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VINO. ACCORDO UE–MERCOSUR, UIV: ELIMINARE DAZI E PROTEGGERE INDICAZIONI GEOGRAFICHE ITALIANE
Ernesto Abbona (presidente UIV) scrive ai Commissari Europei ponendo all’attenzione alcune questioni prioritarie per il vino italiano
“Il Mercosur rappresenta una priorità per le aziende vinicole italiane, in particolare il Brasile, uno dei mercati cosiddetti “emergenti” più dinamico e promettente in chiave di potenziale aumento di consumi pro capite di vino. In questa fase strategica dei negoziati UE–Mercosur riteniamo indispensabile che, mediante l’approvazione dell’accordo, l’Unione Europea risolva alcune questioni prioritarie per il settore del vitivinicolo, peraltro già rappresentate ai servizi della Commissione Europea dal Comité Vins, alla quale UIV aderisce. Chiediamo in particolare un’eliminazione completa dei dazi sul vino fin dall’entrata in vigore del trattato, dando priorità ai vini maggiormente esportati nei Paesi Mercosur, i vini imbottigliati e vini spumanti, che attualmente rappresentano oltre il 90%, in volume e in valore, dei vini importati dal Brasile. Dagli sviluppi degli ultimi cicli di negoziati abbiamo appreso che le proposte di concessioni in materia tariffaria per il settore del vino sono estremamente penalizzanti, in quanto il Mercosur propone un’eliminazione delle barriere tariffarie dopo 15 anni dall’entrata in vigore dell’accordo. Tale proposta è per noi inaccettabile, perché il vino italiano non trarrebbe alcun beneficio a breve e medio termine dalla conclusione dell’accordo e i vini argentini e cileni continuerebbero a rafforzare le loro quote di mercato in Brasile”.
In vista dell’imminente e decisivo ciclo di negoziati dell’accordo di libero scambio Unione Europea–Mercosur, che avrà luogo dal 4 all’8 giugno 2018, Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha indirizzato una lettera ai Commissari Europei al Commercio Malmstrom e all’Agricoltura Hogan, al fine di reiterare alcune strategiche priorità per il settore vitivinicolo italiano.
Oltre alla questione dei dazi, il Presidente UIV richiama l’attenzione dei negoziatori europei anche su un altro tema chiava: la protezione dei nomi delle indicazioni geografiche italiane, con una particolare attenzione alla tutela del nome Prosecco.
“La possibilità dei produttori brasiliani e argentini di utilizzare il nome Prosecco è suscettibile di avere un impatto estremamente penalizzante nell’area Mercosur e altrove. Per questo UIV chiede con forza il massimo impegno nella difesa del nome Prosecco nell’ambito del prossimo round con il Mercosur e che ogni strategia sia messa in campo per trovare una soluzione che assicuri la sua protezione, al fine di evitare una escalation di azioni volte a usurpare e utilizzare il nome della DO italiana in Brasile e Argentina che causerebbe un ingente danno economico e di immagine ai produttori italiani in quei Paesi e in altri mercati internazionali. Alla luce di tali considerazioni – conclude Ernesto Abbona – Unione Italiana Vini chiede ai Commissari che il prossimo round sia risolutivo di queste problematiche che, se non sciolte, renderebbero difficile per il vino italiano sostenere l’accordo e difenderne i risultati”.
Federico Fusca
Press Office
DIALOGHI D’ARTE 18 3° FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA
DIALOGHI D’ARTE 18
3° FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA
8 - 9 -10 giugno 2018
Noli (SV)
Arte da fruire e riflessioni da condividere nella serie di talk e installazioni a cui partecipano personalità italiane ed internazionali significativamente coinvolte con l’arte contemporanea per un confronto tra diverse discipline.
Il borgo ligure di Noli diventerà centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate del festival ideato e diretto da Gloria Bovio.
Il duo artistico Bianco-Valente, Marina Ballo Charmet, Marta Dell’Angelo, Giulia Marchi, Bianca Novizio e l’artista pakistana Faiza Butt animeranno Noli con le loro installazioni.
SCARICA IL PRESS KIT CON IL PROGRAMMA, IL COMUNICATO STAMPA,
LE SCHEDE DEI TALK E DELLE PARTECIPAZIONI ARTISTICHE.
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Faiza Butt - Impermanence
L'artista con la sua opera fa dialogare Oriente e Occidente: una grande immagine su tela, dedicata al tema dell’infanzia e della migrazione, è installata sulla facciata della Chiesa di San Francesco e modifica la scena urbana del borgo di Noli. L'immagine proviene da una fotografia di un bambino siriano, un piccolo rifugiato di origini yazidi che qui assume le sembianze di un io bambino (che sia Cristo o Krishna), un potente riferimento alla nostra stessa umanità.
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La Fondazione Cultura Noli presenta la terza edizione del festival di arte contemporanea Dialoghi d’Arte, che vedrà l’8-9-10 giugno 2018 scrittori, sociologi, filosofi, antropologi, critici d'arte, curatori ed artisti, a confronto sui temi dell'arte contemporanea e della sua fruizione.
Il borgo ligure di Noli, simbolo di antiche tradizione locali e località balneare tra le più suggestive della riviera di ponente, diventerà in quei giorni centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso conversazioni, installazioni e differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate.
Il tema del rapporto dello spettatore con l’arte contemporanea, le sue istituzioni e le sue figure, verrà affrontato come nella tradizione del festival in un programma di talks che sviluppano una precisa ricerca finalizzata a mettere a fuoco chi sia lo spettatore oggi.
L’apertura del festival l’8 giugno è dedicata alla storia del contemporaneo e al particolare caso di Calice Ligure che, negli anni Settanta, è stata il palcoscenico della produzione artistica di alcuni grandi nomi della scena contemporanea.
Si prosegue con numerosi dialoghi, tra cui Lorenzo Balbi e Stefano Zuffi, che esploreranno le aspettative che si creano tra istituzione culturale e pubblico e come queste incidono sul processo di costruzione dell’identità del museo. Cesare Biagini Selvaggi invece approfondirà il rapporto tra il pubblico e gli artisti emergenti.
Giovanna Amadasi e Ivan Bargna, affronteranno il tema dell’accesso e del coinvolgimento del pubblico nelle attività delle istituzioni dell’arte. Philip Cave, a partire dall’esperienza dell’Arts Council England, illustrerà i programmi di ricerca ed educativi orientati al contemporaneo, le loro possibilità nel coinvolgere nuovi pubblici nella vita culturale del territorio,
Boris Groys parlerà con Andrea Canziani, direttore del Comitato Scientifico del festival, della partecipazione dello spettatore nelle autocontraddizioni e nei paradossi del contemporaneo, in un discorso che parte dalla scala dell’opera, per arrivare al museo e infine alla città.
Cecilia Guida e Carlo Antonelli, proporranno una riflessione storica sul tema delle performance e sul coinvolgimento del pubblico nel compimento dell’opera.
Per completare questo ricco palinsesto scientifico non mancherà la Sociologia con gli interventi di Derrick de Kerckhove e Carlo Bordoni, che si interrogano sul ruolo dello spettatore/attore in una società iperconnessa.
L’obiettivo è quello di creare un momento di dialogo, confronto e ricerca sullo spettatore dell’arte visiva dei nostri giorni, dedicato a ripensare il ruolo del pubblico dell’arte contemporanea e il suo percorso di fruizione. A questo contribuirà la contemporanea presenza di installazioni artistiche.
Bianco-Valentei n collaborazione con lo chef Giuseppe Ricchebuono del ristorante stellato Il Vescovado di Noli proporranno l’intervento Catena Alimentareper sviluppare così una riflessione sul rapporto arte-cibo, e su come viene rielaborato e poi consumato.
Inoltre Marina Ballo Charmet presenterà una installazione video e sonora sul rapporto di interferenza tra luce, acqua, cielo, caratteristico della sua visione fluttuante e periferica; la ricerca antropologica sul corpo umano di Marta Dell’Angelo si rifletterà nella sua opera per il festival. Le due artiste esporranno le loro installazioni all’interno della chiesa di San Francesco, mentre all’esterno Faiza Butt, una delle più influenti artiste pakistane contemporanee, sarà presente con un suo intervento, facendo dialogare Oriente e Occidente e contribuendo in modo originale all’innovazione della scena urbana di Noli. Giulia Marchi esporrà nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie, appartenente al complesso del Vescovado, un’opera dedicata al silenzio e a John Cage. La Loggia della Repubblica Nolese sarà protagonista della performance di Bianca Novizio, dedicata al tema delle verità inconfessate e all’interazione del pubblico con l’arte.
Il Festival, partner dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018, è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria e con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Maria Chiara Salvanelli
Press Office & Communication
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ONAV GENOVA: I VINI DI CIPRO: UN SORSO DI MEDITERRANEO
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BOX CAFFÈ A PADOVA: LA CUCINA GIOVANE CHE AMA I CLASSICI
Tre locali per un unico obiettivo: proporre cibo di qualità e buon bere in modo giovane e informale. In cucina il promettente Riccardo Maffini
Un'idea di cucina semplice con alla base grande materia che ripropone i classici della tradizione italiana. È questa l'idea di cucina di Marco Benetazzo, una solida formazione alle spalle con esperienze in diversi ristoranti stellati della penisola, mente e artefice del terzetto di locali simbolo della giovane ristorazione padovana: Box Caffè in Prato, Box Pizza e Box Caffè in Galleria. Tre realtà diverse, ma che hanno come unico obiettivo quello di proporsi come locali dove trovare cibo di qualità, sano e goloso, e dove bere bene, in un ambiente elegante e con uno stile ricercato, ma informale.
Box Caffè, sorto dove negli anni venti c'era un'autorimessa per auto, si trova a Prato della Valle nel cuore di Padova, in una delle piazze più belle d'Italia. È il primo dei tre locali ad essere stato aperto, un bistrot dall’arredo semplice ma al contempo originale, con pareti in mattoni, bancone di legno e luci soffuse. In poco tempo si è affermato come luogo di riferimento per chi ama la buona cucina e apprezza la spontaneità di questa formula. “Quando abbiamo aperto questo primo locale – dichiara Marco Benetazzo – volevamo proporre qualcosa di diverso dal solito locale per giovani.
Volevamo che al centro della nostra cucina ci fossero i grandi classici della gastronomia italiana, anzi dell'alta cucina. Il mio modello e riferimento in questo è stato sicuramente Da Vittorio a Brusaporto: una cucina semplice ma perfetta, realizzata con grandi materie”.
Nel menu di Box Caffè si trovano i piatti della cucina tradizionale della Penisola reinventati mantenendo l’equilibrio tra semplicità e ricerca dal giovane chef Riccardo Maffini, un passato alle Calandre oltre che al Gabbani di Lugano, con materie prime d’eccellenza e un'esecuzione ai massimi livelli.
La Carbonara-Box, la Tartare di manzo, l’Hamburger gourmet con carne piemontese, il Tiramisù preparato con caffè espresso. E poi lo gnocco fritto servito con crudo e burrata, l'Orecchio di elefante o i freschissimi crudi di pesce. Questi alcuni esempi dei piatti realizzati dalla cucina.La cantina conta oltre 500 etichette selezionate da Marco, spesso introvabili, con predilezione per la Francia, Champagne e Borgogna soprattutto, ma anche un’ampia scelta di vini naturali. Sempre varia la proposta al calice, con etichette che sorprendono ma che garantiscono sempre il miglior rapporto qualità-prezzo.
Anna Sperotto
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349 8434778
ALL' ENOTECA REGIONALE PIEMONTESE CAVOUR IL GRANDE FERRAN ADRIA'
Incontro con FERRAN ADRIA', ospite della 2^ edizione dell'Omaggio "Langhe-Roero e Monferrato Dialoghi del gusto nei paesaggi Unesco"
Domenica 10 giugno 2018 alle ore 10 presso il Castello di Grinzane Cavour
Si tratta di un progetto che l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour ha pensato per dare contenuti al riconoscimento con cui l'UNESCO ha eletto i nostri paesaggi viticoli a Patrimonio dell'Umanità. Nella convinzione che solo dall'incontro, dal confronto e dallo scambio di esperienze con i protagonisti delle più significative e/o autorevoli realtà enogastronomiche del mondo possano trarsi gli stimoli per crescere e migliorare. L'ospite della prima edizione (2017) è stato lo chef francese Yannick Alleno.
La civiltà del vino e la civiltà della tavola sulle nostre colline si traducono in cultura: nel paesaggio, nelle architetture, nella socialità, nell'economia, negli stili di vita. Sempre nell'eterna tensione fra tradizione e innovazione, particolarmente forte nei territori ricchi di storia come i nostri.
L'incontro con Ferran Adrià, di certo fra i più autorevoli interpreti ed innovatori della cucina contemporanea, sarà dunque un'importante occasione di confronto e di crescita culturale su tematiche di assoluta attualità e qui da noi particolarmente sentite.
All'incontro, animato da Enzo Vizzari, sarà presente anche il dott. Giuseppe Lavazza, testimone di una pluriennale collaborazione con il famoso chef spagnolo.
Luciano Bertello