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MADE IN ITALY, VITAVIGOR CELEBRA I 60 ANNI DI STORIA DEL “SUPER GRISSIN DE MILAN” AL CIBUS DI PARMA
Dal forno del nonno Giuseppe al Salone Internazionale dell'Alimentazione, passando per importanti mercati internazionali. I grissini Vitavigor, famosi nel mondo per qualità e tradizione, compiono 60 anni e si presentano al Cibus con VitaStick, la nuova linea di prodotti realizzata con Disney per il “back to school 2018”, un’immagine rinnovata e uno spazio dedicato alla “Linea The Box” tra i 100 prodotti selezionati per il Cibus Innovation Corner.
Quando nel 1958 Giuseppe Bigiogera sentì l’esigenza di dare a Milano il proprio grissino in grado di rispecchiare l’anima vitale ed energica di una città in pieno sviluppo industriale non avrebbe mai immaginato che “El super Grissin de Milan”, da lui creato nel forno tra le vie del quartiere milanese della Bicocca con le migliori materie prime, sarebbe arrivato non solo sulle tavole di tutto il mondo, dalla Francia allaSpagna, passando perGiappone,Canada eAustralia, ma anche sotto i riflettori del Cibusdi Parma, il Salone Internazionale dell'Alimentazione (stand C012 pad. 04.1). Il lavoro portato avanti da Giuseppe e dalla sua famiglia per 60 anniha reso infattiVitavigoruna delle più rappresentative aziende di grissini di alta qualità a livello mondiale. Un’azienda non solo attenta al rispetto delle ricette tradizionali, alle materie prime e al benessere dei consumatori, ma anche in grado di rinnovare la propria immagine esoddisfare i gusti di target sempre più specifici.La celebrazione per i 60 anni dell’azienda si arricchisce inoltre con lapresentazione dei nuovi VitaStickrealizzati con Disneydedicati al “back to school” e l’inserimento dei Grissini100% farro, semi di lino e kummel della “Linea The Box” tra i 100 prodottiselezionati per il Cibus Innovation Corner.
“Il sapere e i valori tramandati di generazione in generazione dalla mia famiglia ci hanno permesso di arrivare a produrre ben 7 tonnellate di grissini al giorno, che vengono distribuiti dalla nostra rete commerciale in costante espansione in Italia e in oltre 30 paesi del mondo, dai quali dipende il 35% della produzione– afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor– I nostri grissini sono da sempre prodotti con ingredienti di altissima qualità, selezionati con estrema cura e miscelati nel rispetto delle ricette originali di nonno Giuseppe, e nascono dal perfetto equilibrio tra abilità manuale e nuove tecnologie. Oggi però la stessa cura e attenzione riservata ai prodotti più tradizionali viene impiegata anche nella realizzazione di nuove linee e packaging che, a seconda dei target di riferimento, assumono forme e stili differenti: in linea con le tendenze fashion di Milano come nel caso delle ‘fashion bustine’, o con un’immagine dedicata ai più piccoli, caratterizzata dai personaggi della famiglia di Topolino targata Disney, nel caso dei nostri nuovi VitaStick, lanciati sul mercato in vista del back to school 2018”.
Il progressivo miglioramento tecnologicoe la ricerca di soluzioni sempre più efficientihanno portato l'azienda a produrre i propri grissini attraverso un processo quasi completamente automatizzato, senza l’utilizzo diolio di palma, grassi idrogenati,OGM econservanti, con l’esclusivo utilizzo di olio extravergine d’oliva al 100%. Inoltre, la produzione di altissimo livello qualitativo ha consentito a Vitavigor di operare nel rispetto delle più rinomate e restrittive certificazioni internazionali in tema di sicurezza, qualità e produzione alimentare ottenendo i riconoscimenti BRC – Grade A,IFS – Higher Level e le certificazioniKosher di prodotto, grazie alla completa assenza di grassi animali dalla filiera produttiva.
“Il valore della tradizionee la consapevolezza delle proprie originisono le fondamenta su cui poggiano le nuove sfide future – spiega Federica Bigiogera– Il nostro obbiettivo oggi è quello di consolidare la presenza di Vitavigor sul mercato internazionale, aprendo la strada verso nuovi paesi, e incrementare la presenza del brand a livello nazionale, soddisfando le esigenze della GDO epotenziando le posizioni negli altri canali distributivi. Molto importante per noi è anche l’aspetto relativo al benessere, un’attenzione che si è concretizzata con il lancio de‘I Leggeri’, grissini privi di sale e olio perfetti per chi vuole stare attento alla linea, dato che contengono ben il 90% in meno dei grassi rispetto alla media degli altri prodotti, ma che non vogliono rinunciare al gusto”.
MOSTRA DELL’ARTIGIANATO DI FELTRE, IL GIOCO È PROTAGONISTA DELLA 32^ EDIZIONE
La storica Mostra dell’Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre (Belluno) torna, dal 29 giugno al 1° luglio, ad animare una delle città più antiche e suggestive di tutto il Veneto. Un’edizione dove l’arte può essere interpretata come un gioco di forme, colori e materiali delle opere di artisti, provenienti da tutta Italia, esposte all’interno dei palazzi del centro storico e visitabili seguendo un percorso ricco di storia e fascino. Inoltre, la Mostra ha in programma un concorso per artisti del ferro battuto e un simposio di scultura del legno ma anche spettacoli e attività didattiche per bambini.
È il gioco di espressioni artistiche il tema centrale attorno al quale ruotano le mostre e le esposizioni organizzate per la Mostra dell’Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre, quest’anno giunta alla 32^ edizione. Una manifestazione che per tre giorni, dal 29 giugno al 1° luglio 2018, anima le vie e gli androni dei palazzi nobiliari assieme alle antiche botteghe del centro storico cittadino. Un evento per celebrare le eccellenze dei mestieri artigianali e far conoscere una delle città più suggestive di tutto il Veneto per la sua ricca storia risalente al 1° secolo a.C. e per la sua posizione geografica; nasce in un anfiteatro naturale di rara bellezza situato ai piedi delle Prealpi.
Il connubio tra Feltre e l’artigianato vanta origini molto antiche e che ancora oggi gode di ottime espressioni. La città, con le sue connotazioni storiche, culturali e produttive si è prestata nei secoli a diventare una vera e propria culla per lo sviluppo di botteghe e attività artigianali, registrando delle vere e proprie eccellenze in settori come la tessitura, la lavorazione del legno, del ferro e della pietra. Lana, seta e canapa per realizzare panni e stoffe da esportare a Venezia, Bologna, Ferrara; legno per costruire oggetti destinati all’uso quotidiano (sedie, utensili), ma anche per mobili incisi e sculture, o addirittura per le zattere e le travi da utilizzare nella costruzione delle case e delle ville. E poi il ferro, materiale che i fabbri feltrini lavorano per costruire soprattutto le spade destinate alla Repubblica di Venezia e agli eserciti di tutta l’area europea. Infine, la pietra estratta e lavorata per realizzare le abitazioni, i camini, i tetti, ma anche gli stemmi nobiliari e le lapidi con iscrizioni di cui la città è particolarmente ricca. Quale luogo migliore di Feltre quindi dove dedicare una mostra alle attività artigianali e artistiche da presentare a turisti e visitatori come esperienza culturale adatta a tutta la famiglia?
Quest’anno il programma prevede l’inaugurazione la sera di venerdì 29 giugno e, subito a seguire, il via del Simposio di scultura e il Concorso di forgiatura che ha come tema “il gioco”. Entrambe le competizioni, per le quali sono assegnati dei premi al temine della manifestazione, vantano la presenza di affermati artisti nazionali nella lavorazione del ferro e del legno. Anche i piccoli visitatori potranno diventare artisti e artigiani per un giornocimentandosi nella forgiatura, grazie al laboratorio di Daphne Kooistra dedicato ai bambini sia sabato 30 giugno che domenica 1° luglio. Durante l’intera manifestazione sono inoltre previsti spettacoli per bambini che spaziano dal teatro alla giocoleria e l’arte circense. Intanto, per tre giorni, tra le vie della cittadella medievale, negli androni dei palazzi e nei cortili, gli artigiani espositori mettono in mostra i loro manufatti, talvolta facendo anche dimostrazione diretta di come eseguono le loro lavorazioni. Il tema del giocotorna protagonista anche nelle numerose mostre ospitate nei palazzi nobiliari e aperte ai visitatori della Mostra dell’Artigianato. In particolare, Palazzo Zasio ospita una rassegna sul personaggio di fumetti e cartoni animati Popeye, Palazzo Villabruna espone le carte da gioco dedicate al Palio di Feltre e realizzate dalla famosa azienda Dal Negro di Treviso su disegni dell’artista feltrino Gian Antonio Cecchin, mentre la Sala Consiliare dello storico palazzo che ospita il Comune fa spazio al modellismo. In mostra “Il metallo delle Dolomiti per le spade dei re” e, a Palazzo Borgasio,l’installazione dell’Arca dei Talenti, progetto che valorizza talenti emergenti nell’ambito dell’artigianato di eccellenza.
La manifestazione prevede l’ingresso gratuito al pubblico di tutte le età e all’interno presenta vari punti di ristoro dove poter degustare piatti tradizionali e specialità locali, per godere in compagnia di una sosta enogastronomica nelle pause tra una mostra e uno spettacolo per i più piccoli.
Federica Da Col
IO, BAROLO 2018
A Roddi il grande evento di degustazione per celebrare il “Re dei Vini” con i produttori della Strada del Barolo e grandi vini di Langa
Sabato 26 maggio 2018 torna Io, Barolo, il tradizionale appuntamento di primavera della Strada del Barolo con un programma rinnovato, che avrà come protagonisti assoluti il "Re dei Vini" e i suoi produttori: una degustazione itinerante dedicata al pubblico nazionale e internazionale nel centro storico di Roddi, porta d'ingresso alla Langa a una manciata di chilometri da Alba.
Dalle 17.00 alle 23.00 trenta produttori incontrano gli appassionati del Barolo e dei paesaggi delle Langhe patrimonio dell'umanità, in una degustazione "diffusa" che condurrà i partecipanti in un viaggio alla scoperta del "Re dei Vini", lungo le stradine e le piazzette del concentrico medievale di Roddi, da piazza Umberto I fino al belvedere, ai piedi del Castello.
Un appuntamento che si ripete ormai da sei edizioni, quello di Roddi, che per questo 2018 propone un programma rinnovato nella forma e nella sostanza, con più spazio all'unico vero protagonista: il Barolo, che ogni produttore potrà presentare nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazionecrue annate differenti.
Come di consueto, a margine dell’evento principale, diverse iniziative per chi intende approfondire la conoscenza del Barolo e dei grandi vini di Langa, sotto la guida di un esperto: con le Food&Wine Experience sarà possibile sperimentare abbinamenti gourmetfra una selezione di vini piemontesi e alcuni prodotti agroalimentari di eccellenza (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese), mentre nelle Wine Tasting Experience® 4.0 il pubblico (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese) sarà guidato da Sandro Minella alla scoperta dei vini attraverso le proprie percezioni sensoriali: un gioco interattivo nel quale ogni partecipante potrà valutare i diversi parametri dei vini in degustazione, per ricostruire autonomamente il profilo sensoriale di ciascun vino tramite il proprio smartphone.
Per tutta la serata saranno proposti una selezione di piatti tipici del territorio, preparati da AccademiaFoodLabcon i prodotti dei soci della Strada del Barolo, che potranno essere acquistati singolarmente.
L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, grazie alla collaborazione di Comune e Pro Loco di Roddi, Barolo&Castles Foundatione Turismo in Langa.
PROGRAMMA:
Ore 17.00 /23.00, acquistando il pass per la degustazione del Barolo (23,00 € in prevendita / 25,00 € sul posto), sarà possibile accedere al centro storico di Roddi per incontrare di persona i produttori, che presenteranno fino a tre etichette di Barolo ciascuno, illustrandone caratteristiche e peculiarità. Ogni partecipante riceverà un calice da portare a casa come ricordo della serata e un coupon che gli consentirà di effettuare la visita a una delle cantine presenti all’evento con uno sconto del 10% su eventuali acquisti.
Prevendita online:€ 23,00
Vendita sul posto il giorno dell’evento: € 25,00
INIZIATIVE COLLATERALI (degustazioni guidate da seduti):
Dalle 16.00 alle 17.00: Food&Wine Experience in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 16.00 alle 17.00: Wine Tasting Experience® 4.0 in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Food&Wine Experience in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Wine Tasting Experience® 4.0 in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Si precisa che l’evento si svolgerà anche in caso di maltempo.
Con il contributo di Fondazione CRC
Con il patrocinio di: Associazione per i messaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato
CON I PERSONAL SOMMELIER DI STAPPO ALLA SCOPERTA DEL VERO VINO BIO
Degustazione guidata di alcune preziose storie di vini Bio
Sabato 12 Maggio ore 15,30_18,00
Fabbrica del Vapore di via Procaccini, 4 Milano
Oltre la moda, oltre il consumismo.
Il reale valore del vino biologico e sostenibile va ricercato nelle radici, in quella nostra inimitabile millenaria tradizione enologica dove la mano dell’uomo si fonde con la natura più fertile.
Dove il rispetto e la cura dell'ambiente sono fondamentali per ottenere un prodotto di qualità, preservando vigna e terra per le generazioni future.
Dove la tecnologia entra scientemente in piccole dosi come fattore di miglioramento e non nella logica industriale del profitto e dei grandi numeri.
I Personal Sommelier di Stappo, che in questo quadro ritrovano gli elementi portanti della propria mission, hanno dunque scelto di raccontare sabato 12 Maggio dalle ore 15,30 alle 18 a Milano presso la Fabbrica del Vapore di via Procaccini, 4, attraverso una degustazione guidata, alcune preziose storie di vini "veri e umani".
Una selezione accurata di 12 etichette di quattro aziende: diverse per geografia e tipologia ma accomunate dalla passione di saper fare vino autentico con rispetto.
Ad accompagnare l'esclusiva degustazione, assaggi di sfiziosi prodotti biologici del Panificio Eden, delizie "come una volta" di pane, grissini, focacce e varie specialità realizzate con cereali antichi e lavorazioni artigianali.
In vino STAPPO veritas...
In degustazione:
Az. Agr. LA DAMA di Negrar (VR) con i suoi rossi della Valpolicella
Az. Agr. SAN GIAIME di Gangi (PA) con il Grillo e lo Syrah della Madonie
Az. Agr. PIEVALTA di Maiolati Spontini (AN) con tutte le declinazioni del Verdicchio
Az. Agr. VALLE DELL’ACATE di ACATE (RG) con tutte le tipicità che la Sicilia può offrire
Ingresso: €15
Per iscrizioni:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (pagamento il giorno dell’evento)
Servizi, eventi, degustazioni e l’esclusivo eno-commerce su www.stappo.wine
Eventbrite: https://bit.ly/2GQHbxo
Testi e foto nel link
ufficio stampa Stappo Your personal sommelier
Manuela Caminada
«EOS»: LAMPADA CREATA CON LE BOTTI USATE DEL BAROLO
«Eos», la lampada creata riciclando le botti di invecchiamento del Barolo
Il prototipo vince la prima edizione di ReWineD®, progetto dell’azienda Josetta Saffirio di Monforte d’Alba con gli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Torino e Italia Bellissima per realizzare oggetti di design con gli scarti della cantina vitivinicola. Si chiama “Eos” ed è una lampada creata con le doghe delle botti di invecchiamento del Barolo. Oggi è solo un prototipo ma presto potrebbe entrare in produzione. L’hanno pensata e realizzata Anna Bellezza e Giulia Catalani, due studentesse del 2° anno del Corso di Product Design dell’Istituto Europeo di Design di Torino (IED). Il progetto ha vinto la borsa di studio di ReWineD® (Recycled Wine Design), idea della giovane vignaiola Sara Vezza, titolare della Cantina Josetta Saffirio di Monforte d’Alba, che ha lanciato una sfida agli studenti dello IED: produrre oggetti di design riciclando gli scarti della sua cantina vitivinicola.
Così bottiglie di vetro, tappi usati, vecchie botti, scatole di legno e di cartone, rotoli di etichette hanno trovato una seconda vita con quattro progetti in gara: oltre alla lampada Eos, “Wine Oak” un cavatappi e coltellino multiuso per vino creato da Elena Bellacicco e Federica Ferrarese; “La vite è bella”, tagliere con legno delle botti in disuso creato da Paolo Conte, Margherita Fruscoloni Morello e Silvio Positano; e “Between the stripes”, un porta ghiaccio con i tappi di sughero firmato da Cecilia Clot e Lorenzo Puglisi.
A decidere quale era il progetto più bello e più funzionale è stata chiamata una giuria femminile composta dalla giovane produttrice vitivinicola Violante Gardini (azienda Prime Donne Donatella Cinelli Colombini), l’architetto e giornalista Giovanna Crespi e l’architetto Maria Grazia Novo. La premiazione è avvenuta in cantina a Monforte con una giornata di festa e di confronto, moderata dalla giornalista Maria Bianucci. Presente anche il sindaco di Monforte Livio Genesio.
«I ragazzi sono stati molti ricettivi – dice Sara Vezza - e hanno dimostrato che far rivivere gli scarti di cantina e di produzione è possibile. Qui in cantina anche gli avanzi sono molto preziosi perché sono pochi: l’idea di riciclarli e non buttarli comunica al consumatore un’attenzione anche per i piccoli dettagli. Il riciclo, poi, conclude un percorso di sostenibilità che la nostra azienda ha iniziato nel 2004 con la svolta biologica».
Un lavoro lungo un anno scolastico con numerosi incontri con gli studenti tra le vigne delle Langhe e nell’Istituto. Sono nate alleanze di territorio ed è entrata in partnership Italia Bellissima, network di architetti e artigiani italiani che lavorano nel settore edilizia-decoro creato dall’architetto astigiano Andrea Capellino.
«Mettiamo insieme tutte le antiche tecniche artigianali italiane riproposte in versione moderna – spiega Capellino – e ci interessa molto il tema del riciclo e della sostenibilità ambientale: il cosiddetto design sistemico oggi è una necessità che nasce dall'eccesso di scarti di produzione che contengono ancora un valore e una loro vita».
Gli studenti dello IED sono stati seguiti dal docente Giorgio Ceste e coordinati da Simone Peditto (coordinamento didattico IED Design): «È un progetto che unisce tre concetti: artigianalità, sostenibilità ambientale e sperimentazione. È un riavvicinamento al materiale, alla realtà: in questo corso gli studenti si sono sporcati le mani e hanno lavorato con materiali di scarto che arrivano dal ciclo di produzione vitivinicolo. Prodotti di scarto che hanno così una seconda vita».
Fiammetta Mussio