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VINNATUR ROMA: I VINI NATURALI ANTICIPANO LA PRIMAVERA NELLA CITTÀ ETERNA
L’ultimo fine settimana di febbraio 90 soci VinNatur a Roma con i loro vini. Oltre 400 etichette per scoprire dove sta andando il vino naturale
I produttori di VinNatur, associazione produttori naturali, tornano a Roma con un banco d'assaggio sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019 alle Officine Farneto.
Saranno 90 i produttori aderenti a Vinnatur, provenienti da 15 regioni italiane ma anche da Francia e Slovenia, protagonisti delle due giornate. Sabato dalle 14 alle 20 e domenica dalle 12 alle 19 i visitatori potranno scoprire oltre 400 vini prodotti con metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e che escludono l’utilizzo di additivi chimici e di manipolazioni da parte dell'uomo.
Il banco d'assaggio sarà per i visitatori un'occasione unica di interagire con i produttori stessi, confrontarsi direttamente con loro, per assaggiare e acquistare i loro vini. "Gli ultimi anni sono stati molto importanti per noi, di grande crescita, sia in termini di presa di coscienza del ruolo dell'associazione che in numero di associati - sottolinea AngiolinoMaule, presidente di VinNatur - Sicuramente per noi un momento fondamentale in questa crescita è stato l'approvazione del Disciplinare di produzione del Vino VinNatur nel luglio 2016.
Ma il nostro lavoro da allora è proseguito con la continua sperimentazione in vigneto che ci permette di fare sempre più chiarezza sul mondo dei vini naturali e di dare nuove garanzie al consumatore. Dopo una prima esperienza positiva due anni fa abbiamo pensato che era arrivato il momento di tornare nella Capitale per far scoprire direttamente ai nostri estimatori a che punto siamo arrivati con i vini naturali". Dopo VinNatur Roma l’appuntamento con 180 produttori dell’associazione provenienti da tutta Europa sarà per la sedicesima edizione di VinNatur Tasting, in programma dal 6 all’8 aprile 2019, quest’anno in una nuova sede, lo show-room Margraf a Gambellara (VI).
Info in breve | VINNATUR ROMA 2019
Data: Sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019
Orari di apertura: Sabato 23 febbraio dalle 14 alle 20, domenica 24 febbraio dalle 12 alle 19
Luogo: Area Eventi Officine Farneto, Via dei Monti della Farnesina,77- ROMA
Ingresso: € 15 al giorno come contributo associativo (disponibile solamente all’ingresso dell’evento) comprensivi di guida della manifestazione e calice da degustazione. I minorenni non pagano e non possono effettuare degustazioni.
Cani: non sono ammessi
Info: www.vinnatur.org/events/vinnatur-roma-2019
Anna Sperotto
ALLEN JONE FARA' LA NUOVA ETICHETTA DEL CHIANTI CLASSICO CASANUOVA DI NITTARDI VIGNA DOGHESSA 2016
Peter Femfert, editore e storico gallerista tedesco (DIE GALERIE), che si è distinto per aver colto gli emergenti sviluppi artistici del ventesimo secolo, dal 1981, ha intrapreso per Nittardi un fortunato sodalizio con artisti di fama internazionale.
Ogni anno sono chiamati ad interpretare il Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” creando non solo l’etichetta, ma anche la carta seta utilizzata per avvolgere la bottiglia, suggellando ogni vendemmia e connotando le diverse annate, con un’autentica galleria di capolavori d’arte contemporanea. Hanno collaborato a questo progetto artisti come: Guenter Grass e Dario Fo (premi Nobel per la letteratura), Yoko Ono, Eduardo Arroyo, Igor Mitoraj, Joe Tilson e tanti altri.
Peter Femfert e la moglie Stefania Canali hanno saputo rendere omaggio all’illustre predecessore, Michelangelo Buonarroti, antico proprietario di questi vigneti, celebrando il felice connubio tra arte e vino.
Allen Jones (Southampton1937), pittore, incisore e scultore britannico, è uno degli artisti pop contemporanei più conosciuti al mondo e anche uno dei più controversi e urticanti dissacratori del nostro secolo. Nel 1961, ha studiato alla Royal College of Art con artisti del calibro di R.B. Kitaj, Peter Phillips e David Hockney, proiettando l’arte figurativa verso una nuova direzione, diventando una pietra miliare nella storia della Pop Art. La figura femminile è sempre stata al centro del suo interesse.
La carica erotica trasforma il corpo in icona glamour, arma seduttiva e potente strumento di comunicazione. Negli anni settanta fu capace di accendere gli animi, e dare scandalo, trovandosi sempre al centro di polemiche, ricordando ad esempio, le sue “donne–mobile”, d’impronta voyeuristica, che hanno ispirato Stanley Kubrick per il set di Arancia meccanica. Le sue creazioni hanno sempre evidenziato alcuni aspetti del carattere di un’epoca, in maniera sfrontata, diretta ed ironica.
Per Nittardi, Jones ha creato tre opere, che esprimono tre interessanti versioni della figura femminile: una per l’etichetta e due per la carta seta che avvolge come di consueto la bottiglia. E’ la prima volta nella storia di Nittardi che un artista dipinge due versioni destinate all’involucro. Oltre alla versione ufficiale ve ne è una che confezionerà una serie limitata di bottiglie in “secret edition”, da custodire nella parte più nascosta della cantina.
Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa 2016 Chianti Classico è un Sangiovese in purezza e proviene dal singolo vigneto Vigna Doghessa, che si trova a 450 metri di altitudine. Il terreno ricco di scisto conferisce al vino una forte mineralità ed una piacevole freschezza.
La 2016 è un’annata perfetta, preceduta da un’altra eccezionale, come la 2015. Ad un inverno mite con precipitazioni abbondanti sono seguite una primavera e un'estate calde ed asciutte. Brevi piogge a luglio e agosto hanno garantito la salute delle viti, senza alcun stress idrico. Le uve di Vigna Doghessa sono state vendemmiate tra il 10 e l’11 di settembre. Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa 2016 si presenta sin d'ora ampio, ricco, rotondo e più pronto paragonato ai più austeri vini del 2015.
Riccardo Gabriele
IL 23, 24 E 25 NOVEMBRE TORNA IL BAGNA CAUDA DAY
LA PIÙ GRANDE BAGNA CAUDA COLLETTIVA IN CONTEMPORANEA AL MONDO. AD ASTI, IN PIEMONTE E NEL MONDO SI PREPARA IN 150 RISTORANTI, OSTERIE E CANTINE STORICHE L’ACCENSIONE DI 15 MILA FUJOT PER L’EVENTO 2018, GIUNTO ALLA 6ª EDIZIONE
Il sito Bagnacauday.it pubblica un primo elenco di locali di Asti, del Piemonte e del resto del mondo dove si svolgerà dal 23 al 25 novembre la sesta edizione del Bagna Cauda Day la festa più profumata dell’anno. Sono già più di diecimila i posti, ma ne arriveranno altri per soddisfare le voglie dei bagnacaudisti, molti dei quali in arrivo anche da altre regioni e dall’estero.
Il Bagna Cauda Day (ma lo si può pronunciare in piemontese anche Bagna Cauda d’aj) è un evento ironico complesso e articolato, organizzato dall’Associazione culturale Astigiani, che coinvolge molte migliaia di appassionati e si svolge nell’ultimo fine settimana di novembre per celebrare il rito collettivo della Bagna Cauda.
Il tipico piatto della tradizione piemontese è al centro di un sistema gastronomico secolare che partendo da una salsa calda di aglio, olio e acciughe, dove intingere le verdure di stagione, è diventato un pilastro della cultura conviviale.
«Il “profumo” d’aglio, la complessità della preparazione, la ricerca di materie prime eccellenti hanno però rischiato di relegarla al di fuori della ristorazione. Con il Bagna Cauda Day – dicono gli organizzatori - vogliamo riportare la Bagna Cauda al centro della proposta gastronomica che parte dal Piemonte e coinvolge numerose realtà in tutto il mondo. In nome dell’amicizia, del gusto di stare insieme del valore di riscoprire sapori intensi, veri, autentici. La Bagna Cauda è un piatto senza divieti e ingredienti nascosti. Aperto ad ogni cultura e tradizione. Come diciamo noi: è riservato a chi non ha la puzza al naso!».
Diamo un po’ numeri
1 Un evento unico per rinnovare il rito antico della bagna cauda con un’idea nuova e un tocco d’ironia
3 giorni di incontri e festa. La sesta edizione, mantiene la formula e aggiunge novità. Oltre che ad Asti, il Bagna Cauda Day vede il coinvolgimento di realtà importanti in tutto il Piemonte e anche all’estero. Hanno aderito al Bagna Cauda Day anche locali da Berlino a New York, dal Costa Rica all’Argentina e perfino a Tonga nel Pacifico.
10 euro il prezzo dei vini doc e docg a bottiglia proposto direttamente dai produttori nei locali aderenti
23-24-25 novembre 2018 le date del Bagna Cauda Day, la sera di venerdì 23, mezzogiorno e cena sabato 24 e domenica 25
25 euro il costo fisso della Bagna Cauda, uguale in tutti i locali, dagli stellati alle trattorie di paese, che darà diritto a un posto a tavola e a una bagna cauda abbondante, variegata e colorata dalle verdure.
Ogni bagnacaudista avrà in omaggio-souvenir il tovAGLIOlone d’autore in stoffa quest’anno firmato da Massimo Ricci, pittore e illustratore di Nizza Monferraro che ha interpretato con ironia il popolare ritornello della canzone “Quel mazzolin di fiori” parodiandolo in “Quel mazzolin di cardi…” .
Sarà distribuita anche la nuova edizione del Vademecum della Bagna Cauda con le testimonianze, la storia e la ricetta di questo piatto straordinario.
150 i locali (cantine storiche, ristoranti, vinerie, associazioni) dell’Astigiano, Monferrato, Langa e Roero e nel resto del mondo proporranno la loro Bagna Cauda in tre versioni segnalate da un semaforo: rosso come “Dio comanda” (tradizionale), giallo per indicare la versione “eretica” e verde per la “atea” con poco e senz’aglio.
Novità di quest’anno la possibilità del “finale in gloria”, ossia di concludere la bagna cauda secondo tradizione con un uovo cotto direttamente nel fujot “spolverato” da una grattatina di tartufo bianco d’Alba. Il prezzo di questa profumata aggiunta andrà dai 10 ai 15 euro in base alle quotazioni dei tartufi bianchi.
15.000 i comodi posti a tavola complessivi, tutti in spazi riscaldati, senza code e tempi di attesa che si possono prenotare telefonando direttamente ai locali indicati sul sito www.bagnacaudaday.it
0 zero plastica per piatti posate e bicchieri nel rispetto dell’ambiente e della tradizione
Molte le curiosità, le conferme e le novità in arrivo.
Da non perdere il coraggioso e appassionato “Barbera kiss” il bacio di mezzanotte che i bagnacaudisti si scambieranno in piazza San Secondo ad Asti, in altre piazze e nei ristoranti nella serata di sabato 24. In collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Il Bagna Cauda Day sarà anche l’occasione per conoscere l’Asti docg secco che il Consorzio dell’Asti offrirà nei ristoranti e nei locali a bagnacaudisti come aperitivo di benvenuto.
Ad Asti i portici della centrale piazza San Secondo ospiteranno sabato 24 e domenica 25 il Bagna Cauda Market organizzato in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori e il Comune di Asti.
La domenica mattina ad Asti si corre la terza Marcia Cauda, organizzata dalla società sportiva Vittorio Alfieri.
Ci sarà anche il “Kit del dopo bagnacauda” con dentifricio “Baciami subito”, magnesia, cola, grappa, cioccolato ecc.
E non mancherà “Acciù” la mascotte portafortuna in stoffa.
Torna, dopo il successo dello scorso anno anche il servizio Bagna Ca’, la bagna cauda a domicilio, compresa di verdure e fujot.
Elenco aggiornato del programma e dei ristoranti aderenti e posti disponibili su www.bagnacaudaday.it
Una parte degli utili della manifestazione saranno devoluti in opere di concreta solidarietà dall’Associazione Astigiani. Perché la Bagna Cauda fa bene. Lo scorso anno furono destinati 6.500 euro. Gli organizzatori sperano con l’aiuto di tutti di superare la cifra.
Durante il Bagna cauda day, domenica 25 alle ore 18 a palazzo Ottolenghi sarà assegnato anche il premio Testa d’aj a chi nella vita ha dimostrato di saper andare controcorrente. Le prime edizioni hanno visto la consegna del premio al filosofo Guido Ceronetti e all’autore televisivo Antonio Ricci.
Gli organizzatori sveleranno il nome dei premiati dell’edizione 2018 nella conferenza stampa dei primi di novembre.
Fiammetta Mussio
A MATERA DONNE DEL VINO DA TUTTO IL MONDO CONTRO LA VIOLENZA
IL 16 NOVEMBRE SI ASSEGNA IL PREMIO ALLA GIORNALISTA MATILDE D’ERRICO «VIOLENZA SULLE DONNE STOP, BISOGNA PREVENIRE. UNIAMOCI A LIVELLO MONDIALE»
Un Forum internazionale di Donne del Vino, la consegna del premio «Personaggio dell’Anno 2018» a Matilde d’Errico e un tema forte: la violenza contro le donne. Venerdì 16 novembre le Donne del Vino si danno appuntamento a Matera, la città dei Sassi, patrimonio dell’Umanità Unesco e Città europea, per un evento che segna una pietra miliare nella storia dell’enologia: per la prima volta le donne del vino di tutto il mondo fanno rete con un forum virtuale. Altro tema forte della convention di Matera la violenza sulle donne con il premio a Matilde D’Errico scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice televisiva da anni impegnata nel contrasto al femminicidio e la consegna delle somme raccolte dalle Donne del Vino a due associazioni che lavorano per prevenire gli atti violenti.
La convention di Matera – organizzata dalla delegata DDV della Basilicata Carolin Martino e dalla consigliera nazionale Sabrina Soloperto con l’aiuto di Eventi d’Autore - conclude i festeggiamenti per i 30 anni dell’associazione italiana, la prima, la più grande e strutturata a livello internazionale, che proprio qui mette le basi di un network con le associazioni simili di Argentina, Australia, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera e USA. Alla prima convention virtuale di Matera, che serve per conoscersi e raccontarsi, seguirà un vero forum a Milano. L’appuntamento è fissato nel novembre 2019, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia. «L’obiettivo – spiega la presidente Donatella Cinelli Colombini - è di fare network fra le associazioni mondiali offrendo maggiori opportunità alla compagine femminile dell’enologia. Un rapporto circolare che ha il fine di diffondere reciprocamente le informazioni sulle attività, favorire stage, scambi di know how e viaggi nelle regioni viticole».
Dall’incontro di Matera, l’Associazione lancerà un messaggio importante: stop alla violenza sulle donne. Nel 2018 le Donne del Vino italiane hanno vissuto il dramma del femminicidio con una delle sue socie, la sommelier Donatella Briosi, uccisa dall’ex marito a Udine. Una tragedia che ha unito le Donne del vino in un’opinione largamente condivisa di cui si fa portavoce la presidente «la repressione degli uomini violenti non basta a fermare i delitti c’è bisogno di prevenzione».
Da qui la scelta di Matilde D’Errico come «Personaggio dell’anno 2018» per la sua opera in favore delle donne oggetto di violenza fisica e psicologica. La D’Errico ha usato i programmi televisivi, di cui è autrice (Amore Criminale) e conduttrice (Sopravvissute), per rivelare, a un vastissimo pubblico, le dinamiche degli amori deviati che producono sofferenza. Un modo intelligente di fare prevenzione e un’autentica rivoluzione in favore dei diritti delle donne, perfettamente in linea con il sentiment della Donne del vino dopo l’uccisione di Donatella Briosi. Una tragedia che ha segnato l’associazione attivandola in una raccolta fondi che ha fruttato circa 10.000 euro a cui si aggiungono i ricavi dell’asta di vini pregiati a Villa Brandolini D’Adda di Vistorta organizzata dalla Delegazione Friuli Venezia Giulia.
Sarà proprio Matilde D’Errico a consegnare il denaro delle Donne del Vino a due associazioni del Friuli Venezia Giulia, regione dove viveva ed è stata uccisa Donatella Briosi. Si tratta della onlus “Voce Donna” che da vent’anni assiste le donne vittime di violenza, in forma gratuita, offrendo loro servizi nell’immediato e nel percorso riabilitativo con la garanzia del completo anonimato. L’altra beneficiaria è “In prima persona, Uomini contro la violenza sulle Donne”, associazione fondata nel 2017 da imprenditori pordenonesi e indirizzata direttamente agli uomini violenti.
Fiammetta Mussio
When Food Meets Fashion: I JRE conquistano Roma
Grande successo dell’evento che ha coinvolto cinque cuochi
Corsi di cucina affollati in ogni ordine di palchi. Show cooking gremiti. Code – ed assalti – per gli assaggi. Gala dinner occupati fino all’ultimo posto: ecco lo strepitoso bilancio della partecipazione dei JRE Italiani alla prima edizione romana de “When Food Meets Fashion”, la tre giorni organizzata dalla Rinascente per trovare un punto di contatto tra la grande cucina e il mondo “glam” del prestigioso flagship store di via del Tritone.
“Abbiamo raccolto il miglior riconoscimento possibile – ha commentato il presidente JRE Italia Luca Marchini- e cioè la percezione non soltanto della professionalità e disponibilità dei nostri Chef, ma anche e soprattutto una testimonianza del loro amore e la loro devozione a questa nostra bellissima professione”.
Allestito per l’occasione come un versatile spazio multipurpose, il piano -1 della sede romana de La Rinascente ha ospitato le evoluzioni di cinque cuochi JRE: a partire dal padrone di casa, quel Riccardo Di Giacinto che oltre ad essere il patron del celebre “All’oro” è il resident chef del MadeITerraneo Terrace Restaurant, lo spazio pensato i clienti di Rinascente. Allestito per l’occasione come un versatile spazio multipurpose, il piano -1 della sede romana de La Rinascente ha ospitato le evoluzioni di cinque cuochi JRE: a partire dal padrone di casa, quel Riccardo Di Giacinto che oltre ad essere il patron del celebre “All’oro” è il resident chef del MadeITerraneo Terrace Restaurant, lo spazio pensato i clienti della Rinascente. Con lui Tommaso Arrigoni da Innocenti Evasioni di Milano, Stefano Di Gennaro dal Quintessenza di Trani, Andrea Sarri dal Ristorante Sarri di Imperia e Nicola Portinari, socio Onorario da La Peca di Lonigo. Una pioggia di stelle per i fortunati che hanno potuto riservarsi un posto in prima fila nei vari eventi, con la spettacolare scenografia dell’Acquedotto Vergine di epoca romana magnificamente restaurato.
l primo giorno è scivolato via tra divertimento e cultura, con le masterclass in cui i nostri chef hanno svelato piccoli segreti della cucina professionale replicabili anche a casa, mentre il secondo e il terzo giorno sono stati gli show cooking a conquistare il pubblico con approfondimenti tecnici sulle preparazioni culinarie grazie al valido supporto del partner JRE Italia AEG che ha messo a disposizione le attrezzature di cucina.
Libero spazio alla creatività durante il Gala Dinner durante il quale ognuno degli chef si è occupato di una portata, componendo un percorso che potrebbe rappresentare un giro d’Italia gastronomico. Nei calici una verticale di champagne Moet & Chandon appositamente studiata per l’occasione.
Stefano Caffarri - JRE Italia - MEDIA & PRESS