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AVOCADO SANDWICH BY PHILIP GUARDIONE IL NUOVO PIATTO PER L’ESTATE DI PICCOLA CUCINA NEW YORK
Avocado Sandwich
L’executive Chef di Piccola Cucina, Philip Guardione per l’estate 2018 ha inserito in menù un nuovo piatto estivo, semplice, completo e sfizioso: l’avocado sandwich by Philip Guardione.
A base di ingredienti, freschi e leggeri, l’avocado sandwich è già tra i piatti più serviti nei ristoranti newyorkesi di Piccola Cucina e il piatto più richiesto nel ristorante di Ibiza dove è stato proposto già la scorsa estate.
La ricetta è semplice: un avocado intero, carpaccio di ricciola, tipico pesce siciliano, crudo tagliato sottile, quinoa croccante , sedano fresco sottile, salsa di passion fruit e yogurt greco. Per il perfetto avocado sandwich bisogna scegliere un avocado morbido, tagliarlo a metà e sbucciarlo stando attenti a non romperlo e passarle le due parti sulla quinoa croccante.
Philip Guardione
Nel frattempo spalmare la salsa passion fruit e un cucchiaino di yogurt greco sul piatto e appoggiare sopra una parte di avocado. Aggiungere il sedano fresco tagliato alla julienne e le fettine sottili di carpaccio di ricciola. Infine chiudere il sandwich con l’altra parte di avocado, una spolverata di quinoa croccante, condire il tutto con un filo di olio e un pizzico di sale.
Un piatto che unisce la tradizione siciliana alla nuova tendenza culinaria dell’avocado.
Carlotta Micol Brignoli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- 339 7787778
I COCKTAILS DELLO CHEF DE BAR STECHER DELL'HOTELl TERME MERANO
Il drink su misura, come un buon abito di sartoria. Questa è la specialità di Aaron Stecher, chef de bar dell’Hotel Terme Merano. «Tutti cercano un buon drink, io lo creo in base alla persona che ho davanti e alle sue necessità». Il suo regno è la Palm Lounge, dove delizia gli ospiti dell’hotel in riva al Passirio con i suoi originali cocktail
A ciascun cliente il proprio drink. Aaron Stecher, il barman dell’elegante Palm Lounge dell’Hotel Terme Merano, spiega quanto in questo mestiere sia importante la passione: «senz’altro la tecnica è indispensabile e va costantemente aggiornata, e deve essere accompagnata da creatività e voglia di sperimentare nuove idee e sapori. La capacità di unire la fantasia e l’intuito alla tecnica è quello che fa la differenza fra un bravo barkeeper e uno eccellente». Aaron dà vita alle sue creazioni nel Lounge e Wine Bar del Design Hotel altoatesino, luogo raffinato e allo stesso tempo accogliente dove passare piacevoli momenti in compagnia, sia per gli ospiti dell’hotel che come punto d’incontro serale per un aperitivo o per concludere la serata rilassandosi nell’atmosfera elegante e lussuosa in cui riecheggia il passato principesco della città, tanto amata da Sissi.
Un altro importante aspetto per Aaron è il contatto con le persone che, unito alla passione per questo mondo, lo ha spinto a scegliere questa strada, pur avendo in realtà studiato da meccanico. «Ogni ospite cerca quello di cui ha bisogno in quello specifico momento: chi vuole passare la serata romantica in coppia, chi divertirsi in compagnia, chi cerca la conversazione e chi invece il silenzio. Tutti certamente cercano un buon drink, e il mio compito è quello di crearlo proprio in base alla persona che ho davanti e alle sue necessità. Spesso infatti gli ospiti chiedono consiglio e chi sta dietro al bancone dev’essere comunicativo, avere la pazienza di ascoltare e capire i gusti del cliente per orientarsi nell’universo dei cocktail». Aaron può contare sulla collaborazione della sua valida squadra «Il team è cresciuto nell’ultimo anno da 2 a 6 persone, anche per l’apertura del nuovo Sky Bar nella Sky Spapanoramica, ed è importante avere dei collaboratori di fiducia per potersi dividere bene i compiti soprattutto nei momenti più pieni. Inoltre grazie alle serate musicali che spesso ospitiamo nei weekend, stiamo notando un crescente interesse anche da parte della gente del posto, possiamo quindi dire che la Palm Lounge sta diventando un piacevole luogo di incontro anche per i meranesi, oltre che per gli ospiti dell’Hotel Terme Merano».
Ma quanto è importante la presentazione visiva dei cocktail? «Anche l’occhio vuole la sua parte – dice Aaron – l’immagine fa parte dell’esperienza complessiva e completa la percezione sensoriale del drink. L’effetto WOW è dato prima di tutto dall’impatto visivo, che precede tutti gli altri sensi: il cocktail deve avere un aspetto invitante, raffinato o divertente in base alla natura del cocktail e degli ingredienti utilizzati. Oggi si predilige una decorazione semplice e discreta, con giochi di colore per dare ad esempio un contrasto anche visivo al drink». Del resto anche l’ambiente della Palm Lounge mostra un’attenzione ai dettagli e una ricercatezza nel design, dove prevalgono i colori rosso bordeaux e oro, eleganti e raffinati nell’ambiente dove convivono le tradizionali corna di cervo appese e le alte palme, pura leggerezza mediterranea. «L’atmosfera della Palm Lounge è davvero unica, rende ogni cocktail un’esperienza esclusiva».
Breve storia e curriculum di Aaron Stecher
Classe 1977, originario di Prato allo Stelvio (Val Venosta), alle spalle una formazione da meccanico aggiustatore. Nel 2000 lavora per qualche settimana come aiutante in un locale après ski e si appassiona all’ambiente e al mestiere, in cui comincia a specializzarsi, perfezionandosi con il “learning on the job”. Nel 2005 si trasferisce a Merano per lavorare nel noto cocktailbar “Rossini” e dal 2014 è chef de bar nella Palm Lounge dell’Hotel Terme Merano. Conosce benissimo la zona e ama intrattenere gli ospiti parlando di Merano e dintorni.
Isabella Feltrin +39 392 73 90 148
MONTEVERRO TRA LE ECCELLENZE DI CAPALBIOèVINO
L’azienda gioiello della costa D’Argento alla kermesse che promuove le eccellenze enologiche del territorio
Il mare lì a portata di mano, le colline verdi, i tramonti intensi e uno scenario da sogno fanno dacornice all’antico borgo medievale perfettamente conservato, dove è suggestivo passeggiare sulle mura e vedere a perdita d’occhio tutta la Maremma: questo è Capalbio, questo è il suo territorio, ricco di eccellenze enoiche.
Proprio con l’obiettivo di promuovere queste eccellenze, nasce Capalbioèvino, associazione culturale che riunisce 7 cantine della zona, realtà diverse ma tutte accomunate dalla produzione di etichette di altissima qualità, vini di carattere, dal respiro internazionale e contemporaneamente espressione del territorio che gli ha dato vita.
L’associazione – per il sesto anno consecutivo – organizza l’omonimo evento Capalbioèvino proprio con l’obiettivo di dare risalto a queste eccellenze vitivinicole. L’appuntamento è sabato 30 Giugno e tra i protagonisti di questa edizione ancora una volta Monteverro, cantina gioiello del capalbiese, fondata nel 2003 e che proprio quest’anno festeggia i 10 anni dalla prima vendemmia. Vanta oggi sei diverse etichette di grande pregio: Monteverro, Tinata, Chardonnay, Terra di Monteverro, Verruzzo e Vermentino. Vini unici, raffinati ed eleganti, specchio fedele delle dolci colline toscane che ne ospitano i vigneti.
Il borgo medioevale, in quella nota ai più come la Maremma del sud, si animerà dunque nel weekend con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico eterogeneo di semplici winelovers di diverse nazionalità, turisti curiosi ma anche esperti del settore la vitalità enologica del territorio. L’appuntamento è dalle 18.30 alle 23.00, in piazza Magenta. A fare da sottofondo alle degustazioni la musica della band di Matteo Maggio Trio. Da quest’anno saprà possibile anche fare degustazioni verticali – solo su prenotazione – durante le quali le aziende mettono a disposizione 3 diverse annate di una stessa etichetta, raccontate da produttore.
Ma non è tutto! Ad accompagnare questo progetto, che ha lo scopo principale di esaltare il territorio e i suoi tesori enogastronomici, anche “Arte & Vino”, un percorso eno-artistico - che si snoda tra le cantine di CapalbioèVino - e nel quale degustare le migliori produzioni della zona, attraversando aziende vitivinicole e i luoghi nei quali gli artisti si sono cimentati. La cantina Monteverro ospiterà per l’occasione l’opera “Qui e Ora” dell’artista friulana Elena Saracino.
La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Capalbio e la collaborazione dell’Associazione Culturale Il Frantoio nonché il sostegno della Banca TEMA
Per maggiori informazioni su Monteverro:
Per maggiori informazioni su Capalbioèvino:
Michela Mezzolo
Corso San Gottardo 19 - 20136 Milano
EUBIOCHEF: SFIDA DI CUCINA SALUTARE AL PROFUMO DI MARE
Vetrina Toscana e Fondazione Ant lanciano una raccolta di ricette per far apprezzare il gusto della salute. Dal 20 giugno al 14 settembre il contest sara' aperto a tutti gli appassionati di cucina
Eubiochef è un contest che ha lo scopo di sensibilizzare le persone ad una cucina salutare. Fare attenzione a cosa e come si mangia è la prima prevenzione. E’ importante, però, non solo mangiare in modo sano, ma anche gratificare gli occhi e il palato, per questo Fondazione ANT e Vetrina Toscana invitano chef, food blogger e semplici appassionati a mandare le loro ricette “eubiotiche” (dal greco eu-biotikós: che assicura il ben vivere).
In un periodo in cui l’attenzione al cibo è di gran moda, l’evento chiama a raccolta tutte le persone appassionate di cucina ponendo l’accento sul tema della prevenzione primaria per promuovere un corretto stile di vita, ingrediente fondamentale per il benessere psicofisico.
Per partecipare basta inviare la propria ricetta alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 14/9/2018, con il modulo scaricabile dal sito www.ant.it/toscana, preferibilmente con foto del piatto (con possibilità di variante nel rispetto della stagionalità), e con un’accurata descrizione della natura salutare della ricetta.
La qualità e stagionalità delle materie prime, le corrette tecniche di preparazione e cottura degli alimenti, le proprietà benefiche degli ingredienti utilizzati, possibilmente usando materie prime del litorale toscano, saranno i parametri principali di selezione dei migliori piatti. Le ricette dovranno essere legate al territorio toscano, per storia personale e tradizione.
Tra tutte le ricette pervenute, saranno selezionate le 10 migliori da un apposito comitato tecnico scientifico interno ad ANT insieme a un gruppo di esperti di enogastronomia e a Vetrina Toscana. Gli autori saranno chiamati ad affiancare gli chef per la preparazione dei propri piatti in uno showcooking nel corso della serata della semifinale che si terrà il 6 ottobre a Marina di Massa. I piatti, durante la serata della semifinale, saranno sottoposti a un'illustre giuria di chef, foodblogger, giornalisti che attribuiranno un premio per le 3 migliore ricette Eubiotiche.
Il pubblico che parteciperà all’evento, potrà degustare una rivisitazione delle ricette dagli chef e attribuire il proprio voto (di giuria popolare) al loro piatto preferito. La partecipazione alla serata avrà un’offerta minima per il pubblico che sarà interamente devoluta ad ANT per sostenere le attività gratuite di assistenza medica e psicologica domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica che la Fondazione porta avanti sul territorio.
Le 3 ricette finaliste saranno poi presentate in occasione della cena di gala che si terrà nel mese di novembre sulla costa toscana. In questa occasione sarà premiata la migliore ricetta Eubiotica. Il vincitore potrà realizzare la propria ricetta in diretta durante una trasmissione televisiva e avere il proprio piatto in un menù di uno dei ristoratori aderenti.
Le ricette pervenute e ritenute idonee saranno pubblicate sui social e sul portale di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.
Per info e regolamento: www.ant.it/toscana o www.vetrina.toscana.it
Daniela Mugnai
PLATINUM AL CHIANTI CLASSICO SELEZIONE SERGIO ZINGARELLI
“I premi e le pubblicazioni di settore ricoprono un ruolo importante nella conoscenza del valore delle nostre produzioni vinicole, e mettono in evidenza l’attenzione sulla ricerca di una qualità sempre più elevata nella quale l’azienda è impegnata. L’iniziativa ormai più che collaudata dei premi ai vini ha perciò anche lo scopo di stimolarci a raggiungere risultati ancora migliori per il futuro”.
Sergio Zingarelli, patron di Rocca delle Macìe, raccoglie così uno dei riconoscimenti tra i più apprezzati per i vini: la Platinum Medal del concorso internazionale DWWA 2018* che è stata attribuita al Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2014 di Rocca delle Macìe.
Un riconoscimento a livello internazionale importante non solo per una singola azienda, ma anche per l’immagine del vino italiano: “La sfida ad un posizionamento sempre più alto nella considerazione del valore del nostro vino si vince con la qualità -continua Zingarelli- sia sulla scena nazionale che soprattutto internazionale, laddove il vino è riconosciuto come uno dei simboli più pregiati del made in Italy”.
Il Decanter World Wine Awards 2018 è giunto alla sua quindicesima edizione ed è attualmente considerato tra i più prestigiosi al mondo grazie all’autorevolezza dei degustatori che fanno parte del panel e alla rigorosa procedura di selezione operata per arrivare all’assegnazione della medaglia più “pesante”, la Platinum.
Tale riconoscimento racchiude una grande valenza motivazionale per tutto lo staff Rocca: la Gran Selezione Sergio Zingarelli dell’annata precedente, la 2013, aveva conquistato “solo” la Gold Medal con 95/100 mentre con l’annata 2014 si arriva ai “pesanti” 97/100 che sono valsi la Platinum Medal.
Ne consegue, inoltre, che il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli ottiene la migliore attestazione per la qualità proprio in una annata come la 2014. Una vera conferma della affidabilità qualitativa del progetto Gran Selezione fortemente voluto da Sergio Zingarelli che aveva scommesso sull’ottima riuscita dei vini prodotti in questa difficile vendemmia. Era la fine di gennaio del 2017 quando, con sicurezza, Sergio Zingarelli dichiarava in una intervista all’Ansa: “Provocheremo il mercato con l’imbottigliamento del 2014, annata difficilissima con cui faremo pochissima ma sorprendente Riserva e non faremo l’Igt... quel che prima non era possibile fare col Sangiovese in purezza oggi si può fare”.
E così è andata, prova ne sono anche i risultati del Chianti Classico Gran Selezione Riserva di Fizzano 2014 premiato con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e con alti riconoscimenti nei concorsi internazionali.
*Durante il concorso DWWA 2018 sono stati valutati circa 17.000 vini da un team di 275 giudici. Sono state assegnate 50 medaglie Best in Show, 149 medaglie di platino, 439 medaglie d’oro, 3.454 medaglie d’argento e 7.079 medaglie di bronzo: il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2014 quindi è stato inserito nel ristrettissimo manipolo delle 149 Platinum Medal, di cui solo 25 in Italia e solo 3 nella categoria Gran Selezione per il Chianti Classico.
Rosanna Ferraro