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ALLA FATTORIA DEI BARBI LA PANZANELLA DEL BEATO
Fattoria dei Barbi
Loc. Podernovi 170 | Strada Consorziale dei Barbi | Montalcino SI
Info e prenotazioni: t. 0577 841111 - sab e dom t. 0577 841205 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | wwww.fattoriadeibarbi.it
Montalcino (SI). I Colombini della Fattoria dei Barbi a Montalcino (SI) | www.fattoriadeibarbi.it, celebri produttori di Brunello, sono la più antica famiglia documentata a Montalcino: nel 1352 Tommaso costruì il Castello di Poggio alle Mura e dopo pochi anni il Beato Giovanni predicò nella chiesa di S. Agostino.
Per ricordare sei secoli e mezzo di matrimonio con questa bella terra, i Colombini celebrano ogni anno a fine luglio la Festa Titolare del loro Beato: quest’anno in programma saranno due i giorni di festa, sabato 27 e domenica 28 luglio 2019, in cui saranno aperte gratuitamente le parti storiche delle cantine di invecchiamento, i giardini privati e il Museo del Brunello | www.museodelbrunello.it a tutti i visitatori.
Sia sabato 27 che domenica 28 Luglio ci saranno visite guidate gratuite - con orario 12:00, 15:30 e 17:30 - con racconti, aneddoti e curiosità e, domenica 28 luglio, per il terzo anno, la divertente “disfida della panzanella”, piatto che la leggenda vuole inventato proprio dal Beato Giovanni: un concorso gastronomico – Beata Panzanella - che invita tutti gli appassionati di cucina tradizionale toscana a mettersi in gioco e a presentare la propria interpretazione del piatto.
Chi lo desidera potrà mangiare sia a pranzo che a cena alla Taverna dei Barbi | www.tavernadeibarbi.it che per l’occasione presenterà la rivisitazione della Panzanella del Beato a cura dello chef Maurizio Ianniciello e uno speciale piatto medievale ispirato ai tempi in cui visse il Beato, ma ci saranno anche tanti piccoli assaggi gratuiti per tutti di vini, salumi e formaggi della Fattoria e la possibilità di fare merenda nel pomeriggio in Taverna.
Per iscriversi al concorso, prenotarsi per pranzo o cena o per avere ulteriori informazioni sulla Festa titolare del Beato Giovanni Colombini e sulla gara Beata Panzanella: www.fattoriadeibarbi.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 0577 841111 [sabato e domenica 0577 841205]
CONCORSO GASTRONOMICO BEATA PANZANELLA | domenica 28 Luglio 2019 | terza edizione GARA GASTRONOMICA, GIOCOSA MA NON TROPPO, DEDICATA AL TIPICO PIATTO POVERO TOSCANO E AL SUO INVENTORE, IL BEATO GIOVANNI COLOMBINI, NEL GIORNO DELLA SUA FESTA TITOLARE
Chiunque può partecipare alla disfida, purché non sia un professionista della ristorazione e abbia voglia di divertirsi.
Semplice la formula: basta iscriversi (è gratuito) scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0577 841111 [oppure sabato e domenica 0577 841205], preparare una panzanella per almeno 6 persone secondo la propria interpretazione, allegando la ricetta e indicando ingredienti, quantità, modi esecuzione e quant’altro ritenuto importante, e portarla entro le 11:30 del 28 luglio 2019 alla Fattoria dei Barbi in Località Podernovi 170 a Montalcino (SI). Una giuria di giornalisti enogastronomici e addetti ai lavori la assaggerà in modo anonimo, stabilendo quale sia la migliore. Ma anche il pubblico potrà assaggiare e dire sua. Una competizione giocosa che vede in palio, per chi salirà sul podio, bottiglie di vino della Fattoria dei Barbi tra cui Sua Maestà il Brunello.
Perché la panzanella
È uno dei piatti estivi più tipici della cucina toscana, semplice e gustosissimo, che la leggenda vuole creato dal Beato Colombini ma che nel tempo ha saputo evolversi in ogni casa secondo la personalità di chi la prepara e gli ingredienti a disposizione. Esistono i puristi della panzanella e chi invece non può concepirla se non arricchita di ogni ben di Dio. Vedremo chi vincerà.
Così nacque la panzanella
"Erano gli anni tremendi di metà Trecento, subito dopo la Peste Nera. Le campagne erano devastate, la gente era stremata. Il Beato Giovanni Colombini guidava una torma di miseri di città in città, affidandosi alla carità per sfamarli. Ma c’era troppo poco e nulla da donare, così Pienza gli chiuse le porte. Il Beato aveva solo due croste di pane per una moltitudine ormai priva di speranza. Con quel poco non poteva far nulla, così alzò gli occhi al cielo e pianse. Le lacrime salarono il pane e, miracolo, un olivo bruciato produsse nuovi frutti. Anche la terra improvvisamente verdeggiò di ortaggi. Il Beato ringraziò il Signore e con le mani spremette le olive traendone l’olio. Con quello condì il pane e gli ortaggi e per almeno una notte sfamò i bisognosi. Fu un miracolo di pietà e i nostri tempi disincantati non credono più a queste belle storie. Prendetelo allora come un gioco e godetevi la buona panzanella, creata dal mio avo Giovanni per amore di chi non aveva nulla”. Stefano Cinelli Colombini
La Festa titolare del Beato Colombini con la terza edizione di Beata Panzanella prosegue la stagione degli eventi 2019 alla Fattoria dei Barbi programmati con cadenza annuale: qui il calendario completo >> http://bit.ly/2GoHVI6
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Fattoria dei Barbi
Stefano Cinelli Colombini
Loc. Podernovi, 170 | Strada Consorziale dei Barbi
53024 Montalcino (SI) Italia
t. (+39) 0577 841111 f. (+39) 0577 841112
sabato e domenica 0577 841205
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Winery, Wine Tour, Wine Tasting & Wine Shop |
Taverna dei Barbi | Museo del Brunello
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FESTA TITOLARE DEL BEATO GIOVANNI COLOMBINI
sabato 27 e domenica 28 luglio 2019 | ORE 11:00 | 22:00
BEATA PANZANELLA
GARA GASTRONOMICA, GIOCOSA MA NON TROPPO, DEDICATA AL TIPICO PIATTO POVERO TOSCANO E AL SUO INVENTORE, IL BEATO GIOVANNI COLOMBINI
domenica 28 luglio 2019 | ORE 11:30 | 13.30
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA (pranzo, cena o merenda in Taverna dei Barbi esclusi)
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AMPIO PARCHEGGIO
COME RAGGIUNGERCI
NAVIGATORE> Località Podernovi 170 oppure Strada Consorziale dei Barbi, 53024 Montalcino (SI) | GPS> lat. 43.031067 N long. 11.509807 E
A1 da Milano a Firenze Impruneta (310 km), immettersi nel raccordo Firenze/Siena fino a Siena (Raccordo 4 corsie, 75 km); uscita Siena Sud direzione Buonconvento/Montalcino (SR2 Cassia, 40 km); a Buonconvento immettersi nella Provinciale del Brunello.
A1 da Roma a Chianciano Terme (172 km), da Chianciano Terme seguire la Provinciale 53 fino a San Quirico d'orcio; a San Quirico d'orcio immettersi sulla SR2 Cassia fino a Torrenieri, poi immettersi sulla Provinciale Traversa dei Monti fino a Montalcino (40 km).
Da Grosseto: SS223 (56 km).
Da Arezzo: (83,5 km), direzione Monte San Savino, Foiano della Chiana, Torrita di Siena, Pienza, San Quirico d'Orcia, Torrenieri.
Arrivati a Montalcino, proprio all'esterno del centro storico, c'e' una rotatoria: seguire le indicazioni per Sant'Antimo e Castelnuovo dell'Abate.
Dopo 4 km precisi, sulla Vostra sinistra c'è una strada sterrata con cartelli che indicano FATTORIA DEI BARBI - BARBI. Percorretela per circa 800 m e siete arrivati a destinazione.
Piadina Night
A Rimini giovedì 25 luglio grande festa dedicata al prodotto simbolo della Romagna. Degustazioni in sei diverse versioni, la musica di Mirko Casadei, il rombo dei motori con la Fondazione Simoncelli
Una grande festa dedicata al prodotto simbolo della Romagna. Rimini veste i panni della capitale e celebra il “pane” per eccellenza della sua terra con la prima edizione della Piadina Night. Appuntamento giovedì 25 luglio dalle ore 19.30 in piazzale Boscovich insieme a testimonial, musica, consorzi, prodotti tipici, motori e tanto altro. Organizzato dal Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola, con il patrocinio del Comune di Rimini, l’evento è un omaggio alla Romagna, terra di grandi imprese, capace di conquistare il mondo attraverso quattro semplici ingredienti: farina, acqua, sale, strutto o olio d’oliva. E capace di trasformare un prodotto un tempo povero nel cibo di strada preferito degli italiani, grazie al suo prezzo contenuto e alla varietà degli abbinamenti. D’altronde dove trovare un prodotto capace di unire culturalmente due estremi come Giovanni Pascoli e Samuele Bersani!
Dunque una grande festa in piazza, che non poteva che incontrare un altro simbolo della Romagna: la musica di Casadei. Sarà Mirko Casadei con la sua Orchestra ad animare la serata con la sua verve creativa che affonda le radici nella notte dei tempi, rivisitata con un pizzico di modernità ai tempi d’oggi. Mirko Casadei da oltre 15 anni è alla guida della famosa Orchestra Casadei. La sua musica intreccia suoni e sapori di svariati generi musicali pop-folk. Il liscio di famiglia diventa trasversale. L'Orchestra Casadei con oltre 90 anni di storia non poteva che farlo nel modo migliore a Rimini, in questa terra allegra e spensierata. La serata è anche l’occasione per ascoltare il nuovo singolo “Solo per stare con te”, scritto a 4 mani con il cantautore Zibba.
La serata si apre alle 19.30 con il trionfo della Piadina Romagnola IGP in degustazione in versione classica e gourmet, con sei proposte diverse a testimonianza della versatilità del prodotto. Preparate in una grande area centrale piazzale Boscovich dagli chef della scuola d cucina di ICook e dagli chef dell’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Forlimpopoli e servita dai ragazzi della scuola.
Ad accompagnare le varie proposte i vini di Caviro con ben undici referenze dal Pignoletto, all’Albana, passando per il Trebbiano, il Sangiovese, lo spumante Blanc de Blanc (trebbiano e famoso) e il Lambrusco di Sorbara e Castelvetro.
I prodotti delle farciture sono proposti dai consorzi che collaborano alla serata: Consorzio di Tutela Salumi Piacentini DOP, Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, Consorzio del Prosciutto di Parma DOP, Consorzio Parmigiano Reggiano DOP, Consorzio Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP – Azienda Veltri, Consorzio di Tutela Pesca e Nettarina di Romagna IGP, Consorzio Patata di Bologna DOP. Consorzio Mortadella Bologna IGP. Consorzio Squacquerone di Romagna DOP - Caseificio Pascoli, Orogel.
A Piadina Night sarà presente un altro must della Romagna: i motori. A farli rombare è la Fondazione Marco Simoncelli onlus presente con un proprio stand, così come il Ducati Club Romagna. Di scena i giovani piloti, i campioni del futuro, nel racconto della loro grande passione per le due ruote, con un ampio spazio alla scuola di piloti con lezioni di guida responsabile e momenti di educazione alla guida.
Info serata
Ticket degustazione: €15,00 acquistabile in cassa, che comprende 3 assaggi di vino e la scelta tra 2 assaggi di Piadina gourmet preparata al momento ed una vuota da completare con un assaggio dei prodotti dei Consorzi presenti.
Ingresso libero nell'area e agli spettacoli.
Piadina Night è un evento promosso dal Consorzio di Tutela e Promozione della Piadina Romagnola IGP nell'ambito del PSR Emilia-Romagna.
Filippo Fabbri – Maurizio Magni
VINO E' MUSICA
Vino è Musica: in Puglia è festa di sapori, di ceramiche e musica
A Grottaglie(TA) si riaccende la magia. Dal 23 al 27 luglio un fitto programma di eventi intorno alla cultura del vino. Blind tasting, laboratori del gusto, concerti, spettacoli, mostre e la grande competizione artistica “Mondial tornianti”
Grottaglie si conferma capitale del buon bere e ospita nuovamente Vino è Musica, la rassegna enogastronomica che celebra la cultura, le tradizioni, l’arte, il territorio e i molteplici sapori del Sud Italia. La manifestazione quest’anno compie 10 anni, affermandosi, così, come l’evento enologico di riferimento dell‘estate pugliese.
Vino è Musica per la sua decima edizione ospita oltre 100 aziende vitivinicole provenienti dalla Puglia, Basilicata, Calabria e Campania: due giorni di attività di settore, dedicati ai lavori del blind tasting, e due giorni di attività aperte al grande pubblico nel Quartiere delle Ceramiche, luogo simbolo dell’arte ceramica grottagliese.
Quello che promette il programma di questa edizione a doppia cifra è una ricca e variegata proposta di eventi di alto livello intorno alla cultura del vino.
Si parte con la competizione enoica per l’assegnazione del “Premio Vino è Musica”. Il 23 e 24 luglio, all’interno della panoramica Sala San Francesco del Monun, nel cuore del centro storico di Grottaglie, si apriranno le attività dedicate al blind tasting: l'evento riservato al confronto dei vini prodotti da vitigni territoriali con la finalità di individuare le etichette che meglio rappresentano le tipicità del vitigno di appartenenza. La commissione tecnica, presieduta dall’assaggiatore internazionale di vini Enzo Scivetti, degusterà“alla cieca” le oltre 300 etichette in gara valutandone colore, gusto e profumo e decretando, per ciascuna tipologia, i vini vincitori.
Dal 26 al 27 luglio il programma della rassegna di apre ufficialmente a winelovers e visitatori. Oltre 300 etichette in degustazione sparse tra i percorsi “on the road”, 9 laboratori del gusto sulle panoramiche terrazze delle botteghe ceramiche e 3 enoteche “en plein air”. Ma non finisce qui! 5 saranno gli chef che, immersi nel Quartiere delle Ceramiche, tra note jazz, rock e indie di 14 band esclusivamente “made in Puglia”, presenteranno ai tanti winelover la loro rivisitazione di piatti tradizionali, in chiave “street food”, mentre 5 ristoratori del territorio, a loro volta, proporranno i lori abbinamenti nei laboratori di degustazione.
Grande novità per il decimo anno sarà la presenza delle enoteche #Vinoemusica. Tre enoteche dove sarà possibile degustare le migliori produzioni delle aziende: i vini di punta, le etichette di pregio. Confermata la presenza del consorzio di tutela del rosso più famoso di Puglia: il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che, con le sue associate, sarà presente nell’enoteca a loro riservata. Spazio anche ai vini naturali con un’enoteca “al naturale” dove si potranno degustare i vini dei produttori che hanno partecipato alla prima edizione di “Evoluzione Naturale”: la prima fiera pugliese dedicata proprio ai vini artigianali.
Oltre ai percorsi di degustazione “on the road”, a Vino è Musica si animano anche le terrazze panoramiche delle botteghe dei ceramisti con una serie di laboratori del gusto. Le sfumature del Primitivo di Manduria tra Terra e Mare, i vini macerati, le espressioni del vitigno di Puglia, l'incontro con altri territori con vitigni autoctoni lucani e campani da scoprire, i vini della Guida Slowine, le Bollicine del nostro Sud. E se questo non bastasse, per la decima edizione la rassegna varca i confini nazionali e, grazie alla collaborazione con il Concours Mondial de Bruxelles, porterà i cinque sensi in un emozionate viaggio intorno al globo alla scoperta dei sapori, dei profumi, dei colori dei vini da vitigni autoctoni selezionati tra quelli vincitori della recente 26° edizione del CBM.
Ma i laboratori di Vino è Musica guardano anche al sociale, presentando un progetto per promuovere l’integrazione lavorativa di persone svantaggiate in contesti protetti. Il 27 luglio nel suggestivo giardino di Casa Vestita, sarà presentato il progetto veneto “Fuori di Campo”. Il progetto di agricoltura biologica nasce con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell’ambiente, producendo cibo sano lontano dalle logiche di sfruttamento dei terreni e delle risorse naturali attuando pratiche a basso impatto ambientale nel rispetto del territorio e di chi ci lavora. Ma Fuori di Campo è soprattutto un progetto sociale per promuovere l’integrazione lavorativa di persone svantaggiate in contesti protetti.
La musica accompagnerà il visitatore in questa esplosione di colori, profumi e sapori della terra. Oltre 14 gruppi, dislocati lungo il percorso, amplificheranno il viaggio multisensoriale con note rock, pop, jazz e folk. Attesissimo il cameo di Diodato, che per l’occasione si esibirà in un’inedita versione acustica. Ma c’è dell’altro! La decima edizione della rassegna sarà all'insegna dell'allegria. Il 27 luglio previsto un particolarissimo TG dedicato al food, al wine e all'attualità nazionale ideato e scritto dalla redazione di Lercio.it. Telegiornali ironici, rubriche improbabili e il meglio del repertorio del sito satirico più famoso e amato d’Italia accompagneranno i tanti winelover in uno spassoso viaggio all’insegna dell'informazione, in bilico tra realtà e finzione.
Ma c’è più! Il ricco programma della decima edizione promette ancora grandi emozioni.
Un’area del Quartiere delle Ceramiche sarà dedicata agli incontri. “Direzione a Sud”, allestita come postazione “radio” sarà il luogo dedicato agli approfondimenti, agli incontri e alle discussioni: si parlerà di enoturismo, di promozione del territorio e di case history del mondo del food and wine e della valorizzazione delle eccellenze territoriali
Vino è Musica poi, vive tra le botteghe e nelle botteghe: non solo i laboratori di degustazione sulle terrazze del Quartiere delle Ceramiche, quest’anno dieci botteghe artigianali saranno protagoniste della prima mostra itinerante targata Vino è Musica.
La mostra, ovviamente, avrà come tema il vino. Le opere saranno visitabili all’interno delle botteghe aderenti all’iniziativa e saranno segnalate sulla mappa della manifestazione.
Inoltre, nella due giorni della kermesse aperta al grande pubblico, il Quartiere delle Ceramiche sarà il “terreno di gioco” di “Mondial Tornianti”: la grande sfida al tornio, per plasmare con mani e creatività oggetti e forme d’arte frutto di talento e destrezza. Esperti artigiani e ceramisti da tutto il mondo si ritroveranno a Grottaglie per l’appassionante competizione ideata oltre 30 anni fa a Faenza.
E ancora, laboratori didattici rivolti ai piccoli visitatori all’interno del Museo della Ceramica, visite alla mostra di ceramica contemporanea “MediTERRAneo” e oltre 50 botteghe artigiane da visitare dove le mani dei maestri figulini, tinte di terra e colore, modellano e dipingono da oltre cinque secoli.
Insomma, Vino è Musica è l’appuntamento imperdibile per tutti i winelovers che vogliono approfondire il mondo del vino abbinando gastronomia mediterranea riproposta in chiave street-food, storia, arte, musica e cultura.
La rassegna Vino è Musica è un evento ecofriendly grazie alla richiesta della certificazione volontaria “Ecofesta Puglia”, unica in Italia a intervenire negli eventi per ridurne l’impatto ambientale.
L’iniziativa è promossa da Intersezioni, Qiblì Srl e Fatìa con il sostegno dell’ assessorato alle risorse agroalimentari della Regione Puglia e del Comune di Grottaglie ed è organizzata in partnership con Confagricoltura Taranto, Gal Magna Grecia, Slow Food Grottaglie – Vigne e Ceramiche, Sistema Museo.
Enza De Carolis
GLI ITALIANI E IL CAFFE’
Il 93% predilige il caffè espresso
Le regole per il vero e buon caffè espresso italiano tradizionale
Il caffè è la seconda bevanda dopo l’acqua più bevuta nel mondo. La Finlandia detiene il primato europeo del consumo di caffè ma sono certamente gli Italiani i più esigenti in materia e soprattutto coloro che amano reputarsi veri intenditori di questa bevanda.
Il 95% lo beve abitualmente, da gustare principalmente tra le mura domestiche (92%) o al bar (72%).Il 58% dice di berlo per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata e il 77% di chi beve caffè lo fa tutti i giorni appena sveglio. Il caffè però è anche un momento di relax (53%) e al contempo un piacere (47%) e un rito (37%) da consumare insieme agli altri. (fonte: Coffee Monitor 2018, Nomisma).
Il caffè espresso è in assoluto il tipo di caffè prediletto, che però viene consumato in tanti modi diversi, ristretto, lungo, macchiato, in tazza piccola, in vetro e l’elenco potrebbe continuare, ma quanti sanno davvero come va preparato e gustato il vero caffè espresso italiano? E quanti entrando in un bar sanno riconoscere se il caffè espresso che viene loro servito sia stato preparato come tradizione vuole?
Il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale ha stilato un Disciplinare, condiviso con il Comitato Italiano del Caffè, che detta le buone regole per il caffè italiano tradizionale sia per i torrefattori che per gli esercenti. Prima di tutto per definirsi italiano, il caffè deve essere composto da una miscela, torrefatto e confezionato in Italia.
Il torrefattore poi dovrà rispettare due parametri importanti:
- La temperatura di torrefazione, che dovrà, orientativamente, essere compresa tra i 200° ed i 225° ed effettuata con il tradizionale sistema a tamburo rotante.
- Il tempo di tostatura potrà variare dai 12 ai 20 minuti circa.
L’esercente poi dovrà utilizzare le macchine professionali da bar ed i macinadosatori prodotti in Italia, nonché miscela di caffè in grani. Le macchine e tutti gli accessori vanno mantenuti ben puliti per evitare di alterare il sapore del caffè: i residui vecchi irrancidiscono e la polvere macinata se resta fuori dal portafiltro durante l’estrazione potrebbe bruciare.
Ma quando si entra nel bar e si ordina il nostro caffè, cosa dobbiamo osservare? E quali sono le caratteristiche visive, olfattive e gustative del caffè espresso italiano tradizionale? A partire dal Disciplinare abbiamo ricavato i cinque fattori che aiutano l’avventore a riconoscere il vero caffè espresso italiano tradizionale. Vediamo quali sono.
- Il caffè in grani e la macinatura
In tanti bar si trova il caffè già macinato, ma questa abitudine comporta una perdita significativa di sentori, gusto e freschezza. Dopo solo 15 minuti dalla macinazione infatti, il prodotto ha già perso circa il 65% degli aromi. Va quindi usato unicamente il caffè in grani che dovrà essere macinato con una grammatura che può variare tra i 7 e i 9 g., avendo cura di farlo rimanere nel dosatore il minor tempo possibile. Anche se mantenuto in grani il caffè va conservato in appositi contenitori che vanno puliti periodicamente poiché l’olio contenuto all’interno dei chicchi di caffè può ossidare al contatto con l’aria e irrancidire.
- L’estrazione della bevanda
Il tempo di contatto fra acqua e caffè è ciò che influenza l’estrazione delle componenti aromatiche presenti all’interno del chicco. Maggiore è l’estrazione e maggiore è il numero di sostanze idrosolubili all’interno della bevanda. Questo però non è necessariamente un bene, perché alcune di queste sostanze non sono gradevoli, per cui l’obiettivo finale è quello di trovare il giusto equilibrio. Il tempo di erogazione è tra i 20 e i 27 secondi.
- L’aroma
L’aroma dovrà essere gradevole ed intenso (ad es. con note floreali e di cioccolato), il gusto pieno gradevolmente amaro e mai astringente. Se sentiamo la necessità di aggiungere molto zucchero significa che il caffè non è stato preparato correttamente o che sono stati trascurati alcuni passaggi di pulizia. La macinatura vecchia infatti tende a irrancidire e alterare l’aroma del caffè.
- Come deve essere servito
Il contenuto in tazzina dovrà essere tra i 13 e i 26 g. ad una temperatura tra i 90°C e i 96°C (ma per questo dobbiamo affidarci al nostro barista di fiducia). Il caffè dovrà essere servito preferibilmente in tazzine di porcellana con il fondo più stretto rispetto all’imboccatura e di spessore adeguato a mantenere la temperatura.
- La crema
E poi dobbiamo prestare attenzione alla crema. Il Caffè Espresso Italiano Tradizionale per essere considerato tale si dovrà presentare con una crema uniforme e persistente per almeno 120 secondi dal termine di erogazione della bevanda non rimescolata.
About il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale
Il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale nasce il 15 settembre 2014 a Treviso con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e tutelare il Caffè Espresso Italiano tradizionale presso gli operatori del settore e presso i consumatori. Possono entrare a far parte del Consorzio le imprese e gli enti del settore del caffè, quali torrefattori, produttori di caffè e di macchine per il caffè e di altre attrezzature inerenti alla produzione o erogazione del caffè che condividano lo scopo consortile ed abbiano la sede e la produzione in Italia.
Il Consorzio è composto da imprese del settore sparse nel territorio nazionale, e da alcuni enti che sostengono con convinzione questo progetto, tra gli altri il Gruppo Italiano Torrefattori (socio costituente) e la Federazione Nazionale Pubblici Esercizi. Dal 2015 ad oggi il Consorzio è impegnato anche nell’ottenimento della candidatura all’UNESCO per il riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Umanità del Caffè Espresso Italiano Tradizionale.
Per ulteriori informazioni www.espressoitalianotradizionale.it
Sara Orsenigo
ORO NELLA LEED CERTIFICATION: NUOVO TRAGUARDO PER LA PASTICCERIA FILIPPI
L’azienda di Zanè (Vicenza) conquista la certificazione americana per la sostenibilità e il risparmio energetico per lo stabilimento e la produzione dolciaria
L'alta qualità unita alla sostenibilità. La Pasticceria Filippi di Zanè (Vicenza) ha conquistato l'oro nella LEED Certification - Leadership in Energy and Environmental Design, programma di certificazione volontario sviluppato dalla U.S. Green Building Council (USGBC), per il suo approccio ecologico nella ristrutturazione dell'edificio e nelle fasi della produzione dolciaria.
"Nella nostra Pasticceria – commenta Andrea Filippi, alla guida dell'azienda assieme al fratello Lorenzo e ai genitori – abbiamo sempre perseguito una produzione di altissima qualità, ma allo stesso tempo responsabile e sostenibile, tanto che da anni siamo certificati come B-Corporation. La ristrutturazione degli spazi messa in atto nell'ultimo anno ci ha permesso di garantire ai nostri clienti dei prodotti sempre più buoni, in tutti i sensi, e la conquista dell'oro nella LEED Certification ne è la conferma, soprattutto perchè in Italia non sono molte le aziende che possono vantare questo tipo di riconoscimento."
Per conseguire l'attestato sono richiesti alcuni prerequisiti obbligatori e vengono poi identificati i parametri valutativi del progetto. Viene quindi assegnato un punteggio a ognuna delle macrocategorie di valutazione, che comprendono: sostenibilità del sito, gestione efficiente dell'acqua, energia e ambiente, materiali e risorse, qualità dell'aria degli ambienti interni, progettazione, innovazione e crediti regionali. Le fasce di premiazione sono quattro e si distinguono in base alla somma dei punteggi assegnati a ogni criterio: con 65 punti ottenuti, l'azienda di Zanè si colloca sul secondo gradino del podio, conquistando l'oro.
La Pasticceria Filippi ha conquistato il punteggio più alto nell'ambito dell'innovazione, grazie ad alcune strategie sostenibili all'avanguardia e in quello dei crediti regionali, per l'importanza che la scelta ecologica dell'azienda ha a livello geografico e regionale.
Pasticceria Filippi
La storia della Pasticceria Filippi inizia nel 1972 a Zanè, in provincia Vicenza. La filosofia della famiglia Filippi abbraccia l’idea del “tempo”: ogni cosa, fatta con rispetto, cura e passione, richiede delle sue tempistiche. Il segreto dei prodotti Filippi sta nella ricerca, nella selezione e nella cura degli ingredienti più pregiati, all’insegna della genuinità e senza nessun aroma artificiale, per realizzare dei prodotti dal gusto armonioso, in cui ogni ingrediente è valorizzato e si combina perfettamente con gli altri.
Anna Sperotto