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APRE A MILANO IL VALHALLA
Apre a Milano il primo ristorante vichingo d'Italia: Valhalla, La brace degli dei
I vichinghi sbarcano sui Navigli: ha aperto il primo ristorante vichingo italiano a Milano in via Ronzoni 2 a pochi passi dalla Darsena.
Selvaggina cotta alla brace o con la tecnica della bassa temperatura per quella è stata scelta come “la brace degli dei” milanese.
Un’approfondita ricerca sull’alimentazione delle antiche popolazioni nordiche, hanno portato alla definizione della carta di Valhalla: il focus è sulla selvaggina, che veniva cacciata tutto l’anno e sui pochissimi capi che erano allevati e uccisi poco prima dell’inverno, perché non sarebbero sopravvissuti alle temperature così rigide, come i vitelli, maiali e agnelli. La cottura era effettuata con le braci o bollita, che oggi viene riproposta con le tecniche moderne.
Ogni piatto del ristorante Valhalla, il paradiso dei guerrieri valorosi del nord, ha un divertente nome vichingo che richiama la mitologia di Odino. L’idea è di due giovani imprenditori: Igor Iavicoli (32 anni) e Milena Vio (28 anni), già gestori del Vinyl Pub in zona Isola, appassionati di mitologia nordica.
Anche il logo, il mitico Valknut, o nodo di Odino, rappresentato con tre triangoli intrecciati, è un cameo dei nove mondi mitologici norreni.
L’atmosfera ricorda con pelli, elmi e scudi quella dei popoli nordici e dei palazzi dell'Ásgarðr, il Valhalla appunto, dimora eterna per gli eroi caduti gloriosamente in battaglia.
In sala Diego Borella, 32 anni, che seleziona idromele, birre artigianali e piccoli produttori di vino e in cucina lo chef Mauro Molon, 34 anni, con importanti esperienze in hotel di lusso.
Le proposte:
Ullr, la tartare di cervo, Gulltopp gli sfilacci di cavallo marinati, Himinhrjodhr il midollo di manzo gratinato, Tanngnjostr la tagliata di capriolo, Hildsvin il
cinghiale alla birra, Vedhrofolnir la quaglia al ginepro: sono solo alcuni dei piatti che sono stati reinterpretati dagli usi culinari degli antichi vichinghi, rivisitati e presentati in chiave gourmet per gli appassionati di carne alla brace di Milano. Per gli appassionati di hamburger è imperdibile Dainn, il burger di cervo con crema di zucca e carciofo, mentre per i “più valorosi” è consigliata Yimir ovvero il Tomahawk (per almeno 2 persone). Ma ci sono proposte nordiche anche per i vegetariani come Bifrost, il carpaccio di rapa rossa con seitan affumicato o Nidhafioll, le polpette di ceci in salsa con carciofi.
Il design:
Dalla Terra di Mezzo di Milano (il cosiddetto mondo sensibile del Miogaror i clienti entrano nel mondo sospeso del Valhalla, che secondo la mitologia è composto di muri fatti con le asce dei guerrieri più valorosi e panche ricoperte di armature e vesti dei combattenti per banchettare con carne di cinghiale, bere idromele e coppe di birra distribuite dalle Valchirie, questa è l’atmosfera evocativa a cui si è ispirato il primo ristorante milanese dedicato al mondo vichingo, a due passi dai Navigli studiato dall’architetto Andrea Murciano e dal designer Giampaolo Morelli.
Gli orari di Valhalla:
Dal martedì al sabato dalle 19 alle 23
Domenica dalle 12 alle 15
Lunedì chiuso
Contatti:
Valhalla
Via Gaetano Ronzoni 2
20123 Milano
Telefono 02 8404 1503
Camilla Rocca
LA CENA DELLE STELLE PARLA ITALIANO
NEL CUORE DI NEW YORK, LA CENA DELLE STELLE PARLA ITALIANO: LO SPUMANTE BIO SICILIANO “IL GRILLANTE” È LA BOLLICINA UFFICIALE DELLA CHARITY DINNER DI MASSIMO BOTTURA, JOAN ROCA E MAURO COLAGRECO
Sostenibilità e innovazione made in Italy: Il Grillante è protagonista di «Once Upon a Kitchen», l’evento benefico che riunisce il gotha della ristorazione mondiale
«C’era una volta…», «Once Upon a Time…»: le favole più belle iniziano così. Ed è un po’ una favola anche quella del Grillante, lo spumante biologico e sostenibile nato dai vigneti di Cantine Europa, storica società cooperativa agricola nella Sicilia Occidentale, diventato protagonista di uno degli eventi più esclusivi al mondo: la charity dinner «Once Upon a Kitchen», svoltasi ieri sera nella splendida Gotham Hall di New York, tra il celebre Empire State Building e la sfavillante Time Square.
I tre Maestri della cucina internazionale, Massimo Bottura, chef e patron del 3* Michelin “Osteria Francescana”, Joan Roca, genio culinario del 3* Michelin “El Celler de Can Roca” eMauro Colagreco, anima del 2* Michelin “Mirazur” - rispettivamente numero 1, 2 e 3 al mondo -, e Christina Tosi, chef, pasticciera, giudice di Masterchef Jr USA e fondatrice di Milk Bar, famosissima pasticceria di Brooklyn, hanno trasformato un sogno in realtà, cucinando insieme per la prestigiosa cena di beneficienza organizzata dall’agenzia GR8 in favore di God’s Love We Deliver, ente benefico fondato nel 1985 che si occupa di preparare e consegnare pasti, dando consigli nutrizionali a persone che convivono con gravi malattie dell’area metropolitana di New York. Con loro, l'enologo di fama internazionale Roberto Cipresso che ha selezionato i vini della serata. Tra questi, il Grillante che, in quanto spumante ufficiale dell’evento, è stato servito sia durante l’aperitivo che come accompagnamento finale con la Apple Pie – ISH, la famosissima torta di mele di Christina Tosi.
Per la qualità delle sue uve, il Grillante può essere considerato il vino simbolo dell’intero Mediterraneo, dei suoi popoli, del suo turismo, dei suoi elementi di maggior fascino. Ma è, al tempo stesso, un vino completamente diverso dai suoi predecessori, come spiega l’enologo Roberto Cipresso: «Ho scelto di presentare Il Grillante durante questa importante serata a New York perché rappresenta una “nuova pagina” del vino siciliano sotto molti punti di vista: per il regime di coltivazione e di produzione – organico e sostenibile -, per la modernità e la freschezza del suo stile organolettico, per le scelte estetiche del suo packaging. Ma soprattutto, è una assoluta novità nel suo genere perché, per la precocità della varietà Grillo e per la latitudine di coltivazione, è il primo vino che viene presentato al pubblico nell’annata della sua vendemmia, e batte sul tempo ogni “novello” italiano o Beaujolais Nouveau francese».
Ispirato alle onde scintillanti del mare siciliano, infatti, il Grillante, spumante organico da uve Grillo prodotto con metodo Charmat, nasce da una vendemmia che ha luogo già nella prima decade del mese di agosto cosicché il vino possa esistere prima della fine dell’estate. Il Grillante di «Once Upon a Kitchen» è quindi uno spumante 2018 ottenuto da vendemmia 2018.
Inoltre, il Grillante è uno spumante biologico e sostenibile laddove con il con il primo termine si fa riferimento al suo regime di coltivazione e produzione e con il secondo al fatto che le uve con le quali lo si ottiene derivano dal diradamento tardivo dei vigneti di Grillo destinati a obiettivi enologici superiori, esse cioè, sono brillantemente recuperate anziché essere semplicemente scartate. La sua produzione, infatti, fa parte del progetto triennale “Approccio integrato per lo sviluppo di prodotti innovativi nei settori trainanti del comparto agroalimentare siciliano”, finanziato dal Programma Horizon 2020, a cui hanno collaborato Cantine Europa con l’Università degli Studi di Palermo e con il caseificio Biopek Snc di Gibellina (TP).
Il Grillante, conosciuto in Italia anche come “Biollicine di Sicilia”, è infatti prodotto con un ridotto uso di coadiuvanti enologiche. Attraverso i prodotti di scarto dell’intera filiera vitivinicola (vinacce distillate e scarti di potatura) è stato creato un compost di elevata qualità per uso agronomico in regime biologico. Il compost è stato utilizzato sia per la produzione dei vini, sia per la produzione di formaggi arricchiti in sostanze nutraceutiche naturali(estratti fenolici da sottoprodotti vitivinicoli). Entrambe le produzioni – del Grillante e dei prodotti caseari - sono autenticabili e tracciabili nell’ottica della creazione di una filiera di circular economy attenta alla sicurezza e alla verifica dell’origine e dell’autenticità della materia prima utilizzata per la trasformazione.
«Il Grillante ha portato sui tavoli del prestigioso evento di New York l’impegno e la passione di 2.100 famiglie siciliane: i soci di Cantine Europa che ogni giorno coltivano la terra con amore e con la voglia di portare avanti le tradizioni che hanno ricevuto dai loro padri per trasmetterle a loro volta, ai loro figli. E l’evento di New York è solo il primo di uno dei grandi traguardi che Cantine Europa ha raggiunto con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel mondo vitivinicolo internazionale, anche grazie alla qualità e all’unicità di un vino simbolo come il Grillante» - ha commentato la Responsabile del nuovo piano di sviluppo di Cantine Europa Ada Rosa Balzan.
La charity dinner di riferimento nel Natale della Grande Mela, dunque, non solo ha parlato italiano ma l’ha fatto anche guardando al futuro in un’ottica di sostenibilità e innovazione.
Alessandra Perrucchini
FRANCI ELETTO FRANTOIO DELL'ANNO DALLA GUIDA FLOS OLEI 2019
Vera e propria icona del mondo dell’extra vergine, il Frantoio Franci entra di nuovo nella super classifica di Flos Olei, premiato in questa edizione 2019 come “Farm of the Year”, ossia azienda dell’anno. Come tutti sanno, Flos Olei è la più importante guida al mondo riservata agli extra vergini, con ben 500 eccellenze censite in rappresentanza di 50 paesi. E per l’edizione numero 10 della guida Oreggia ha voluto realizzarne anche l’edizione in cinese, destinata a quei mercati che – secondo il curatore – sono ormai pronti a recepire un prodotto agroalimentare fondamentale per la dieta e per la salute umana come l’extra vergine.
E’ la dodicesima volta che Marco Oreggia premia il Frantoio Franci nella sua Top 20, prima nella guida “L’extravergine” e poi, dal 2009, in Flos Olei. Il punteggio globale del frantoio sulla guida è di 99/100, che significa eccellenza.
Giorgio Franci sarà a Roma a ritirate il premio venerdì 7 dicembre, mentre sabato 8 parteciperà al Flos Olei Tour in Rome, la grande degustazione che si terrà presso The Westin Excelsior di Via Veneto. A rappresentare il frantoio, l’extra vergine selezionato da Oreggia per questa nuova edizione: il Villa Magra, ossia il primo olio imbottigliato dal frantoio nel 1995, e che dal suo primo apparire ha mietuto centinaia di premi in tutto il mondo.
La premiazione di quest’anno ha un particolare significato per tutti i componenti della famiglia Franci, perché è la prima senza babbo Fernando, scomparso la primavera scorsa dopo aver ricevuto il premio alla carriera dall’Associazione Il Magnifico. Fu Fernando, nel 1958, a comprare insieme al fratello Franco lo spettacolare oliveto Villa Magra sul colle di Montenero d’Orcia. E fu sempre Fernando che – dopo la terribile gelata del 1985 che distrusse praticamente tutti gli olivi – ripopolò il Villa Magra con Frantoio, Moraiolo e Leccino. Da allora l’extra Vergine Villa Magra unisce queste tre cultivar in un blend che ha fatto scuola nel mondo.
E fu proprio il Villa Magra che Giorgio, da poco entrato in azienda a fianco del padre, volle imbottigliare e presentare a un primo concorso nel 1995. La storia è poi nota: il Frantoio Franci in poco più di vent’anni ha vinto tutto quello che c’era da vincere, ed è diventato emblema di qualità, anzi di quella qualità assoluta che – secondo Giorgio Franci – significa “tensione e sfida continua”.
Grazie a questa aspirazione verso l’eccellenza il Frantoio Franci ha dato vita a dieci diverse etichette che corrispondono ad altrettante interpretazioni di extra vergine: a partire dai sentori più delicati fino a quelli più fruttati e intensi, da utilizzare a seconda dei piatti cui abbinarli o anche semplicemente accordandoli al proprio gusto personale.
Sono dieci sfumature di verde che la famiglia Franci anno dopo anno interpreta ai massimi livelli, seguendo le piante con cura maniacale prima, portando poi in frantoio frutti perfetti destinati appunto a diventare oli d’eccellenza.
La scelta di Oreggia di far rappresentare la produzione Franci all’etichetta Villa Magra non è casuale, perché questo extra vergine resta l’emblema della famiglia e del territorio di appartenenza, e di quella profonda comunione d’intenti che li tiene indissolubilmente uniti.
Patrizia Cantini
IL BUGIARDINO DI FATA ZUCCHINA” DEBUTTA SU RETE 4
Nuovo spazio per le ricette didattiche della divulgatrice agroalimentare Renata Cantamessa
nel programma “Parola di Pollice Verde” di Luca Sardella
Il profumo e le virtù nutrizionali di “re bergamotto” hanno colorato di verde la prima puntata de “Il Bugiardino di Fata Zucchina”, al suo debutto lo scorso sabato 1 dicembre su Rete 4, dando vita a un format inedito per la televisione italiana.
La giornalista e divulgatrice agroalimentare piemontese Renata Cantamessa – in arte Fata Zucchina – ha esordito con il suo nuovo spazio di “ricette didattiche” all'interno del programma cult dell’Italia green “Parola di Pollice Verde” di Luca Sardella accanto alla figlia Daniela, in onda ogni sabato dalle ore 13 su Rete 4: due vivaci minuti per un progetto dedicato agli stili di vita positivi che parte dalle principali filiere del Made in Italy (come frutta, verdura, legumi, formaggi e carne) e giunge sino alla tavola attraverso una ricetta rapida, di facile esecuzione e alla portata di tutti.
Ma che – ed è questa la novità – utilizza la cucina per far parlare gli ingredienti con le loro proprietà nutrizionali e il modo migliore per non disperderle, passando idealmente dal foglietto illustrativo dei farmaci al “bugiardino” dei prodotti, con un’educazione diretta alla prevenzione. Dietro ad ogni prodotto scelto, infatti, c'è una storia di persone e agricoltura che combina tradizione e stagionalità attraverso un viaggio tra piccole, medie e grandi aziende innovative del panorama agroalimentare italiano.
Utilizzare nel modo giusto un ingrediente significa anche siglare un vero e proprio “patto” con la salute: ne sono un esempio i cinque colori di frutta e verdura, legati a differenti proprietà e con effetti diversi sul nostro corpo, che perciò vanno adeguatamente alternati e combinati. Giocare in cucina con questo “arcobaleno” può diventare un modo per imparare ad alimentarsi correttamente, valorizzando l’uso della fantasia e della praticità abbinata a nuovi stili di consumo.
“L'idea di inserire il Bugiardino di Fata Zucchina - spiega Luca Sardella, ideatore di “Parola di Pollice Verde” - nasce proprio da qui, dal bisogno di dare informazioni chiare e coincise, di facile apprendimento, da applicare subito in cucina. Per questo - continua il conduttore – è stato importante rafforzare la squadra di lavoro con una “fata agricola” capace di invogliare a mangiare con uno stile semplice e naturale, diretto a tutta la famiglia, dai bambini agli anziani, ma con un ambizioso progetto di salute alle spalle grazie alla sua collaborazione con il mondo della prevenzione”.
Dopo il debutto con il bergamotto calabrese, è previsto un appuntamento ogni settimana per tutto il resto della stagione televisiva, che si concluderà a giugno 2019. Tutte le puntate di “Parola di Pollice Verde” possono essere riviste integralmente su Mediaset Play, mentre sul sito www.fatazucchina.net e sui principali social media di Fata Zucchina (Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube) sarà possibile rivedere la rubrica settimanale del Bugiardino completata da contenuti speciali come i benefici nutrizionali del prodotto protagonista, i target specifici a cui è indirizzata la ricetta, i pasti in cui è preferibile consumarla, oltre a eventuali intolleranze espresse.
Nella puntata di sabato 8 dicembre, “Il Bugiardino di Fata Zucchina” sarà dedicato ai mirtilli del Cuneese.
CHI E' RENATA CANTAMESSA/ FATA ZUCCHINA
Fata Zucchina è la prima “fata agricola” italiana, ideata e impersonata da Renata Cantamessa, giornalista di carta stampata e web, autrice , conduttrice radio-televisiva e divulgatrice agroalimentare che, nel suo percorso professionale, si è concentrata sui temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere, della prevenzione e della sostenibilità. Oltre che col mondo della cooperazione e dell’agricoltura, Renata collabora come project-manager con le Asl piemontesi, l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana. E' anche autrice del volume Il Mistero del Grandalbero, il bi-libro edito da Araba Fenice e collegato a un'operazione di solidarietà verso l'Ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino con “La Collina degli Elfi Onlus”, l’Ospedale “Gaslini” di Genova e la “Fondazione De Marchi Onlus” di Milano.
Il personaggio di Fata Zucchina ha debuttato nel 2013 e rappresenta un modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. La “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, proprio come “Il Bugiardino di Fata Zucchina” – si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali,tradizione e innovazione.
Federica Borasio
#NATALEAVARAZZE:
#NATALEAVARAZZE: con la rassegna Gospeling, Varazze diventa la capitale ligure del Gospel
Da quest’anno, per chi ama il Gospel, non sarà più necessario recarsi in una chiesa di Harlem per vivere la magia di un coro. Infatti, grazie alla proposta dei TieniViva Gospel Voices di Varazze potremo godere pienamente di quella che viene definita la musica dell’anima, che da qualche anno a questa parte sta contagiando tutta la Penisola da Nord a Sud, durante soprattutto il periodo del Natale, diventando un vero e proprio fenomeno di costume, grazie all’universalità del suo messaggio e alla sua proverbiale energia.
“Con la rassegna, Gospeling Natale in Gospel
che porterà nella nostra Città alcuni tra i più importanti cori Gospel d’Italia, il Coro Armonie di Cairo Montenotte, gli Spirituals & Folk e Il Sizohamba Gospel Choir di Genova, il Free Voices Gospel Choir di Torino e il Jubilation Gospel Choir (Livorno), coordinati dai varazzini Tieniviva Gospel Voices, Varazze si appresta a diventare la capitale del Gospel della Liguria.
Proprio a Varazze, infatti, sono nati nel 2008 i Tieniviva Gospel Voices, riunendo, diretti da Marcello Ghio, più di 30 persone, completate da una band di tre strumentisti, accomunate dalla passione per il canto e provenienti da una lunga esperienza in un altro gruppo corale e strumentale: gli Spiritual Songs , fondati nel 1977 dal Sacerdote Salesiano Don Giuseppe Bettin.
Ecco le date di Gospeling (Natale in Gospel) by TieniViva Gospel Voices
Sabato 22 Dicembre
Coro Armonie (Cairo Montenotte)
Spirituals & Folk (Genova)
Piazza Sant’Ambrogio
In caso di maltempo Oratorio San Giuseppe
Ore 16:00 – 18:00
Domenica 23 Dicembre
Gospeling (Natale in Gospel) by Tieniviva Gospel Voices
Free Voices Gospel Choir (Torino)
Palasport
Ore 21:00
Sabato 29 Dicembre
Gospeling (Natale in Gospel) by Tieniviva Gospel Voices
Jubilation Gospel Choir (Livorno)
Palasport
Ore 21:00
Sabato 5 Gennaio
Gospeling (Natale in Gospel) by Tieniviva Gospel Voices
Sizohamba Gospel Choir (Genova)
Tieniviva Gospel Voices (Varazze)
San Bartolomeo
Ore 21:00
per saperne di più... CORO ARMONIE
Il Coro Armonie di Cairo Montenotte nasce nel 2013 con il compito di animare la celebrazione liturgica domenicale.
Ben presto il coro aumenta come organico e repertorio, indirizzando il proprio stile sulla Christian music .
Attratti dal Gospel si amplia il bagaglio musicale, cercando sempre di ottenere arrangiamenti personali propri del Coro .
Nel 2011 mette in scena una Opera Christian Rock di produzione propria: “ LUI ! “ . il consenso fa “bissare” per due anni consecutivi il musical con grande consenso della comunità .
Oltre al repertorio liturgico , il coro ha in repertorio brani di musica Pop internazionale, rivisitati in chiave corale.
FREE VOICES GOSPEL CHOIR
Il Free Voices Gospel Choir nasce nel novembre del ’97 a Beinasco (Torino) con l’intenzione di sperimentare il canto corale come strumento aggregativo e di impegno sociale. Il Coro costituisce l’attività principale dell’Associazione No Profit “VOCI LIBERE” che ha tra le sue finalità la promozione culturale sul territorio. La formazione, partita da un nucleo di 30 elementi, si è ampliata nel corso del tempo fino a raggiungere il numero attuale di circa 60 coristi divisi in quattro sezioni vocali: contralti, soprani, tenori e baritoni. Il gruppo comprende inoltre una decina di solisti, tre ballerini ed una band di sei musicisti (pianoforte, tastiere, percussioni, chitarra, basso, batteria) che accompagna dal vivo ogni performance. In otto anni di attività il coro si è esibito in oltre 200 concerti appoggiando e facendosi promotore di numerose iniziative di solidarietà. Direttori: Laura Robuschi; Luca Cricenti.
JUBILATION GOSPEL CHOIR – Livorno
Nato artisticamente nel marzo del 1998 da un'idea di Luca Del Tongo, che tutt'ora ricopre il ruolo di direttore artistico e musicale, il Jubilation Gospel Choir e' il primo gruppo Gospel fondato a Livorno e festeggerà proprio quest’anno i 20 anni di attività
Vent’anni fa Luca disegnò la prima bozza della sua creatura, il Jubilation Gospel Choir, dandogli col passare del tempo una forma sempre più professionale, fino ad ottenere un gruppo omogeneo e ricco di splendide voci, tanto da essere considerato uno dei gruppi Gospel più apprezzati in Italia.
In questi 20 anni di attività, Il gruppo è stato invitato a partecipare per ben 4 volte al prestigioso ed ambito Gospel Festival di Milano, trasmesso su SKY e su Rete 4 e presentato da Claudia Koll, Iva Zanicchi, Milly Carlucci, Luisa Corna.
Vincitore del "Gospel JF Award" , premio assegnato a Torino nel 2009 per la professionalita' ed i risultati ottenuti, il Jubilation Gospel Choir ha all'attivo due Cd ("So Amazing" e "Good to me") alcune compilation tra cui ricordiamo il Cd "Mille voci per Betlemme" del quale sono state distribuite 50.000 copie nelle edicole di tutta Italia, ed il singolo "Ci ritroveremo" brano eseguito insieme a Riccardo Fogli, Don Backy, Homo Sapiens.
Oltre ad essere stato convocato ad allietare il Natale Ferrari con un concerto che si è tenuto all'interno del circuito di Maranello alla presenza di Luca Cordero di Montezemolo ed i piloti Ferrari, il gruppo si è esibito all’arena di Verona al fianco di Gianna Nannini in occasione del Wind Music Award 2015, in diretta su RAI 1
Riconoscimenti importanti, collaborazioni di prestigio, ma non solo: il coro è stato ingaggiato anche per registrare alcuni spot televisivi tra i quali ricordiamo la campagna dei prodotti Citterio ed il tormentone dello spot televisivo del panettone Maina
L'associazione Jubilation GC, sotto la direzione artistica di Luca Del Tongo, ha ideato ed organizza dal 2004 il Livorno Gospel Festival, rassegna di gruppi Gospel internazionali che ha riscosso ogni anno un interesse sempre crescente, tanto da essere considerata una delle manifestazioni Gospel piu' attese ed importanti della Toscana.
SIZOHAMBA GOSPEL CHOIR
Il Sizohamba Gospel Choir è un coro amatoriale genovese nato nell’ottobre 2014 sotto la direzione della Maestra Rosalba Miccoli, cantante Jazz torinese.
Il repertorio musicale scelto copre un periodo di tempo che, dalla metà del XIX secolo, arriva fino ad oggi, variando tra lo stile classico dei gospels e degli spirituals, ovvero la musica sacra della tradizione afro-americana, e alcuni dei brani più famosi della musica pop americana, che, pur non essendo di argomento religioso, sono utilizzati spesso dai cori gospel per la notorietà dei pezzi e l’attinenza con i temi della musica sacra tradizionale.
SPIRITUAL & FOLK
Il Gruppo Spirituals & Folk nacque nel 1994 per iniziativa di un gruppo di amici che, riunitisi per celebrare l'anniversario della nascita di una formazione corale nella quale cantavano da ragazzi, decisero di riproporre quella esperienza. Il Gruppo Spirituals & Folk conta attualmente una compagine stabile di circa 25 elementi che cantano a quattro voci miste ( soprani, contralti, tenori e bassi).
Il gruppo è stato diretto fino al 2009 da Guido Ferrevoux, che sin dall'inizio ha realizzato personalmente la maggior parte delle armonizzazioni dei brani di un repertorio che, basato da principio sui canti della tradizione Spiritual e Gospel, è stato successivamente incrementato con frequenti digressioni sul terreno delle Folk-Ballads, del genere Pop-Rock degli anni '60 e del Musical, adattati con particolare attenzione all'esecuzione per coro, pur senza alterarne il sapore originale, e che sono stati poi inclusi nel primo CD dal titolo "Freedom". Le digressioni sul Musical hanno preso corpo e si sono tradotte in spettacolo. Al Teatro della Tosse e al Teatro Modena sono andate in scena, con collaborazioni diverse, "I love Musicals" (Teatro della Tosse 2004) e "A musical Dream" (Teatro Modena 2005) due edizioni di uno spettacolo sulla storia del Musical che hanno visto impegnato il Gruppo Spirituals & Folk in una nuova veste non più solamente concertistica, ma più compiutamente allargata allo forma di spettacolo.
Dopo la scomparsa di Guido Ferrevoux la direzione del coro è stata assunta da Nina Taranto, già corista da diversi anni, che ha proseguito con entusiasmo sul percorso lasciato da Guido. Il repertorio del coro si è arricchito di 4 brani inediti scritti per il coro dal co-direttore Piero Merello, che sono stati inclusi nel terzo CD del gruppo, uscito in occasione dei vent'anni di attività, intitolato "Yesterday, Today and Forever!", a testimoniare la continuità del gruppo. Proprio quest’anno poi è uscito anche il quarto CD, dal titolo “Christmas Countdown” e composto dai brani natalizi del repertorio del coro, impreziosito da due inediti di Piero Merello.
Oggi più di ieri, è convinzione del Gruppo che condividere la passione per la musica, per il canto corale e per lo spettacolo sia un importante stimolo per arricchire lo spirito. In quest'ottica gli Spirituals & Folk svolgono la loro attività, in cerca di forme di espressione sempre nuove, che mantengano vivo e vitale l'interesse di chi canta e quello di chi ascolta.
TIENIVIVA GOSPEL VOICES
L’associazione di Promozione Sociale “TieniViva Gospel Voices” è stata costituita ad ottobre 2008 riunendo persone accomunate dalla passione per il canto e provenienti da una lunga esperienza in un altro gruppo corale e strumentale: gli Spiritual Songs , fondati nel 1977 dal Sacerdote Salesiano Don Giuseppe Bettin. Attualmente il coro conta circa 30 elementi ed è completato da una band di quattro musicisti. Scopo dell’associazione è la diffusione del messaggio di Pace, Libertà, Fratellanza, Giustizia attraverso la pratica del canto corale, in particolare i canti spiritual e gospel.
Ideatori ed organizzatori del "Varazze Vocal" e successivamente di "Gospeling", manifestazioni estive che hanno visto partecipazioni quali quelle di Eugenio Finardi, Cheryl Porter, Sybil Smoot, Nehemiah Brown, Mnogaja Leta Quartet, Neri per Caso, Antonella Ruggiero, Cluster.
Già nei primi anni di attività, il M° Massimiliano Damerini scrisse ed arrangiò parecchi dei brani cantati dal coro.
Dirige i TieniViva Marcello Ghio, già corista e direttore artistico, cresciuto umanamente e musicalmente all’interno del coro di origine dalla sua fondazione, nello Spirito del gruppo come comunità che sostiene e incoraggia la crescita dei propri membri.
Varazzino, entra nel Gruppo Corale e Strumentale “Spiritual Songs” nel 1977 (anno della fondazione) ancora bambino. Si avvia allo studio del canto in età adolescenziale e continua partecipando a diversi concorsi come cantautore. Sempre nel 1999 acquisisce il diritto a partecipare alla finale di Viareggio dello stesso concorso dedicato ai solisti classificandosi al 2° posto con un altro suo brano inedito. Dal 2008 è in carica come Direttore Artistico dei TieniViva Gospel Voices, anno in cui riceve il Premio di Composizione Musicale dalla Rai come 2° classificato e pubblica l'EP "Tutto ciò che sento". Negli anni seguenti pubblica diversi brani in digitale. Dal 2015 affianca il Maestro in collaborazione nella direzione del coro e nel 2016 ne assume il pieno incarico di Direttore.
Bettina Bolla