Home
LE PAROLE LE PORTANO VIA IL VENTO...ED IL MARE...
Questi sono giorni estremamente importanti e delicati per il comparto balneare territoriale e nazionale, settore trainante dell'economia turistica della mia terra.
La Regione Liguria è conosciuta certo per il suo entroterra, ma principalmente per l'alta qualità delle sue spiagge, in grado di accontentare qualsiasi richiesta.
Queste aziende sono il nostro biglietto da visita agli occhi nazionali e oltre, e, fra diretto e indotto, impiegano qualche decina di migliaia di risorse umane.
La Regione Liguria, a tutela del settore, ha prodotto due disegni di legge, la n.25 e la n.26, delle quali io ho avuto l'onore e il privilegio di essere primo firmatario e relatore in Assemblea del Consiglio Regionale.
Un progetto unico, frutto della collaborazione con l'Assessorato al Demanio e con gli altri colleghi consiglieri.
Il Governo Gentiloni, come ultimo atto di un Governo già morto, le ha impugnate, e questa mattina la Corte Costituzionale discute la legge relativa alla tipicità del sistema balneare ligure, legge che non avrebbe dovuto subire l'impugnativa dal precedente Governo e che il Governo Conte avrebbe dovuto ritirare.
In attesa del pronunciamento della Corte, sperando che il buonsenso e il rispetto nei confronti degli operatori delle p.m.i. della nostra Regione non vengano meno, lanciamo un monito: non vorremmo che questa situazione fosse una scusa per mettere "la polvere sotto il tappeto", pensando di aver risolto il problema.
Se il Governo deciderà di non sostenere le nostre leggi, ne produca altre, ma che siano REALMENTE a tutela del settore balneare, che siano un provvedimento che SUPERI la direttiva servizi Bolkestein.
In questi giorni, al problema delle scadenza delle concessioni se ne è aggiunto un altro ancor più devastante: la distruzione da parte della furia del mare di aziende che non solo hanno visto le strutture irrimediabilmente danneggiate, ma che non hanno neppure più una spiaggia sulla quale poter ricostruire.
Se da una parte è giusto e sacrosanto non dividere il fronte del No alle Aste e di una riforma del settore è altrettanto vero che questa è una situazione d'emergenza e come tale va trattata.
Oggi in Regione Liguria, incontreremo i rappresentanti delle associazioni di categoria proprio di quelle aziende distrutte.
Ora più che mai, vedendo le immagini di imprese rase al suolo, molte delle quali di proprietà di persone conosciute e amiche, è necessaria una riforma urgente del settore, riforma che stiamo aspettando da molto tempo: più di 11 anni.
La Bolkestein va superata e, nella drammaticità di questa occasione, riponiamo la nostra fiducia e le nostre speranze nell' operato del Ministro Gian Marco Centinaio, affinché venga prodotto un documento forte, concreto, difeso anche in Europa, che abbia la forza necessaria per tutelarci e superare le troppe, inutili parole fatte fino ad ora.
Oggi, con quello che è successo, è già troppo tardi.
#lamialiguria
ALLA SCOPERTA DEL VINO DI MILANO IL VINO DI MILANO SI PRESENTA ALLA SUA CITTA’ A LA PORTA DEL VINO
ABS Wine & Spirits, Società del gruppo Aliante Business Solution, nell’ottica di ampliare e potenziare il suo raggio d’azione nel settore del wine, ha siglato una partnership con il Movimento del Turismo del Vino Lombardo (MTVL)che vedrà le due realtà collaborare su iniziative e eventi a Milano e non solo.
“Siamo orgogliosi di questa nuova sinergia con il Movimento del Turismo del Vino che da anni s’impegna nel sostenere l’enoturismo”, racconta Fabio Dossena, Managing Partner di Aliante Business Solution, che continua: “E’ importante per noi, nel perseguire la mission di ABS Wine&Spirits, che vede il suo focus nell’ organizzazione di eventi nel settore del Food&Beverage in Italia e in Europa, ampliare il networking avvalendosi di collaborazioni mirate, con realtà che condividano i nostri stessi valori e obiettivi, consapevoli della crescita esponenziale che Milano e la Lombardia stessa stanno vivendo nel settore in cui operiamo”. Reduci dal successo della settima edizione di Bottiglie Aperte - evento di riferimento per tutto il mondo del vino prodotto e organizzato dal 2015 da ABS Wine & Spirits - l’Azienda accelera e continua a investire nel capoluogo lombardo,riconoscendone il valore come polo di aggregazione e generatore di network per creare opportunità di business, anche in questo settore.
La Porta del Vino, il luogo creato dal Movimento Turismo del Vino Lombardo per far conoscere al grande pubblico la straordinaria ricchezza e varietà dei vini della Regione (e non solo), ospita da ieri fino a sabato 11 novembre ALLA SCOPERTA DEL VINO DI MILANO, una settimana di assaggi, degustazioni guidate e incontri di presentazione dei vini prodotti nel territorio milanese.
“San Colombano al Lambro, una collina fortemente vocata alla produzione vitivinicola, fa oggi parte a tutti gli effetti della Città Metropolitana di Milano – sottolinea Carlo Pietrasanta, vicepresidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo, animatore del progetto LA PORTA DEL VINO e piccolo produttore a San Colombano – e se è vero che parte delle aziende e dei vigneti si trovano in provincia di Pavia, possiamo comunque affermare di essere davvero il vino di Milano.”
Claudio Maspes – formatore e Direttore dei Corsi ASPI per Milano e Provincia e
responsabile delle degustazioni de La Porta del Vino – approfondisce e sostiene questa affermazione: “San Colombano è storicamente legata a Milano, oltre ad essere bendocumentata come luogo di produzione di ottimi vini da tanti secoli. Nel ‘500, i vini più presenti e diffusi a Milano erano quelli di San Colombano e della Valtellina. Anche perché la produzione di un’altra grande zona lombarda, l’Oltrepò pavese, guardava più a ovest, verso il Piemonte.”
Sulla vocazione di questa collina alla produzione di qualità ritorna Antonio Panigada, produttore in San Colombano con il suo Banino: “C’è anche un motivo geologico: la collina di San Colombano si è formata in conseguenza di uno ‘scontro’ tra gli Appennini e le Alpi, e in questa corrugazione il sottosuolo della collina è ricco di terreni profondi e non di roccia: questo permette la presenza di acqua in profondità, cui le radici delle viti possono attingere in ogni caso. Così qui possono prosperare uve molto versatili come Croatina e Barbera. Per questo, qui è molto limitata la presenza di vitigni internazionali che altrove hanno preso molto piede”.
“Per questo motivo San Colombano ha alcune specificità enologiche – riprende Claudio Maspes – vale a dire innanzitutto la produzione di vini rossi frizzanti, che è tipica di alcune zone limitrofe come l’Oltrepò, il Piacentino e il Parmense (con l’eccezione del Lambrusco); e in secondo luogo un vitigno assolutamente specifico come la Verdea, originario proprio di San Colombano. Ma vedremo proprio in questa settimana che si ottengono risultati interessanti e di valore anche con i vini rossi da affinamento e con altre tipologie”.
Saranno quindi giornate di scoperta, o di riscoperta, di vini piacevoli, interessanti e anche in alcuni casi importanti: LA PORTA DEL VINO inizia così la nuova stagione di attività di divulgazione del patrimonio enologico lombardo e anche di fuori regione, e lo fa con grande ambizione: “Siamo molto contenti dell’attenzione e della collaborazione avviata con alcune associazioni del mondo del vino come ASPI e ONAV, e FISAR Milano Duomo. Speriamo che quanto presentiamo susciti l’interesse degli appassionati e dei professionisti del vino. Ma soprattutto siamo molto onorati della partnership con ABS Wine & Spirits, organizzatore e produttore di una manifestazione come Bottiglie Aperte, che ha saputo affermarsi come molto importante per il mercato milanese: crediamo chesinergie e gioco di squadra siano oggi il modo migliore per affrontare le significative scommesse del mercato del vino innanzitutto in questa città, ma non solo” conclude Carlo Pietrasanta.
LA PORTA DEL VINO – Piazza Cinque Giornate 16, Milano
Ubicato nell’edificio che una volta ospitava uno dei caselli daziari di accesso alla città lungo le cosiddette mura spagnole, questo luogo nasce con lo scopo di divulgare al grande pubblico milanese la grande varietà e ricchezza del patrimonio vitivinicolo lombardo e italiano.
Simonetta Gerra
Inama entra nel gruppo di The Grand Wine Tour
Nella regione dei Colli Berici, area a sud della provincia di Vicenza, il magma non è mai veramente eruttato, ma ha sollevato la crosta terrestre, creando dolci colline con terreni calcarei marini e argillosi. Qui, tra lo scenario rurale di foreste e ville venete, troverete l'azienda vitivinicola Inama.
Inama è una cantina a conduzione familiare che produce vino da più di cinquanta anni.
Ora è guidata dalla terza generazione con una visione unica e personale:
produrre vini che sappiano essere un fedele riflesso del territorio, liberi dall'influenza delle mode del momento.
Inama è una delle cantine che fanno parte dell'Associazione The Grand Wine Tour
The Grand Wine Tour: un viaggio attraverso le migliori regioni vinicole italiane
Annalisa Chiavazza
UN NUOVO PASTICCERE PER IL PANETTONE MACULAN
La Pasticceria Filippi di Zané (Vicenza) firma quest'anno il panettone al Torcolato Maculan. 35 ore di lievitazione e solo ingredienti di altissima qualità
La Cantina Maculan si prepara alle prossime feste natalizie con un nuovo Panettone al Torcolato. A realizzarlo per la prima volta sarà la Pasticceria Filippi di Zané, a pochi passi dalla sede dell'azienda, a Breganze (Vicenza).
Prodotto sin dal Natale del 2000, il Panettone Maculan coniuga la fragranza della lievitazione naturale con i profumi del vino Torcolato, che si tuffa nella ricetta del Panettone classico attraverso la bagna con cui viene reidratata l'uvetta sultanina.
"In Maculan - spiega Maria Vittoria Maculan, titolare con il padre Fausto e la sorella Angela - siamo sempre stati convinti che la qualità sia frutto di una ricerca che non ha mai fine. Per questo dalle ultime feste ci siamo messi alla ricerca di un nuovo forno. Abbiamo condotto varie prove e alla fine scelto la Pasticceria Filippi, azienda familiare che incarna gli stessi nostri valori di cura e attenzione per ogni dettaglio".
Sono 46 le ore di lavorazione, a partire dalle 35 ore di lievitazione, a cui segue un'ora di cottura in forno e 10 di raffreddamento non condizionato. La lievitazione è rigorosamente naturale, con una pasta madre di più di quarant’anni, vanto della famiglia Filippi. La selezione degli ingredienti è attentissima: uvetta sultanina australiana 6 corone, latte di montagna consegnato in giornata, uova di galline allevate a terra, miele biologico dei Colli Euganei, Vaniglia del Madagascar.
E naturalmente il Torcolato, vino passito prodotto con uva autoctona di varietà Vespaiola unicamente sulle colline di Breganze. Per ogni chilo di Panettone vengono usati 50 ml di vino Torcolato con cui viene reidratata l'uvetta attraverso una bagna che dura almeno quattro giorni. Gli aromi del Torcolato restano così imprigionati nell'uvetta e rimangono intatti anche dopo il passaggio nelle alte temperature del forno. Nessun aroma, né di sintesi né naturale, interferisce con il gusto del Torcolato, che resta integro e cristallino.
Per la preparazione del Panettone è stata scelta l'annata 2013, frutto di un'estate calda che ha regalato un Torcolato ricco e profumato, perfetto sia nell'impasto che come accompagnamento goloso. Aromi che saranno esaltati gustando il Panettone ad una temperatura non troppo bassa, ideale tra i 25 e i 30 gradi centigradi.
É possibile acquistarlo nel suo formato da 1 o 3 kg nelle migliori enoteche e gastronomie d'Italia o direttamente in cantina. Prezzo del panettone 28 euro per il panettone nel formato più piccolo, o 60 euro comprensivi di bottiglia di Torcolato da 375 ml e cassettina in legno.
Michele Bertuzzo
Lo chef Filippo Sinisgalli alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Lo chef de Il Palato Italiano, in partnership con l’Accademia Bocuse d’Or Italia, è stato invitato per uno show cooking di alto livello
Sabato 10 novembre ore 18:00 |- Sala Beppe Fenoglio - Cortile della Maddalena
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, in programma dal 6 ottobre al 25 novembre 2018, è considerata una delle kermesse gastronomiche più importanti in Italia, che ogni anno richiama estimatori da tutto il mondo. Arrivata alla sua 88esima edizione, più che una manifestazione è un grande contenitore di eventi, che hanno come tema lo stretto legame tra cultura, territorio e gastronomia e come unico protagonista il pregiato Tartufo Bianco d’Alba, declinato in tante ricette prelibate.
La città di Alba rinnova dunque l’atteso appuntamento d’eccellenza e per l’edizione 2018 ha invitato lo chef stellato Filippo Sinisgalli per uno show cooking di alto livello che si terrà presso la Sala Beppe Fenoglio, nel Cortile della Maddalena, alle 18:00 di sabato 10 novembre. Per l’occasione lo chef porterà in scena “Uovo, oro e tartufo... tesori della terra”, una delle sue preparazioni più emblematiche in grado di valorizzare al massimo il sapore e l’aroma dell’oro bianco delle Langhe, attraverso sapienti abbinamenti gourmet.
Filippo Sinisgalli
Lo chef Filippo Sinisgalli ha fatto della ricerca e della selezione delle eccellenze del Belpaese la sua missione e con Il Palato Italiano porta in giro per il mondo eleganza, stile e la cucina che ci distingue. Il Palato Italiano è infatti una realtà impegnata nella scoperta, nella valorizzazione e nella divulgazione dell’arte culinaria italiana attraverso attività esperienziali, culturali e una meticolosa selezione di prodotti enogastronomici di eccellenza.
Filippo Sinisgalli vanta importanti esperienze a livello nazionale e internazionale: all’Esplanade di Desenzano, come formatore dei team di brigata dell’Armani Hotel a Dubai e alla locanda Mezzosoldo in Val Rendena (TN), dove ha ottenuto la stella Michelin; un percorso che ha avuto inizio con un’articolata e strutturata formazione a stretto contatto con Gualtiero Marchesi. Nell’aprile 2018 è stato eletto segretario generale di Euro-Toques Italia, l’associazione fondata da Marchesi che a lungo ne resse la presidenza.
Nella mente e nelle mani di Filippo risiede una maestria che nasce dall’amore per l’equilibrio e l’armonia, la cui espressione passa dalle sue ricette. “Il Palato Italiano ha modificato geneticamente il mio essere cuoco” – racconta Sinisgalli – “il rispetto delle stagioni, il km vero (non zero), il rapporto con i produttori, la costante ricerca e la trasformazione di tutto questo in sapori da portare in giro per il mondo hanno fatto in modo che la mia cucina si trasformasse nella filosofia di pensiero di un’azienda”.
Come partecipare
Sul sito dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è possibile acquistare i biglietti online:
https://www.fieradeltartufo.org/eventi-fiera-del-tartufo/chef-filippo-sinisgalli/
Il Palato Italiano nasce come food hunter e coach di brigate di cucina professionali. Sotto l’egida di due ambassador in grado di valorizzare i prodotti e i giovani talenti, l’Executive Chef Filippo Sinisgalli e il Maestro di Cerimonie e Sommelier Tiziana Sinisgalli, crea food experience su misura dall’impronta rigorosamente italiana. Los Angeles, New York, Miami, Londra e ovviamente Italia sono i mercati in cui Chef@Home ed eventi tailor made sono più richiesti; destinazioni raggiunte grazie a un preciso calendario di appuntamenti su prenotazione, che vedono la brigata impegnata in una tournée, proprio come un artista in concerto. Il Palato Italiano, infatti, nel suo headquarter bolzanino, riesce a “offrire del tempo di qualità” a quei clienti che decidono di farsi coccolare nei 1000 m2 a disposizione (lezioni one to one, teambuilding, weekend customizzati), oltre a firmare il percorso educativo e sensoriale di coloro che porteranno la bandiera italiana anche oltreoceano.
www.mirocomunicazione.com