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PRESENTATA A LONDRA L’ALTA SCUOLA ITALIANA DI GASTRONOMIA LUIGI VERONELLI
Esordio internazionale per la scuola di alta formazione promossa da Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini: all’Istituto Italiano di Cultura di Londra presentati alla stampa e agli operatori il corso di perfezionamento “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” in partenza a fine maggio, l’edizione 2019 di “NutriMenti | Festival della Cultura Gastronomica” e la collaborazione per la “World Week of Italian Cuisine
Tra le poche certezze di questa travagliata fase delle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea vi è senz’altro la passione che lega i cittadini britannici ai vini, ai prodotti agroalimentari e alle cucine d’Italia. Un interesse da promuovere e coltivare anche attraverso occasioni di approfondimento come quella proposta ieri da Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra.
Con una conferenza stampa e un evento aperto agli operatori e agli appassionati, infatti, i rappresentanti delle due organizzazioni hanno presentato l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, realtà nata nel 2018 a Venezia, sulla splendida Isola di San Giorgio Maggiore.
La scelta dell’Istituto diretto da Marco Delogu per questo esordio internazionale risponde in modo coerente alla missione del progetto: dare valore alle produzioni agroalimentari di qualità sviluppando, negli operatori e nei consumatori, consapevolezza del loro contenuto culturale. Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini sono fermamente convinti che, per condividere appieno la ricchezza dell’agricoltura e della gastronomia d’Italia, sia necessario connettere vini e cibi a un sistema di relazioni più vasto che include il nostro patrimonio artistico, storico e paesaggistico.
L’Istituto Italiano di Cultura di Londra, diretto da Marco Delogu, è l’ente governativo ufficiale italiano dedicato alla promozione della lingua e della cultura italiana in Inghilterra e Galles. A tal fine l’Istituto: organizza concerti, manifestazioni culturali e mostre, corsi di italiano. Facilita le iniziative che promuovono la lingua italiana in Inghilterra e Galles, compresa la collaborazione con docenti italiani in inglese e gallese e con le Università italiane, e incoraggia la collaborazione culturale e scientifica tra Italia e Inghilterra/Galles, stabilendo contatti con istituzioni, organi e personalità delle arti e delle comunità scientifiche inglesi e gallesi per promuovere progetti per far ulteriormente conoscere la vita e la cultura italiana. Fornisce documentazione e informazioni sulla vita culturale italiana e sulle istituzioni che operano in questo campo e sostiene iniziative per lo sviluppo culturale della comunità italiana in Inghilterra e Galles per facilitarne l’integrazione.
Dopo gli incontri, le degustazioni e i dibattiti organizzati nel 2018, l’Alta Scuola Veronelli propone ora il suo primo corso di perfezionamento, progettato con il preciso intento di fornire ai professionisti e ai futuri operatori del settore vitivinicolo e della ristorazione - ma anche della comunicazione e del turismo - un servizio formativo di alto profilo, innovativo e compatibile con impegni lavorativi o di studio.
A partire da sabato 25 maggio, per 180 ore distribuite in un semestre, il corso di alta formazione “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” vedrà mobilitata una faculty di oltre 35 docenti universitari, agronomi, enologi, filosofi, storici dell’arte, esponenti del mondo della cultura, giornalisti e critici. Il percorso formativo consentirà ai partecipanti di acquisire uno sguardo nuovo, profondo e consapevole sul settore vitivinicolo italiano e di sviluppare le competenze necessarie a comunicare e a promuovere un Paese che ha nella complessità e nella varietà i suoi tratti distintivi.
«Oggi il settore agroalimentare è chiamato a compiere, a livello globale, ciò che Luigi Veronelli ha svolto a favore di tre generazioni di italiani in mezzo secolo di attività giornalistica: insegnare agli appassionati di tutto il mondo come riconoscere e assaporare appieno il patrimonio di lavoro, storia e cultura racchiuso in una specialità alimentare, in un piatto o in una bottiglia. Questo è, dunque, l’obiettivo dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli.» ha dichiarato Angela Maculan, Presidente del Seminario Permanente Luigi Veronelli.
Per Pasquale Gagliardi, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini «L’idea di una collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini e il Seminario Permanente Luigi Veronelli può sembrare ‘bizzarra’; ma se, come Veronelli durante l’arco della sua vita ha cercato di dimostrare, la gastronomia, intesa come sapienza della preparazione del cibo e del vino, è un‘arte’, allora si può dire che la capacità di combinare i sapori per il piacere del palato non ha minore dignità della capacità di combinare i colori per il piacere della vista. In questa prospettiva, l’organizzazione sull’Isola di San Giorgio a Venezia (città che ha, tra le altre cose, una propria tradizione gastronomica d’eccellenza) di un corso dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia, assume i caratteri di un fenomeno ovvio e naturale, del tutto coerente con la missione della Fondazione Cini».
Al fianco del Seminario Veronelli e della Fondazione Giorgio Cini c’è Banca Generali Private, realtà leader nel private banking, main sponsor dell’Alta Scuola Veronelli. «Siamo felici di continuare il nostro percorso al fianco dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli per accendere i riflettori sull’importanza di preservare la tradizione culturale della gastronomia italiana – dichiara Michele Seghizzi, Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali, che aggiunge – la gastronomia è una delle eccellenze che rendono celebre l’Italia nel Mondo e, come banca private dedita alla tutela dei patrimoni, siamo fieri di sostenere la mission dell’Alta Scuola per proteggere la tradizione e generare cultura positiva».
Andrea Bonini, coordinatore dell’Alta Scuola Veronelli, ha comunicato le priorità del progetto nel triennio 2019-2021, tra cui l’attivazione di corsi in lingua inglese, e ha annunciato date e tema della seconda edizione di NutriMenti | Festival della Cultura Gastronomica: a San Giorgio Maggiore dal 25 al 27 ottobre protagonista sarà la cucina italiana domestica, esplorata da prospettive inedite e da voci di grande autorevolezza.
Durante l’evento londinese sono state presentate, inoltre, le partnership recentemente attivate dall’Alta Scuola Veronelli con due importanti organizzazioni: il Consorzio Franciacorta e il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. A rappresentare Langhe e Franciacorta è stata una selezione di vini che i partecipanti hanno degustato “in abbinamento” ad altrettanti brani musicali scelti e presentati da Luca Damiani, conduttore di Rai Radio 3.
La collaborazione tra Alta Scuola Veronelli e Istituto Italiano di Cultura di Londra proseguirà a novembre all’interno della World Week of Italian Cuisine, iniziativa progettata e coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere nel mondo la cucina e le eccellenze agroalimentari italiane.
Emanuela Capitanio
Le Soste: Beneficenza
Nuovi obiettivi per Le Soste nascerà la Fondazione e si moltiplicano le iniziative benefiche
Tante novità e iniziative proposte nell’ultima assemblea Le Soste: nascerà una fondazione che porterà il nome dell’associazione, il cui obiettivo sarà quello di promuovere la beneficenza in ambito enogastronomico. Un progetto in evoluzione che rende coesi i 91 associati nel fare del bene.
Anche quest’anno si confermano le borse di studio per studenti meritevoli diplomati all’Istituto Carlo Porta: un modo, insieme agli sponsor, per poter dare un futuro a dei giovani chef, sommelier e pasticceri che non si potrebbero altrimenti permettere un percorso formativo presso ALMA-la Scuola Internazionale di Cucina, dopo il diploma. Si segnala che i due vincitori della borsa di studio dello scorso anno hanno poi effettuato uno stage formativo presso i ristoranti soci e sono già stati assunti al loro interno.
Si stringe una nuova partnership in questo settore: da quest’anno si è coinvolta anche la Fondazione Cecilia Gilardi, che sostiene i giovani talenti meritevoli negli anni della formazione e dell’ingresso nel mondo del lavoro attraverso borse di studio e progetti speciali, in collaborazione con l’associazione Ristogolf.
Cinque nuovi ristoranti, per arrivare a quota 91 soci per la 37esima edizione Le Soste, che hanno cucinato alla cena di gala tenutasi al Principe di Savoia: 4 delle 5 nuove entrate nell’associazione (non era presente lo chef Luca Fantin, che è stato impossibilitato a sopraggiungere alla cena da Tokyo), a cui si è aggiunto il nuovo socio Le Soste dello scorso anno, Giuseppe D’Aquino del ristorante Oseleta, all’interno del wine resort Villa Cordevigo, che nel 2018 non era riuscito a partecipare alla cena di gala.
Il piatto dell’antipasto è stato cucinato da Paulo Nicolas Airaudo di Amelia - San Sebastián, Spagna: capesante con brodo di finocchio e mela verde.
Il primo piatto è stato ideato da Francesco Sposito di Taverna Estia a Brusciano (Na): un coloratissimo risotto di alici in tortiera
Per secondo è stata la volta di Giuseppe D’Aquino del ristorante Oseleta di Cavaion Veronese (Vr): diaframma ai carboni, rosa di Gorizia, salsa all’Oseleta, polvere di lamponi.
Per dessert si è gustato quello ideato dallo chef Carlo Cracco del ristorante Cracco di Milano: cioccolato fondente, mango, yogurt e pralinato alle mandorle.
Durante l’aperitivo sono stati assegnati tutti i premi dell’anno:
Il premio Franco Ziliani- Le Soste all’Innovazione di Berlucchi, è stato consegnato a Mauro Uliassi: per la capacità di emozionare e condividere l’origine della sua passione: il mare. Oltre che per l’attenzione nel saper unire eccellenza e semplicità in un connubio ineguagliabile di novità e tradizione.
Il premio Le Soste Ospitalità di Sala di Cantine Ferrari è stato attribuito a Simonetta Mosconi, maître di Restaurant Mosconi: per quella squisita attenzione e cura, tutta italiana, con cui gli ospiti vengono accolti da una perfetta padrona di casa in Lussemburgo.
Il premio Le Soste alla Carriera di Marco Felluga Russiz Superiore, è stato consegnato a Ezio e Renata Santin: voci corali della grande rivoluzione culinaria italiana, Ezio ha saputo raccogliere e interpretare innovazioni tecniche e suggestioni provenienti da ogni parte del mondo, Renata è stata un pilastro della migliore accoglienza italiana. Due protagonisti che hanno illuminato le nuove generazioni di chef e reso grande la sala.
Il premio Le Soste per la Sostenibilità de La Fenice, è stato dedicato a Giancarlo Morelli: per la profonda attenzione alla materia prima attraverso un’alta cucina che riunisce ricerca, talento e consapevolezza nell’utilizzo degli alimenti, rendendolo promotore di importanti iniziative per lo sviluppo e la sostenibilità dei piatti.
Il premio ASPI Best Wine Estates of Italy, è stato attribuito all’Azienda Agricola Fratelli Bucci: alla storica azienda marchigiana che ha contribuito in modo determinante alla diffusione ed affermazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi collocandolo al più alto livello dell’enologia mondiale. I vini di Villa Bucci si distinguono per la loro eleganza e complessità, una vera eccellenza italiana.
Il premio Experience Pommery alla miglior selezione di Champagne è stato assegnato a Don Alfonso 1890: una selezione di Champagne fra le più preziose e ricercate in Italia, custodita in una cantina millenaria e suggestiva che mantiene in modo ineguagliabile un prodotto così eccellente e raffinato.
Camilla Rocca
IL CESANESE DEL PIGLIO ALL' ENOTECA 33 ROSSO DI GENOVA
Da sin. Anita Manichedda e Alessandra Borgia
Anita Maninchedda appassionata enotecaria e brava degustatrice ONAV, da anni divulga, valorizza e promuove il vino di qualità. La sua “Enoteca 33 rosso” di Genova Pontedecimo è meta abituale di intenditori di vino, gourmet ed enoappassionati. Durante l’anno organizza periodiche e frequentate degustazioni di pregiati vini nazionali e non. L’ultima, di particolare rilievo, è stata dedicata al Cesanese del Piglio, uno dei migliori rossi dell’Italia centrale, derivato dall’omonimo e poliedrico vitigno.
Quattro delle bottiglie degustate
La serata dal titolo “Con il Cesanese nel cuore” presentata dalla signora Anita e condotta da Alessandra Borgia dell’Azienda Vitivinicola Pileum, verteva sull’assaggio di cinque vini derivati dal vitigno Cesanese”. Sentiamo quanto cj ha raccontato Anita Maninchedda: Ero già stata a Piglio dove ho conosciuto i titolari dell'Azienda e avevo degustato il loro vini. Una giovane azienda nata nel 2002 dall’unione di alcuni amici spinti dalla loro passione per il vino, i quali fondano proprio nel cuore delle colline di Piglio,“PILEUM”.
Alessandra Borgia con Sol'uva 2016
Realtà produttiva dotata di 18 ettari coltivati a Cesanese di Affile che valorizza l’intero territorio. Un vitigno nobile che dona austeri vini di elevata struttura e con il giusto equilibrio. Alessandra Borgia ci ha guidato nella degustazione con professionalità, competenza e simpatia. E' sempre bello quando i produttori vengono di persona a presentare i loro prodotti. Ha presentato a sorpresa anche il Sol'Uva 2016, prodotto per criomacerazione da uve Cesanese in purezza. Questo vino è il sorprendente frutto di un progetto di sperimentazione in collaborazione con l'Università di Pisa”.
Alessandra Borgia mentre mesce e parla del suo vino
Marisa Cuomo: The Grand Wine Tour
Marisa Cuomo entra nel gruppo di The Grand Wine Tour
Marisa Cuomo è un cantina iconica del Sud Italia, nota per i suoi “vini estremi”, figli di una viticoltura eroica. I suoi vigneti crescono sui ripidi terrazzamenti che guardano il Golfo di Salerno. Un’oasi meravigliosa in cui vengono custoditi vitigni autoctoni con oltre 100 anni di storia.
Le cantine vennero fondate negli anni 80, anni in cui Andrea Ferraioli, discendente di un’antica famiglia di viticoltori locali, conobbe colei che sarebbe diventata sua moglie, Marisa. Un’anima affine con cui condivideva l’interesse per la vitivinicoltura e l’amore per il territorio di Furore.
Da allora Andrea e Marisa si sono dedicati al terroir unico di Furore, dove le viti crescono aggrappate alla roccia, beneficiando del felice connubio tra il sole e il mare della Costa d’Amalfi. Dal recupero e dall’allevamento di antichi vitigni locali, l’azienda realizza una gamma di nove etichette, simbolo delle potenzialità di questa viticultura eroica e delle felici intuizioni di Andrea e Marisa.
Marisa Cuomo è una delle cantine che fanno parte dell'Associazione The Grand Wine Tour
Well Com
Annalisa Chiavazza