stefano Bigazzi, giornalista, Bettina Bush, giornalista La Repubblica, Alessandra Gagliano Candela, Vice Direttore Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, Gian Maria Cervo, direttore artistico del Festival Internazionale di Teatro “Quartieri dell’Arte”, Linda Kaiser, critico d’arte Artribune, Virginia Monteverde, gallerista, Eugenio Pallestrini, presidente Museo Biblioteca dell’Attore Genova, Chico Schoen, gallerista, Francesca Serrati, direttrice Museo GAM e Museo di Villa Croce.
Il Premio è realizzato in collaborazione con Museo Biblioteca dell’Attore Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, Art Commission Events, Galleria Guidi & Schoen.
Presentazione Video al Link
https://www.youtube.com/watch?v=2nV1-OgAkI8
Schegge di Mediterraneo
Via al Ponte Calvi 6/1d
16124 Genova
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BONUS DI 600 EURO ANCHE AGLI STAGIONALI DEL TURISMO
FIPE: “CORREZIONE NECESSARIA PER GARANTIRE SOSTEGNO A UNA CATEGORIA IMPORTANTE”
“Si tratta di una correzione necessaria che come Federazione abbiamo richiesto sin dall’inizio, perché l’esclusione degli stagionali del turismo dal bonus di 600 euro rappresentava una penalizzazione per questi lavoratori in un momento di grande difficoltà per loro”.
Così FIPE - Confcommercio commenta la notizia che la Ministra del Lavoro Catalfo si sta apprestando a far approvare un provvedimento per quei lavoratori che, poiché assunti con contratto a termine, pur essendo lavoratori stagionali, erano stati esclusi dagli interventi di sostegno al reddito del Governo per i mesi di marzo, aprile e maggio.
Con questo intervento, che attribuirà il diritto al bonus di 600 euro anche a quei lavoratori che in conseguenza dell’emergenza Covid potrebbero avere difficoltà a trovare un lavoro nella prossima stagione estiva, si conclude una vicenda che avrebbe avuto i contorni della beffa per molti lavoratori del settore.
“Era importante - conclude FIPE – Confcommercio - che questa categoria così rilevante per l’attività turistica, e tuttavia così fortemente penalizzata, in questo momento non venisse abbandonata senza alcun sostegno da parte dello Stato “
Andrea Pascale
Best Italian Wine Selection
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Fondazione SOStain Sicilia
Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia costituiscono la Fondazione SOStain Sicilia per promuovere lo sviluppo sostenibile della vitivinicoltura siciliana
Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia creano le basi per un ulteriore salto in avanti della vitivinicoltura siciliana: una Fondazione per promuovere la sostenibilità indirizzando le cantine verso la misurazione costante e la riduzione dell’impatto delle pratiche agricole sul territorio. L’obiettivo è quello di condividere best practices finalizzate al rispetto dell’ecosistema e all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore. Palermo, 23 giugno. Un altro grande passo avanti per la Sicilia del vino green: si è costituita la Fondazione SOStain Sicilia per promuovere un sistema sempre più virtuoso di praticare la vitivinicoltura, basato sui principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.Sono assolutamente entusiasta per la nascita della Fondazione SOStain Sicilia. “racconta Alberto Tasca, Presidente della Fondazione nonchè membro del Cda del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e di Assovini Sicilia neI futuro non può più prescindere da una gestione sostenibile dei territori e per questo servono regole chiare ed una ricerca strutturata per l’implementazione delle soluzioni migliori. “ continua Alberto Tasca.
La Fondazione SOStain Sicilia ha come missione il coordinamento della ricerca ed il continuo sviluppo del protocollo SOStain per la gestione sostenibile delle aziende vitivinicole siciliane tese ad un miglioramento continuo. Con questo approccio ci occuperemo non solo di agricoltura ma di gestione aziendale a tutto tondo. Un modello applicabile non solo al settore vino ma a tutte le organizzazioni pubbliche e private. Ciò infatti che sta avvenendo in Sicilia, ormai da diversi anni, la si può definire una vera e propria rivoluzione culturale: abbiamo imparato a lavorare facendo sistema, a confrontarci su temi diversi utilizzando il contradditorio non più come presa di posizione ma come crescita reciproca. “ conclude il Presidente della Fondazione “Abbiamo imparato a sostituire con il lavorando sul bene comune come moltiplicatore del benessere collettivo, pur mantenendo identità molto diverse tra loro. Sono personalmente convinto che questo modo di lavorare e questo approccio alle tematiche sia il giusto modo per disegnare il nuovo futuro.
La Sicilia diventa così la prima regione italiana a sviluppare, in modo unitario e condiviso, un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori per i produttori.
Numerosi sono gli aspetti regolati dal Disciplinare del programma SOStain, messo a punto da un Comitato Scientifico indipendente, a cui le cantine devono attenersi per ottenere un marchio di sostenibilità da apporre in bottiglia.
Le pratiche che verranno prese in esame vanno dalla misurazione dei consumi di acqua e dell’impronta carbonica, al controllo del peso della bottiglia, dalla salvaguardia della biodiversità floro-faunistica alla valorizzazione del capitale territoriale, dal risparmio energetico alla salute degli agricoltori e dei consumatori.
Alle parole di Alberto Tasca fa eco il Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia Antonio Rallo: “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto perchè la sostenibilità uno dei punti di forza naturalmente insito nel vino siciliano. La Sicilia ha il vigneto biologico più grande dìItalia, più del 75% della superficie vitata viene coltivata secondo le pratiche di lotta integrata, un’enorme ricchezza varietale, un clima naturalmente vocato alla sostenibilità della produzione. La Fondazione SOStain Sicilia è stata creata proprio con lo scopo di valorizzare questo patrimonio naturale, incentivando e indirizzando le cantine a intraprendere dinamiche produttive basate sulla misurazione e sulla riduzione degli impatti. È certamente un percorso impegnativo ma ormai importantissimo per il futuro del nostro territorio ed ispirazione per le prossime generazioni.
Anche Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 91 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni, accomunate dal controllo totale della filiera vitivinicola, la produzione di vino imbottigliato di qualità e dalla visione internazionale del mercato, si unisce alle parole del Presidente del Consorzio ed esprime la sua piena soddisfazione: Assovini è orgogliosa ed entusiasta per la nascita della Fondazione SOStain Sicilia, che sarà ospitata presso la nuova sede dell’associazione. Siamo certi che lo strumento della Fondazione sia quello più adatto a sviluppare una solida progettualità collettiva e di lungo periodo, indipendente dagli orientamenti strategici dei singoli: non poteva esserci modo migliore e più significativo per concludere il mandato di questo Consiglio di Amministrazione. Il futuro del vino siciliano non può che puntare alla sostenibilita quanto alla crescita: noi desideriamo che sia autentico modello per la Sicilia intera.
La Fondazione SOStain Sicilia è pronta ad accogliere tutte le aziende vitivinicole del territorio siciliano, siano esse produttrici di vino biologico, biodinamico, naturale, convenzionale e altro ancora. Ciò che accomuna gli attori della Fondazione è ¨ la volontà di arricchire e valorizzare tutto ciò che vive intorno al sistema produttivo: le persone impiegate, la terra, il paesaggio, la flora e la fauna e, infine, il consumatore del vino.
L’obiettivo ultimo è quello di perseguire uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, socialmente equo ed economicamente efficace e di fare coincidere SOStain con un marchio che possa testimoniare questo impegno e che sostenga la promozione, in Italia e nel mondo, della Sicilia come modello green. Il consiglio direttivo della Fondazione è¨ composto da 5 produttori che ben rappresentano il variegato mondo del vino siciliano: le cooperative saranno rappresentate da Giuseppe Bursi, le grandi aziende da Letizia Russo, le piccole aziende con orientamento verso un’agricoltura naturale e biodinamica da Arianna Occhipinti, e le aziende di famiglia da Tasca d’Almerita e Planeta. Presidente del Consiglio direttivo, nominato all’unanimità dai due consigli di amministrazione, è Alberto Tasca d’Almerita, appassionato al tema e da molti anni impegnato nello sviluppo di un modello di gestione sostenibile per il settore vitivinicolo siciliano.
La fondazione si metterà in ascolto delle esigenze delle aziende coinvolte e metterà a disposizione un Comitato Scientifico indipendente composto da 5 esperti sul tema con il compito di sostenere le aziende rispondendo ai fabbisogni in materia di ricerca e innovazione, orientando quindi le ricerche in modo da soddisfare le richieste del territorio. Fabbisogni che verranno rilevati da un comitato operativo di tecnici rappresentativo del comparto vitivinicolo siciliano. Un tavolo di confronto costante tra vignaioli e comunità scientifica, la cui interazione ha l’obiettivo di offrire strumenti sempre più chiari e trasparenti per la buona conduzione di un un’azienda agricola. Tantissimi sono gli ambiti e le informazioni che possono essere condivise tra le aziende, senza compromettere o mutare la propria identità, una condivisione allargata che non è ¨ altro che un moltiplicatore di conoscenza. La presentazione ufficiale della Fondazione SOStain avverrà tramite una conferenza stampa ospitata dalla piattaforma Zoom e sarà organizzata nel corso delle prossime settimane. Seguiranno ulteriori dettagli.
Anna Barbon
Toscana Igt SudOvest 2018 Biologico
di Virgilio Pronzati
Pian del Pino Azienda Agricola Biologica - Via Ascione 6919 - Fraz. Campogialli - 52028 Terranuova Bracciolini (AR) - Tel. 3487152424 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Categoria: Rosso secco. Vitigni: Sangiovese 90%, Colorino del Valdarno 5% e Malvasia Nera 5%. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: LMG 28824. Bottiglie prodotte: 6.000. Prezzo medio in enoteca: € 10,00
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rubino con orlo granato. Al naso si presenta intenso e molto persistente, fine, composito, con netti sentori di mora di rovo matura ed un po' macerata, lampone, marasca matura e lieve di essenze boschive. In bocca è secco ma morbido, sapido e fresco, appena tannico, di equilibrata struttura e persistenza, di invitante beva. Retrogusto: fresco e sapido, con note fruttate e vegetali.
Note: Buono. Ottenuto da selezionate uve del vigneto del Pratomagno composto di Sangiovese, Colorino del Valdarno e Malvasia Nera pigiadiraspate, e fatte fermentare e macerare in botte in muratura per soli 5 giorni (oltre inizierebbe a estrarre anche i tannini di vinaccioli). Seguono la svinatura e la fermentazione malolattica che viene svolta in circa 20 giorni. L'affinamento è fatto sempre in botte in muratura, con pochi travasi e rimettendo periodicamente in sospensione le fecce fini, che con l'aggiunta di un pò d'aria, contribuisce a dare morbidezza al vino. Evoluzione: giovane ma già piacevole e di buona armonia. Da bere nell’arco di 24 mesi.
Valutazione: 86/100
Servirlo a 16-17°c in calici con stelo medio. Abbinamento gastronomico: pici e tagliatelle con ragù di carni bianche, baccalà alla livornese, pollo alla cacciatora, pecorino toscano di 30-40 giorni.