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ìOì», LA BIRRA GLUTEN FREE DEL BIRRIFICIO AGRICOLO E NATURALE GJULIA
Note agrumate e tanta freschezza per una birra senza glutine, ricca di personalità e un’anima friulana doc
Basta rinunce, addio sapori spenti. Ogni palato è appagato con Dibevit Import, l’azienda specializzata nell’importazione e distribuzione di specialità birrarie che, muovendo un deciso passo avanti nel segmento del Gluten Free Beer, distribuisce in bottiglie da 33 cl la «ìOì», birra senza glutine prodotta da Birra Gjulia, birrificio artigianale friulano di proprietà dei fratelli Marco e Massimo Zorzettig.
«ìOì», da leggersi come «ìOì» e non 101, ricorda un’esclamazione di gioia tipica del dialetto friulano. Espressione che, c’è da scommettere, accompagnerà tutti coloro che, fino a oggi, per motivi di salute, hanno dovuto resistere alla tentazione di una buona birra o hanno dovuto accontentarsi di varianti che in fatto di gusto lasciavano alquanto a desiderare. «iOi» è una birra di malto d’orzo senza glutine che mai farà rimpiangere la birra tradizionale. È prodotta esclusivamente con malto d’orzo (un cereale con glutine, dunque!), ma durante la lavorazione, al momento dell’inseminazione del lievito, viene aggiunto un enzima chiamato endo-proteasi che si occupa dell’estrazione completa del glutine senza alterare il sapore della vera birra artigianale.
Grazie a questo processo completamente naturale, a fine fermentazione, la birra ottenuta è perfettamente gluten free: bionda, dal colore giallo carico con riflessi aranciati, al naso giunge con profumo di agrumi, al palato trasmette freschezza e assicura abbinamenti perfetti per qualsiasi occasione. Il suo tenore alcolico, 4,7% vol, infatti, la rende adatta a ogni modalità di consumo e a diversi abbinamenti, dalla pizza alle carni bianche al pescato, nonché assolutamente godibile da sola. Insomma, una birra davvero all day roundla cui principale caratteristica è quella di essere buona, prima ancora che senza glutine.
Rifermentata ed affinata in bottiglia, da servirsi a una temperatura tra gli 8 e i 10 °C, non è filtrata né pastorizzata ed è realizzata completamente con malto di produzione propria. Il birrificio Gjulia, infatti, si avvale dell’acqua del vicino Monte Mia, risultata dalle analisi la migliore per praticare la nobile arte del brassaggio, e di ben 14 ettari di orzo. Caratteristiche che, insieme al fatto che l’energia utilizzata proviene direttamente da fonti rinnovabili, fanno sì che questo birrificio venga considerato «agricolo» oltre che «artigianale».
La «ìOì», infatti, è realizzata usando solo prodotti che per più del 51% provengono direttamente dai campi di proprietà dell’azienda.Una realtà, quella guidata dai fratelli Marco e Massimo Zorzettig, che già vanta un’ottima reputazione in fatto di vino visto che due titolari sono il volto e il cuore delle aziende vitivinicole La Tunella e Altùris. E con la stessa passione hanno iniziato a occuparsi di birra, partendo – da vignaioli doc quali sono! – dalle materie prime quali orzo, frumento, luppolo e, appunto, acqua.
«ìOì è una birra che, senza rinunciare al sapore di un’ottima bionda tradizionale, garantisce al consumatore celiaco la massima salubrità, con una produzione naturale e di alta qualità. Non solo: questa referenza è inclusa nel prontuario AIC, infatti, ma per ogni confezione è indicato esattamente dove e come è stata prodotta, così da garantire la massima trasparenza e qualità. Aspetto fondamentale per un segmento, quello del gluten free, che negli ultimi anni sta facendo sempre più strada. Una crescita a cui noi siamo pronti a contribuire lavorando, come da nostra tradizione, sul piano dell’eccellenza per offrire ai consumatori solo i prodotti migliori. Proprio come la ìOì: una birra che trasmette entusiasmo e allegria fin dal nome, unendo perfettamente gusto, attenzione alla salute e qualità» -ha commentato Davide
DIBEVIT IMPORT. Da 20 anni Dibevit Import mette a disposizione di grossisti e locali pubblici di tutta Italia una vasta gamma di prodotti selezionatissimi del panorama birrario internazionale e gli strumenti più idonei per la loro corretta somministrazione, anche attraverso corsi specializzati. Nel portafoglio di Dibevit Import ci sono circa 200 birre, importate da diversi Paesi europei, oltre alle italiane (Birra Moretti Selezione Riserva da 75cl: Grand Cru, Lunga Maturazione, Grani Antichi; e la gamma Cervisia: Camallo, Mozzo, Ciurma). Specializzata nell’importazione dei prodotti delle più importanti birrerie belghe e tedesche e principale partner dei prodotti di linea inglese, Dibevit Import (www.dibevit.it) è una società del Gruppo HEINEKEN Italia.
Emanuela Capitanio Ilaria Zaminga
347 4319334Tel. 02 27076012
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PUNTOZERO ALLA PRIMA EDIZIONE DI VINOVIP AL FORTE
Lunedì 18 giugno la cantina dei Colli Berici all’evento zero di Civiltà del Bere a Forte dei Marmi.
Quattro i vini in degustazione, acquistabili anche nello shop online
Un po’ di Colli Berici a Forte dei Marmi. Lunedì 18 giugno 2018 PuntoZero sarà tra i protagonisti della prima edizione di VinoVip al Forte organizzato da Civiltà del Bere e parteciperà al Grand Tasting che si terrà dalle 18 alle 22 alla Capannina di Franceschi. La cantina farà parte della selezione Challenger, dedicata alle “nuove sfide” del mondo del vino italiano, che durante l’evento affiancheranno i grandi nomi dell’enologia di tutta la Penisola.
Quattro i vini in degustazione in questa serata, tutti monovitigno. Trasparenza 2017prodotto con uve Pinot Bianco, Tai 2016 con uve Tocai Rosso, Carménère 2016 prodotto con uve Carménère e Virgola 2013 con uve Syrah.
Per PuntoZero è l’occasione di raccontare alla città del lungomare toscano il territorio dei Colli Berici e per portare la propria interpretazione di alcuni vitigni che in questa zona hanno trovato un’ottima espressione. “Partecipare a VinoVip al Forte tra le proposte Challenger – spiega Marcella Toffano, titolare dell’azienda assieme al marito Andrea de' Besi e alla figlie Anna Paola e Carolina - è un ottimo modo per parlare della nostra cantina.
Anche se il progetto di PuntoZero è nato più di vent’anni fa, siamo sul mercato da poco: possiamo ritenerci una “nuova sfida” perché non siamo viticoltori da generazioni. In questo territorio, ad esempio, siamo i primi a utilizzare la tecnica dell'appassimento delle uve dopo la raccolta manuale. Questo per produrre vini di carattere, ma anche eleganti e raffinati, che raccontano perfettamente l’ossatura calcarea delle colline in cui nascono.”
Le etichette in degustazione a VinoVip al Forte sono disponibili anche nello shop online di PuntoZero (shop.puntozerowine.it), inaugurato da pochi giorni, dove è possibile acquistare direttamente i vini dell’azienda.
Quella del 2018 è l’edizione zero della rassegna curata da Civiltà del Bere, che ogni due anni riunisce a Cortina i nomi più importanti del vino e che approda quest’anno anche a Forte dei Marmi con 52 aziende protagoniste, un convegno dedicato alle sfide, economiche e non, dell’Italia enoica, una degustazione che si concentrerà sulla riscoperta dei raspi e, per finire, il banco d’assaggio Grand Tasting aperto a professionisti e appassionati.
Azienda Agricola PuntoZero
L'azienda ricopre attualmente una superficie vitata di circa 11 ettari. Le varietà coltivate sono: Cabernet Sauvignon (3,00 ha), Merlot (3,00 ha) Syrah (2,50 ha), Carmenere (0,50 ha), Tai Rosso (0,20 ha), Pinot Bianco (0,40 ha), Incrocio Manzoni (0,40 ha), Cabernet Franc (0,50 ha) e altre varietà a bacca rossa (0,70 ha). Le Pratiche vinicole sono di selezione dei germogli, defoliazione, diradamento e selezione in pianta dei grappoli migliori. Le vigne hanno un'età che varia dai 50 ai 5 anni. La resa per ettaro è di 65/70 quintali. La quantità di uva prodotta nel 2016 è stata pari a 630 quintali. La vendemmia è effettuata in plateaux e in casse da 15 kg. Le uve di Merlot e di Syrah vengono messe in appassimento per 20/30 giorni. Le bottiglie prodotte sono attualmente 16.000.
Press info:
Anna Sperotto
349 8434778
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WINE HUNTER EVENTS
WineHunter Events, appuntamenti con l’eccellenza in Italia e nel mondo.
Merano, 29 maggio 2018 – Tutto ha inizio con Merano WineFestival, manifestazione nata nel 1992 da un’idea visionaria di Helmuth Köcher il quale crea un evento dove eccellenza dei prodotti e mondo dell’eleganza si fondono, dando vita a qualcosa di mai visto fino ad allora in Italia. Da quel momento sono trascorsi 26 anni e ci stiamo avvicinando all’edizione numero 27 che, come di consueto, si svolgerà nella splendida cornice della Kurhaus di Merano dal 9 al 13 novembre.
Questa manifestazione, ormai divenuta un evento il cui prestigio è riconosciuto a livello mondiale, ha ispirato Helmuth Köcher a realizzare una serie di altri eventi satellite dedicati all’enogastronomia di qualità, in Italia e nel mondo. Nascono così i WineHunter Events, che da 24 anni rappresentano l’eccellenza di fronte ai buyers, ai media e agli appassionati che, con la certezza di trovarsi di fronte ad una selezione di prodotti premiati per la loro territorialità e qualità superiore, rispondono con presenze sempre crescenti alle manifestazioni.
In Italia gli eventi WineHunter si svolgono a Milano (Marzo 2019), dove The WineHunter è presente con un percorso di degustazioni nel contesto del congresso Identità Golose; a Siena (26-27 gennaio 2019) dove si svolge Wine&Siena, che vede protagonista il vino all’interno dei palazzi storici cittadini; a Catania (8-9 settembre 2018) dove quest’anno per la prima volta si svolge Vino in Vulcano; a Merano (29-30 settembre 2018) dove si svolge l’Anteprima di Merano WineFestival, durante il Gran Premio di Merano all’ippodromo cittadino; infine a Roma (13-14 ottobre 2018) dove, nell’incantevole location dell’Acquario Romano si svolge WineHunter Roma. Gli eventi internazionali riguardano invece l’Austria con Monaco (11 giugno 2018) e Vienna (?? Maggio 2019) e gli Stati Uniti con WineHunter USA Tour a Boston (29 maggio 2018) e Philadelphia (1 giugno 2018).
Per quanto riguarda le aziende presenti, queste vengono selezionate tra coloro che hanno visto premiato con il WineHunter Award almeno uno dei propri prodotti. Un premio di eccellenza, che viene conferito annualmente dalle commissioni di assaggio della Gourmet’s International, azienda cui fanno capo tutte le attività promosse da Helmuth Köcher. Tutti i prodotti premiati in ambito wine&food entrano poi a far parte della guida The WineHunter Award che li classifica sulla base di un punteggio attribuito in centesimi e li divide in tre categorie: Rosso (da 88 a 89,99 punti), Gold (da 90 a 94,99 punti) e Platinum (da 95 a 100 punti). Quest’anno la pubblicazione della guida è prevista per il 16 agosto e da essa vengono poi ulteriormente selezionate le migliori aziende premiate con il WineHunter Award che parteciperanno a Merano WineFestival, tappa conclusiva dei WineHunter Events 2018 e momento in cui il WineHunter Helmuth Köcher svelerà al pubblico la sua riserva di caccia.
LA MASTERCLASS DEL LEGGENDARIO BARTENDER GIAPPONESE
TORNA IN ITALIA HIDETSUGU UENO:
AL ROMEO HOTEL LA MASTERCLASS
DEL LEGGENDARIO BARTENDER GIAPPONESE
VENERDÌ 1 GIUGNO
Romeo hotel
Via Cristoforo Colombo 45, Napoli
Per partecipare: http://www.wineforbusiness.it/
Sculture di ghiaccio, equilibrio e precisione: questi gli ingredienti dello spettacolo che il maestro del bartending giapponese Hidetsugu Ueno metterà in scena venerdì 1 giugno al Romeo hotel, il cinque stelle affacciato sul golfo di Napoli. Una masterclass di 5 ore organizzata da Wine for Business e dedicata ai bartender che intendono affinare l’arte della miscelazione, ma anche agli appassionati che desiderano scoprire ricette e segreti dei cocktail d’autore per sorprendere i propri amici in occasioni speciali.
Nascosto nel basement di un anonimo edificio di Ginza, il "covo" di Hidetsugu Ueno - l'High Five Bar (25 coperti) - è un must be place della capitale del Sol Levante dove ogni sera fanno la fila, davanti a implacabili e cortesissimi frontmen, centinaia tra turisti ed edochiani per provare i drink che "il maestro" prepara per i suoi ospiti sulla base dell'ispirazione del momento.
A Napoli, il guru di Tokyo svelerà l'eccezionale cultura nipponica del cocktail, con particolare focus sulla tecnica dell'Ice Carving, tramite il quale realizza diamanti di ghiaccio con il semplice utilizzo di un coltello.
L'evento sarà tradotto in maniera simultanea dall’inglese all’italiano e al termine della masterclass verrà rilasciato un attestato di partecipazione nominativo firmato dal maestro Hidetsugu Ueno.
HIDETSUGU UENO MASTERCLASS
JAPANESE MIXING TECHNIQUES AND ICE CARVING
Venerdì 1 giugno, ore 11
Romeo hotel
Via Cristoforo Colombo 45, Napoli
Evento su prenotazione, per partecipare:
http://www.wineforbusiness.it/
La masterclass è organizzata da Wine for business in collaborazione con Diamond in a glass.
Romeo hotel è il cinque stelle lusso più innovativo di Napoli, in cui convivono in perfetta armonia arte e architettura contemporanea, design e preziosi oggetti di antiquariato. L’hotel, nato dal recupero e restauro del celebre Palazzo Lauro, su progetto dello Studio Kenzo Tange e Associati di Tokyo, si affaccia sul suggestivo golfo di Napoli e ospita spazi esclusivi, quali il centro benessere “Romeo Wellness – Dogana del Sale”, il Beluga Lounge Bar & Terrace, il Bistrot 9850, il ristorante gourmet “Il Comandante” (1 Stella Michelin) e tre sale meeting.
CANTINA BOLZANO PRESENTA TRENT'ANNI DI PROGETTO QUALITA'
I 220 soci viticoltori sono i protagonisti della produzione vinicola che ha reso Cantina Bolzano un riferimento per l’Alto Adige. Nel 1988 la cantina ha dato vita al Progetto Qualità, un programma di valorizzazione dei vigneti che permette di produrre vini di eccellenza, premiati ogni anno con riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Cantina Bolzano: piccoli viticoltori di qualità
I 220 soci viticoltori sono i protagonisti della produzione vinicola che ha reso Cantina Bolzano un riferimento per l’Alto Adige. Con l’obiettivo di produrre vini di eccellenza, nel 1988 è nato il Progetto Qualità, un programma di valorizzazione dei vigneti che ogni anno permette alla cantina di ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali.
“Ogni vitigno, ha le proprie peculiarità ma soprattutto delle esigenze che dobbiamo rispettare se vogliamo ottenere delle uve di qualità superiore”. Le parole dell’enologo Stephan Filippi, che durante l’ultima edizione di Vinitaly ha ricevuto il “Premio Cangrande ai Benemeriti della Vitivinicoltura”, esprimono la filosofia produttiva di Cantina Bolzano: rispetto e valorizzazione dei vitigni per ottenere uve eccellenti e produrre vini esemplari. Con questo obiettivo 30 anni fa si è dato vita al Progetto Qualità, un programma che segue tutte le fasi di produzione, con uno speciale riguardo al lavoro in vigna. Nato per la realizzazione del Lagrein Riserva Taber, che negli anni ha ottenuto per 18 volte i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso, il progetto è stato ampliato fino ad includere la produzione di tutta la linea delle Riserve e della linea dei Cru.
Il vino buono fatto in vigna dalle persone
Il progetto coinvolge 83 viticoltori, proprietari di 118 ettari di vigneti che rispondono a rigidi standard di qualità in termini di posizione, terreni, densità d’impianto ed età delle vigne. Anche le rese devono essere molto basse per garantire una maggiore qualità: si parte da una resa massima di 70 ettolitri/ettaro per arrivare ai 49 ettolitri/ettaro richiesti per la produzione di Cabernet e Pinot nero. I viticoltori si riuniscono periodicamente in focus group guidati dall’enologo Filippi e da una commissione di tecnici. Durante gli incontri si discute l’avanzamento del progetto, si tirano le fila e si valutano i risultati degli anni precedenti delineando anche gli obiettivi per il futuro. “Assieme ai soci, degustiamo i vini dei diversi produttori dell’Alto Adige e di altre zone di produzione per capire dove siamo posizionati e come possiamo migliorare. Sono momenti di grande formazione e crescita”, continua Filippi.
Lo staff tecnico della cantina supporta in modo continuativo i soci, con sopralluoghi in vigneto per verificare l’andamento della produzione e monitorare il raggiungimento degli obiettivi. Il vino buono si fa in vigna ma anche vendemmia e vinificazione seguono delle regole ben precise: le uve vengono selezionate, raccolte e vinificate delicatamente per rispettare le caratteristiche di ciascun vitigno. Il Progetto Qualità verrà perfezionato anche grazie all’aumento dello spazio di lavoro previsto nel nuovo edificio produttivo che consentirà di valorizzare maggiormente le caratteristiche delle selezioni e di lavorare i vari Cru in serbatoi separati.
Il mestiere del vignaiolo
Un elemento distintivo della Cantina Produttori di Bolzano e un grande punto di forza per il Progetto Qualità, risiede nel fatto che l’80% dei soci si dedica in modo esclusivo alla cura dei vigneti e alla produzione di uva. Sono agricoltori dediti alla viticultura da generazioni e questo profondo legame con la terra si riflette sicuramente nella qualità dei vini. I soci coltivano 350 ettari di vigneto tra i 200 e i 900 metri di altitudine e con mani esperte e grande passione, producono anno dopo anno eccellenze vinicole premiate e riconosciute.
Cantina Bolzano Cantina Bolzano è la cantina urbana della città di Bolzano, realtà storica del territorio altoatesino che riunisce in sé le produzioni proveniente da tutti gli appezzamenti cittadini. L’impegno quotidiano è quello di produrre vini di alta qualità e dal carattere regionale rispettando la tradizione ma utilizzando allo stesso tempo procedure moderne e know-how tecnico all’avanguardia, mirando a soddisfare i più alti standard di qualità. Dai vitigni autoctoni della zona di Bolzano nascono i due vini immagine della cantina: Santa Maddalena e Lagrein. Il nuovo sito produttivo della Cantina Bolzano sorgerà alle porte della città, nella zona di San Maurizio, sarà la più innovativa costruzione interrata dell’intero arco alpino e la prima cantina produttori certificata CasaClimaWine®. |
Il team daviso
(Ufficio stampa Cantina Bolzano)