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MASTRI BIRRAI UMBRI
inaugura il nuovo birrificio con malteria
15-16- 17 giugno a Gualdo Cattaneo, Perugia
Tre giorni per esplorare il gusto dell’autentica birra artigianale italiana. Con l’inaugurazione del nuovo birrificio, Mastri Birrai Umbri apre le porte del suo universo. Corsi di degustazione e tavole rotonde dedicate al mondo della birra, raccolta dell’orzo, visite guidate alla malteria e agli stabilimenti, sono solo alcuni degli elementi che renderanno speciale il viaggio nel gusto della vera birra artigianale italiana.
E non è tutto. Ad animare questa tre giorni di festa ci saranno performance live di street art, band locali, ospiti speciali e, per il gran finale di domenica sera, il concerto di Giò Sada & Barismoothsquad.
Aprile 2011 segna l’inizio dell’attività di Mastri Birrai Umbri. Giugno 2018 il birrificio artigianale di Gualdo Cattaneo apre le sue porte per mostrare il suo nuovo impianto di produzione, uno dei più grandi impianti di birra artigianale in Italia, la sua malteria, la più grande malteria di un microbirrificio in Italia se non in Europa,e tutti quei sapori del territorio umbro(orzo, grano, cicerchie, lenticchie e farro) che selezionati e miscelati in modo sapiente e originale sono il cuore di birre uniche e ricercate. Le birre dei Mastri Birrai Umbri.
Un nuovo birrificio da 70 ettolitri (il precedente era da 35 ettolitri, oggi dismesso e venduto a un birrificio di Berlino) per una produzione di birra che oggi si attesta intorno ai 25mila ettolitri l’anno ma che possiede un potenziale di ben 60mila ettolitri annui.
Una malteria, dalla capacità produttiva di 960 tonnellate annue nominali, che trasforma orzo e frumento in malto per la produzione della birra. Una malteria che produce malto anche per altri birrifici artigianali.
Perché la birra dei Mastri Birrai Umbri è un progetto che nasce dalla terra. Oltre mille ettari sono infatti coltivati con cura e attenzione per fare crescere le migliori materie prime. Oltre a farro, orzo e grano, anche cicerchie e lenticchie arrivano dai campi di proprietà intorno al birrificio (ma non solo) e sono tutti ingredienti che danno alle birre dei Mastri Birrai Umbri sapori unici. Birre dal gusto che nasce dalle terre umbre e dalla sapienza di anni di storia Farchioni. E non va dimenticato il luppoleto sperimentale innestato l’anno scorso alle spalle del birrificio.
Mastri Birrai Umbri nasce da un’idea e una passione di Marco Farchioni che diventano progetto insieme ai fratelli Giampaolo e Cecilia. Tutti rappresentanti dell’ultima generazione dei Farchioni che, dal 1780, sono sinonimo di agricoltura, trasformazione delle materie prime in alimenti e, soprattutto, olio extravergine di oliva e vino.
La Farchioni 1780 è infatti leader a livello mondiale nella realizzazione e commercializzazione di oli extravergini di oliva estratti a freddo.
Nella stessa zona, nell’Umbria più verde che dal 1780 vede la famiglia Farchioni impegnata nell’attività di diretta trasformazione dei prodotti agricoli, è nato il birrificio Mastri Birrai Umbri che persegue lo stesso modus operandi di quella che è ancora oggi una family company del comparto agroindustriale: coltivare, trasformare e imbottigliare.
Il tutto in un impianto all’avanguardia ma realizzato anche sfruttando il know-how che il gruppo Farchioni ha affinato in oltre due secoli di lavoro. Per quanto riguarda infatti la parte tecnica della malteria, infatti, Mastri Birrai Umbri ha attinto dall’esperienza dei Molini (Molini Farchioni che produce farine per professionisti pasticceri, panettieri e pizzaioli) e si è assicurato impianti ad alto tasso di innovazione e tecnologia. Il birrificio ha inoltre una sala cottura di tradizione bavarese e anche in questo vantano macchinari ad alta tecnologia per assicurare dei prodotti buoni e costanti nel tempo.
Birre tutte rigorosamente non filtrate e non pastorizzate. Birre artigianali.
MASTRI BIRRAI UMBRI È SENZA DUBBIO
UN BIRRIFICIO AGRICOLO CHE PRODUCE BIRRA ARTIGIANALE
E il 15-16-7 giugno si potrà vedere da vicino questa grande realtà artigianale. Sarà infatti il weekend dell’Umbria Beer Fest. #UmbriaBeerFest
· Una famiglia che da dieci generazioni si dedica alla terra e ai suoi frutti apre per la prima volta le porte del suo ultimo progetto. Mastri Birrai Umbri è un universo in cui la qualità delle materie prime, la competenza di professionisti e la passione per un’arte antica sono solo alcuni degli elementi che rendono questo birrificio unico al mondo.
Tre giorni di attività per celebrare l’autentica birra artigianale italiana.
Sono stati organizzati dei percorsi sensoriali per esplorare con i cinque sensi l’universo del gusto, visite guidate nel nuovo birrificio e nella malteria.
Si potrà assistere alla raccolta dell’orzo, partecipare a tavole rotonde dedicate al mondo della birra come anche a degustazioni delle birre artigianali Mastri Birrai Umbri.
E poi tanto food: burger di Chianina con pane di pizza, hot dog norcino, fish&chips con pesce persico di lago e patate di Colfiorito, pizza.
E cocktail con birra.
E poi ancora, un contest musicale dal sapore umbro, performance live di street art, un instant win e il miglior intrattenimento, con dj set durante ogni serata e gran finale con il concerto di Giò Sada & Barismoothsquad, sono solo alcuni degli elementi che renderanno unica l’inaugurazione del nostro birrificio.
L’ingresso all’Umbria Beer Fest è libero ma la prenotazione online è suggerita.
Per chi si REGISTRA SU www.umbriabeerfest.it IN OMAGGIO UN FREE FOOD & DRINK.
Per i tour di birrificio e malteria ci si può prenotare in loco, alle casse dedicate.
Qui www.umbriabeerfest.it/wp-content/uploads/2018/05/Programma-Umbria-Beer-Fest.pdf il programma completo della tre giorni.
Come arrivare
DA PERUGIA E DA TERNI
S.S: E45 – USCITA RIPABIANCA
Direzione Gualdo Cattaneo (PG)
Via Madonna del Puglia SNC
MASTRI BIRRAI UMBRI
Mastri Birrai Umbri è un birrificio agricolo che produce birra artigianale.
Mastri Birrai Umbri controlla quella che è una delle filiere più corte d'Europa, dalla coltivazione e selezione accurata delle materie prime, alle fasi di trasformazione e produzione, fino al design delle bottiglie e alla distribuzione.
Le birre prodotte sono tutte non filtrate e non pastorizzate, prodotte attraverso il processo artigianale dell’alta fermentazione e della rifermentazione in bottiglia.
Le birre Mastri Birrai Umbri sono distribuite nella Grande Distribuzione e nell’HORECA e quindi in quota predominante in formato bottiglia (in formato da 750 ml e 375 ml). Il 20% prende la via dell’export che ha in Cina, Regno Unito e Germania i suoi principali mercati di riferimento.
Valentina Brambilla
IL PROSCIUTTO CRUDO DI CUNEO DOP PRESENTATO ALLE AUTORITÀ' E AGLI OPERATORI DI MERCATO
Il tavolo dei relatori
Successo per l’iniziativa “Porte aperte del Prosciutto Crudo di Cuneo Dop” che si è svolta lunedì 4 giugno al prosciuttificio Carni Dock di Lagnasco con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare le innumerevoli qualità di questa eccellenza cuneese. Al workshop hanno partecipato quasi 300 persone, tra di loro anche molte personalità politiche, civili e militari, che hanno potuto scoprire i segreti del prelibato salume cuneese e conoscerlo poi a fondo nella successiva degustazione guidata al Castello di Lagnasco.
In particolare erano presenti il Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, i senatori Giorgio Bergesio, Marco Perosino e Mino Taricco. Presente, inoltre, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero. Nella degustazione il Prosciutto Crudo di Cuneo Dop ha incontrato altre prelibatezze del territorio, come i formaggi Bra e Raschera Dop e i vini del Piemonte.
Alcune cosce di Prosciutto di Cuneo DOP
“Sono felice di rimarcare ciò che è stato fatto in questi anni – commenta Chiara Astesana, presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo -. Quando siamo partiti, alla fine degli Anni ’90, non pensavamo di raggiungere un risultato simile.Nel 2009, dopo aver ottenuto il riconoscimento dalla Comunità Europea, durante la presentazione dissi che avevamo raggiunto un primo traguardo ma che molta strada rimaneva da fare. Ho avuto la fortuna di trovare in Luigi Allasia, amministratore delegato Carni Dock, la persona che ha condiviso con me questo progetto, non è stato facile perché dovevamo distinguerci da altri marchi nazionali ben più strutturati del nostro. Per farlo dovevamo puntare su un prodotto di alta qualità, prodotto in modo artigianale. Siamo partiti con una produzione di 2 mila pezzi, l’anno scorso siamo arrivati a 14 mila. Quest’anno puntiamo a 16 mila. Questa è la conseguenza della politica dei piccoli passi, lavorando duramente, senza fretta ma con tanta determinazione”. “È stata una giornata di festa perché abbiamo avuto il piacere di avere come ospiti i nostri clienti che acquistano e apprezzano il Crudo di Cuneo – aggiunge Luca Allasia, amministratore delegato pro tempore di Carni Dock -. Siamo l’unica realtà ad avere il macello vicino al prosciuttificio, con suini a km zero, provenienti da allevamenti selezionati della provincia di Cuneo, di Asti e da 54 Comuni da quella di Torino. Inoltre, grazie alla carta d’identità fissata ad ogni prosciutto, leggibile con un QR code, si può conoscere l’esatta provenienza del prodotto, garanzia unica di un prosciutto Dop”.
Un momento della visita
Durante il pomeriggio, i partecipanti hanno potuto conoscere più a fondo la produzione del Crudo di Cuneo, scoprendo così tutte le fasi di lavorazione del prodotto: la salagione (1° sale e 2° sale), il periodo di riposo, la pre-stagionatura – durante la quale vengono eseguite due o più applicazioni di sugna (sugnatura) allo scopo di proteggere la parte della coscia non ricoperta dalla cotenna – e la successiva di stagionatura che può durare anche più di un anno. Complessivamente il processo produttivo dura 24 mesi. Dal punto di vista nutrizionale il prosciutto Crudo di Cuneo Dop appartiene alla categoria dei salumi magri, con basso contenuto di sale. La riduzione del contenuto di sale è consentita dalle condizioni igieniche ottimali nelle quali vengono lavorate le cosce e dal rispetto rigoroso della catena del freddo nelle prime settimane di lavorazione.
L’iniziativa rientra in un programma di azioni più complessivo realizzato insieme ai Consorzi di Tutela dei formaggi Bra e Raschera Dop e al Consorzio vini del Piemonte ed è cofinanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del PSR 2014.2020 Misura 3.2.1.
ENOTECA DIFFUSA: L’ECCELLENZA VITIVINICOLA TORINESE PROTAGONISTA DI COCKTAIL E RICETTE INEDITE
Da venerdì 8 a sabato 16 giugno, nell’ambito del calendario di eventi Bocuse d’or Europe Off 2018, torna a Torino Enoteca Diffusa. Il progetto, ideato dall’Associazione Via Baretti, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino con il patrocinio del Comune di Torino e da Slow Food Torino, è nato con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il meglio della produzione vitivinicola DOCG e DOC del territorio torinese attraverso l’arte della mixologiae la creazione di originali e artistici cocktail, ma anche di piatti inediti e saporiti.
30 locali della movida torinesema anche osterie e ristoranti, tra San Salvario, Vanchiglia, Regio Parco, Quadrilatero, Gran Madre e Piazza Vittorio Veneto, apriranno quindi le loro drink liste i loro menù alle etichette delle sette denominazioni di origine del torinese (Erbaluce di Caluso, Canavese, Carema, Freisa di Chieri, Collina Torinese, Pinerolese e Valsusa) selezionate dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito del progetto Torino DOC (http://www.torinodoc.com), in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino.
Sarà quindi possibile assaporare cocktail e piatti creati ad hoc (con i vini della Provincia come ingredienti principali), che i bartender e gli chef dei singoli locali proporranno in base alla loro creatività, in un itinerario culturale che copre l’intera giornata fino a tarda ora, grazie al coinvolgimento di alcuni dei locali notturni più in voga del capoluogo piemontese.
In allegato la lista dei locali aderenti all’iniziativa
Per maggiori informazioni sul progetto Enoteca Diffusa si può visitare la pagina www.facebook.com/EnotecaDiffusa/o le pagine web/facebook dei singoli locali.
Sempre nell’ambito di Enoteca Diffusa, martedì 12 giugno il locale Affini, in collaborazione con QC Terme Torino, propone l’evento Welness Mixology. Il consueto aperitivo di QC Terme sarà impreziosito dai cocktail preparati da Livio Buscaglia. Il giovane bartender torinese miscelerà la tradizione TIKIcaraibica con i vini della provincia di Torino e le mele delle antiche varietà delle Valli di Lanzo, all’interno un progetto volto alla valorizzazione e alla promozione di uno dei prodotti tipici di questo affascinante angolo del Piemonte.
Ufficio Stampa Enoteca Diffusa - Stefano Bosco - Tel.338.9321089 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“IL CALORE DELLA TERRA”: A ARCIDOSSO (GR) L'ESTATE INIZIA A TEMPO DI MUSICA FOLK
Dal 6 all’8 luglio Arcidosso (GR) ospita la rassegna che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia
Per tre giorni il borgo amiatino diventa un palcoscenico a cielo aperto per laboratori, spettacoli e concerti ad ingresso libero
Ad Arcidosso (GR) l’estate inizia a tempo di musica folk: dal 6 all’8 luglio torna l’Amiata Folk Festival con “Il calore della terra”, calendario all’insegna delle contaminazioni che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia.
Organizzata da Tarantarte, Comune e Pro Loco di Arcidosso e CoSviG - Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, la rassegna trasforma il borgo amiatino in un palcoscenico a cielo aperto dove luoghi ricchi di storia come il Castello Aldobrandesco o il bellissimo Parco del Pero ospitano laboratori, spettacoli e concerti (ad ingresso libero) che vedono protagonisti alcuni dei massimi esponenti della musica popolare.
Ricco il programma dell’edizione 2018
Dal tacco alla punta dello stivale, venerdì 6 luglio, si viaggia tra voci del Salento e i suoni della Calabria.
“Il corpo che canta” è il laboratorio di canto a cura di Enza Pagliara che lavorando con l’ascolto e la memoria, permetterà di sperimentare attraverso il proprio corpo i suoni della cultura tradizionale salentina (inizio ore 15).
Racconta invece la festa “Il sonu a ballo nell’Aspromonte meridionale”, il laboratorio con musica dal vivo a cura di Agata Scopelliti che trasporta in quella Calabria dove si conserva una tradizione viva di musica e ballo (inizio ore 16.30).
Un doppio concerto prenderà il via alle ore 21.00: la prima parte è affidata a “Terragnula” ovvero Enza Pagliara e Dario Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia che propongono canti dimenticati, raccolti dalla voce viva dei cantori del Salento.
Nella seconda parte invece saliranno sul palco “I Suonatori Valle del Sant'Agata” ovvero (Piero Crucitti, Davide Ambroggio, Mario D’Amico, Agata Scopelliti), un gruppo che arriva da Cataforio, piccolo villaggio alle pendici dell'Aspromonte, roccaforte della musica di tradizione orale e da ballo.
I canti e balli dell'entroterra toscano saranno invece il tema della seconda giornata del festival. Il pomeriggio di sabato 7 luglio sarà dedicato al “ballo all'antica” della Val di Sieve con un laboratorio condotto da Marco Magistrali e Filippo Marranci e curato dall’Associazione La Leggera.
In uno spettacolo tutto da ballare, alle ore 21.00, i “Suonatori della leggera” (Marco Magistrali, Filippo Marranci, Ilaria Danti, Fabio Soldati, Valentino Receputi, Silvia Falugiani, Pietro Gheri, Cecilia Valentini, Mattia Ceccarelli), si esibiranno con canti e sonate di tradizione orale della Val di Sieve raccontando la cultura contadina di quella terra.
Domenica 8 luglio, la danza e la musica salentina divengono racconto coreografico, musicale e contemporaneo.
Nel pomeriggio (alle ore 16.30) “Viaggio tra le Tarantelle del Sud Italia”, un Iaboratorio a cura delle insegnanti della scuola Tarantarte.
Alle ore 21.00 prenderà inizio una serata divisa in due parti: si comincia con “Premesse a Kore” il nuovo spettacolo della compagnia Tarantarte - Nuova Danza Popolare diretta da Maristella Martella. E’ proprio Kore, la “fanciulla indicibile”, il nume ispiratore di questo lavoro della che scava nel mito e nel rito delle danze popolari del Mediterraneo legandone il presente alle origini più antiche. In scena le danzatrici della Compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare: Maristella Martella, Silvia de Ronzo, Manuela Rorro, Laura de Ronzo, Alessandra Ardito.
A seguire sul palco saliranno gli Officina Zoè (Cinzia Marzo, Lamberto Probo, Donatello Pisanello, Giorgio Doveri, Silvia Gallone, Luigi Panico) una band trascinante, dal sound inconfondibile, vera ambasciatrice della pizzica nel mondo che vanta innumerevoli collaborazioni artistiche e partecipazioni ai più importanti appuntamenti internazionali di musica.
Pro Loco Arcidosso 0564 968084 - 388 8656971; locoarcidosso@yahoo.i
PRENDE IL VIA DOMANI LA SECONDA EDIZIONE DEL MEMORIA FESTIVAL: A MIRANDOLA DAL 7AL 10 GIUGNO
Ci siamo: la seconda edizione del Memoria Festival è pronta a partire. Inizia domani, infatti, la manifestazione organizzata dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore e sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, che dal 7 al 10 giugno animerà le piazze, le vie, i portici, i giardini e i palazzi di Mirandola, invitando il pubblico a lasciarsi coinvolgere nelle tante diverse attività proposte. Fra incontri, tavole rotonde, concerti, spettacoli, proiezioni, laboratori, mostre e giochi, il viaggio prende il via domani alle 16, nella Tenda della Memoria, con l’Inaugurazione del Memoria Festival: intervengono il Sindaco di Mirandola Maino Benatti e il Presidente del Consorzio per il Festival della Memoria Giuliano Albarani, seguiti dal saluto del Presidente del Centro per il libro e la lettura Romano Montroni.
In continuità con la prima edizione, torna la struttura dei cerchi tematici, ognuno dedicato a un aspetto, un’interpretazione, una suggestione scaturita dalla memoria. Per raccontare ed estendere progressivamente il raggio d’azione delle conversazioni, il programma è articolato in 8 cerchi: I. Pico e oltre; II. Storia e memoria; III. Mnemosyne; IV. Memoria, scienza e medicina; V. Dialoghi; VI. Viva voce; VII. Una lezione; VIII. Territori. A questi si affiancano 4 sezioni del programma dedicate a Cinema, televisione e memoria, La memoria in musica e teatro, Mostre, Giochi, laboratori e divertimenti di memoria. Fra i numerosi ospiti attesi: Ramin Bahrami, Stefano Bartezzaghi, Federico Buffa, Massimo Cacciari, Gian Carlo Caselli, Mauro Corona, Ferruccio de Bortoli, Diego De Silva, Donatella Di Pietrantonio, Oscar Farinetti, Piero Fassino, Giovanni Maria Flick, Anna Galiena, Dori Ghezzi, Paolo Giordano, Luciana Littizzetto, Carlo Lucarelli, Sergio Luzzatto, Andrea Marcolongo, Alberto Melloni, Nicola Piovani, Giorgio Vallortigara, Milena Vukotic, Gustavo Zagrebelsky…
Gli appuntamenti del primo giorno: incontri, spettacoli e proiezioni
Si comincia con due momenti di riflessione che uniscono attualità e storia: Gustavo Zagrebelsky illustra quali sono e come sono cambiate Le immagini della giustizia (17, Tenda della Memoria) e, alle 17.30 nel Cortile della Memoria, si discute di economia e ricerca della felicità con Bruno Cartosio che commenta il celebre discorso pronunciato da Robert Kennedy il 18 marzo 1968, “Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie”, letto da Fabrizio Falco. Alla stessa ora, nel Parco della Memoria, lo storico Alberto Melloni fa rivivere per il pubblico la figura complessa e affascinante di un prete fuori dagli schemi, In santità ostinata e contraria. Don Zeno e i “matti di Dio”, mentre alle 18.30 nella Tenda della Memoria l’appuntamento è con Carlo Lucarelli per un itinerario sul filo della suspense tra Memoria e noir e, ancora alle 18.30 ma nel Giardino di Pico, Walter Barberisguida alla riflessione su cosa sia e come affrontare La falsa testimonianza della Shoah. Si torna alla giurisprudenza insieme al magistrato Gian Carlo Caselli che, in dialogo con Gian Paolo Maini, si interroga sul delicato e necessario rapporto tra Memoria e verità.
La prima serata del Festival è ricca di suggestioni: subito la tradizione artistica, con Franco Bacchelli, Marco Bertozzi, Maurizio Bonora e Giovanni Sassu che descrivono e commentano Lo studiolo di Giovan Francesco I Pico nel Castello di Mirandola e le perdute tavole di Cosmè Tura (21.30, Cortile della Memoria), per poi proseguire con un focus sull’attualità, veloce e sfuggente, che sembra non avere il tempo di ricordare nulla: ne discute il giornalista Francesco Merlo, a proposito della Memoria dell’informazione (21.30, Gazebo degli Archi). La memoria del gusto è invece al centro del dialogo tra Oscar Farinetti e Marino Niola (21.30, Tenda della Memoria), che ripercorrono la storia di alcuni sapori e il loro rapporto con la società e il costume, mentre il monologo dell’attore e formatore Enzo Valeri Peruta Paradiso buio. Cent’anni di passione dello spettatore cinematografico (21.30, Parco della Memoria) evoca altri ricordi, quelli della magia tipica dell’oscurità nelle sale dei cinema, fondamentale per immergersi nelle storie. L’intreccio di passione e destino è il cuore delle Memorie musicali. Come Bach mi ha salvato la vita (22, Arena della Musica; con il sostegno di Bbraun): Ramin Bahrami, uno dei più talentuosi pianisti internazionali, dialoga al suo strumento insieme al critico Sandro Cappelletto, raccontando come l’amore per Bach lo abbia guidato lontano dalla guerra. Infine, per calare il sipario sulla prima giornata di Memoria Festival, appuntamento alle 23 al Parco della Memoria per la prima delle proiezioni in calendario: il film L’atalante di Jean Vigo (in collaborazione con la Cineteca di Bologna), una storia d’amore, fuga e ritorno, che scivola silenziosa su un battello, risalendo il fiume.
Giocare con la memoria
Fra i numerosi incontri del Festival, diverse attività sono dedicate ai più giovani: domani alle 17 nello Spazio giochi di memoria in Piazza della Costituente, bambini e ragazzi possono dedicarsi alle Attività a tavolino, giochi da tavolo, narrazioni e ai Laboratori: Costruiamo i giochi di una volta (in collaborazione con Gulliver) oppure cimentarsi con i Giochi di giovani nel tempo: qui si allena la memoria! (in collaborazione con Asdam). E in serata alle 20.30 nella galleria La Fenice si lancia la sfida di Un esercizio di memoria: Galà degli scacchi (a cura dell’associazione dilettantistica scacchistica Giambattista Lolli di Cavezzo), mentre alle 21 nello Spazio giochi, racconti e laboratori, ecco il Memory Food. Il grande gioco della memoria sulla nostra tradizione alimentare (in collaborazione con Cir Food).
L’organizzazione del Memoria Festival si avvale della collaborazione di un comitato scientifico, presieduto dal direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco (letteratura) e composto da Lina Bolzoni (filosofia, arte della memoria), Gian Piero Brunetta (cinema), Sandro Cappelletto (musica, teatro e spettacolo), Francesco Dal Co (architettura, urbanistica), Alberto Melloni (storia, religione), Marino Niola (antropologia, tradizione enogastronomica) e Alberto Oliverio (medicina, biologia).
Promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria (composto da Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Coldiretti Modena, San Felice 1893 Banca Popolare, Cpl Concordia Soc. Coop, Egicon srl, Autocarozzeria Imperiale srl, Lions Club Mirandola, Rotary Club Mirandola, Anna Maria Gambuzzi, Giovanna Recchi), in collaborazione con Giulio Einaudi editore, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Culturali, Artistici e Naturali Regione Emilia Romagna, Energie diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità, la Provincia di Modena, l’Unione Comuni Modenesi Area Nord, AUSL Emilia Romagna, Confindustria Emilia Area Centro, Assolombarda, Assobiomedica, Aster, Alisei, Cluster Lombardo Scienze della Vita, Manageritalia Emilia Romagna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Il Memoria Festival è realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, CPL Concordia Group e Intesa Sanpaolo.
Inoltre è supportato da: Coop Alleanza 3.0, Baxter, Cima spa, Bellco is now part of Medtronic, B.Braun Avitum Italy, Sidam, LivaNova, Haemotronic, Fresenius Hemocare Italia Srl, Tecna, Aimag spa, Redax, Encaplast, Sterigenics, AeC costruzioni Srl, Assicoop Modena e Ferrara Spa UnipolSai, Alkimia, Menù srl, Franco Grazi, Lean srl, Teco, Associazione Enea Grilli, Mec Palmieri, Acetificio Mengazzoli. Cui si aggiunge una rete di sponsor tecnici: Centro Internazionale di Cultura “Giovanni Pico della Mirandola”, Consulta del Volontariato, Trasporto Passeggeri Emilia Romagna Spa, Consorzio della Bonifica Burana, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Franzini, Garden Vivai Morselli, Kina, Gulliver Cooperativa Sociale, Cir Food, Amemì, Asdam, Beboservice, La Fenice Libreria, La Fenice, Martina per L’Infanzia, Pederzoli Studio Associato, Zanussi Professional. Sono media partner Radio Pico e Trc tv.
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