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LIBRI IN VILLA, LETTERATURA E SOMMELLERIE: GIUSEPPE VACCARINI INTERVIENE A BOOKCITY MILANO
Venerdì 15 novembre, ore 17.00
Casa delle Associazioni e del Volontariato Municipio 8
Via Felice Orsini 21, Milano
Giuseppe Vaccarini, primo italiano a conquistare il titolo di Miglior Sommelier del Mondo e attuale presidente di ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana porta l’arte della sommellerie all’ottava edizione di BOOKCITY MILANO, la manifestazione dedicata al libro dislocata in diversi spazi della città metropolitana, moltissimi i protagonisti coinvolti e gli incontri in programma.
Venerdì 15 novembre, dalle ore 17.00, presso la Casa delle Associazioni e del Volontariato Municipio 8 in via Felice Orsini 21, Giuseppe Vaccarini dialogherà con gli autori Fabio Cannatà e Mary Prestianni per la rassegna Libri in Villa, il ciclo di incontri che ha come scopo principale la visibilità e la valorizzazione degli autori proposti con un chiaro invito al pubblico alla lettura. Con diverse esperienze professionali, differenti background ed approcci, i relatori di Libri in Villa sono tutti accomunati dal desiderio di comunicare attraverso la letteratura.
È il caso di Giuseppe Vaccarini, Miglior Sommelier del Mondo ASI 1978, già Presidente ASI – Association de la Sommellerie Internationale (dal 1996 al 2004) e AIS, primo sommelier e quindi direttore del ristorante "Gualtiero Marchesi" a Milano (1978-83), docente presso l'IPSAR Carlo Porta e di master universitari, consulente di importanti aziende del settore alimentare, nonché autore di numerose pubblicazioni in Italia ed all'estero. A Libri in Villa parlerà de “Il manuale della birra. Storia, produzione, servizio, degustazione, abbinamento” (Hoepli), il volume che spalanca le porte del mondo della birra, analizzandone gli aspetti legati alla degustazione e all’abbinamento con il cibo. Nel costante sforzo di rinnovare le competenze del sommelier, il manuale rappresenta un vademecum per i professionisti del settore ristorativo e uno straordinario strumento di promozione e valorizzazione della birra quale bevanda in grado di contribuire ai piaceri della tavola.
A dialogare con Vaccarini, moderati da Silvio Vartolo, il giornalista sportivo Fabio Cannatà, appassionato di cinema, letteratura di confine, Arsenal e carbonara, autore del romanzo “Che io possa essere dannato”, e la giovane Mary Prestianni, pseudonimo di Maria Lucia Prestianni, un diploma all’alberghiero e un amore sconfinato per la scrittura, autrice de “I passi di Gioia”.
L’evento, organizzato dall’associazione Amici dello Sport, in collaborazione con la Casa delle Associazioni e del Volontariato Municipio 8, è ad ingresso libero e gratuito. Al termine dell’incontro sarà offerto un rinfresco.
ASPI - Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.
Alessandra Perrucchini. Cell. 340 4212323
RICONOSCIMENTO GIURIDICO
Il Mondo delle Intolleranze consegue il riconoscimento giuridico da Regione Lombardia
Tiziana Colombo: “Spazio per nuovi progetti d’informazione e supporto a chi soffre di intolleranze alimentari”
L’associazione Il Mondo delle Intolleranze ha conseguito il riconoscimento giuridico da parte di Regione Lombardia: con il decreto 339 del 10 ottobre 2019, sottoscritto dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’Associazione Il Mondo delle Intolleranze è stata infatti iscritta nel Registro regionale delle persone giuridiche private, ai sensi degli articoli 1 e 3 del Regolamento Regionale n. 2 del 2 aprile 2001. Fino ad oggi, l‘associazione risultava iscritta nel Registro Regionale delle Associazioni, ambito di intervento Culturale.
L’importante riconoscimento conferma le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale dell’associazione, dopo un percorso in cui sono stati verificati lo Statuto associativo e il suo patrimonio, adeguato alle finalità e al corretto funzionamento dell'associazione.
Grazie a questo importante riconoscimento, il Gruppo di Lavoro dell’associazione, formato da specialisti afferenti a diversi ambiti, potrà ampliare e diversificare ancor di più le attività proposte.
«Al termine di un lungo percorso, con soddisfazione e orgoglio vediamo la nostra associazione riconosciuta anche giuridicamente da Regione Lombardia. Grazie a questo nuovo riconoscimento, potremo continuare a dare corso alle iniziative già in atto e guardare al futuro con sguardo ancora più fiducioso ed entusiasta. Le agevolazioni fiscali ci permetteranno di mettere in campo nuovi progetti con cui proseguiremo le nostre attività di informazione sul difficile mondo delle intolleranze alimentari, oltre a studiare e attivare nuovi mezzi per dare supporto a chi soffre di disturbi legati alle sensibilità», spiega Tiziana Colombo, alias Nonna Paperina, food specialist nonché fondatrice e presidente de Il Mondo delle Intolleranze.
Morena Piacentini
Taste Festivals
i Taste Festivals presentano quest’anno una Special Edition Man’s World | Taste Experience che si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre 2019 presso Superstudio Più di Via Tortona a Milano. Quattro giorni per far vivere le passioni e il gusto a 360° partendo dall’universo maschile e strizzando anche l’occhio a quello femminile: food & drink, brand experience, style, intrattenimento e tempo libero.
Alla Special Edition dei Taste Festivals di fine novembre, 5 rinomati ristoranti meneghini daranno la possibilità di assaporare 5 stili di cucina differenti e di esplorare dei percorsi culinari ad alto tasso esperienziale: Attimi by Heinz Beck, con la sua anima da bistrot, permetterà di scoprire e di assaggiare alcuni dei piatti che meglio rappresentano lo chef; Langosteria proporrà un menu dedicato al pesce e pensato per enfatizzare i profumi del mare e la qualità del prodotto; Gong creerà atmosfere orientali presentando uno stile gastronomico originale, proiettato nel futuro e che gioca con audaci abbinamenti di sapori; La Griglia di Varrone metterà in primo piano la carni più pregiate presentando un menu che non strizza l’occhio alle mode, ma alla passione dello chef; Terrazza Calabritto farà scoprire una cucina napoletana rivisitata con un pizzico di internazionalità e creatività. Gli chef, con le loro brigate, realizzeranno per l’occasione 20 portate gourmet uniche, una chance irripetibile per assaporare la loro idea di cucina, espressa in 4 portate ciascuna da non lasciarsi scappare.
Il tema del quarto piatto per tutti i ristoranti sarà le passioni, intese come quelle che guidano la cucina dello chef e che ne fanno anche l’anima del ristorante.
A Man’s World | Taste Experience saranno presenti nella tradizione Taste Festivals i Wine Bar, il Cocktail Bar e un laboratorio di degustazioni, per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e curiosità enogastronomiche in compagnia di ospiti e relatori d’eccezione
Valentina Riva
TAROCCHI SPACCIATI PER AMATRICE
Il grido dei produttori di Amatrice a Il BonTà di Cremona: “Molti prodotti si spacciano come “di Amatrice”, diffidate dalle imitazioni, i marchi originali sono solo 2”
Valerio Calandrella, ristoratore di Amatrice: «Siamo disperati, solo il 4% delle case è stato ricostruito. Dopo il terremoto sono spuntati tanti prodotti che si definiscono “di Amatrice” ma diffidate dalle imitazioni, i veri marchi sono solo due»
“A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero”. E' questa la scritta che campeggia sullo stand di prodotti di Amatrice che si trova a Il BonTà, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori che si è aperto oggi, sabato 9 novembre e continuerà fino al 12 novembre nei padiglioni di CremonaFiere. Arrosticini, salumi e formaggi prodotti dagli unici due marchi che sono realmente presenti ad Amatrice: Il “Caseificio storico Amatrice” per i formaggi e il “Sano” per i salumi, oltre alla birra “Alta Quota”. Perché sembra che dopo il terremoto siano oggi in tanti a cercare di vendere i propri prodotti come “originari di Amatrice”, anche se in realtà di Amatrice proprio non sono. A lanciare l'allarme è Valerio Calandrella, il gestore del ristorante Da Partrizia di Amatrice, nell'Area del Gusto. «Noi siamo un ristorante di Amatrice, e abbiamo alcune specialità di nostra produzione che abbiamo portato al BonTà di Cremona insieme a prodotti di altri colleghi di Amatrice – spiega Valerio Calandrella -. Facciamo infatti da ambasciatori delle tipicità amatriciane: abbiamo creato un circuito informale di professionisti che promuovono i veri prodotti di Amatrice, provando a difenderci da chi presenta prodotti amatriciani che in realtà non lo sono. Da dopo il terremoto esistono ditte che spacciano per esempio del formaggio come "pecorino di Amatrice", ma senza alcuna etichetta». A Il BonTà i produttori di Amatrice hanno portato Spaghetti all'amatriciana, olive ascolane e arrosticini, oltre ai buonissimi salumi e formaggi. «Pecorino e guanciale sono la nostra nicchia, e ad Amatrice ci sono un unico salumificio e un unico caseificio: due sono i marchi, quindi è semplice risalire a un prodotto veramente amatriciano. Stessa cosa per la birra, che pure presentiamo in fiera. Dopo il terremoto tutti siamo stati pesantemente danneggiati, e siamo stati costretti a ripartire più con le nostre forze che con quelle dello Stato. Oggi il nostro ristorante si trova, insieme ad altri 7, nell'Area del Gusto, una zona creata grazie alla raccolta fondi lanciata da La7 e Corriere della Sera: nel periodo estivo la gente arriva, ma nella cattiva stagione non esistono più le seconde case dei romani. Abbiamo perso tutte quelle presenze. Da dopo il terremoto quindi abbiamo iniziato a girare le fiere per promuovere Amatrice».Valerio Calandrella spiega come la ricostruzione sia ancora fera al palo. «Le case ricostruite sono solo il 4%. La situazione è drammatica. Ho perso il conto del numero di governi che è cambiato da quando c'è stato il terremoto, ma ogni volta è sempre la stessa storia, si ricomincia da capo – spiega Valerio Candrella -. D'estate la gente c'è, ma si tratta comunque di un turismo mordi e fuggi, perché non ci sono alberghi e quindi anche volendo i turisti non possono restare a dormire. Vengono a passare la giornata, magari mangiano e comprano i prodotti, ma non si possono fermare».
IL BonTà, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori si è aperto oggi sabato 9 novembre e continuerà fino al 12 novembre nei padiglioni di CremonaFiere. Arrivato alla 16° edizione conta 2.000 prodotti artigianali dei territori e l’anno scorso è stato capace di attrarre più di 30 mila visitatori. Quest'anno la manifestazione ha ampliato del 25% lo spazio espositivo, accogliendo prodotti che rappresentano quasi tutta la penisola. I produttori presenti in fiera provengono infatti da 16 regioni d'Italia. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore.
Tra gli eventi previsti anche L'abito gourmet, una realizzazione della stilista Angela Colosimo, una abito che, letteralmente, si può mangiare. Il Mais corvino, un tipo particolare di mais nero, dal chicco nero e allungato, che veniva coltivato dai Maya già nel 3.500 avanti Cristo ma che in Italia non si coltivava più dal 1700. Un alimento con caratteristiche molto particolari: ha il doppio delle proteine e il 20% in meno di carboidrati rispetto al mais normale. Inoltre ha 20 volte tanto gli antiossidanti presenti nel mais comune. Un prodotto che un giovane agricoltore. Carlo Maria Recchia, di 26 anni, ha deciso di recuperare, spinto dall’amore per la terra e per l’agricoltura, diventando il primo e unico produttore e distributore di Mais Corvino in tutta Europa. Tanto spazio anche per i produttori calabresi, con la mostra dei peperoncini dal mondo, il “Tabasco di calabria”, la prima salsa di peperoncino fermentato fatta di soli peperoncini calabresi che verrà proposta in fiera come base per un cocktail inventato per l'occasione e il caffè al peperoncino.
Il salone comprende anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione: il BonTà Professional, che permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali.
Alessia Testori
346 6165338
RISTORAZIONE NON È SOLO STELLE
GUIDA MICHELIN 2020, FIPE: “AGLI CHEF PREMIATI LE NOSTRE CONGRATULAZIONI, MA LA RISTORAZIONE NON È SOLO STELLE”
"Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, si congratula con tutti i ristoratori premiati dalla Guida Michelin con le prestigiose e ambite stelle. Si tratta certamente di una testimonianza della forza di tutta la ristorazione italiana, riconosciuta a livello internazionale per la sua capacità di innovare ma anche di valorizzare le materie prime e il territorio. Tuttavia, crediamo sia importante sottolineare che la Guida non sia sufficiente a rappresentare tutta l’eccellenza e la ricchezza di un settore che conta oltre 110 mila imprese e sviluppa un volume d’affari di 30 miliardi di euro. Una considerazione, quest’ultima, che facciamo anche alla luce di alcuni movimenti interni alla guida che suscitano più di una perplessità relativamente al declassamento di alcune consolidate eccellenze della ristorazione italiana. Infine, ci sembra che il superamento del binomio “locale – chef patron”, che nell’edizione di quest’anno risulta ulteriormente consolidato, debba spingere tutti ad una profonda riflessione sul futuro della ristorazione italiana di qualità”.
Questo il commento di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi in merito all’assegnazione da parte della Guida Michelin delle stelle ai ristoranti Italiani.
Andrea Pascale