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DIALOGHI D’ARTE 18 3° FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA
DIALOGHI D’ARTE 18
3° FESTIVAL DI ARTE CONTEMPORANEA
8 - 9 -10 giugno 2018
Noli (SV)
Arte da fruire e riflessioni da condividere nella serie di talk e installazioni a cui partecipano personalità italiane ed internazionali significativamente coinvolte con l’arte contemporanea per un confronto tra diverse discipline.
Il borgo ligure di Noli diventerà centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate del festival ideato e diretto da Gloria Bovio.
Il duo artistico Bianco-Valente, Marina Ballo Charmet, Marta Dell’Angelo, Giulia Marchi, Bianca Novizio e l’artista pakistana Faiza Butt animeranno Noli con le loro installazioni.
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LE SCHEDE DEI TALK E DELLE PARTECIPAZIONI ARTISTICHE.
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Faiza Butt - Impermanence
L'artista con la sua opera fa dialogare Oriente e Occidente: una grande immagine su tela, dedicata al tema dell’infanzia e della migrazione, è installata sulla facciata della Chiesa di San Francesco e modifica la scena urbana del borgo di Noli. L'immagine proviene da una fotografia di un bambino siriano, un piccolo rifugiato di origini yazidi che qui assume le sembianze di un io bambino (che sia Cristo o Krishna), un potente riferimento alla nostra stessa umanità.
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La Fondazione Cultura Noli presenta la terza edizione del festival di arte contemporanea Dialoghi d’Arte, che vedrà l’8-9-10 giugno 2018 scrittori, sociologi, filosofi, antropologi, critici d'arte, curatori ed artisti, a confronto sui temi dell'arte contemporanea e della sua fruizione.
Il borgo ligure di Noli, simbolo di antiche tradizione locali e località balneare tra le più suggestive della riviera di ponente, diventerà in quei giorni centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso conversazioni, installazioni e differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate.
Il tema del rapporto dello spettatore con l’arte contemporanea, le sue istituzioni e le sue figure, verrà affrontato come nella tradizione del festival in un programma di talks che sviluppano una precisa ricerca finalizzata a mettere a fuoco chi sia lo spettatore oggi.
L’apertura del festival l’8 giugno è dedicata alla storia del contemporaneo e al particolare caso di Calice Ligure che, negli anni Settanta, è stata il palcoscenico della produzione artistica di alcuni grandi nomi della scena contemporanea.
Si prosegue con numerosi dialoghi, tra cui Lorenzo Balbi e Stefano Zuffi, che esploreranno le aspettative che si creano tra istituzione culturale e pubblico e come queste incidono sul processo di costruzione dell’identità del museo. Cesare Biagini Selvaggi invece approfondirà il rapporto tra il pubblico e gli artisti emergenti.
Giovanna Amadasi e Ivan Bargna, affronteranno il tema dell’accesso e del coinvolgimento del pubblico nelle attività delle istituzioni dell’arte. Philip Cave, a partire dall’esperienza dell’Arts Council England, illustrerà i programmi di ricerca ed educativi orientati al contemporaneo, le loro possibilità nel coinvolgere nuovi pubblici nella vita culturale del territorio,
Boris Groys parlerà con Andrea Canziani, direttore del Comitato Scientifico del festival, della partecipazione dello spettatore nelle autocontraddizioni e nei paradossi del contemporaneo, in un discorso che parte dalla scala dell’opera, per arrivare al museo e infine alla città.
Cecilia Guida e Carlo Antonelli, proporranno una riflessione storica sul tema delle performance e sul coinvolgimento del pubblico nel compimento dell’opera.
Per completare questo ricco palinsesto scientifico non mancherà la Sociologia con gli interventi di Derrick de Kerckhove e Carlo Bordoni, che si interrogano sul ruolo dello spettatore/attore in una società iperconnessa.
L’obiettivo è quello di creare un momento di dialogo, confronto e ricerca sullo spettatore dell’arte visiva dei nostri giorni, dedicato a ripensare il ruolo del pubblico dell’arte contemporanea e il suo percorso di fruizione. A questo contribuirà la contemporanea presenza di installazioni artistiche.
Bianco-Valentei n collaborazione con lo chef Giuseppe Ricchebuono del ristorante stellato Il Vescovado di Noli proporranno l’intervento Catena Alimentareper sviluppare così una riflessione sul rapporto arte-cibo, e su come viene rielaborato e poi consumato.
Inoltre Marina Ballo Charmet presenterà una installazione video e sonora sul rapporto di interferenza tra luce, acqua, cielo, caratteristico della sua visione fluttuante e periferica; la ricerca antropologica sul corpo umano di Marta Dell’Angelo si rifletterà nella sua opera per il festival. Le due artiste esporranno le loro installazioni all’interno della chiesa di San Francesco, mentre all’esterno Faiza Butt, una delle più influenti artiste pakistane contemporanee, sarà presente con un suo intervento, facendo dialogare Oriente e Occidente e contribuendo in modo originale all’innovazione della scena urbana di Noli. Giulia Marchi esporrà nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie, appartenente al complesso del Vescovado, un’opera dedicata al silenzio e a John Cage. La Loggia della Repubblica Nolese sarà protagonista della performance di Bianca Novizio, dedicata al tema delle verità inconfessate e all’interazione del pubblico con l’arte.
Il Festival, partner dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018, è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria e con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Maria Chiara Salvanelli
Press Office & Communication
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ONAV GENOVA: I VINI DI CIPRO: UN SORSO DI MEDITERRANEO
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BOX CAFFÈ A PADOVA: LA CUCINA GIOVANE CHE AMA I CLASSICI
Tre locali per un unico obiettivo: proporre cibo di qualità e buon bere in modo giovane e informale. In cucina il promettente Riccardo Maffini
Un'idea di cucina semplice con alla base grande materia che ripropone i classici della tradizione italiana. È questa l'idea di cucina di Marco Benetazzo, una solida formazione alle spalle con esperienze in diversi ristoranti stellati della penisola, mente e artefice del terzetto di locali simbolo della giovane ristorazione padovana: Box Caffè in Prato, Box Pizza e Box Caffè in Galleria. Tre realtà diverse, ma che hanno come unico obiettivo quello di proporsi come locali dove trovare cibo di qualità, sano e goloso, e dove bere bene, in un ambiente elegante e con uno stile ricercato, ma informale.
Box Caffè, sorto dove negli anni venti c'era un'autorimessa per auto, si trova a Prato della Valle nel cuore di Padova, in una delle piazze più belle d'Italia. È il primo dei tre locali ad essere stato aperto, un bistrot dall’arredo semplice ma al contempo originale, con pareti in mattoni, bancone di legno e luci soffuse. In poco tempo si è affermato come luogo di riferimento per chi ama la buona cucina e apprezza la spontaneità di questa formula. “Quando abbiamo aperto questo primo locale – dichiara Marco Benetazzo – volevamo proporre qualcosa di diverso dal solito locale per giovani.
Volevamo che al centro della nostra cucina ci fossero i grandi classici della gastronomia italiana, anzi dell'alta cucina. Il mio modello e riferimento in questo è stato sicuramente Da Vittorio a Brusaporto: una cucina semplice ma perfetta, realizzata con grandi materie”.
Nel menu di Box Caffè si trovano i piatti della cucina tradizionale della Penisola reinventati mantenendo l’equilibrio tra semplicità e ricerca dal giovane chef Riccardo Maffini, un passato alle Calandre oltre che al Gabbani di Lugano, con materie prime d’eccellenza e un'esecuzione ai massimi livelli.
La Carbonara-Box, la Tartare di manzo, l’Hamburger gourmet con carne piemontese, il Tiramisù preparato con caffè espresso. E poi lo gnocco fritto servito con crudo e burrata, l'Orecchio di elefante o i freschissimi crudi di pesce. Questi alcuni esempi dei piatti realizzati dalla cucina.La cantina conta oltre 500 etichette selezionate da Marco, spesso introvabili, con predilezione per la Francia, Champagne e Borgogna soprattutto, ma anche un’ampia scelta di vini naturali. Sempre varia la proposta al calice, con etichette che sorprendono ma che garantiscono sempre il miglior rapporto qualità-prezzo.
Anna Sperotto
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349 8434778
ALL' ENOTECA REGIONALE PIEMONTESE CAVOUR IL GRANDE FERRAN ADRIA'
Incontro con FERRAN ADRIA', ospite della 2^ edizione dell'Omaggio "Langhe-Roero e Monferrato Dialoghi del gusto nei paesaggi Unesco"
Domenica 10 giugno 2018 alle ore 10 presso il Castello di Grinzane Cavour
Si tratta di un progetto che l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour ha pensato per dare contenuti al riconoscimento con cui l'UNESCO ha eletto i nostri paesaggi viticoli a Patrimonio dell'Umanità. Nella convinzione che solo dall'incontro, dal confronto e dallo scambio di esperienze con i protagonisti delle più significative e/o autorevoli realtà enogastronomiche del mondo possano trarsi gli stimoli per crescere e migliorare. L'ospite della prima edizione (2017) è stato lo chef francese Yannick Alleno.
La civiltà del vino e la civiltà della tavola sulle nostre colline si traducono in cultura: nel paesaggio, nelle architetture, nella socialità, nell'economia, negli stili di vita. Sempre nell'eterna tensione fra tradizione e innovazione, particolarmente forte nei territori ricchi di storia come i nostri.
L'incontro con Ferran Adrià, di certo fra i più autorevoli interpreti ed innovatori della cucina contemporanea, sarà dunque un'importante occasione di confronto e di crescita culturale su tematiche di assoluta attualità e qui da noi particolarmente sentite.
All'incontro, animato da Enzo Vizzari, sarà presente anche il dott. Giuseppe Lavazza, testimone di una pluriennale collaborazione con il famoso chef spagnolo.
Luciano Bertello
ARRIVA ITALICUS® SPRITZ, L’UNCONVENTIONAL COCKTAIL CHE ROMPE LA TRADIZIONE PRESENTE RIVISITANDO IL PASSATO
Dalla collaborazione con il talento creativo Simone Caporale, arriva nei più rinomati bar italiani ITALICUS® SPRITZ,il cocktail dal gusto estivo che unisce le bollicine frizzanti del prosecco alle note agrumate del bergamotto e ai sentori floreali di rosa e lavanda
Deliziosamente fresco, con sentori floreali e di agrumi leggermente speziati, il Rosolio di Bergamotto ITALICUS® è lo spirit ideale per rinfrescare il palato durante le calde giornate estive. Le delicate note di rosa e lavanda, l’aroma appena aspro degli agrumi maturi e l’aggiunta amarognola delle spezie floreali rendono questo rosolio adatto a miscelazioni fresche e contemporanee.
E’ proprio questa complessità di aromi e sapori a fare di ITALICUS® lo spiritperfetto per creare cocktail e twist eleganti e mai banali, dalle note fresche sia al naso che al palato. Da solo insieme a un cubetto di ghiaccio o con l’aggiunta di Dry Gin, Dry Vermouth o Birra IPA, permette ai mixologists di realizzare il cocktail adatto ad ogni occasione e atmosfera.
Ideale per un aperitivo anticonvenzionale, moderno nella personalità e glamour nello stile, dalla collaborazione con il talento creativo Simone Caporale è nato ITALICUS® SPRITZ, un cocktail semplice e contemporaneo che non rivisita solo la tradizione del passato, ma anche il moderno aperitivo italiano.
Il gusto inimitabile di ITALICUS®e le bollicine del prosecco danno vita, insieme a qualche cubetto di ghiaccio e a tre olive verdi, a un’armonia di sapori e gusti freschi e dolciastri, ma animati dal sentore unico e inconfondibile delle note agrumate e speziate del bergamotto e degli aromi floreali.
ITALICUS® SPRITZ
- 125ml di ITALICUS® Rosolio di Bergamotto
- 125ml di Dry Prosecco
- 3 Olive Verdi
- Bicchiere da vino grande
A proposito di ITALICUS® - Nato dall’idea di Giuseppe Gallo di recuperare la tradizione dell’aperitivo, ITALICUS®si è aggiudicato nel 2017 il titolo di Miglior Prodotto dell’anno in Italia, Europa e in America, prima volta assoluta per un brand italiano. Prodotto con autentico bergamotto italiano, oggi ITALICUS®è un liquore moderno che richiama i sapori di un tempo, ispirandosi fedelmente all’antica ricetta dell’aperitivo di corte del 1800.
A proposito di Giuseppe Gallo - L’idea di creare e lanciare ITALICUS®è di Giuseppe Gallo, una delle figure più autorevoli e rispettate dell’industria del bere miscelato. Rinomato a livello internazionale e riconosciuto per le sue capacità di mixologist, ora Gallo dedica il suo tempo all'educazione e allo sviluppo del marchio all'interno del commercio attraverso ITALSPIRITS, la sua società di consulenza sulle bevande. Dal 2009 è stato Global Ambassador di una multinazionale di Vermouth per il quale è stato incoronato Miglior Brand International Ambassador al prestigioso Tales of the Cocktail 2014. Gallo ha avuto un ruolo fondamentale anche nella crescita e formazione della categoria vermouth.Tra gli altri traguardi raggiunti negli ultimi anni, vi è il lavoro con il famoso chef Jamie Oliver per lo sviluppo online della Piattaforma DrinksTube.Nel 2016 Giuseppe Gallo e’ stato inoltre premiato da Bargiornale in Italia come Maestro dello Spirito Italiano.
Giulia Boniello