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VARAZZE: 4/5/6 MAGGIO TORNA LA SECONDA EDIZIONE DEL VARAZZE BEER FESTIVAL
I giorni 4/5/6 Maggio a Varazze, torna la seconda edizione di Varazze Beer Festival, a ingresso gratuito.
Torna uno degli appuntamenti più attesi dai numerosi appassionati di birra: la seconda edizione del Varazze Beer Festival, evento dedicato al fenomeno gastronomico più interessante degli ultimi anni: la birra artigianale.
Nel 2017 l’evento organizzato da Sofismi ha avuto un grande successo di pubblico e affluenza.
Ma al Varazze Beer Festival non ci sarà solo birra artigianale dei migliori birrifici italiani, ma anche una food court con ottimo cibo. A fare da sottofondo, creando un’atmosfera di vero relax, della bellissima musica che accompagnerà le degustazioni di cibo e birra, in una delle location più belle di Varazze: il Molo Marinai d’Italia, il “Pier” della Città rivierasca, che è lambito dalle onde del mare.
Da un lato del molo, infatti la spiaggia libera dove potrete sorseggiare le ottime birre artigianali della selezione Sofismi, attrezzarvi per il dolce far niente in riva al mare e fare il primo bagno della stagione. Dall’altro lato del molo 12 postazioni dei Birrifici Artigianali più qualche Birrificio ospite.
Accanto alla Food Court posizionata sopra il Molo del Surf, un’Area Relax attrezzata con tavoli e panche. E inoltre, una passeggiata panoramica, affiancata da un parco con l’Area Bambini con giostre, tappeti elastici e gonfiabili.
Non mancheranno attività, laboratori e degustazioni dedicati al cibo di qualità ed alla Birra Artigianale tenute da personale competente e selezionato che si svolgeranno durante tutti i 3 giorni del Varazze Beer Festival II° Edizione.
ORARI VARAZZE BEER FESTIVAL II EDIZIONE
Venerdi 4 Maggio e Sabato 5 Maggio: dalle 11:00 alle 01:00. Domenica 6 Maggio: dalle 11:00 alle 23:00
Bettina Bolla
MERANO WINEFESTIVAL 2018
Aspettando Merano WineFestival (9-13 novembre 2018)…
…è iniziata la caccia del WineHunter Helmuth Köcher
È ripartita la caccia alle eccellenze vitivinicole italiane e internazionali del WineHunter. Helmuth Köcher, patron di Merano WineFestival (9-13 novembre 2018) si prepara a presentare al grande pubblico una nuova selezione di prodotti di assoluta qualità. Con la sua Caccia del Mese, a partire da oggi, il WineHunter presenta alcune delle sue scoperte nel mondo del vino, sia in Italia che all’estero, celebrate alla 27ma edizione dell’esclusiva kermesse meranese. Questo mese si va in Toscana, nel Chianti. Un salto in Germania e poi in terra sudtirolese.
Merano, 2 maggio 2018 – In vista della 27^ edizione di Merano WineFestival è ufficialmente aperta la caccia del WineHunter Helmuth Köcher, patron dell’esclusiva kermesse, grande conoscitore e instancabile cacciatore di eccellenze nel mondo del vino. Una ricerca fatta di vini quindi, e non solo. Il WineHunter scopre ogni giorno espressioni di qualità che passano per la conoscenza e degustazione di prodotti, ma anche per la riscoperta di valori pur sempre con uno sguardo al futuro, all’innovazione. Ogni mese condividerà alcune delle sue scoperte attraverso la Caccia del Mese, un’anteprima di ciò che presenterà nella guida “The WineHunter Award”, ad agosto prima, e poi al Merano WineFestival.
La prima Caccia del Mese avviene in Toscana e precisamente a Greve in Chianti dove, dopo la manifestazione Wine&Siena, Helmuth Köcher ha fatto sosta a Castello di Querceto. Il vino degustato e selezionato qui è il Romantic, un vino particolare fatto di Petit Verdot, Merlot e Syrah. Caratterizzato da sentori balsamici e da una forte speziatura che impressiona per la sua freschezza ed eleganza, decisamente filigrane.
Dalle colline del Chianti a quelle oltre confine, ossia in Germania e precisamente a sudovest di Bonn, dove il WineHunter ha visitato Winzergenossenschaft Mayschoß Altenahr, la più antica cantina cooperativa del mondo. Tra le sue particolarità spicca quella del territorio su cui si collocano i suoi i vigneti situati su ripidissimi pendii. La zona è da sempre famosa per il Riesling ma, secondo Helmuth Köcher, attualmente tra i suoi vini migliori si distingue lo Spätburgunder. Qui ha degustato e selezionato in particolare il Waldporzheimer Kräuterberg 2015 e il Domina 2016. «Il primo è un vino molto complesso, un Blauburgunder di qualità top, caratterizzato da sentori di terra, ciliegia, pepe nero, acidi forti e retrogusto di fragole, il cui stile rispecchia il territorio dei ripidi appezzamenti attorno al fiume Ahr» racconta il WineHunter. «Il Domina 2016, invece, è un vino molto elegante, frutto di una Cuvée di Portoghese e Spätburgunder che si caratterizza per i suoi sentori di ribes nero, aromi speziati e menta».
Rientrando in Italia in Alto Adige, il WineHunter ha degustato lo spumante rosato Swing del 2017 prodotto dal vitigno PIWI Chambourcin; un vino molto leggero, una bollicina fruttata della produzione del Maso Zollweghof che si trova nella deliziosa località di Lana, vicino Merano, e che dal 1990 ha iniziato a produrre vini naturali, biologici e biodinamici. Qui Helmuth Köcher ha degustato il vino di una vecchia bottiglia di un Fraueler, detto anche “il vino delle donne”, ossia un antico vitigno sudtirolese purtroppo un pò caduto nell’oblio, ma “di notevole interesse” secondo il WineHunter. E infine un’anteprima che riguarda le collaborazioni: «E’ in via di definizione una cooperazione con un partner cinese per la realizzazione di un festival dedicato al vino da realizzare in Cina, uno dei paesi sempre più interessati all’importazione del vino italiano e alla conoscenza del mondo del vino in generale» conclude. Una nuova sfida quindi attende Helmuth Köcher il “WineHunter” che dal 1992, anno in cui inaugura la prima edizione del Merano WineFestival, sostiene il suo motto “Excellence is an attitude”.
Federica Da Col
Mare&Mosto 2018
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ALIMENTARI “PORTA A PORTA”, +2,5% NEL 2017
La vendita a domicilio formula vincente per valorizzare le eccellenze
In occasione di Cibus 2018, il presidente di Univendita Ciro Sinatra fa il punto sul settore alimentare nella vendita a domicilio: «La fiducia dei consumatori si conquista con il servizio e l’attenzione al cliente». Il caso di Bofrost, che cresce per il decimo anno consecutivo e punta sulle specialità regionali per l’anno nazionale del cibo italiano
In fatto di cibo gli italiani sono sempre più esigenti e si orientano sull’acquisto di prodotti di qualità e ad alto contenuto di servizio, specialmente quando a proporli ci sono venditori preparati, professionali e attenti al cliente. Così si spiega la crescita delle vendite a domicilio di prodotti alimentari: +2,5% nel 2017 secondo Univendita, l’associazione di categoria delle aziende italiane della vendita diretta, che rende noti i dati di settore in occasione di Cibus, salone internazionale dell’alimentazione che si terrà a Parma dal 7 al 10 maggio.
La più grande fra le realtà di Univendita che commercializzano alimentari è Bofrost, l’azienda di surgelati che per prima ha proposto le specialità “sottozero” in Italia con la formula del porta a porta, più di trent’anni fa. Nel 2017 Bofrost ha inanellato il decimo anno consecutivo di crescita, con un fatturato di 237 milioni di euro (+77 milioni di euro dal 2007 a oggi), una quota mercato del 10% e 1,2 milioni di famiglie servite ogni anno (fonte GFK-Eurisko, AT ago ’17, Totale Italia). In Bofrost lavorano oltre 2.400 persone.
«Gli italiani ci conoscono e ci apprezzano perché mettiamo al primo posto la qualità –commenta Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia–. Il nostro reparto Ricerca e Sviluppo studia costantemente nuovi prodotti per intercettare i trend alimentari emergenti: fra le oltre 480 specialità del catalogo Bofrost ci sono prodotti vegetariani e vegani, senza glutine, etnici e con ingredienti selezionati, DOP e IGP».
Per il 2018, nominato dal Ministero delle Politiche Agricole “Anno nazionale del cibo italiano”, Bofrost punta su una selezione di specialità regionali basate su ingredienti e ricette che fanno parte del nostro patrimonio di eccellenze: novità come gli spiedini ispirati agli arrosticini abruzzesi, i panzerotti alla pugliese, la mozzarella in carrozza, il cous cous dai profumi siciliani, la fregola sarda, gli gnocchi alla sorrentina e la torta salata con friarielli e salsiccia, per portare in tavola i sapori campani. «La cucina regionale oggi è di tendenza –spiega Tesolin– e gli italiani amano gustare le ricette della tradizione in ogni occasione, anche quando non hanno modo di cimentarsi con preparazioni spesso lunghe e laboriose. I surgelati sono la soluzione più semplice, veloce e adatta a preservare, meglio di altri metodi di conservazione, il gusto e le caratteristiche degli alimenti». Bofrost offre poi l’ulteriore vantaggio della consegna direttamente a casa, che è comoda e garantisce la catena del freddo.
La modalità della vendita a domicilio si dimostra dunque al passo con l’evoluzione delle abitudini dei consumatori. «I consumatori sono sempre più consapevoli, specialmente quando si tratta di alimentari –commenta il presidente di Univendita Ciro Sinatra–. Si informano, valutano attentamente gli ingredienti e la loro provenienza e sono disposti a spendere di più se c’è garanzia di qualità. In questo scenario, il rapporto di fiducia che si instaura nella vendita a domicilio è una carta vincente: i venditori sono preparati su ogni aspetto del prodotto, sanno dare i consigli giusti e persino suggerimenti di preparazione. Inoltre ricevono direttamente dai clienti feedback preziosi per le aziende, che possono così sviluppare novità sempre in linea con le richieste del mercato».
Univendita (www.univendita.it) Qualità, innovazione, servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole d’ordine di Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce l’eccellenza della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono: AMC Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio Piccolomini,Dalmesse Italia, Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just Italia, Lux Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Tupperware Italia, Uniquepels Alta Cosmesi, Vast & Fast, Vorwerk Italia – divisione Bimby, Vorwerk Italia – divisione Folletto, Witt Italia, che danno vita a una realtà che mira a riunire l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di rafforzare la credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e verso le istituzioni.
Univendita, che aderisce a Confcommercio, rappresenta il 46% del valore dell’intero comparto della vendita diretta in Italia (fonte: Format Research, marzo 2017).
Ufficio Stampa Univendita: Eo Ipso
Info: Miriam Giudici – 346 3907608 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
GALLO ROSSO: UNA VACANZA ESTIVA ALTERNATIVA AL MARE
5 validi motivi per scegliere il maso. E’ tempo di pensare alle vacanze estive e Gallo Rosso, con i suoi oltre 1600 masi associati in tutto l’Alto Adige, offre un’esperienza davvero unica per chi ama la pace, la tranquillità, la natura e anche le temperature non esagerate.
Ecco 5 motivi validi per scegliere una vacanza estiva in un maso Gallo Rosso:
1) Proverbiale ospitalità
I contadini accolgono gli ospiti nel proprio maso e si occupano di loro personalmente facendoli sentire come a casa propria.
2) Prodotti genuini da gustare e portare a casa
3) Fare l’esperienza della vita in un “maso vivo”
Il maso è “vivo” perché tutti i membri della famiglia vi lavorano. Anche gli ospiti possono collaborare alle varie attività del maso.
4) Godersi massima tranquillità e relax
Molti masi si trovano in montagna.
5) Alloggiare in piccole e meravigliose strutture, ben arredate
I masi Gallo Rosso, inoltre, sono piccole strutture con alloggi comodi e ben arredatio con tanto legno, costruiti con materiali naturali e di alta qualità che portano l’ospite a sentirsi a proprio agio. Molti hanno anche la zona wellness.
Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin
dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.
Nadia Scioni – Mob. 348-0901496 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.