Home
LA RUSSIA TORNA A BERE ITALIANO
Solo Italiano Grandi Vini Russia 2018 - 4 giugno Mosca - 6 giugno San Pietroburgo
Crescita a doppia cifra per l’import di vino in Russia, che sfida la crisi economica e dei consumi.
E lo Stivale si conferma primo partner commerciale
Il vino italiano di qualità torna protagonista a Mosca e San Pietroburgo. Lunedì 4 e mercoledì 6 giugno l’ottava edizione di Solo Italiano Grandi Vini Russia raggiunge le due città simbolo della Russia, dove il trade è pronto ad accogliere i produttori del Bel Paese. L’evento organizzato da I.E.M. - International Exhibition Management per promuovere la nostra enologia nel mondo consente alle aziende vinicole italiane di incontrare direttamente i professionisti locali (importatori, distributori, sommelier, canale ho.re.ca.), la stampa e i consumatori di alto profilo, grazie a un ricco programma di seminari, degustazioni guidate e workshop.
Solo Italiano 2018 si preannuncia un’edizione di grande successo, forte del crescente interesse registrato anche nel 2017. Il Lotte Hotel di Mosca (2 Bld., 8 Novinskiy Blvd) ospita il primo appuntamento, con due degustazioni guidate a cura del Consorzio Vino Chianti (ore 13-14) e dell’Istituto Grandi Marchi (ore 16-17.30), mentre al Sokos Hotel Palace Bridge di San Pietroburgo (Birzhevoy pereulok 4) sono in programma tre wine tasting a cura del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, del Consorzio Vino Chianti e dell’Istituto Grandi Marchi (ore 13-14, 14.30-15.30, 16-17). In parallelo per entrambe le tappe, dalle ore 14 alle 18, avrà luogo il grande walk-around tasting delle Cantine protagoniste.
«Il mercato russo sta reagendo molto positivamente alla crisi economica e dei consumi che ha attanagliato il Paese negli ultimi anni», spiega Marina Nedic, Managing Director di I.E.M. «Fra gennaio e novembre 2017 le importazioni di vino sono aumentate del +12,2% in quantità e addirittura del +37,6% in valore rispetto al 2016: poco più di 779 milioni di euro per 3.990 mila ettolitri totali».
Ancora più incisiva è la crescita del vino italiano, che guida la ripresa del settore con il +37,9% in quantità e addirittura il +41% in valore. Da gennaio a novembre 2017 il Bel Paese ha venduto oltre 716 mila ettolitri di vino, pari a 222,58 milioni di euro: quasi il 29% del valore complessivo delle importazioni enoiche. Lo Stivale si conferma primo partner commerciale del Paese, ma non deve abbassare la guardia: al secondo gradino la Francia sta recuperando terreno, con 141,26 milioni di euro (+38%) per 358 mila ettolitri (+35,1%), mentre la concorrenza spagnola paga ancora lo scotto di un prezzo medio davvero basso (1,15 euro al litro contro i 3,11 dell’Italia), ma resta primo esportatore indiscusso per quantità (1,133,22 mila ettolitri per 130,86 milioni di euro). Il nostro asso nella manica si conferma la ristorazione: la cucina italiana, molto amata dai consumatori russi, costituisce un canale privilegiato per valorizzare la qualità delle etichette made in Italy.
La sfida si gioca nel rilancio del comparto spumanti. L'import totale di bollicine fra gennaio e novembre 2017 vale 118 milioni di euro (+39,9%) per 279 mila ettolitri (+31,2%), con un prezzo medio al litro di 4,25 euro (+6,7%).
I rossi Dop sono un altro cavallo di battaglia su cui puntare. I toscani si confermano i più amati (6,9 milioni di euro per 16,3 mila ettolitri), mentre il Piemonte registra una crescita imponente in valore (+90% con 2,2 milioni di euro) e un prezzo medio da competizione: 7,2 euro al litro. Cresce anche l’interesse per i vini veneti a denominazione: rossi (+45%, 1,9 milioni di euro) ma soprattutto bianchi (+77,4%, 2 milioni di euro).
(dati Wine Monitor - Nomisma)
I Protagonisti di Solo Italiano 2018
Partecipano all’evento: Agriment Italia (Piemonte), Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantine San Marco (Lazio), Caruso e Minini (Sicilia), Consorzio di Tutela della DOC Prosecco (Veneto), Dp Trade (importatore), Fort (importatore), Ladoga Group (importatore), Luca Menicucci (Toscana), Luding (importatore), Ornella Molon (Friuli Venezia Giulia), Pr.as.co (Veneto), Ruffino (Toscana), Simple (importatori), Val D’Oca (Veneto), Wine Discovery (importatore), Zeni 1870 (Veneto).
Con il Consorzio Vino Chianti (Toscana): Camperchi, Cantina Sociale Colli Fiorentini – Valvirginio, Casa Catelli, Casa Vinicola Bartali, Cavalierino Organic Winery, Chianti Trambusti, Conte Guicciardini, Fattoria l’Arco, Fattoria Montellori, Ficomontanino, Gratena, Grignano, Guidi 1929, Il Palazzo, La Cignozza, Lanciola, Le Chiantigiane, Piandaccoli, Podere di Marcialla, Poggio Salvi, Tenuta di Artimino, Tenuta San Jacopo, Tree Plus, Val di Botte, Villa Travignoli.
Con l’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi: Argiolas (Sardegna), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Lungarotti (Umbria), Marchesi Antinori (Toscana), Masi Agricola (Veneto), Mastroberardino (Campania), Michele Chiarlo (Piemonte), Pio Cesare (Piemonte), Rivera (Puglia), Tasca d’Almerita (Sicilia) e Umani Ronchi (Marche).
Giovanna Zullo
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+39 045 8303264
www.simplyitaliangreatwines.com
“CORTINA TRA LE RIGHE”, QUARTA EDIZIONE 10-14 LUGLIO 2018
Giornalisti, hacker e informazione digitale
Ritorna il ciclo di incontri di formazione giornalistica a Cortina d’Ampezzo. Eventi gratuiti aperti a tutti i giornalisti.
Dal 5 giugno i primi appuntamenti in piattaforma. Tanti altri in corso di accreditamento
Torna dal 10 al 14 luglio “Cortina tra le Righe”, la quarta edizione della settimana dedicata al giornalismo e al dibattito sul mondo dell'informazione organizzata dall'Ordine dei Giornalisti del Veneto con il Comune di Cortina e la Fondazione Cortina 2021.
Numerosi gli eventi in programma - tutti gratuiti - parte dei quali già accreditati nell'ambito del programma di Formazione Professionale Continua (FPC) e altri in corso di organizzazione, il cui calendario sarà comunicato al più presto. Dal 5 giugno in piattaforma i primi appuntamenti accreditati.
L'edizione 2018 di “Cortina tra le Righe” è dedicata all'informazione digitale, con l'obiettivo di stimolare una riflessione e un dibattito sui principali fenomeni in atto: dalle fake news al linguaggio d'odio sui social; dai problemi connessi alla privacy a quelli della sicurezza in Rete. Nella consapevolezza del sempre più rilevante ruolo del giornalismo nell'opporsi alla dilagante tendenza alla spettacolarizzazione delle notizie e nell'incrementare il livello qualitativo attraverso il ricorso ad inchieste e approfondimenti; un giornalismo preciso, puntuale, autorevole, capace di dare tutte le notizie, anche quelle più "scottanti", rispettando la dignità delle persone oggetto delle cronache.
Prosegue anche la collaborazione con Google Italia. Venerdì 13 luglio in programma il Google Day.
Per favorire la permanenza dei colleghi che decideranno di fermarsi per più giornate a Cortina per partecipare ai seminari di formazione, saranno proposti da alcune strutture dei pacchetti di ospitalità, oltre a convenzioni siglate con ristoranti e altri esercizi. Prezzi hotel a partire da 70,00 euro a notte. Per info e prenotazioni contattare l’Associazione Albergatori scrivendo all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 0436 860750.
Tutti gli eventi formativi della mattina e del pomeriggio si svolgeranno presso la sala convegni dell’Alexander Girardi Hall, in via Marangoni 1.
Gli eventi tardo pomeridiani saranno invece ospitati dalle più rinomate strutture alberghiere di Cortina.
EVENTI GRATUITI GIA’ ACCREDITATI
Le iscrizioni si apriranno sulla piattaforma Sigef a partire dal 5 giugno.
Martedì 10 luglio
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Hacker Etici | Raoul Chiesa: “Privacy, democrazia e controlli massivi digitali”
Mercoledì 11 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
In redazione | Isaia Invernizzi: “Il data journalism in una redazione tradizionale? Si può fare”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Hacker Etici | Filippo Cavallarin: “Scoprire informazioni e non farsi scoprire”
Giovedì 12 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
Diritto e Rete | Paolo Moro: “Fake news, verità e diritto all’informazione nell’era digitale”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Denuncia | Giovanni Ziccardi: “L’odio on line. Violenza verbale e ossessioni in Rete”
Venerdì 13 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
Ricerca| Gianluca Pericoli: “Open source intelligence, la raccolta di informazioni mediante fonti di pubblico accesso”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Diritto e Rete | Giorgio Battaglini: “Diritto all’immagine, privacy e giornalismo. Deontologia”
Un progetto di: Comune di Cortina d’Ampezzo, Fondazione Cortina 2021
A cura di: Ordine dei Giornalisti del Veneto, OMNIA Relations
Con il supporto di: Associazione Albergatori, Google, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Regole d’Ampezzo
Maddalena Dalli, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 393 5491375
Claudia Caliceti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 349 6948840
ANTINOO’S LOUNGE & RESTAURANT DI VENEZIA
Cucina aperta no stop dalle 12.30 alle 22.30 grazie al nuovo Menu Bistrot: un elegante viaggio nella cucina regionale italiana
Il nuovo menu si aggiunge alla proposta Gourmet disponibile tutti giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30
L’elegante ristorante del Sina Centurion Palace, hotel cinque stelle lusso sul Canal Grande, sarà aperto anche nel pomeriggio con una nuova proposta culinaria che esplora le ricette della tradizione italiana e si aggiunge all’offerta del Menu Gourmet.
L’Antinoo’s Lounge & Restaurant di Venezia (sestiere di Dorsoduro a Venezia) estende l’orario di apertura della cucina e da oggi è possibile pranzare anche dopo le 14.30. Infatti, con l’arrivo della bella stagione,l’Antinoo’s Lounge Restaurant, l’elegante ristorante del Sina Centurion Palace di Venezia, Hotel cinque stelle lusso della catena Sina Hotels, propone una deliziosa novità food: il Menu Bistrot che si aggiunge alla già consolidata offerta Gourmet personalmente curata dall’Executive Chef Massimo Livan e dalla sua brigata.
Tutti i giorni, dalle ore 12.30 alle 19.30, sarà possibile gustare piatti della tradizione culinaria delle regioni d’Italia firmati con creatività da Chef Livan. Si potrà compiere questo viaggio culinario stando comodamente seduti nella suggestiva Red Room del ristorante, nell’esclusivo bar Antinoo’s o nel sottoportico con vista mozzafiato sul Canal Grande, oppure nella sofisticata corte interna dell’Hotel. La proposta Gourmet sarà disponibile tutti giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30.
L’Executive Chef Massimo Livan e la sua brigata proporranno insalate, piatti di carne e di pesce, primi piatti e secondi che porteranno l’ospite alla scoperta della cucina delle riferenti regioni d’Italia e dei piatti tipici veneziani con materie prime d’eccellenza: dal filetto di branzino all’acqua pazza alla piovra BBQ con salicornia all’agro, dalla parmigiana di melanzane ai bigoli in salsa, oppure gli gnocchi alla sorrentina. Poi tanti piatti veloci per un light lunch per chi ha poco tempo da dedicare ai piaceri della buona tavola perché deve visitare la città: panzanella toscana con burratina affumicata, salmone marinato all’olio d’oliva, prosciutto di San Daniele con mozzarella di bufala di Battipaglia e pane carasau. Dalla Toscana al Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia alla Sardegna: il nuovo Menu Bistrot, è un vero e proprio viaggio nella cucina tradizionale italiana dedicato agli ospiti dell’Hotel, ma anche ai turisti e ai veneziani alla ricerca di una proposta raffinata ed elegante.
«Grazie al nuovo Menu Bistrot, la nostra proposta food si amplia e si rafforza, offrendo una cucina aperta anche oltre gli orari consueti del ristorante. Questo ci consente di offrire un servizio no limits, capace di soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti, durante l’arco di tutta giornata, sempre con il massimodell’eccellenza e della qualità», afferma il General Manager, Paolo Morra.
Il SINA Centurion Palace è situato nel triangolo della cultura di Venezia: tra il Museo di Punta della Dogana dellaFondazione François Pinault, Palazzo Grassi e Palazzo Venier dei Leoni sede della Peggy Guggenheim Collection. A pochi passi dalla magnifica Basilica di Santa Maria della Salute l’hotel si affaccia direttamente sul Canal Grande. Diretto dalGeneral Manager Paolo Morra e appartenente all’esclusivo “Small Luxury Hotels of the World”, il SINA Centurion Palace è un vero e proprio gioiello nel cuore artistico di una delle città più romantiche e magiche al mondo, in cui si fondonostile contemporaneo e moderno sia nel design che nell’alta cucina, creando contrasti ed equilibri sorprendenti; dove tutto è stato pensato per offrire agli ospiti esperienze uniche ed emozionanti. Lo stesso Palazzo dove sorge il SINA Centurion Palace è ricco di storia. L’hotel, infatti, è situato nell’opera ottocentesca anticamente conosciuta come Palazzo Genovese,a Dorsoduro, nell’area di uno dei chiostri del monastero di San Gregorio, ritenuta la zona più antica di Venezia. Costruito negli ultimi anni del XIX secolo in stile gotico-veneziano, il palazzo si affaccia su di un’esclusiva corte interna. Il ristoranteAntinoo’s Lounge & Restaurant è stato insignito delle tre forchette Michelin e un cappello dalla Guida de L’Espresso.
Antinoo’s Lounge & RestauratSINA Centurion PalaceDorsoduro, 173,
30123 Venezia Tel +39 041 34281 - Fax +39 041 2413119Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.sinahotels.com
Micaela Scapin - Venezia Ph. 3384293592 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Giorgia Assensi - Milano Ph. 3478951181 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.micaelascapin.it
DALLA REGIONE DELLO CHAMPAGNE A REGGIO EMILIA, IL VIAGGIO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP PROSEGUE CON UNA DEGUSTAZIONE AD ALTA VELOCITA’ SULLE FRECCE DI TRENITALIA
Nelle scorse settimane il Consorzio di Tutela ha incontrato il Comité Champagne per discutere di tutela delle denominazioni e ha partecipato all’assemblea annuale di AICIG con un intervento sul sistema europeo delle DOP e IGP
Aceto Balsamico di Modena IGP ancora in primo piano: dopo l’impegnativo lavoro delle scorse settimane per partecipare ad incontri in territorio nazionale e all’estero sulla tutela della denominazione, il Consorzio torna in pista con una nuova azione promozionale volta a portare a conoscenza un vasto pubblico delle peculiarità di questa produzione di eccellenza del Made in Italy enogastronomico. Lo fa portandolo in degustazione dal 4 all’8 giugno, unitamente al Parmigiano Reggiano DOP, nella carrozza ristorante delle Frecce di Trenitalia. La degustazione avverrà sui treni interessati dalla tratta Roma – Milano e viceversa, ovvero AV9520 Roma – Milano in partenza dalla capitale alle 10.20 con arrivo a Milano alle 13.40 e AV9537 delle ore 14.20 da Milano con arrivo a Roma alle 17.40, con il supporto di personale altamente qualificato che accompagnerà ogni evento con il racconto di come nascono questi prodotti di eccellenza del Made in Italy, come percepire e riconoscere le caratteristiche organolettiche e quali abbinamenti sono in grado di esaltarle al massimo.
In tale occasione saranno distribuite anche brochure informative contenenti una scheda tecnica di ciascun prodotto e sarà effettuata un'indagine sul consumatore. Intanto nelle scorse settimane è iniziata la campagna europea del Consorzio dell’ABM per l’approfondimento del tema della tutela delle indicazioni geografiche in Europa e nel mondo, la cui prima tappa è stata in Francia con il sistema dell’AOC Champagne, una delle denominazioni più conosciute e imitate in tutto il globo. Il Consorzio ha incontrato in tale sede alcuni rappresentati del sistema produttivo e il CIVC, il Comité Interprofessionnel du vin de Champagne, per meglio comprendere le scelte e le strategie commerciali delle singole aziende e la politica di gestione collettiva del comparto, in particolare le strategie di tutela e di comunicazione della denominazione. Soprattutto quest’ultimo incontro, è stato finalizzato a condividere informazioni, riflessioni e problematiche, e a pensare insieme un sistema sempre più efficace di tutela e di difesa dei prodotti DOP e IGP, oltre che gettare le basi per creare una rete più strettamente connessa dei soggetti che operano in questo campo. Dal confronto sono infatti emerse sensibilità, esigenze e strategie comuni. Tra le altre cose, colpisce lo sforzo condiviso di promuovere una giurisprudenza comunitaria sempre più dettagliata e precisa sul tema dell’evocazione delle denominazioni e la volontà, anche a questo livello, di fare rete per aumentare l’efficacia delle singole azioni.
“Il Comité Champagne – ha affermato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli - è per noi un riferimento e siamo venuti qui ad Epernay per imparare, per ispirarci alla loro esperienza e per farci aiutare a percorrere la stessa strada sia dal punto di vista della valorizzazione del prodotto che per la tutela della denominazione e le nostre aspettative sono state pienamente corrisposte”. “Incontro importantissimo – ha evidenziato il Direttore Federico Desimoni– che ci mostra la strada maestra da seguire. In particolare, colpisce la visione del Comité, le strategie adottate e la perseveranza con cui in questi ultimi decenni hanno condotto azioni di tutela della loro denominazione.,
Ma i due Consorzi non hanno parlato solo di tutela e difesa di prodotti e denominazioni; la condivisione si è allargata alle strategie di comunicazione ed anche su questo tema si è riscontrata una comunanza di visione. Entrambi i Consorzi, infatti, ritengono che la priorità attuale sia quella dell’educazione, della formazione e dell’informazione diretta sia al mondo della comunicazione, ed in primis agli opinion makers, che a quello delle giovani generazioni (studenti, giovani chef, ecc.). Non da ultimo, è stata poi evidenziata l’importanza di utilizzare strumenti di comunicazione per tutelarsi nei confronti dei prodotti “fake”.
“Sul tema della comunicazione – riprende il Direttore del Consorzio - è ispirante l’esperienza che lo Champagne sta facendo negli Stati Uniti focalizzata sull’idea di comunicare direttamente al consumatore l’esistenza sul mercato di un prodotto autentico e di altri prodotti che sono semplici imitazioni. Partendo dal concetto che anche se una pratica commerciale è considerata legale, questo non vuol dire che la stessa sia corretta e leale -ribadisce Desimoni, - e questo confronto con il Comité è solo l’inizio di una relazione che speriamo possa approfondirsi sempre più e a diversi livelli nei prossimi mesi e anni”.
Terminata l’esperienza in terra di Champagne, il Consorzio è tornato al lavoro all’interno dei confini nazionali partecipando al seminario organizzato da AICIG venerdì 24 maggio a Reggio Emilia, in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione. Il tema della mattinata di lavori è stato “L’evoluzione dell’attività di vigilanza nel corso degli ultimi 20 anni: esperienze e proposte di evoluzione normativa”, a cui il Consorzio ha contribuito attivamente portando una specifica relazione sulle azioni di tutela in corso in Germania e presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la tutela del termine “balsamico”. Si è parlato di tutela delle denominazioni e gestione delle criticità del sistema europeo dei prodotti DOP e IGP: “Ho cercato di trasmettere a tutti i colleghi dei Consorzi di Tutela la fiducia nel nostro sistema e la necessità di perseverare - ha concluso il Direttore Desimoni - come sistema ed ognuno per la sua parte, nelle azioni di tutela sia in Italia che all’estero, per rafforzare sempre e ulteriormente quanto già più volte riconosciuto dalla Corte di Giustizia dell’Unione, in tema di evocazione dei prodotti DOP e IGP”,.
Un periodo impegnativo e significativo dunque per il Consorzio, pronto a inaugurare il lavoro preparatorio del contenzioso che prenderà avvio nei prossimi mesi presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a seguito della decisione della Suprema Corte Federale tedesca, e che nei prossimi mesi si estenderà ad altri Stati membri e alla Commissione Europea.
Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel. 335 6130800 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
GHIACCIO ALIMENTARE: RESTA ALTO IL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE L’ISTITUTO NAZIONALE DEL GHIACCIO ALIMENTARE RICHIAMA GLI OPERATORI ALL’UTILIZZO DEL MANUALE PER IL «GHIACCIO SICURO»
Da una verifica della Regione Siciliana, il 25% dei locali presenta non conformità
Quanto è sicuro il ghiaccio che bevi? INGA Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare ha presentato ieri con l’assessorato alla Salute della Regione Sicilia e le Asp della Regione i risultati di un’analisi condotta su 125 operatori del settore alimentare da cui è emerso che il 25% produce e utilizza ghiaccio contaminato. Un problema, questo, che non riguarda solo la Sicilia ma l’Italia intera. Sono ancora troppo pochi, infatti, gli operatori che non ripongono la giusta attenzione al ghiaccio alimentare.
L’allarme era stato lanciato già nel Giugno del 2016 quando INGA aveva presentato il primo Manuale di corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare, documento approvato dal Ministero della Salute e redatto, per la prima volta in Europa, per stabilire le buone prassi nella gestione del ghiaccio. E il tema ritorna centrale ancora oggi con la richiesta sempre più diffusa di ghiaccio alimentare per raffreddare le bevande e non solo.
“La filiera della somministrazione – dice Dario Pistorio, Presidente Regionale Fipe Sicilia – è molto importante. Noi rappresentiamo 15 mila aziende del territorio siciliano tra lidi balneari, ristoranti, discoteche, pub. Apprezzo moltissimo i primi passi delle Asp che ci danno indicazioni importanti. Il ghiaccio è un alimento e come tale si deve trattare. Si deve sanificare e capire quale è lo stato dell’acqua dei pubblici esercizi. Perché somministrando ghiaccio andiamo a mettere del liquido nei cocktail che poi possono diventare alimenti patogeni nel nostro corpo”.
La Regione Siciliana è al momento l’unica a essersi occupata della questione, avviando specifiche attività di verifica che hanno portato all’elaborazione di un apposito piano regionale. In particolare, nel corso del 2016 stati controllati 125 operatori del settore alimentare: dall’analisi è emerso che il 25% non era conforme alle normative. Ciò vuol dire che 67 operatori erano non conformi, 66 per ragioni microbiologiche e 1 per ragioni di tipo chimico. Il ghiaccio risultava dunque contaminato per una mancanza di attenzione igienica nella fase della produzione e della conservazione.
«Sono dati che richiedono un’immediata presa di coscienza da parte di tutte le Amministrazioni e di tutti gli Enti preposti ai controlli. – dichiara Carlo Stucchi, Presidente dell’Istituto Italiano Ghiaccio Alimentare di Roma - Purtroppo la produzione, conservazione e somministrazione di ghiaccio non sono tenute nella dovuta considerazione e nella maggioranza dei casi non vengono incluse nel sistema HACCP. Il Manuale che abbiamo redatto , inedito per completezza, autorevolezza e specificità dei temi trattati, consente a tutti di mettersi in regola e indica per la prima volta tutte le norme necessarie a garantire che il ghiaccio arrivi al consumatore privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici. Per questo, ringrazio la Regione Siciliana e l’Assessorato alla Salute per l’attenzione dedicata al tema e chiedo a tutte le altre Regioni di dimostrare la stessa attenzione e sensibilità nelle verifiche».
Fondamentale è, infatti, una presa di coscienza culturale. Una nuova consapevolezza che riconosca il ghiaccio come ingrediente alimentare a tutti gli effetti che a seguito di scarsa igiene, mancanza di sanificazione dei macchinari, manipolazione impropria può andare incontro a contaminazioni. Troppo spesso, soprattutto nei piccoli esercizi che autoproducono ghiaccio, non vengono effettuate con continuità le operazioni di sanificazione delle macchine produttrici e delle relative attrezzature utilizzate per lo stoccaggio. Tutto questo espone a gravi rischi visto che il ghiaccio alimentare nasconde possibili contaminanti fisici, chimici e biologici.
Il ghiaccio, infatti, se autoprodotto, deve essere considerato nella valutazione dei pericoli e dei rischi svolta con la metodologia HACCP come previsto dal Regolamento CE 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio e deve essere oggetto, come tutti gli alimenti, di applicazione di corrette prassi igieniche al fine di evitare contaminazioni e rischi per la salute dei consumatori.
Per questo INGA ha condiviso con gli Enti preposti al controllo sul territorio una check-list per l’autovalutazione da parte degli stessi operatori della propria produzione di ghiaccio: uno strumento dedicato alla sicurezza alimentare che permette di conoscere le corrette procedure per tenere sotto controllo l’autoproduzione e il prodotto finale.
«Il ghiaccio rappresenta all’interno del panorama alimentare uno dei cicli produttivi più a rischio. Per questo il Ministero ha collaborato alla realizzazione del Manuale per la corretta prassi operativa per la produzione del ghiaccio alimentare, un documento che può garantire maggiore qualità, sicurezza e tracciabilità e che merita di essere sempre più conosciuto e utilizzato dagli operatori per la massima tutela dei consumatori finali» – spiega Giuseppe Plutino della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute.
***
INGA Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare è un Ente Non Profit, con sede in Roma, che si pone l’obiettivo primario dello studio, della promozione e della diffusione di una corretta informazione sul Ghiaccio Alimentare.
L’Associazione si propone inoltre le seguenti finalità a carattere:
- Operativo: attraverso la diffusione di una corretta informazione sul tema del Ghiaccio Alimentare presso l’Opinione Pubblica e la sensibilizzazione delle Autorità Centrali, Regionali e Locali in merito alle politiche da attuare ai fini dello sviluppo del relativo mercato;
- Diplomatico: attraverso l’instaurazione ed il mantenimento di rapporti di tipo istituzionale con Enti caratterizzati da finalità analoghe e/o complementari aventi sede in Italia come in altre Nazioni, con particolare riferimento all’Europa ed agli Stati Uniti;
- Filantropico: attraverso la promozione e valorizzazione delle risorse intellettuali e materiali inespresse, relative al settore specifico del Ghiaccio Alimentare, presenti su tutto il territorio italiano.
Per saperne di più: www.ghiaccioalimentare.it
Emanuela Capitanio
Cell. 347 4319334
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.