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VINO: CHIUDE COLLISIONI JESI E RILANCIA SUL 2019
IAN D’AGATA: VERDICCHIO PUNTI SU LONGEVITA’, E’ TRA I GRANDI BIANCHI DEL MONDO
“Sono molte le indicazioni positive della full-immersion enologica che si è chiusa oggi a Jesi. La prima è che il Verdicchio si conferma straordinario attrattore per il territorio e per le altre denominazioni meno conosciute; la seconda è – a detta dei 32 esperti internazionali provenienti da 13 Paesi – che la strada delle qualità imboccata è quella giusta. Per lo stesso periodo del prossimo anno stiamo lavorando su un grande evento internazionale dedicato a un autoctono che da simbolo regionale si identifica sempre più tra i vini bandiera nazionali”. Lo ha detto, oggi in chiusura di Collisioni Jesi, il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini Alberto Mazzoni. L’evento business, organizzato dal consorzio marchigiano e dal direttore scientifico di Indigena, Ian D’Agata, è stato dedicato al 50° della Doc Verdicchio dei Castelli ma anche alle altre denominazioni dell’area (Verdicchio di Matelica, Lacrima di Morro d’Alba, Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi e Serrapetrona).
Per Ian D’Agata, senior editor di Vinous e direttore scientifico di Indigena: “Il Verdicchio si conferma essere una delle migliori varietà bianche del mondo, che dà vini freschi e beverini ma soprattutto capaci di grande longevità, con prodotti che possono invecchiare tranquillamente 20 anni proprio come i Chablis, i Riesling alsaziani e tedeschi e altri grandi vitigni. E quella dell’invecchiamento è ora la specificità più importante da far conoscere all’estero, perchè in questo modo – ha concluso - automaticamente e quasi senza fatica il Verdicchio diventerà un prodotto importantissimo per tutti i sommelier del mondo che vorranno questi vini anche per creare verticali in carta”.
A Collisioni Jesi, che si è chiusa proprio con una degustazione storica Old but gold, ha partecipato un pacchetto di selezionatissimi stakeholder provenienti dai principali Paesi importatori di vino: Usa (6 operatori), Russia e Cina (4), Canada, Francia e Regno Unito (3), Giappone e Svezia (2), Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera e Ungheria. Un’occasione anche per far conoscere a giornalisti e operatori del settore i luoghi simbolo del paese di Federico II, a partire dal concerto inaugurale con divagazioni leopardiane al Festival Pergolesi Spontini fino alle opere di Lorenzo Lotto della Pinacoteca civica e alla mostra sul Novecento quotidiano di Betto Tesei. Il vigneto Marche - con 20 denominazioni e 17.000 ettari complessivi di vigneto di cui 4.500 ristrutturati e rinnovati negli ultimi 10 anni - fattura annualmente circa 150 mln di euro, con una crescita delle esportazioni di oltre il 50% nell’ultimo decennio. Circa 18 milioni le bottiglie di Verdicchio dei Castelli di Jesi prodotte ogni anno, per circa la metà destinate all’export. Con quello di Matelica, l’autoctono marchigiano è il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane negli ultimi 4 anni.
ELENCO AZIENDE PARTECIPANTI: Belisario, Bisci, Boccafosca, Bucci, Casalfarneto, Colognola, Colonnara, Coroncino, Crespaia, Fattoria Forano, Fattoria Nannì, Fazi Battaglia, Felici, Filodivino, Garofoli, Giovanni Giusti, La Staffa, Lucangeli Aymerich, Lucchetti, Marotti Campi, Moncaro, Montecappone, Pievalta, San Diego, Santa Barbara, Stefano Mancinelli, Tenuta dell'Ugolino, Terre di Serrapetrona, Tenuta di Tavignano, Tenute Pieralisi, Umani Ronchi, Vicari, Vignamato.
Ufficio stampa Istituto marchigiano di tutela vini - Imt: Ispropress
Simone Velasco, 327.9131676 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dacapo S.agr.r.l.- Sede operativa: Strada Asti-Mare 4 - 14041 Agliano Terme
Di Virgilio Pronzati
Dacapo S.agr.r.l. - Strada Brosia 26 - 12053 Castiglione Tinella - Sede operativa - Strada Asti-Mare 4 - 14041Agliano Terme - Tel 0141 964921- Fax 0141 964126 - Mob. 335 709 1570 - www.dacapo.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grignolino d’Asti Doc Renard 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Grignolino. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: 4/18. Fascetta Doc: ABBN07027868. Bottiglie Prodotte: 2.500. Prezzo medio in enoteca: € 11,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 3-4 anni. Evoluzione: giovane ma già discretamente equilibrato. Servizio: servire a 14°C in calici con stelo medio.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino scarico. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori di rosa selvatica, mora di rovo e pepe bianco. Sapore: secco, fresco, sapido, piacevolmente tannico, caldo (alcol), di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note floreali, fruttate e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Grignolino pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 53/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4
Dolcetto d'Alba Doc Cà ed Balos 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: 1701. Fascetta Doc: ABFX 07087977. Bottiglie prodotte: 1.100. Prezzo medio in enoteca: € 9,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di leggero affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 2 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 16°C in calici col stelo medio. Abbinamento: ravioli col sugo di coniglio, pollo ruspante in casseruola, toma di un mese.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico con orlo violaceo. Profumo: abbastanza intenso e persistente, sufficientemente fine, varietale, con sentori fruttati di ciliegia durona, marasca, mora di rovo e lieve vegetale. Sapore: secco, fresco e sapido, appena tannico, caldo (alcol), di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttato-vegetali
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Dolcetto pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 49/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore 5. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Majoli 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Ruchè. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 218. Fascetta Docg: ABAQ03594622. Bottiglie Prodotte: 7.500. Prezzo medio in enoteca: € 12,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 4 anni. Evoluzione: giovane ma già gradevole. Servizio: servire a 16-17°C in ampi calici col stelo medio. Abbinamento: taglierini con ragù di frattaglie, fegato con cipolle, anatra in agrodolce, pecorino di 4 mesi.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino con nuances porpora. Profumo: intenso, persistente, fine, con netti sentori di rosa selvatica appassita, mirtillo e mora maturi, cannella e pepe nero. Sapore: secco, sapido, leggermente fresco e tannico, caldo (alcol), pieno e persistente. Retrogusto: vena sapida e tannica, note floreali, fruttate e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Ruchè pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 54/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5 PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Sanbastiàn 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 4/17. Fascetta Docg ABFG09743947. Bottiglie prodotte: 12.000. Prezzo medio in enoteca: € 10,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi da medio-lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 4-6 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: ravioli col sugo d'arrosto, gallina bollita, stufato di montone, bra stagionato.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con netti sentori fruttati di ciliegia e prugna nera mature, corbezzolo, fieno di montagna e pepe nero. Sapore: secco, poco fresco ma sapido, giustamente tannico, molto caldo (alcol), pieno ma snello, persistente. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, vegetali e speziate.
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 50/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 4. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Superiore Valrionda 2015
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 417. Fascetta Docg: ABCK06957595. Bottiglie Prodotte: 7.000. Prezzo medio in enoteca: € 13,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi da lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 5-6 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in ampi calici col stelo medio. Abbinamento: cisrà, bollito misto, brasato al Barbera d'Asti, fontina d'alpeggio stagionata 5 mesi.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico tendente al granato. Profumo: intenso, persistente e fine, con sentori fruttati di mirtillo, mora di rovo e prugna nera maturi, nocciola secca, umori boschivi balsamici, bucce d'agrumi candite, cacao amaro e lieve boisè. Sapore: secco, fresco e sapido, giustamente tannico, molto caldo (alcol), di buon corpo e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, balsamiche e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare per circa due settimane a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botti di rovere e d'acciaio inox.
Punteggio totale: 54/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/tannicità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Nizza 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 1/16. Fascetta Docg: AAVJ01261981. Bottiglie Prodotte: 1.200. Prezzo medio in enoteca: € 21.00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 6-8 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in grandi calici col stelo medio. Abbinamento: brasato di manzo al Barbera d'Asti, stufato di cinghiale, cotoletta di cervo alla griglia, castelmagno stagionato un anno.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore granato carico. Profumo: molto intenso e persistente, fine, ampio e complesso, con netti sentori di ciliegia e prugna mature, bucce d'agrumi essiccate, mandorla e noce secche, erbe montane balsamiche, liquirizia amara e lieve boisè. Sapore: secco, fresco e sapido, piacevolmente tannico, caldo (alcol), di grande ma equilibrata struttura, di molta persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, vegetali balsamiche e speziate.
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare per oltre due settimane a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica, la lunga maturazione in botti di rovere e l'affinamento di almeno un anno in bottiglia.
Punteggio totale: 56/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Dorè Vino bianco dolce 2015
Categoria: Bianco dolce. Vitigno: Moscato bianco di Canelli. Bottiglia: 37,5 cl. Alcol: 11,5%. Lotto: 1501. Bottiglie Prodotte: 500. Prezzo medio in enoteca: € 18,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini bianchi dolci, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 2-3 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 10°C in piccoli calici a tulipano con stelo alto. Abbinamento: frittelle e charlotte di mele, strudel, bavarese alla nocciola igp piemontese, semifreddo al torroncino.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore giallo oro. Profumo: intenso, persistente. fine, varietale, con netti sentori fruttati di gelatina di pesca gialla e albicocca mature, vaniglia, confetto e di panettone. Sapore: dolce ma non stucchevole per freschezza e sapidità, quasi vellutato, di buona pienezza e persistenza aromatica. Retrogusto: dolce con vena sapida, note fruttate e speziate.
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Moscato bianco di Canelli fatte appassire in cassette e pigiate. Il denso mosto ha fermentato lentamente a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la filtrazione sterile e l'imbottigliamento.
Punteggio totale: 51/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 4. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
ARTE E VINO CONVOLANO A NOZZE NEI CASTELLI DELLA PROVINCIA DI SIENA
Dall’8 settembre al 7 ottobre 5 fine settimana da non perdere tra suggestione e gusto
con “Arte nel calice"
Degustazioni di vino, esposizioni di artisti emergenti, concerti jazz e momenti di approfondimento in location d’eccezione; nell’ordine il Castello di Albola, il Castello di Grotti, Castello Banfi, il Castello di Bossi, il Castello di Meleto E il Castello La Leccia
Arte e vino convolano a nozze nei castelli della provincia di Siena. Dall’8 settembre al 7 ottobre 5 fine settimana da non perdere tra suggestione e gusto con “Arte nel calice”. Degustazioni di vino, esposizioni di artisti emergenti, concerti jazz e momenti di approfondimento tutti da vivere nel segno delle eccellenze made in Siena in location d’eccezione; nell’ordine il Castello di Albola a Radda in Chianti, il Castello di Grotti a Monteroni d’Arbia, Castello Banfi a Poggio alle Mura a Montalcino, il Castello di Bossi a Castelnuovo Berardenga, il Castello di Meleto a Gaiole in Chianti e il Castello La Leccia a Castellina in Chianti.
La manifestazione che mira alla valorizzazione del vino e, al contempo, alla promozione dei giovani artisti in un connubio di eccellenze, è organizzata dalla Fondazione Vacchi insieme all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena con il patrocinio della Regione Toscana e in collaborazione con Camera di Commercio di Siena, Siena Jazz, Accademia delle Belle Arti di Firenze, PiùDesign e M’Art.
Il Programma
Castello di Albola 8-9 settembre Il taglio del nastro di Arte nel Calice sabato 8 settembre alle 10.30 al Castello di Albola con la presentazione dell’artista Nicoletta Gemignani. All’inaugurazione parteciperanno il presidente del Consiglio Regionale Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Radda in Chianti Pier Paolo Mugnaini, il presidente di Upa Siena Giuseppe Bicocchi, il vicepresidente della Fondazione Vacchi Marco Spinelli e il curatore artistico professor Adriano Bimbi. Alle ore 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 9 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Albola.
Castello di Grotti 15-16 settembreSabato 15 settembre alle 17.30 al Castello di Grotti la presentazione dei giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze Gemma Mazzotti, Giuseppe Amorim Esposito, Luca Ceccherini, Angela D’Ospina, Francesco Pirazzi; alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 16 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Grotti.
Castello Banfi 22-23 settembreSabato 22 settembre alle 17.30 a Castello Banfi la presentazione dell’artista Nelson Salvestrini; alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 23 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre a Castello Banfi.
Castello di Bossi 29-30 settembre Sabato 29 settembre alle 17.30 al Castello di Bossi la presentazione dell’artista Carmelo Cutuli con visita alla mostra e degustazioni di vini.Domenica 30 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Bossi.
Castello di Meleto 6-7 ottobreSabato 6 ottobre alle 10.30 al Castello di Meleto il dibattito sul tema “La qualità dell’enogastronomia in Italia”, partecipano l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli. Alle ore 17.30 la presentazione dell’artista Monica Bartalozzi, alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 7 ottobre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Meleto.
Castello La Leccia dal 7 settembre al 7 ottobrePer un mese esatto da venerdì 7 settembre a sabato 7 ottobre al Castello La Leccia la possibilità di visitare la mostra degli artisti Carmelo Cutuli e Chiara Crescioli
Impress.it
Illustri persuasioni. Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce - Verso il boom! 1950 – 1962
Treviso. Museo Nazionale Collezione Salce
29 settembre 2018 - 17 marzo 2019
Mostra a cura di Marta Mazza
Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019, Verso il Boom! 1950 – 1962. Conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo cui è stata affidata, a cura di Marta Mazza, l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce, in Treviso.
La mostra ci introduce – anticipa il Direttore del Polo Museale Venete, Daniele Ferrara - - ai meandri più sorprendenti e meno conosciuti della Collezione Salce proponendone le creazioni più recenti: quelle che, dal secondo dopoguerra fino al 1962 - anno estremo tanto dell’attività collezionistica quanto della vita di Nando Salce - raccontano lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva e preludono al vero boom economico e demografico che si configurò negli anni successivi”.
“Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese”, scrive la curatrice Marta Mazza, che del Museo Nazionale Salce è il Direttore.
“E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza”.
“Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini - è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel - o ne rinnovano radicalmente i modi - Carboni, Nizzoli - beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell’ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto - nemmeno più così indispensabile - in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano.
Giovani geni venuti dal nord - lo svizzero Huber, l’olandese Noorda, il tedesco Engelmann - intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini così perfettamente attuali da essere oggi, a settant’anni di distanza, vive e storiche al contempo.
Ma infine, nel generale innamoramento per l’America - da cui arrivano bevande, detersivi e agenzie pubblicitarie, minime avanguardie tangibili di quello che resta un sogno ancora lontano - spicca il caso tutto italiano di Armando Testa: ispirato dai precorrimenti di Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si rivelerà a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”.
Alla mostra storica, il Museo Salce eccezionalmente affianca una ulteriore esposizione. Collegata a Treviso Comic Book Festival 2018. Si tratta della monografica di Riccardo Guasco intitolata “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, curata da Nicola Ferrarese.
Guasco è tra gli artisti contemporanei che meglio interpretano “il manifesto illustrato” e per questo suo confronto con i grandi del cartellonismo e della comunicazione gli Anni del Boom ha scelto di proporre 8 suoi manifesti inediti, realizzati per l’occasione, sul tema della sostenibilità ambientale.
Riccardo Guasco ridisegna uno stravolgimento parallelo a quello che, dagli anni ’50 in poi, i nuovi prodotti di consumo portarono nella vita degli italiani, svelandoci le pubblicità di nuovi e miracolosi prodotti immaginari, tutti rigorosamente sostenibili, tutti assolutamente bio.
Dai sacchetti ecologici alle automobili “autoricaricanti”, dal ristorante a impatto zero ai prodotti di cosmesi non testati su animali, dall’allevamento delle api da balcone alla casa intelligente.
Info: www.collezionesalce.beniculturali.it
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Simone Raddi)
"UN RISULTATO STORICO PER L'ALTO ADIGE": Epocale!
100/100 di PARKER A EPOKALE della CANTINA TRAMIN
"UN RISULTATO STORICO PER L'ALTO ADIGE"
Il Gewürztraminer Epokale 2009 giudicato con punteggio pieno da Wine Advocate di Robert Parker. È la prima volta per un vino bianco italiano.
Il Gewürztraminer Epokale di Cantina Tramin conquista i 100 punti di Robert Parker Wine Advocate. Il giudizio, frutto delle ultime degustazioni di vini italiani condotte da Monica Larner, è stato pubblicato sul sito www.robertparker.com.
Si tratta di un risultato storico – commenta Wolfgang Klotz, direttore commerciale della Cantina Tramin – per la prima volta Robert Parker premia un vino bianco italiano con 100/100 e per la prima volta questo punteggio va ad un vino non prodotto in Toscana o Piemonte. Siamo molto orgogliosi di aver portato questo riconoscimento in Alto Adige".
La guida di Robert Parker, definito da The Wall Street Journal "il più potente critico di vino contemporaneo", rappresenta un punto di riferimento per i mercati di tutto il mondo. Dall'inizio della pubblicazione dei suoi bollettini nel 1978, Parker ha giudicato oltre 35.000 vini italiani, conferendo per 14 volte il massimo punteggio, per la maggior parte a Barolo e Brunello.
"Siamo davvero onorati per questa valutazione – commenta Willi Stürz, kellermeister di Cantina Tramin e padre di Epokale – rappresenta una grande soddisfazione che voglio condividere con tutti i soci e i collaboratori della cantina".Il progetto di Epokale nasce infatti da lontano e dalla volontà di Cantina Tramin, realtà cooperativa di Termeno con circa 300 soci, di esplorare le potenzialità di longevità del Gewürztraminer. A partire dalle vendemmia 2009 sono stati selezionati due tra i vigneti più vecchi, nei dintorni del maso Nussbaumer, sulla fascia collinare ai piedi del massiccio della Mendola, con esposizione a sud-est.
La raccolta è stata realizzata a fine ottobre con una resa in vigneto di 45 quintali per ettaro. Dopo la vinificazione con pressatura soffice, il vino ha sostato per 8 mesi sui lieviti prima di essere imbottigliato ed essere portato, ad agosto 2010, nella miniera di Monteneve, in Val Ridanna, ad oltre 2000 metri di quota. Qui è stato stoccato al buio, a 4 chilometri dall'imbocco della galleria e ad una profondità di 450 metri sotto la montagna. La temperatura di 11° e l'umidità del 90% sono costanti per tutto l'anno, la pressione atmosferica pari a quella esterna: condizioni ideali per un lento affinamento
"Epokale – conclude Stürz – è classificato come Spätlese per il suo elevato residuo zuccherino. Si tratta di uno stile che in Alto Adige era stato abbandonato da almeno due secoli. Poteva essere considerato un azzardo e siamo davvero felici che sia stato compreso e valutato positivamente".
Michele Bertuzzo