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PREMIAZIONE CONCORSO “PANETTONE DIVINO”: 4 DICEMBRE 2019
La prima edizione del concorso “Panettone DiVino”, prima fase dell’iniziativa “Brindisi di Natale in Canavese”, ha visto protagoniste tre coppie di pasticcieri e cantine che si sono aggiudicate i premi “Miglior Panettone DiVino 2019”, “Miglior valorizzazione del vino” e “Miglior valorizzazione del vino rosso”
Questa mattina, presso la sede di Rossetto Srl a Mazzè si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Panettone DiVino” che ha coinvolto 13 pasticcieri del territorio Canavesano e della città di Torino e 13 cantine del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese. Una sfida volta a creare per ciascuna coppia (pasticciere/cantina) un panettone, inedito e originale, preparato con l’uso di una delle tre declinazioni di Caluso DOCG (fermo, spumante e passito), di Carema DOC o di Canavese DOC come ingrediente principale.
La giuria, riunitasi lo scorso 29 novembre per la degustazione e valutazione delle 13 proposte, ha individuato tre coppie - pasticciere/cantina - i cui panettoni hanno meglio rappresentato il miglior connubio tra “creatività e tecnica di lavorazione” ed “esaltazione degli aromi del vino in abbinamento”.
Vincitrice del concorso “Miglior Panettone DiVino 2019” la pasticciera Silvana Vergnano dell’omonima pasticceria torinese abbinata alla cantina Ilaria Salvetti Azienda Agricola di Caluso. Marcella Simeone della Panetteria-Pasticceria Simeone di Caluso, che ha gareggiato in coppia con la cantina Santa Clelia di Mazzè, si è aggiudica il premio “Miglior valorizzazione del vino”. Mentre il premio speciale della giuria per la “Miglior valorizzazione del vino rosso” è stato consegnato a Luciano Stillitano della Pasticceria Platti di Torino abbinato alla cantina Marco Rossa di Borgomasino. Grande protagonista il vino Caluso DOCG che è stato utilizzato in due dei tre panettoni premiati. In particolare, il “Miglior Panettone DiVino 2019” è stato creato con il Caluso DOCG Spumante della cantina Ilaria Salvetti Azienda Agricola, mentre la proposta valutata come “Miglior valorizzazione del vino” è stata prodotta con il Caluso DOCG Passito della cantina Santa Clelia. Tra i vini rossi DOC di Carema e Canavese è stato valutato vincente l’abbinamento fatto con il Canavese Rosso DOC della Cantina Marco Rossa che ha ottenuto il riconoscimento di “Miglior valorizzazione del vino rosso”. Tutti i concorrenti hanno inoltre ricevuto un diploma di partecipazione.
Ufficio stampa – Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese
Ilaria Bardessono – cell. 391 4916 469 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORIGIN ITALIA: DISAPPUNTO PER LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
ORIGIN ITALIA ESPRIME DISAPPUNTO PER LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA SU ACETO BALSAMICO DI MODENA
La decisione pubblicata ieri costituirebbe un pericoloso precedente per la tutela dei prodotti del Made in Italy agroalimentare, mettendo in discussione il sistema
Un precedente molto pericoloso per il sistema di tutela comunitario va profilandosi all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia Europea, con la quale si rimette in discussione la giurisprudenza fino ad oggi condotta dalla stessa Corte in materia di tutela delle DOP e delle IGP. A farne le spese è l’Aceto Balsamico di Modena IGP, che con il suddetto provvedimento rischia di vedere vanificati anni di battaglie legali a difesa della denominazione, oggetto di evocazioni ed imitazioni in molti Paesi.
La decisione della Corte, è stata accolta con stupore e disappunto dal Consorzio e dall’intero sistema delle DOP ed IGP perché non si schiera a protezione - contrariamente a quanto fatto già in passato con le specialità alimentari a Indicazione Geografica di alcuni Paesi membri - ma si limita ad affrontare in modo formale e molto riduttivo la complessa tematica della protezione delle DOP e delle IGP. Essa non definisce infatti il termine “balsamico” come un termine generico ai sensi del regolamento base, bensì come una semplice traduzione in lingua italiana di un aggettivo utilizzato per descrivere una caratteristica del prodotto. Tuttavia uno spiraglio affinché la Corte riconosca la tutela per la denominazione Aceto Balsamico di Modena nei confronti di possibili casi di evocazione esiste, ed il Consorzio sta lavorando proprio su quegli spiragli di positività che comunque sembrano intravedersi.
“I Consorzi del comparto delle Indicazioni Geografiche – commenta Cesare Baldrighi, Presidente di OriGIn Italia - hanno la necessità di avere un quadro giuridico chiaro, che in primis tuteli i consumatori ma anche le loro imprese associate. In questi ultimi anni, importanti sentenze della Corte di Giustizia Europea hanno contribuito a consolidare la protezione delle IG contro usurpazioni ed evocazioni e pertanto – aggiunge - alla luce della sentenza della Corte relativa all’Aceto Balsamico di Modena IGP, OriGIn Italia esprime un netto e chiaro disappunto perché tale provvedimento non danneggia solo uno dei prodotti di punta del Made in Italy, ma mette in discussione tutto il sistema”.
Ad essere maggiormente lesa da predetta decisione tuttavia, non sarebbe l’attività commerciale attorno al prezioso condimento, quanto la platea di consumatori che in una situazione di mercato con scarsa trasparenza vivrebbero una condizione di confusione, con il rischio di compiere in buona fede scelte non consapevoli.
Marte Comunicazione snc Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Hida-Wagyu. Nei Ristoranti Stellati
Hida-Wagyu, la carne più pregiata al mondo, per Natale esce dai ristoranti stellati e diventa (quasi) accessibile. Grazie all'iniziativa di Taki Japan International, importatore in esclusiva per l’Italia, il celebre manzo alpino giapponese è ora disponibile in alcuni ristoranti e macellerie selezionate. Un’idea interessante per un menù speciale in vista delle feste
La Hida-Wagyu, il pregiatissimo manzo rurale giapponese, tra i più pregiati e costosi al mondo, esce da ristoranti stellati e hotel lussuosi, e diventa più accessibile. Questa carne è venduta a prezzi altissimi, in Italia come nel resto del mondo, arrivando a costare fino a 1.000 dollari al chilo.
Grazie all'iniziativa natalizia di Taki Japan International, importatore in esclusiva per l’Italia di carni certificate Hida-Wagyu, questo delizioso manzo sarà venduto anche in ristoranti e macellerie selezionate, scelti per la loro attenzione alla qualità della carne, a prezzi più accessibili.
“Il nostro obiettivo è quello di far conoscere la Hida-Wagyu, un manzo buonissimo, ma fino ad oggi proposto ad un prezzo troppo alto per molte persone. – Ha dichiarato Luca Muzzioli, AD di Taki Japan International. – Ogni tanto mi fermo a pensare alle qualità di questo prodotto e credo che non sia giusto che un alimento così delizioso debba essere riservato solo ad un pubblico ristretto. Tutti dovrebbero poter assaggiare la Hida-Wagyu, magari per un’occasione speciale, come una cena romantica, o in vista delle prossime feste. Stiamo facendo di tutto, avviando accordi e partnership strategiche con i nostri amici allevatori giapponesi, ma dobbiamo pur sempre fare i conti con una materia prima che, essendo di altissima qualità, ha un suo costo di produzione, che non può certo essere ignorato”.
La principale caratteristica di questo particolare manzo è la percentuale e la distribuzione di grasso interno alle fibre che forma una ragnatela, come un marmo, e la rendono riconoscibile anche a occhio nudo sui tagli ancora crudi. A differenza dei manzi che siamo abituati a vedere in occidente e di tutti gli altri Wagyu giapponesi, nella Hida-Wagyu il grasso ha un sapore inconfondibile, una morbidezza eccezionale, un aroma unico che proviene dall'acqua e dall'erba di montagna di cui si nutrono i bovini. La zona di Hida, incastonata nelle Alpi giapponesi, è anche chiamata “The water kingdom” per la purezza dei corsi d'acqua e i prati incontaminati dell'altopiano dove vivono i manzi neri di razza Kuroge.
I ristoranti segnalati da Taki Japan International presso i quali oggi è possibile assaporare piatti a base di Hida-Wagyu, oltre a Taki di Piazza Cavour a Roma, che propone già da tempo questo manzo, sono: Er Macellaio di Sergio Serafini, in Via Galleppini 60 zona Mostacciano a Roma, dove ogni sera propone le migliori carni del mondo, aiutato da uno staff infaticabile e dai migliori chef che si alternano nella presentazione di piatti sempre nuovi; Ristorante via di Guinceri del creativo Fabrizio Moccia a Collesavetti, in provincia di Livorno, che propone piatti ricercati e genuini, diventato ormai il punto di riferimento per i veri meat-lovers di tutta la Toscana.
Alessia Piccioni
SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI 2020
33° edizione
Iniziativa promossa da
Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli e Comune di Camogli con il patrocinio Camera di Commercio di Genova in collaborazione con Pro Loco di Camogli.
PIATTO COLLEZIONE SAN VALENTINO A CAMOGLI 2020
In omaggio a febbraio solo ed esclusivamente con il menù della coppia
proposto dai ristoranti di Camogli per la festa degli innamorati.
Guido Silvestri, in arte Silver, firma il piatto ricordo San Valentino a Camogli 2020
Lupo Alberto e la gallina Marta, la sua fidanzata, ne sono i protagonisti
“Due cuori, un pollaio” è il titolo. Come poteva essere diverso?
Silver, a Camogli in occasione delle mostre dedicate ai fumetti organizzate nel mese di ottobre 2019 dal Sindaco Francesco Olivari e curate da Ferruccio Giromini, è stato accolto con entusiasmo dai commercianti della Città che ne hanno ospitato la mostra diffusa “Lupo Alberto dappertutto”, esponendo nei propri negozi oltre 30 sue opere.
La presidente Associazione Commercianti Luciana Sirolla non si è fatta perdere l’occasione e grazie al tramite del Sindaco, si sono avviati i contatti che hanno portato oggi a poter presentare il prezioso piatto destinato a diventare un’icona nella storia di San Valentino a Camogli.
Lupo Alberto, personaggio immaginario della famosissima striscia a fumetti nata dalla matita di Silver, vive nel bosco e la gallina Marta, sua storica fidanzata, vive alla fattoria Mc Kenzie. Lui un lupo, lei una gallina, rapporto difficile il loro, e il cane da guardia Mosè lo rende quasi impossibile… che Camogli diventi il luogo ideale per una loro fuga d’amore? Ci piace così pensarlo…
Lupo Alberto sta alla Gallina Marta come Camogli sta a San Valentino.
Binomi imprescindibili.
Sarà questo un piatto collezione che andrà a ruba, che si potrà avere esclusivamente presso i ristoranti di San Valentino a Camogli nelle giornate dedicate alla festa degli innamorati, 14, 15 e 16 febbraio 2020.
SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI, iniziativa d’immagine e di promozione turistica, coinvolge i comparti economici, commerciali e turistici della città, dando vita a molteplici iniziative d’intrattenimento. Importante attrattiva è il PIATTO RICORDO di SAN VALENTINO A CAMOGLI, ogni anno dalla diversa immagine, dato in omaggio dai ristoratori durante le giornate dedicate alla festa degli innamorati. Il successo è stato tale da aver innescato nel corso del tempo una vera mania da collezionismo, con scambi, durante l’evento, di quei piatti ricordo ormai considerati quasi introvabili dagli appassionati di questi pezzi.
Quello di Silver, con il suo Lupo Alberto aggiunge prestigio alla collezione.
P. SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI
Ufficio stampa e promozione
Daniela Bernini
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Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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