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A IL BONTA’ IL GRIDO D’ALLARME DEI PRODUTTORI DI MIELE: “CROLLATA DEL 70% LA PRODUZIONE DELLE API”
Il 9 Novembre, a Il Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, il 15° Concorso dei mieli cremonesi
Le api non stanno bene e questa è una cattiva notizia per tutti. I cambiamenti climatici che comportano fortissime piogge concentrate nel tempo, seguite a lunghi periodi di siccità, hanno causato a un forte calo della produzione di miele in tutta Europa. E l’Italia, purtroppo, non è da meno. Anche il tradizionale concorso dei mieli cremonesi, giunto alla 15° edizione, vede le ripercussioni di questa situazione. «Le nostre api quest’anno hanno prodotto molto meno miele – spiega Esterina Mariotti, presidente dell’Associazione produttori apistici cremonesi -. Nel 2019 c’è stato un crollo del 70% della produzione». I suoi associati sono 150 e in totale, quest’anno, sono stati prodotti circa 40 mila kg di miele.
La premiazione del 15° concorso dei mieli cremonesi, organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Cremona, Strada del Gusto Cremonese e la squadra degli assaggiatori dell’Associazione lombarda apicoltori si svolgerà sabato 9 novembre presso Il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, dal 9 al 12 Novembre presso gli spazi espositivi di CremonaFiere. Il concorso mieli cremonesi ha un compito tecnico che riguarda la formazione degli apicoltori attraverso le schede di valutazione e gli assaggi. Ogni apicoltore può capire dai successi o dagli errori degli assaggi cosa può fare per ottenere un miele migliore. «Ma questo concorso vuole anche sensibilizzare i non apicoltori alle tematiche ambientali – aggiunge la presidente Esterina Mariotti - visto che l’ape è un indicatore dello stato di salute del territorio. Se le api vivono bene in un luogo, in esso vivremo bene anche noi». i trattamenti sui tigli vanno fatti con prodotti non tossici per le api e in generale bisogna promuovere l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, così da preservare il territorio vivibile per tutti.
L’associazione si propone di fare cultura del territorio attraverso il suo prodotto più dolce: il miele. Ogni miele però è diverso dall’altro ed esprime l’essenza e il carattere del territorio di provenienza. E’ quindi fondamentale la collaborazione dei sindaci dei comuni degli apicoltori premiati. Il territorio è fondamentale per le api e se esso non è gestito con criterio potremmo dover dire addio in primis alle nostre api, poi ad una grande varietà di ricchezza vegetale. Il calo della produzione di miele ha avuto ripercussioni anche sul concorso. Rispetto ai 150 mieli presenti lo scorso anni, quest’anno quelli in concorso saranno “solo” 70. E proprio per questo, i campioni presenti in fiera saranno soprattutto mieli millefiori. L’anno scorso Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori ha portato a Cremona più di 30 mila visitatori. Dal 9 al 12 novembre saranno in mostra 2.000 prodotti artigianali dei territori. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore. Una particolare attenzione verrà dedicata proprio a quest’ultimi, che potranno individuare le migliori attrezzature professionali per le loro attività. Il salone comprende anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione. Si chiama BonTà Professional e permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali per realizzare piatti gustosi e innovativi prestando attenzione a igiene, praticità e riduzione degli sprechi. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali.
Tornando al miele, la presidente Esterina Mariotti consiglia, dovendo piantare delle nuove piante, di scegliere alberi ad alto fusto melliferi. E per chi pensasse che perdere le api non avrebbe grandi conseguenze, basti ricordare che dal loro lavoro di impollinazione dipende il 90% della produzione mondiale di cibo e delle 100 culture vitali per la nostra sopravvivenza ben 71 sono legate al lavoro delle api.
Alessia Testori
Portofino Di Vino 2019
Fotoservizio di Claudia Paracchini
Valorizzare un luogo a partire dal rispetto per la terra e per chi la abita, uno sguardo al passato e uno sguardo al futuro. Questa è la filosofia di Portofino Di Vino , sta tutta qui!
Degustazioni gastronomiche e Wine Tasting si sono svolte il 1 novembre 2019 lungo tutta la cosmopolita piazzetta. Alcuni nomi delle cantine e aziende presenti: Terenzi, Jerman, Cantina Andrian, Rufino, Pico Maccario, Caduferrà, Marco Feluga, Capichera, Prima Terra, Bellavista, San Leonardo, Tenuta Buontempo Montalcino,
La Polenza, Mosnel, Bortolomiol, Tenuta Sette Cieli, La Capelletta Portofino, Tenuta Coppadoro, Pascale Francesca, Tommasi, Poderi Colla Ca’Marcanda, Ramoino, La Torre, Gran Varzi, Mongetto Vignale Monferrato, Prosciutto Carpegna,
Il Panale’ Mario Fongo, Specialità’ Nocciolini di Chivasso. La prima e unica grande degustazione in piazza a Portofino è tornata per la sua terza edizione a scopo benefico per raccogliere fondi per l’istituto Gianna Gaslini.
Ringraziamenti particolari vanno all’associazione commercianti di Portofino e a Winterose, Perirano Vivai, Riedel, Banca Passadore & C., Jamin, S.A.M.A.
Curiose e diverse degustazioni hanno accompagnato i numerosissimi visitatori italiani e stranieri che hanno assaporato l’atmosfera unica che ancora oggi mantiene il fascino del borgo legato al passato, questo perché gli antichi sapori della tradizione pagano sempre.
Chianti Classico Gran Selezione DOCG Riserva Ducale Oro 2015
L'etichetta del Chianti Classico Gran Selezione Riserva Ducale Oro nasce nel 1947 per rappresentare l’apice della piramide produttiva di Ruffino.
Questa etichetta ha origine dalla selezione uve provenienti dalle tenute di Gretole e Santedame situate nella zona di produzione più prestigiosa del Chianti Classico, la Conca d’Oro, nel comune di Castellina in Chianti.
I vigneti di Ruffino si trovano in media e alta collina con altitudini che sfiorano i 400 m slm e con esposizioni che volgono prevalentemente a sud.
I terreni di quest’area si distinguono per essere ricchi in scheletro e con una tessitura argillo-limosa o argillo-sabbiosa.
Il microclima è caratterizzato da estati mediamente calde ed asciutte e da consistenti escursioni termiche tra giorno e notte. Condizioni ottimali per la maturazione delle uve e lo sviluppo degli aromi.
Vinificazione
Il Chianti Classico Gran Selezione Riserva Ducale Oro nasce da un'accurata selezione delle uvedurante la vendemmia. Ogni parcella del vigneto è vinificata separatamente per rispettare la sua unicità territoriale. La fermentazione alcolica dura 10 giorni circa, in tini di acciaio inox termo condizionati alla temperatura di 28°C. La macerazione sulle bucce si svolge per altri 15 giorni circa. Al termine della fermentazione malolattica il vino viene affinato per 36 mesi, incluso un periodo di 12 mesi in grandi botti di rovere e 12 mesi in barrique e tonneaux.
Riserva Ducale Oro
Chianti Classico Gran Selezione 2015
Un vino che per il secondo anno consecutivo si fregia del prestigioso riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Figlio di un’annata eccellente, la 2015, caratterizzata da temperature calde e giornate terse, preziose per la raccolta di uve sane e perfettamente mature.
Rosso rubino intenso al bicchiere. Al naso il primo impatto rivela note di spezie accompagnate da sentori fruttati di prugna e ciliegia, a cui seguono aromi di tabacco, cannella, cioccolato, chiodi di garofano e pepe nero che completano e rendono unico l’intenso bouquet. Al palato si palesa la grande struttura di questo vino, caratterizzata da tannini eleganti e ben integrati. Il finale, lungo e persistente, regala piacevoli sensazioni di tabacco dolce e rimanda a netti sentori di prugna e chiodo di garofano, nonché a note balsamiche.
Ruffino, fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze, è sinonimo di storia del vino in Toscana. Grandi classici toscani, vini come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della produzione Ruffino. In parallelo, la voglia di confrontarsi sempre con nuove sfide ha portato Ruffino alla creazione di imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus, e all’acquisizione nel 2018 di due tenute in Veneto per la produzione di Prosecco. A fine 2011, Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana, e una elettrizzante nuova pagina dell’affascinante storia di Ruffino è pronta per essere scritta. Ruffino oggi è una realtà profondamente radicata nel suo storico territorio, la Toscana, e al contempo aperta alle complesse sfide del mercato globale: presenti in quasi 90 paesi, i vini Ruffino costituiscono un segno forte di italianità e buon gusto.
PROGETTO ARISTOL
I PARTNER DEL PROGETTO ARISTOIL A CONFRONTO IN GRECIA, A KALAMATA, PER AVVIARE LA CREAZIONE DI UN CLUSTER MEDITERRANEO DI COOPERAZIONE TRA I PRODUTTORI DI OLIO D’OLIVA SALUTISTICO. PRESENTE ANCHE UNA DELEGAZIONE DI SVIMED ONLUS COME PARTNER ITALIANO DEL PROGETTO EUROPEO RECENTEMENTE PREMIATO ALL’INTERREG PROJECT SLAM 2019
Continua il cammino del progetto Aristoil per la promozione dell’olio d’oliva mediterraneo con un’alta percentuale di polifenoli, particolari composti in grado di conferire all'olio proprietà antinfiammatorie, antitumorali e di prevenzione di malattie neurologiche come l'Alzheimer. L’incontro, che si è svolto a Kalamata in Grecia il 21 e 22 ottobre, ha posto le basi per la costruzione di un cluster mediterraneo di cooperazione per l’olio d’oliva salutistico e per la promozione del metodo Aristoil per le analisi dei polifenoli nell’olio d’oliva. Ad accompagnare la delegazione Svimed, uno dei parner italiani del progetto, sono stati il proprio direttore Emilia Arrabito, il produttore dell’olio Zacalis Gaspare Gucciardi di Gibellina in rappresentanza dei produttori di olio del territorio di Trapani e Maria Teresa Pellegrino proprietaria dell’omonima azienda “Olio Pellegrino 1890” di Andria in rappresentanza dei produttori di olio pugliesi. La prima giornata di appuntamenti si è concentrata sul “network event” e sullo scambio di informazioni e conoscenze da parte dei vari produttori presenti. Nel secondo momento, invece, tutti i partner del progetto sono stati invitati ad effettuare delle visite tecniche presso il Museo dell’olio d’olivo di Sparta e presso lo Sparta Gourmet, uno dei più grandi produttori e avanzati oleifici ellenico. Durante la giornata è stato possibile visitare anche il frantoio mobile del progetto Aristoil ed utilizzare l’aristometro, un interessantissimo strumento in grado di verificare il livello di polifenoli presenti nell’olio. Tantissimi i presenti e le proposte raccolte durante il workshop: dalla possibilità di associare al progetto Aristoil non solo i produttori ma anche i frantoi e gli imbottigliatori; fino alla possibilità di aprire i frantoi stessi prima di quanto non si faccia adesso, in modo da favorire la raccolta delle olive durante il periodo della giusta maturazione. Il progetto Aristoil, che ricordiamo rientra nel programma europeo MED 2014/2020 ed unisce partner provenienti da Gracia, Italia, Cipro, Croazia e Spagna, vanta tra i partner italiali il Centro euro-mediterraneo per lo sviluppo sostenibile Svimed onlus, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa e la Regione Puglia, e si concluderà ufficialmente a gennaio del prossimo anno. Lo stesso progetto è stato recentemente votato tra i migliori progetti Interreg europei durante la “Settimana europea delle Regioni e delle Città” ed ha conquistato il 2° posto al concorso europeo “Interreg Project Slam 2019”. Anche alla luce di questi importantissimi riconoscimenti, il professor Magiatis e la dottoressa Melliou, che guidano la ricerca del progetto Aristoil, sono pronti ad inviare una lettera al COI ed EFSA, nonché anche alla Commissione Europea, per mostrare la bontà del metodo di analisi dei polifenoli nell’olio attraverso l’aristometro.
Carmelo Saccone per MediaLive
OPERE DI INA MIRZAC
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