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MONTEVERRO TRA LE ECCELLENZE DI CAPALBIOèVINO
L’azienda gioiello della costa D’Argento alla kermesse che promuove le eccellenze enologiche del territorio
Il mare lì a portata di mano, le colline verdi, i tramonti intensi e uno scenario da sogno fanno dacornice all’antico borgo medievale perfettamente conservato, dove è suggestivo passeggiare sulle mura e vedere a perdita d’occhio tutta la Maremma: questo è Capalbio, questo è il suo territorio, ricco di eccellenze enoiche.
Proprio con l’obiettivo di promuovere queste eccellenze, nasce Capalbioèvino, associazione culturale che riunisce 7 cantine della zona, realtà diverse ma tutte accomunate dalla produzione di etichette di altissima qualità, vini di carattere, dal respiro internazionale e contemporaneamente espressione del territorio che gli ha dato vita.
L’associazione – per il sesto anno consecutivo – organizza l’omonimo evento Capalbioèvino proprio con l’obiettivo di dare risalto a queste eccellenze vitivinicole. L’appuntamento è sabato 30 Giugno e tra i protagonisti di questa edizione ancora una volta Monteverro, cantina gioiello del capalbiese, fondata nel 2003 e che proprio quest’anno festeggia i 10 anni dalla prima vendemmia. Vanta oggi sei diverse etichette di grande pregio: Monteverro, Tinata, Chardonnay, Terra di Monteverro, Verruzzo e Vermentino. Vini unici, raffinati ed eleganti, specchio fedele delle dolci colline toscane che ne ospitano i vigneti.
Il borgo medioevale, in quella nota ai più come la Maremma del sud, si animerà dunque nel weekend con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico eterogeneo di semplici winelovers di diverse nazionalità, turisti curiosi ma anche esperti del settore la vitalità enologica del territorio. L’appuntamento è dalle 18.30 alle 23.00, in piazza Magenta. A fare da sottofondo alle degustazioni la musica della band di Matteo Maggio Trio. Da quest’anno saprà possibile anche fare degustazioni verticali – solo su prenotazione – durante le quali le aziende mettono a disposizione 3 diverse annate di una stessa etichetta, raccontate da produttore.
Ma non è tutto! Ad accompagnare questo progetto, che ha lo scopo principale di esaltare il territorio e i suoi tesori enogastronomici, anche “Arte & Vino”, un percorso eno-artistico - che si snoda tra le cantine di CapalbioèVino - e nel quale degustare le migliori produzioni della zona, attraversando aziende vitivinicole e i luoghi nei quali gli artisti si sono cimentati. La cantina Monteverro ospiterà per l’occasione l’opera “Qui e Ora” dell’artista friulana Elena Saracino.
La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Capalbio e la collaborazione dell’Associazione Culturale Il Frantoio nonché il sostegno della Banca TEMA
Per maggiori informazioni su Monteverro:
Per maggiori informazioni su Capalbioèvino:
Michela Mezzolo
Corso San Gottardo 19 - 20136 Milano
EUBIOCHEF: SFIDA DI CUCINA SALUTARE AL PROFUMO DI MARE
Vetrina Toscana e Fondazione Ant lanciano una raccolta di ricette per far apprezzare il gusto della salute. Dal 20 giugno al 14 settembre il contest sara' aperto a tutti gli appassionati di cucina
Eubiochef è un contest che ha lo scopo di sensibilizzare le persone ad una cucina salutare. Fare attenzione a cosa e come si mangia è la prima prevenzione. E’ importante, però, non solo mangiare in modo sano, ma anche gratificare gli occhi e il palato, per questo Fondazione ANT e Vetrina Toscana invitano chef, food blogger e semplici appassionati a mandare le loro ricette “eubiotiche” (dal greco eu-biotikós: che assicura il ben vivere).
In un periodo in cui l’attenzione al cibo è di gran moda, l’evento chiama a raccolta tutte le persone appassionate di cucina ponendo l’accento sul tema della prevenzione primaria per promuovere un corretto stile di vita, ingrediente fondamentale per il benessere psicofisico.
Per partecipare basta inviare la propria ricetta alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 14/9/2018, con il modulo scaricabile dal sito www.ant.it/toscana, preferibilmente con foto del piatto (con possibilità di variante nel rispetto della stagionalità), e con un’accurata descrizione della natura salutare della ricetta.
La qualità e stagionalità delle materie prime, le corrette tecniche di preparazione e cottura degli alimenti, le proprietà benefiche degli ingredienti utilizzati, possibilmente usando materie prime del litorale toscano, saranno i parametri principali di selezione dei migliori piatti. Le ricette dovranno essere legate al territorio toscano, per storia personale e tradizione.
Tra tutte le ricette pervenute, saranno selezionate le 10 migliori da un apposito comitato tecnico scientifico interno ad ANT insieme a un gruppo di esperti di enogastronomia e a Vetrina Toscana. Gli autori saranno chiamati ad affiancare gli chef per la preparazione dei propri piatti in uno showcooking nel corso della serata della semifinale che si terrà il 6 ottobre a Marina di Massa. I piatti, durante la serata della semifinale, saranno sottoposti a un'illustre giuria di chef, foodblogger, giornalisti che attribuiranno un premio per le 3 migliore ricette Eubiotiche.
Il pubblico che parteciperà all’evento, potrà degustare una rivisitazione delle ricette dagli chef e attribuire il proprio voto (di giuria popolare) al loro piatto preferito. La partecipazione alla serata avrà un’offerta minima per il pubblico che sarà interamente devoluta ad ANT per sostenere le attività gratuite di assistenza medica e psicologica domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica che la Fondazione porta avanti sul territorio.
Le 3 ricette finaliste saranno poi presentate in occasione della cena di gala che si terrà nel mese di novembre sulla costa toscana. In questa occasione sarà premiata la migliore ricetta Eubiotica. Il vincitore potrà realizzare la propria ricetta in diretta durante una trasmissione televisiva e avere il proprio piatto in un menù di uno dei ristoratori aderenti.
Le ricette pervenute e ritenute idonee saranno pubblicate sui social e sul portale di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.
Per info e regolamento: www.ant.it/toscana o www.vetrina.toscana.it
Daniela Mugnai
PLATINUM AL CHIANTI CLASSICO SELEZIONE SERGIO ZINGARELLI
“I premi e le pubblicazioni di settore ricoprono un ruolo importante nella conoscenza del valore delle nostre produzioni vinicole, e mettono in evidenza l’attenzione sulla ricerca di una qualità sempre più elevata nella quale l’azienda è impegnata. L’iniziativa ormai più che collaudata dei premi ai vini ha perciò anche lo scopo di stimolarci a raggiungere risultati ancora migliori per il futuro”.
Sergio Zingarelli, patron di Rocca delle Macìe, raccoglie così uno dei riconoscimenti tra i più apprezzati per i vini: la Platinum Medal del concorso internazionale DWWA 2018* che è stata attribuita al Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2014 di Rocca delle Macìe.
Un riconoscimento a livello internazionale importante non solo per una singola azienda, ma anche per l’immagine del vino italiano: “La sfida ad un posizionamento sempre più alto nella considerazione del valore del nostro vino si vince con la qualità -continua Zingarelli- sia sulla scena nazionale che soprattutto internazionale, laddove il vino è riconosciuto come uno dei simboli più pregiati del made in Italy”.
Il Decanter World Wine Awards 2018 è giunto alla sua quindicesima edizione ed è attualmente considerato tra i più prestigiosi al mondo grazie all’autorevolezza dei degustatori che fanno parte del panel e alla rigorosa procedura di selezione operata per arrivare all’assegnazione della medaglia più “pesante”, la Platinum.
Tale riconoscimento racchiude una grande valenza motivazionale per tutto lo staff Rocca: la Gran Selezione Sergio Zingarelli dell’annata precedente, la 2013, aveva conquistato “solo” la Gold Medal con 95/100 mentre con l’annata 2014 si arriva ai “pesanti” 97/100 che sono valsi la Platinum Medal.
Ne consegue, inoltre, che il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli ottiene la migliore attestazione per la qualità proprio in una annata come la 2014. Una vera conferma della affidabilità qualitativa del progetto Gran Selezione fortemente voluto da Sergio Zingarelli che aveva scommesso sull’ottima riuscita dei vini prodotti in questa difficile vendemmia. Era la fine di gennaio del 2017 quando, con sicurezza, Sergio Zingarelli dichiarava in una intervista all’Ansa: “Provocheremo il mercato con l’imbottigliamento del 2014, annata difficilissima con cui faremo pochissima ma sorprendente Riserva e non faremo l’Igt... quel che prima non era possibile fare col Sangiovese in purezza oggi si può fare”.
E così è andata, prova ne sono anche i risultati del Chianti Classico Gran Selezione Riserva di Fizzano 2014 premiato con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e con alti riconoscimenti nei concorsi internazionali.
*Durante il concorso DWWA 2018 sono stati valutati circa 17.000 vini da un team di 275 giudici. Sono state assegnate 50 medaglie Best in Show, 149 medaglie di platino, 439 medaglie d’oro, 3.454 medaglie d’argento e 7.079 medaglie di bronzo: il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2014 quindi è stato inserito nel ristrettissimo manipolo delle 149 Platinum Medal, di cui solo 25 in Italia e solo 3 nella categoria Gran Selezione per il Chianti Classico.
Rosanna Ferraro
DUOMO, KRЀSIOS, LUME, N’OMBRA DE VIN E IL PALAGIO DIVENTANO LE NUOVE KRUG AMBASSADE
Il Ristorante Duomo dello chef stellato Ciccio Sultano a Ragusa, Krèsios dello chef stellato Giuseppe Iannotti a Telese Terme, Lume dello chef stellato Luigi Taglienti a Milano, l’enoteca N’Ombra de Vin di Cristiano Corà a Milano e Il Palagio dello chef stellato Vito Mollica a Firenze, diventano Krug Ambassade ed entrano quindi a far parte del prestigioso network Krug che riunisce ristoranti, enoteche e hotel di tutto il mondo, che con eleganza e passione condividono ed esaltano la filosofia della prestigiosa Maison. Che si tratti di maestri a tre stelle Michelin o di stelle nascenti o di appassionati, i veri Krug Lovers infondono il loro spirito appassionato, determinato e creativo in tutto quello che fanno, facendosi veri portavoce di quelli che sono i valori su cui da sempre si basa la Maison Krug.
In Italia, attualmente, sono 23 le Ambassade appartenenti al network della prestigiosa Maison de Champagne Krug, la quale, da anni, rappresenta un chiaro sinonimo di eccellenza assoluta nel mondo delloChampagne e un simbolo indiscusso di uno stile inconfondibile e senza tempo. Ed è proprio per questo motivo che la Maison Krug è lieta di celebrare il talento dei cinque nuovi Krug Ambassadeurs: Cristiano Corà proprietario del gastro-eno-bar N’Ombra de Vin a Milano, lo chef 1 stella Michelin Giuseppe Iannotti del Ristorante Krèsios a Telese Terme in provincia di Benevento, lo chef 1 stella Michelin Vito Mollica del Ristorante Il Palagio al’interno del Four Seasons Hotel di Firenze, lo chef 2 stelle Michelin Ciccio Sultano del Ristorante Duomo a Ragusa e lo chef 1 stella Luigi Taglienti del Ristorante Lume a Milano, veri e propri Krug Lovers che condividono e sposano la filosofia della Maison e si faranno ambasciatori dei suoi valori con i propri clienti.
Lo Champagne Krug Grande Cuvée racchiude in sé l’anima della Maison, il grande savoir-faireche vede in armonia molteplici vitigni ed annate in un’unica Cuvée. Frutto di un attento lavoro che dura quasi 20 anni per la realizzazione di ogni singola bottiglia, Krug Grande Cuvée è creato ogni anno oltre la nozione stessa di Millesimato, ed è il risultato dell’assemblaggio di più di 120 vini diversi provenienti da oltre 10 annate differenti. Assemblare vini di molte annate così diverse dona a Krug Grande Cuvée la sua esclusiva pienezza di sapori e aromi, altrimenti impossibile da esprimere con vini di un’unica annata. È un’orchestra al completo, in cui tutti i musicisti suonano in piena armonia. Krug Grande Cuvée è lo Champagne simbolo ed espressione della Maison, che dal 2016 ha introdotto in etichetta l’Édition, per identificare più chiaramente ogni nuova ricreazione di Krug Grande Cuvée, che viene realizzata ogni anno a partire dalla fondazione della Maison. “Ogni Édition è diversa, creata da un esclusivo assemblaggio di vini, ma tuttavia condividono tutte un tratto familiare, un’espressione e un’eleganza tipicamente Krug”spiega Eric Lebel, Chef de Caves della Maison Krug.
CRISTIANO CORÁ – ENOTECA N’OMBRA DE VIN
Cristiano Corà è riuscito negli anni a rivisitare il passato in chiave moderna, dominando la scena milanese con il suo nuovo concetto di enoteca, un gastro-eno-bar, N’Ombra De Vin: ritrovo cult dall'aperitivo fino a tarda notte, fucina per eventi artistici e culturali, un'alcova per romantiche cene a due o pranzi di lavoro. O anche solo fidata cantina per acquistare le etichette più prestigiose.
“La Maison de Champagne Krug per me, rappresenta da sempre un forte sinonimo di raffinatezza ed eccellenza che si ritrova perfettamente in tutti i suoi pregiati vini. Se dovessi definire la Maiosn Krug in una frase, direi senza dubbio che per me Krug é lo Champagne” racconta Cristiano Corà.
GIUSEPPE IANNOTTI – RISTORANTE KRЀSIOS
Giuseppe Iannotti basa la sua filosofia sul concetto di “Modernismo” ovvero la continua necessità di rinnovare le ideologie e i metodi per renderli confromi alle nuove esigenze del mondo moderno.Quando pensa alla creazione di un nuovo piatto si concentra sui contrasti tra il vecchio e il nuovo, con il cuore nelle origini e nella tradizione e la testa nel mondo.
“Entrare a far parte del prestigioso circuito delle Krug Ambassade, è per me un grandissimo onore. Essere un Krug Ambassador è un ruolo molto importante e cercherò di trasmettere i profondi valori che caratterizzano la Maison Krug, attrraverso lo studio della perfetta sinfonia che un mio piatto può regalare in abbinamento ad un calice di Krug”, racconta lo chef Giuseppe Iannotti.
VITO MOLLICA – RISTORANTE IL PALAGIO
“Conoscere l’uomo dietro al prodotto” è il concetto su cui si basa la filosofia di Vito Mollica, da qui la sua ricerca personale a scovare mercati e piccoli produttori della campagna toscana che condividono con lui la passione per la qualità. Per lo chef il valore di ogni piatto è nella qualità degli ingredienti. Lo stile di cucinare di Mollica viene dal cuore, dai rapporti che instaura con i produttori e con la sua brigata, assicurandosi che nel suo ristorante i clienti si sentano come a casa.
“Ho sempre amato le eccellenze e penso che i miei ospiti debbano solo avere i migliori prodotti, gli stessi che io stesso amo. Ecco perché ritengo che Krug sia la scelta perfetta sia per me che per i miei clienti”, racconta lo chef Vito Mollica.
CICCIO SULTANO – RISTORANTE DUOMO
Per Ciccio Sultano, all’inizio di tutto, ci sono tre elementi fondamentali che sono l’olio, il grano e il sale. Secondo la sua filosofia è molto importante imparare a sentire il piatto con tutto il corpo: con la mente, con il cuore e con la pancia.
Quella che chiamiamo tradizione non è altro che l’innovazione di ieri e vale in tutti i campi, ancor di più per la cucina: per fare qualcosa di veramente nuovo bisogna saper tradire la tradizione.
“Sono felice di entrare a far parte dei Krug Ambassadors. Krug è una mia antica passione, almeno da quando – giovane apprendista diciassettenne - lavoravo al banco del bar Sweet di Vittoria. Fu allora, che lo assaggiai per la prima volta e quella memoria è ancora vivissima. Nel Ristorante di Ragusa Ibla, che ho appena rinnovato cercando l’armonia dei colori, la giusta intimità, la precisione del servizio, il senso siciliano dell’accoglienza, chi ama Krug è - e sarà – sempre di casa. La sua eleganza, la sua naturale nobiltà, può sposarsi anche con cose semplici e vere come una pasta con i ricci o la mia bottarga di tonno rosso. Con Krug non c’è limite alla provvidenza”, racconta lo chef Ciccio Sultano.
LUIGI TAGLIENTI – RISTORANTE LUME
Per Luigi Taglienti la cucina è sinonimo di elevazione e perfezionamento. Lo chef Taglienti è riuscito nell’intento di ricreare sfumature olfattive ed emotive contestualizzando la tradizione alla contemporaneità, regalando all’esperienza in sé, un’alternanza di sensazioni tattili e gustative che conferiscono brio, velocità, forza e freschezza ai suoi piatti.
“Considero la Maison Krug e la sua storia un grande sinonimo di eccellenza nel mondo. Per me, diventare un Krug Ambassador, è un grandissimo onore e sarà mio compito rappresentare la Maison Krug e i suoi valori. Mi piace immaginare i miei piatti, che esprimono la tradizione italiana in chiave moderna, abbianti alle note sinfoniche degli Champagne Krug” racconta lo chef Luigi Taglienti.
Krug è sempre stata all’altezza della sua reputazione, come prima e unica Maison de Champagne a creare Cuvée de Prestige anno dopo anno, sin dai suoi esordi. La Maison fu fondata nel 1843 da Joseph Krug, un idealista dallo spirito anticonvenzionale, con una filosofia di vita che non ammetteva compromessi. Poiché aveva capito che la vera essenza dello Champagne è il piacere in sé, il suo sogno divenne quello di offrire il meglio dello Champagne anno dopo anno indipendentemente dalle variazioni climatiche del periodo. La profonda attenzione al carattere del vigneto, il rispetto per l’individualità di ciascun appezzamento e dei suoi vini, oltre alla creazione di un’ampia cantina di vini di riserva di molte annate diverse, permisero a Joseph Krug di realizzare il suo sogno.
Con un approccio del tutto originale alla produzione dello Champagne decise di andare oltre la nozione stessa di millesimato per creare ogni anno la massima espressione dello Champagne. Fondò così una Maison in cui tutti gli Champagne hanno lo stesso livello di distinzione e ognuno illustra una particolare espressione della natura.
Sei generazioni della famiglia Krug hanno perpetuato il suo sogno arricchendo gli ideali e il savoir-faire del suo fondatore.
ROBERTA ANTONIOLI STUDIO PR - Ufficio Stampa Krug
Corso Magenta, 85| 20123 Milano | T +39 02 89354827
Premio Grappolo D’oro Clivus 2018 A Donatella Scarnati
Donatella Scarnati protagonista del Premio Grappolo d’oro Clivus 2018
La giornalista, prima donna ad essere insignita del riconoscimento, è stata premiata durante una partecipata serata nel Chiostro del Palazzo Vescovile di Monteforte "per aver presentato gli eventi sportivi con professionalità, competenza e passione, senza indulgere al divismo che ha ormai inquinato tutti i settori della comunicazione".
La nona edizione del Premio Grappolo d’Oro-Clivus, evento culturale di grande rilievo nel panorama veneto, organizzato da Cantina di Monteforte d’Alpone (VR), assieme al Gruppo Sportivo Val d’Alpone De Megni, ha lasciato il segno premiando per la prima volta una donna. Donatella Scarnati infatti, volto storico della Rai ed inconfondibile firma della trasmissione 90° Minuto, ha accolto, non senza un pizzico di emozione, il riconoscimento dalle mani del direttore della cantina Gaetano Tobin e dal presidente Massimino Stizzoli.
«Sono emozionata per quello che trovo un riconoscimento importante. Il vostro vino è come un campione dello sport: brillante, mai uguale, energizzante». La Scarnati ha parlato della sua passione di sportiva prima e di giornalista in seguito, e di come queste due passioni siano andate ad intrecciarsi in un unico percorso professionale. «Da bambina ero innamorata del tennis, ma amavo anche raccontare storie e solo in seguito ho capito come queste due attitudini potessero incontrarsi in un’unica professione – ha affermato la giornalista. – Essere giornalisti è quasi una missione che cambia la vita. Ricordo ancora quando andai in Umbria per intervistare Ravanelli e fui sorpresa dal terremoto: la mia intervista sportiva si trasformò in 5 giorni di inchiesta sul campo sul dramma dei terremotati e di quella che ancora oggi è una ferita che brucia nel nostro Paese. Ho dedicato la vita ad una passione ed il messaggio che lascio è proprio questo: qualsiasi passione può trasformarsi in una professione se fatta con impegno, sacrificio e dedizione».
Un evento piacevole e ricco di sostanza nel quale Cantina di Monteforte crede da sempre. «Siamo molto affezionati a questo premio – sottolinea Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte – poiché esso rappresenta un’occasione per alzare un momento lo sguardo dalle nostre vigne e ammirare la bellezza del paesaggio nel quale abbiamo l’onore di vivere. Il Premio Grappolo d’oro Clivus quest’anno tuttavia assume una valenza particolare: è stata premiata per la prima volta una donna, la giornalista Donatella Scarnati che, oltre ad essere una grande professionista, ci permette, con la sua presenza, di dare visibilità a tutte le donne che ogni giorno, alacremente, contribuiscono col loro lavoro e con la loro dedizione, a rendere grande la nostra Cantina e le nostre eccellenze enologiche».
Giornalista, commentatrice e conduttrice televisiva.
Nata a Cosenza nel 1955, laureata in Scienze Politiche, Donatella Scarnati entra nell’albo dei giornalisti nel 1981 e già dal 1984 diventa volto RAI. Contattata da Paolo Valenti è infatti la prima donna ad apparire stabilmente nei collegamenti della celebre trasmissione 90° minuto. Dal 1990 lavora come inviata speciale al seguito della Nazionale Italiana di Calcio mentre, in parallelo, dal 1992 al 1998 è conduttrice del TG1 Sport su RAI 1. Dal 2015 è responsabile del team di Rai Sport in occasione delle partite dell’Italia.
Scrittrice, autrice, personalità eclettica sempre garbata nello stile e mai invadente, Donatella Scarnati rappresenta davvero quel giornalismo fatto in punta di piedi al punto da rendere un fatto di cronaca un racconto gentile. A questo riguardo resta indimenticabile la sua seguitissima telecronaca in occasione dei funerai di Diana Spencer, il 6 giugno 1997, un dramma diventato fatto mediatico, come l’intera vita di Lady D, raccontato dalla Scarnati con professionalità ma soprattutto con rispetto.
In lei si riconosce una professionalità sincera, un volto affidabile che dà lustro al mondo del giornalismo, fatto con passione e consapevolezza, perché realizzato al fine di informare e mai di mettersi in luce.
Prima di lei sono stati insigniti del Premio Grappolo d'Oro Clivus: Marino Bartoletti, volto storico del giornalismo sportivo italiano in Rai e Mediaset (2017); Maurizio Belpietro, giornalista oggi fondatore e direttore del quotidiano “La Verità” (2016); Domenico Quirico, giornalista ed inviato di guerra de “La Stampa” (2015); Andy Luotto, attore e conduttore televisivo (2014); Mario Giordano, direttore del Tg4, Mediaset (2013); Massimo de’ Manzoni, vicedirettore vicario di “Libero” (2012); Gerardo Greco, conduttore di Agorà, programma di approfondimento di Rai Tre (2011); Mauro Mazza, già direttore di Rai Uno (2010). Nomi di prestigio che, da nove anni, Cantina di Monteforte accompagna sulle colline del Soave Classico, dando vita per l’occasione ad un vivace dibattito che spazia dalla cultura all’attualità.
Il Premio Grappolo d’Oro Clivus, giunto quest’anno all’edizione numero nove, è uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale veneto proprio in virtù dell’impegno di Cantina di Monteforte che, fondendo in un unico evento sport, cultura, amore per l’ambiente e vino di qualità, valorizza le eccellenze di un territorio al quale è profondamente legata.
La piacevole serata è stata poi suggellata da uno speciale brindisi col Soave Classico Clivus, la referenza di punta di Cantina di Monteforte, destinato solo all’alta ristorazione di qualità che quest’anno si è presentato con l’etichetta rinnovata nei colori, bianco, oro e verde, in omaggio al vino bianco Soave e alle sue verdi colline.
Nel corso dell’evento, condotto dalla giornalista Lucia Vesentini, è stata inoltre premiata Paola Dalli Cani, giornalista de L’Arena, “per la sua capacità di raccontare le peculiarità del territorio della Val D’Alpone e aver saputo testimoniare con passione, precisione e professionalità l’ultima edizione della Montefortiana”. Sono stati poi insigniti di una menzione d’onore, per il lavoro svolto durante la manifestazione sportiva, la redazione di Telenuovo, Alessandro Galli di Top Runner TV, la redazione di Telearena, Gianni Biasetto de “Il Mattino”, Claudio Pasetto e Federico Pradel di Verona Sette, l’operatore Franco Lanfredi, Matteo Guarda di San Bonifacio Week e Marco Bolla di Verona Fedele.
Cantina di Monteforte d’Alpone
Fondata nel 1952 da 80 vignaioli e posizionata nella zona del Soave Classico, Cantina di Monteforte conta 600 soci che vi conferiscono le uve migliori. I viticoltori con il loro lavoro difendono le proprie colline, consapevoli che da lì nasce la vera qualità. Oggi i soci coltivano circa 1.300 ettari di vigneti: il 30% della produzione totale di Soave Classico, il 10% della produzione di Soave Doc, il 5% della produzione totale di Lessini Durello, l’1% della produzione di Valpolicella Doc. Sono oltre 3 milioni le bottiglie prodotte all’anno: etichette apprezzate in Italia e all'estero, in particolare in Germania, Gran Bretagna e Paesi Scandinavi seguiti da Svizzera, Giappone, Stati Uniti.
Sport & colline: la Montefortiana
Sulle colline dove nasce il Soave Classico, si corre la celebre Montefortiana: la corsa podistica non competitiva organizzata dal Gruppo Sportivo Val d’Alpone De Megni, giunta quest’anno alla 42a edizione. Gemellata con la Maratona di New York, di Tai Pei e di Roma, ogni anno a gennaio richiama da tutto il mondo oltre 20.000 atleti che gareggiano tra i filari di garganega, il vitigno autoctono che dà vita al Soave.
Elena Traverso