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I VINI DEI COLLI BERICI FESTEGGIANO I DIECI ANNI DI GUSTUS
Banchi d’assaggio, degustazioni e incontri dal 12 al 14 ottobre a Villa Rigon di Ponte di Barbarano (VI) con le etichette delle DOC Colli Berici e Vicenza e Gambellara
Appuntamento in villa per la decima edizione di Gustus – Vini e Sapori dei Colli Berici, che dal 12 al 14 ottobre 2019 porterà a Villa Sangiantofetti Rigon di Ponte di Barbarano (Vicenza) tre giorni di banchi d’assaggio, degustazioni guidate e convegni aperti al pubblico. Protagonisti dell’evento, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e dalla Strada dei Vini Colli Berici, saranno i vini delle DOC Colli Berici, Vicenza e Gambellara.
A raccontare l’identità vitivinicola del territorio berico saranno venticinque aziende e oltre cento etichette, che porteranno in degustazione l’autoctono Tai Rosso, i bianchi Pinot Grigio e Sauvignon e i grandi rossi a base di Cabernet, Merlot e Carménère.
“Questa edizione di Gustus – commenta Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e del Consorzio Gambellara – sarà l’occasione per una doppia celebrazione. Festeggeremo il decimo anniversario dell’evento che ci ha permesso di far conoscere e apprezzare i nostri vini a un pubblico sempre più ampio e la creazione di un unico coordinamento con la DOC Gambellara, che per la prima volta presenterà le sue etichette e le diverse espressioni della sua varietà di elezione: la Garganega.”
I tre giorni del banco d’assaggio saranno arricchiti da una serie di appuntamenti dedicati a pubblico ed esperti. Sabato 12 ottobre sarà presentata la Guida alle eccellenze enogastronomiche vicentine realizzata dal Giornale di Vicenza, mentre domenica 13 è in programma la masterclass I Colli Berici tra i grandi del mondo condotta da Gianni Fabrizio e Nicola Frasson: i curatori della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso confronteranno le etichette vicentine con i migliori vini rossi del mondo. La giornata di lunedì 14 ottobre sarà invece arricchita da due degustazioni tematiche dedicate alle diverse interpretazioni della Garganega e dei vitigni rossi che meglio si sono acclimatati nel territorio vicentino.
Ristoratori e produttori associati alla Strada dei Vini Colli Berici porteranno inoltre in degustazione alcuni piatti tipici del territorio per accompagnare i calici.
Il banco d’assaggio sarà aperto al pubblico dalle 17.00 alle 22.00 di sabato 12 e dalle 16.00 alle 20.00 nei giorni di domenica 13 e lunedì 14 ottobre.
Il costo del biglietto, che comprende calice, coupon per degustazioni libere e un piatto di tipicità gastronomiche, è di € 20 per l’intero e di € 15 per il ridotto. L’ingresso ridotto è riservato a tutti coloro che acquisteranno il biglietto online e per i Soci Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar, Ristoranti Che Passione. Il biglietto non comprende la degustazione di domenica 13 ottobre, acquistabile a parte al costo di € 30.
Tutte le informazioni su www.gustus.stradavinicolliberici.it
INFO IN BREVE | Gustus – Vini e Sapori dei Colli Berici 2019
Quando: sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 ottobre 2019
Dove: Villa Sangiantofetti Rigon di Ponte di Barbarano (Vicenza)
Orari: sabato 12 ottobre 17.00 – 22.00, domenica 13 e lunedì 14 ottobre 16.00 – 20.00
Biglietti: € 20 per l’intero e di € 15 per il ridotto, riservato a tutti coloro che acquisteranno il biglietto in prevendita online e per i Soci Ais, Onav, Fis, Slow Food, Fisar, Ristoranti Che Passione. Il biglietto non comprende la degustazione di domenica 13 ottobre, acquistabile a parte al costo di € 30.
Info: www.gustus.stradavinicolliberici.it
Carlotta Flores Faccio
Valencia Gourmet
Valencia gourmet: tutto quello che c’è da sapere per gustare il meglio della gastronomia più autentica
Valencia è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della buona cucina, per coloro che desiderano gustare piatti tipici e per chi ama fare esperienze gastronomiche anche in vacanza. Infatti, Valencia regala davvero un’ampia offerta gastronomica e tentazioni culinarie alle quali nessuno potrà resistere: dai piatti tradizionali, come la paella che ha origine proprio in questa Città, e le ricette a base di prodotti di mare e le tipiche tapas, ai mercati tradizionali, dove acquistare prodotti freschi e naturali, ai mercati gastronomici dove godere della cucina più “vera”, fino ai ristoranti gourmet o a quelli stellati dove gustare il meglio della cucina autentica valenciana con una spinta verso la creatività.
Tutti i buongustai non potranno non assaggiare la paella, il piatto valenciano per eccellenza che tra l’altro è nato proprio a Valencia, nel Parco Naturale de Albufera quando. nel VIII secolo, gli arabi vi introdussero la coltivazione del riso.
Oltre alla ricetta tradizionale della paella, si potranno scegliere fra più di 40 varietà di riso, come il riso al forno, il riso a banda (con pesce), il riso nero (con calamari al nero di seppia), il arròs amb fesols i naps (riso con fagioli e rape), un riso brodoso con fagioli e rape o la fideuá (che sostituisce il riso con una pasta corta simile agli spaghetti).
sapori delle tapas a base di pesce, di carne, di verdure: dalle patate con salsa brava alla seppia alla piastra e poi le Clòchina le cozze locali, le acciughe sott’aceto e le crocchette di baccalà; queste sono solo alcune delle tapas da non perdere, naturalmente rigorosamente accompagnate da una birra fredda o da una sangria. Tutti questi piatti sono realizzati con i migliori prodotti freschi valenciani, come il pesce: sardine, naselli, triglie, seppioline, sgombri, i gamberi e ovviamente le cozze, sono alcune delle specie mediterranee che costituiscono la base delle ricette tipiche di Valencia; oppure le verdure e la frutta, sempre freschissime e genuine in quanto provenienti da La Huerta, l’orto che circonda la città. Tra la frutta risalta, per la sua eccellenza, l’arancia valenciana, che si raccoglie in autunno e in inverno, anche se si può trovare in qualsiasi periodo dell’anno.
DOVE MANGIARE: TRA PROPOSTE GOURMET E STELLATE
Per chi desidera un’esperienza stellata da non perdere il ristorante di Ricard Camarena, da poco insignito della seconda stella Michelin. Inserito all’interno del Bombas Gens, un’antica fabbrica industriale convertita in un centro culturale e artistico che ospita mostre, incontri, workshops & attività socio-culturali, il ristorante propone un menù eclettico composto da piatti creativi.
Tra gli altri ristoranti stellati da non perdere il Sucede, il ristorante del Caro Hotel, un luogo che rievoca storia e tradizione, con decorazioni influenzate delle antiche civiltà arabe e romane, fino al menù; il ristorante Riff, caratterizzato da un’ambiente minimalista, offre una cucina creativa dal gusto mediterraneo, la carta si rinnova secondo il trascorso delle stagioni e i prodotti provengono dal mercato; infine il ristorante El Poblet, dove lo chef Quique Dacosta mette in risalto la cucina tradizionale valenciana per creare piatti memorabili.
Valencia è ricca anche di ristoranti gourmet dove gustare i migliori piatti tradizionali e mangiare divinamente, fra questi vanno sicuramente provati i deliziosi piatti del ristorante Sucar, che propone ricette tipiche valenciane; da non perdere anche il ristorante Salti, un locale dall’ambiente accogliente e familiare, nel quale lo chef Vicente Patiño propone una cucina basata sulla tradizione, ma con dei particolari tocchi creativi; il ristorante Dos Estaciones offre una cucina stagionale, utilizzando prodotti genuini e lavorandoli in base ad un principio artigianale con lo scopo di ottenere il massimo del sapore; infine il ristorante La Salita, con proposte creative e sorprendenti piatti audaci capaci di sorprendere ogni palato, che si rinnovano stagionalmente.
GLI SPAZI GASTRONOMICI
Quest’anno Valencia regala moltissime novità per quanto riguarda gli spazi gastronomici.
Prima tra tutte il Convent Carmen, un convento costruito nel 1609 e riadattato per ospitare un’area ricreativa- culturale che propone concerti, conferenze, mostre. Il suo giardino esterno accoglie un mercato gastronomico, uno spazio per spettacoli dal vivo e un ampio spazio per godere del massimo relax circondati dalla vegetazione.
Il Mercado de San Valero, poi, è il primo street food market di Valencia: 10 stand con un'offerta gastronomica variegata, un bar, un'enoteca e una ricca programmazione che include musica dal vivo. Anche il Mercabañal rientra tra le novità della Città, un nuovo spazio gastronomico dove gustare tapas in compagnia e in ambiente vivace e allegro che rievoca l'essenza dei mercati con un approccio moderno. Il Mercabanyal è uno spazio esterno di 1.200 metri quadrati composto da diverse terrazze con vista mare, ristrutturato con materiali riciclati e contenitori di navi mercantili, rivestiti all'interno con piastrelle e legno.
A Valencia esistono anche diversi spazi gastronomici dove acquistare prodotti freschi e genuini, da poter gustare al momento oppure da portare a casa. Un esempio è il Mercato Centrale, il più grande d’Europa, si trova all’interno di uno degli edifici modernisti più emblematici della città; colori, sapori e profumi caratterizzano le 1.200 bancarelle che offrono una ricchissima e variegata offerta gastronomica. Inoltre, per coloro che desiderano solo assaggiare i prodotti, è possibile fare una sosta al Central Bar, il tradizionale bar del Mercato Centrale che è ora è nelle mani dello chef Ricard Camarena e dove si possono assaporare tapas e panini.
Il Mercato di Colon, uno dei mercati più rappresentativi del modernismo, è diventato un vero e proprio luogo d’incontro per turisti e residenti grazie a caffetterie, ristoranti e attività commerciali. Una visita al Mercato di Colon è sicuramente un’ottima occasione per assaggiare la famosa horchata dell’Horchateria del Mercato, una rinfrescante bevanda valenciana.
Chi invece preferisce godersi a casa un momento gourmet, può approfittare dei tanti negozi di gastronomia o shop specializzati per fare scorte dei migliori prodotti tipici locali. Da non perderel’Original CV, di fronte al Mercato Centrale, un eccentrico negozio all’interno di una storica farmacia, oppure il Mantequerías Ferrero (Sorní 38), che offre una grande selezione di formaggi, salumi, dolci fatti in casa e conserve, la tradizionale horchata, torroni e molto altro ancora. Non resta che scegliere un un gelato artigianale da Bertal (Plaza de la Reina).
Ufficio Stampa Turismo Valencia – P.R. & Go Up Communication Partners
Marialuisa Scatena - Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Day to Day con il terroir Champagne 2a tappa
Testo e foto di Claudia Paracchini
In Champagne ci si lascia conquistare dal terroir. E parlando di terroir non si può non parlare del faro di Verzenay che si trova a 15 km dalla città di Reims mia seconda tappa.
La sua particolarità risiede nel fatto che la luce che emana rischiara i vigneti che lo circondano. Al suo interno ospita il museo della vigna e venne fatto costruire nel 1909 sul sito di un vecchio mulino da Joseph Goulet negoziante di vini.
Vigneti
Il villaggio è di 1100 abitanti ed interessante principalmente per i suoi i vigneti grand cru di Pinot Noir infatti ha ottenuto il 100%. Situato sulla collina e circondato dai vigneti ad eccezione del sud dove si trova il bosco della montagna di Reims, circa 420 ha di vigneti gestiti da 250 produttori
Qui si trovano le principali Marche di maison proprietarie dei vigneti.
Valore del vigneto 100%. Pinot noir 90% Chardonnay 10%
L’Hotel Restaurant Avisés del Domaine Jacques Selosse
Dopo essermi lasciata conquistare da questo meraviglioso panorama dall’alto del faro ero pronta per la tappa più cool della mia giornata : a pranzo ad Avize da Selosse. Un appuntamento da non perdere per niente al mondo
Lo chef Stephane Rossilon con Claudia Paracchini
Selosse non è uno champagne per dilettanti, soprattutto per l’interesse per la bio dinamica e per il non interventismo in vigna, nell’ idea che il contadino debba limitarsi ad accompagnare la pianta.
Jaques e suo figlio Anselme hanno iniziato a vinificare in proprio nel 1974 quando lo champagne era in mano a poche grandi maison.
L’accogliente salotto dell’Hotel Restaurant Avisés del Domaine Jacques Selosse
Anselme passa per quella grande palestra che è il Lycee Vinicole di Beaune, questo rifletterà alcune scelte quando nel 1980 assieme alla moglie succede al padre alla guida dell’azienda.
Da sinistra: l'importatore Bepi Mongiardino con l'amico recoltant Anselme Selosse e la moglie Corinne
La cantina ed il ristorante stella Michelin sono ad Avize, valore vigneto 100 Grand Cru per lo Chardonnay ma l’azienda allarga i suoi 4 ha in Côte des Blancs con altre vigne di un ettaro l’ una: di Chardonnay a Cramant e a Mesnil-sur-Oger, di Pinot Noir a Ambonnay, Ay e Mareuil sur Ay, quest’ultimo classificato 99.
Claudia mentre fotografa la singolare tappezzeria della toilette
Il ristorante Les Avisés è una tappa quasi obbligata! Stephane Rossilon lo chef in cucina e sua moglie in sala, ex collaboratori di Anne-Sophie Pic, propongono dei menu unici a base di ingredienti selezionati , serviti in una deliziosa atmosfera intima e famigliare. Ottima carta e selezione dei vini.
Naturalmente non poteva non scappare la tradizionale foto nel bagno del ristorante, con la sua memorabile tappezzeria della mappa dello champagne !
8a GARA DI PESTO NEL MORTAIO AL FAVIDI DI GENOVA
Di Virgilio Pronzati
Foto Massimo Surace
I concorrenti al lavoro
Sono ben poche in Italia le associazioni finalizzate al sostegno di persone disabili. Tra quest’ultime la Fa.Di.Vi …Oltre di Genova, nata nel 2000 e presieduta dal dr Roberto Bottaro. Un’associazione Onlus di famiglie disabili (iscritta al Registro regionale del Volontariato nell’ambito Socio-Sanitario), che s’impegna nell’ambito della disabilità grave e gravissima, di aiutare e curare le persone colpite da queste patologie e l’attivazione e la costruzione di una situazione di “indipendenza” dai genitori e dalla famiglia.
I vincitori: la coppia Maggi-Medicina
Sede della Fa.Di.Vi …Oltre, il Centro residenziale sanitario riabilitativo“ Nucci Novi Ceppellini” di Viale Teano, bella e funzionale struttura circondata di verde e tranquillità, creata nel 2011 da un gruppo di famiglie con persone con disabilità complesse. Oggi questa Casa Famiglia ospita sedici persone, e altre cinque nel centro diurno. Encomiabile realizzazione che ha stimolato e coinvolto il Lions Club Lions Genova Host, nel promuovere la quinta Gara di Pesto al mortaio per allietare per un giorno, adulti e ragazzi disabili ospiti del Centro residenziale sanitario riabilitativo“ Nucci Novi Ceppellini”.
Secondo classificato: Franco Minghelli
Tra i vari enti e organismi che dedicano gran parte del loro tempo ad aiutare, sostenere e curare persone indigenti e malate, rientra sicuramente il Lions Club International. L’organizzazione più grande del mondo, con oltre un milione di soci raggruppati in ben 45.000 club, distribuiti in 206 Paesi e aree geografiche. In Italia, presenti nelle varie regioni, i Lions Club realizzano serate, eventi e manifestazioni per raccogliere fondi per destinarli a persone bisognose. Ma non solo. Oltre l’aiuto economico, i soci dei vari Lions, si dedicano personalmente nei confronti di persone con varie disabilità. Come nel caso del Lions Club Genova Host presieduto da Massimo Surace, che da anni promuove varie iniziative a favore del Favidi, tra cui una gara di pesto al mortaio.
Terza classificata: Sandra Dapino
A concorrere ben trenta partecipanti tra i soci del Lions e di FAVIDI, che a son di pestello, si sono sfidati per aggiudicarsi i primi tre posti. Ma aldilà dei premi, la partecipazione e il pesto di tutti i concorrenti, sono serviti per allietare per un giorno un gruppo di adulti e ragazzi disabili, ospiti del Centro residenziale sanitario riabilitativo“ Nucci Novi Ceppellini” di Viale Teano. La gara di pesto al mortaio coordinata dai soci Lions Host Ida De Mari e Massimo Surace, ha messo in mostra la bravura e l’entusiasmo dei concorrenti, divertendo gli ospiti della struttura.
La Giuria al lavoro
A valutare i trenta pesto anonimi, una giuria presieduta da chi ha scritto e composta dalle sommelier Fisar Donatella Favalli e Rosita Guiso, Alda Bernardelli e Vanda De Regibus socie FAVIDI. Dal punteggio totale delle schede, è emersa la seguente classifica: 1° la coppia Michele Maggi e Sara Medicina; 2° Franco Minghelli; 3° Sandra Dapino, premiati da Ida De Mari e Massimo Surace con un’artistica targa. Mentre agli altri concorrenti sono andate le medaglie della gara. Una targa anche al Lions Club Genova Host per il suo sessantacinquesimo anno, ritirata dal suo attuale presidente Massimo Surace.
Il presidente del Lions Club Genova Host Massimo Surace con la targa del 65° anno del Lions
Il pesto fatto dai concorrenti ha condito le trofiette che sono state servite ai soci e numerosi ospiti tra cui una delegazione di LEO genovesi, seguite da altre golosità salate e dolci. Terminato il pranzo molti dei presenti hanno realizzato una lotteria il cui ricavo è stato donato alla squadra di hockey in carrozzina collegata al Fa, Di.Vi. A chiudere al meglio la giornata, l’applaudita esibizione del barbiere poeta-cantautore Silvano Chidda.
Targa anche per Virgilio Pronzati
I concorrenti della 5a edizione: Ginevra Nanni, Caterina e Margherita Maggi e Leonardo Catania, Michele Maggi e Sara Medicina, Giorgio Agostena, Lina Pignone, Silvana Scaffidi, Franco Minghelli, Monica Nolo, Giorgio Cereseto, Daniela Crovetto, Pierluigi Crovetto, Flavia Almasia, Jacopo De Angelis e Edoardo Bunone, Cinzia Perrone, Marco Catania, Michela Magnolia, Flavia Ingrosso, Giampaolo Serena, Giampaolo e Chiara, Giampaolo e Luigina, Giampaolo Perrone, Fiorina Introcaso, Sandra Dapino, Noemi Cardone, Patrizia Leni, Melania Ariani, Giulia Perasso, Michele Magnolia, Gianni Giudice.
L’applaudita esibizione del barbiere poeta-cantautore Silvano Chidda
ALLA FATTORIA DEI BARBI LA PANZANELLA DEL BEATO
Fattoria dei Barbi
Loc. Podernovi 170 | Strada Consorziale dei Barbi | Montalcino SI
Info e prenotazioni: t. 0577 841111 - sab e dom t. 0577 841205 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | wwww.fattoriadeibarbi.it
Montalcino (SI). I Colombini della Fattoria dei Barbi a Montalcino (SI) | www.fattoriadeibarbi.it, celebri produttori di Brunello, sono la più antica famiglia documentata a Montalcino: nel 1352 Tommaso costruì il Castello di Poggio alle Mura e dopo pochi anni il Beato Giovanni predicò nella chiesa di S. Agostino.
Per ricordare sei secoli e mezzo di matrimonio con questa bella terra, i Colombini celebrano ogni anno a fine luglio la Festa Titolare del loro Beato: quest’anno in programma saranno due i giorni di festa, sabato 27 e domenica 28 luglio 2019, in cui saranno aperte gratuitamente le parti storiche delle cantine di invecchiamento, i giardini privati e il Museo del Brunello | www.museodelbrunello.it a tutti i visitatori.
Sia sabato 27 che domenica 28 Luglio ci saranno visite guidate gratuite - con orario 12:00, 15:30 e 17:30 - con racconti, aneddoti e curiosità e, domenica 28 luglio, per il terzo anno, la divertente “disfida della panzanella”, piatto che la leggenda vuole inventato proprio dal Beato Giovanni: un concorso gastronomico – Beata Panzanella - che invita tutti gli appassionati di cucina tradizionale toscana a mettersi in gioco e a presentare la propria interpretazione del piatto.
Chi lo desidera potrà mangiare sia a pranzo che a cena alla Taverna dei Barbi | www.tavernadeibarbi.it che per l’occasione presenterà la rivisitazione della Panzanella del Beato a cura dello chef Maurizio Ianniciello e uno speciale piatto medievale ispirato ai tempi in cui visse il Beato, ma ci saranno anche tanti piccoli assaggi gratuiti per tutti di vini, salumi e formaggi della Fattoria e la possibilità di fare merenda nel pomeriggio in Taverna.
Per iscriversi al concorso, prenotarsi per pranzo o cena o per avere ulteriori informazioni sulla Festa titolare del Beato Giovanni Colombini e sulla gara Beata Panzanella: www.fattoriadeibarbi.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 0577 841111 [sabato e domenica 0577 841205]
CONCORSO GASTRONOMICO BEATA PANZANELLA | domenica 28 Luglio 2019 | terza edizione GARA GASTRONOMICA, GIOCOSA MA NON TROPPO, DEDICATA AL TIPICO PIATTO POVERO TOSCANO E AL SUO INVENTORE, IL BEATO GIOVANNI COLOMBINI, NEL GIORNO DELLA SUA FESTA TITOLARE
Chiunque può partecipare alla disfida, purché non sia un professionista della ristorazione e abbia voglia di divertirsi.
Semplice la formula: basta iscriversi (è gratuito) scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0577 841111 [oppure sabato e domenica 0577 841205], preparare una panzanella per almeno 6 persone secondo la propria interpretazione, allegando la ricetta e indicando ingredienti, quantità, modi esecuzione e quant’altro ritenuto importante, e portarla entro le 11:30 del 28 luglio 2019 alla Fattoria dei Barbi in Località Podernovi 170 a Montalcino (SI). Una giuria di giornalisti enogastronomici e addetti ai lavori la assaggerà in modo anonimo, stabilendo quale sia la migliore. Ma anche il pubblico potrà assaggiare e dire sua. Una competizione giocosa che vede in palio, per chi salirà sul podio, bottiglie di vino della Fattoria dei Barbi tra cui Sua Maestà il Brunello.
Perché la panzanella
È uno dei piatti estivi più tipici della cucina toscana, semplice e gustosissimo, che la leggenda vuole creato dal Beato Colombini ma che nel tempo ha saputo evolversi in ogni casa secondo la personalità di chi la prepara e gli ingredienti a disposizione. Esistono i puristi della panzanella e chi invece non può concepirla se non arricchita di ogni ben di Dio. Vedremo chi vincerà.
Così nacque la panzanella
"Erano gli anni tremendi di metà Trecento, subito dopo la Peste Nera. Le campagne erano devastate, la gente era stremata. Il Beato Giovanni Colombini guidava una torma di miseri di città in città, affidandosi alla carità per sfamarli. Ma c’era troppo poco e nulla da donare, così Pienza gli chiuse le porte. Il Beato aveva solo due croste di pane per una moltitudine ormai priva di speranza. Con quel poco non poteva far nulla, così alzò gli occhi al cielo e pianse. Le lacrime salarono il pane e, miracolo, un olivo bruciato produsse nuovi frutti. Anche la terra improvvisamente verdeggiò di ortaggi. Il Beato ringraziò il Signore e con le mani spremette le olive traendone l’olio. Con quello condì il pane e gli ortaggi e per almeno una notte sfamò i bisognosi. Fu un miracolo di pietà e i nostri tempi disincantati non credono più a queste belle storie. Prendetelo allora come un gioco e godetevi la buona panzanella, creata dal mio avo Giovanni per amore di chi non aveva nulla”. Stefano Cinelli Colombini
La Festa titolare del Beato Colombini con la terza edizione di Beata Panzanella prosegue la stagione degli eventi 2019 alla Fattoria dei Barbi programmati con cadenza annuale: qui il calendario completo >> http://bit.ly/2GoHVI6
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Fattoria dei Barbi
Stefano Cinelli Colombini
Loc. Podernovi, 170 | Strada Consorziale dei Barbi
53024 Montalcino (SI) Italia
t. (+39) 0577 841111 f. (+39) 0577 841112
sabato e domenica 0577 841205
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Winery, Wine Tour, Wine Tasting & Wine Shop |
Taverna dei Barbi | Museo del Brunello
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FESTA TITOLARE DEL BEATO GIOVANNI COLOMBINI
sabato 27 e domenica 28 luglio 2019 | ORE 11:00 | 22:00
BEATA PANZANELLA
GARA GASTRONOMICA, GIOCOSA MA NON TROPPO, DEDICATA AL TIPICO PIATTO POVERO TOSCANO E AL SUO INVENTORE, IL BEATO GIOVANNI COLOMBINI
domenica 28 luglio 2019 | ORE 11:30 | 13.30
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA (pranzo, cena o merenda in Taverna dei Barbi esclusi)
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AMPIO PARCHEGGIO
COME RAGGIUNGERCI
NAVIGATORE> Località Podernovi 170 oppure Strada Consorziale dei Barbi, 53024 Montalcino (SI) | GPS> lat. 43.031067 N long. 11.509807 E
A1 da Milano a Firenze Impruneta (310 km), immettersi nel raccordo Firenze/Siena fino a Siena (Raccordo 4 corsie, 75 km); uscita Siena Sud direzione Buonconvento/Montalcino (SR2 Cassia, 40 km); a Buonconvento immettersi nella Provinciale del Brunello.
A1 da Roma a Chianciano Terme (172 km), da Chianciano Terme seguire la Provinciale 53 fino a San Quirico d'orcio; a San Quirico d'orcio immettersi sulla SR2 Cassia fino a Torrenieri, poi immettersi sulla Provinciale Traversa dei Monti fino a Montalcino (40 km).
Da Grosseto: SS223 (56 km).
Da Arezzo: (83,5 km), direzione Monte San Savino, Foiano della Chiana, Torrita di Siena, Pienza, San Quirico d'Orcia, Torrenieri.
Arrivati a Montalcino, proprio all'esterno del centro storico, c'e' una rotatoria: seguire le indicazioni per Sant'Antimo e Castelnuovo dell'Abate.
Dopo 4 km precisi, sulla Vostra sinistra c'è una strada sterrata con cartelli che indicano FATTORIA DEI BARBI - BARBI. Percorretela per circa 800 m e siete arrivati a destinazione.