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CONGRESSO AIS A MERANO
MERANO, GIARDINO DELL’ALTO ADIGE DAL CLIMA MITE, OASI DI BENESSERE E ACQUE TERMALI, DA SEMPRE È IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’INTERA AREA MITTELEUROPEA GRAZIE ALLA SUA POSIZIONE STRATEGICA SULL’ASSE NORD-SUD EUROPA. HA OSPITATO IMPERATORI E RE, E DOPO ESSERE STATO LUOGO PREDILETTO DELLA PRINCIPESSA SISSI E DI FRANZ KAFKA, SI PREPARA AD ACCOGLIERE L’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER PER IL SUO 52° CONGRESSO NAZIONALE.
IN OGNI EDIZIONE, DA OLTRE MEZZO SECOLO, IL CONGRESSO È IL MOMENTO DI SINTESI DEL LAVORO SVOLTO DALL’ASSOCIAZIONE E DAI SUOI SOMMELIER NELL’ANNO TRASCORSO, A LIVELLO LOCALE, REGIONALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
“IL PASSAGGIO DA TAORMINA, SEDE DEL CONGRESSO 2017, A MERANO – DICHIARA IL PRESIDENTE NAZIONALE ANTONELLO MAIETTA – RAPPRESENTA LO SPIRITO E LA FORZA DELL’AIS, PRESENTE CAPILLARMENTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.”
DURANTE I QUATTRO GIORNI SARANNO IN PROGRAMMA, ACCANTO AI LAVORI CONGRESSUALI RISERVATI AI SOCI, MOMENTI DEDICATI ALLE DEGUSTAZIONI, VISITE A CANTINE STORICHE E BANCHI D’ASSAGGIO APERTI AL PUBBLICO, OLTRE AI CONSUETI E APPREZZATISSIMI SPAZI CONVIVIALI.
IL CONGRESSO È ANCHE SEDE DEPUTATA ALLE FASI FINALI DEI CONCORSI, BANCO DI PROVA E CONFRONTO TRA SOMMELIER, LA CUI PREPARAZIONE SI RIVELA COSTANTEMENTE IN CRESCITA.
I VINCITORI DELLE SELEZIONI REGIONALI SI AFFRONTERANNO PER IL TITOLO DI MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA “PREMIO TRENTODOC”, SECONDO LA NUOVA FORMULA CHE PREVEDE PROVE INCROCIATE TRA I FINALISTI IN LOTTA PER STRAPPARE IL TITOLO AL CAMPIONE IN CARICA: ROBERTO ANESI, SOMMELIER E RISTORATORE IN CANAZEI.
NON MENO AMBITI I PREMI BONAVENTURA MASCHIO: UNA BORSA DI STUDIO PER IL MASTER SULL’ACQUAVITE, OFFERTA A TRE GIOVANI SOMMELIER (IN RAPPRESENTANZA DI NORD, CENTRO E SUD D’ITALIA), DISTINTISI PER LA PROPRIA PREPARAZIONE SUI DISTILLATI, E IL PREMIO SURGIVA, RICONOSCIMENTO RISERVATO ALLA DELEGAZIONE AIS CHE PIÙ SI È DISTINTA NEL PROPRIO TERRITORIO DI APPARTENENZA.
“L’ORGANIZZAZIONE DI QUESTO CONGRESSO – SECONDO LA PRESIDENTE DI AIS ALTO ADIGE, CHRISTINE MAYR – È STATA PER LA NOSTRA SEDE MOTIVO DI FORTE IMPEGNO E ORGOGLIO. UN LAVORO CHE CI HA PERMESSO, A OTTO MESI DALL’EVENTO, DI AVERE UN PROGRAMMA PRATICAMENTE DEFINITIVO.” MERANO SI ACCINGE DUNQUE AD ACCOGLIERE DIRIGENTI, DELEGATI E MOLTI DEI QUARANTAMILA SOCI CHE ANIMERANNO IL RAFFINATO E ACCOGLIENTE CENTRO DAI PORTICI MEDIEVALI E DAGLI EDIFICI LIBERTY, I GIARDINI E LE TERRAZZE DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF, MA SOPRATTUTTO I LUOGHI LEGATI ALLA CULTURA ENOICA.
Elisa Braccia - e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - m.p.: +39 346 395 1050
CDV BRUTROSSO CANTINA DELLA VOLTA PRESENTA IL SUO ‘CLASSICO QUOTIDIANO’
Si chiama CDV BRUTROSSO ed è la “bollicina” per tutti, presentata ieri durante la conferenza stampa da Cantina della Volta a Vinitaly. Un metodo classico ottenuto da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza da bere tutti i giorni, dopo il lavoro, a cena, come aperitivo o in un dopocena in compagnia. La nuova creazione di Christian Bellei amplia l’offerta dell’azienda, arrivando su tutte le tavole: in osteria, in trattoria, in pizzeria e al ristorante.
Al lancio ufficiale, avvenuto ieri mattina a Veronafiere nell’ambito della più grande manifestazione italiana dedicata al mondo del vino, sono state illustrate a una platea di giornalisti e operatori specializzati le peculiarità di questo spumante e l’intuizione di Cantina della Volta che ha dato vita al progetto.
“L’idea – spiega Christian Bellei, autore dei vini della Cantina– è di introdurre sul mercato un Sorbara metodo classico che matura sui lieviti solo 9 mesi prima del dégorgement ottenendo così uno spumante “facile”, immediato e di bella persistenza. Il nostro intento è esaltare i profumi e l’esuberanza giovanile di questo vitigno straordinario. Per noi rappresenta il vino quotidiano e, proprio per questo, avrà un prezzo in enoteca inferiore ai 10 euro. Abbiamo pensato alle famiglie e ai giovani che si affacciano al mondo del vino, o a chi ancora non ci conosce ed è incuriosito dai nostri spumanti, tutti rifermentati in bottiglia”.
Di colore rosso rubino brillante, con un perlage di bella finezza e intensità, il ‘Classico Quotidiano’ di Cantina della Volta profuma di fragoline e lamponi con sentori di agrumi. Al palato entra deciso, da autentico Sorbara, poi si espande con ricchi sapori fruttati. Il finale è piacevole, con buona persistenza, dotato di un ottimo equilibrio tra acidità e sapidità e una chiusura pulita.
Al termine della presentazione, oltre alla nuova creazione, gli ospiti hanno potuto degustare anche le ultime due versioni in bianco e in rosato della linea "Il Mattaglio" ottenute da un assemblaggio di uve di Chardonnay e Pinot nero allevato nel vigneto di proprietà a Riccò di Serramazzoni e una delle espressioni più estreme di Lambrusco di Sorbara in purezza: D.D.R. 2009.
Cantina della Volta vi aspetta al Padiglione 3 stand E5, ogni giorno con le creazioni di quattro talentuosi chef in abbinamento ai vini: domenica 15 aprile Caffè Desiderio, lunedì 16 Ristorante San Domenico, martedì 17 Taverna Estia e per finire mercoledì 18 aprile si chiude in grande festa con i salumi dell’Antica Corte Pallavicina.
Cantina della Volta nasce nel 2010 a Bomporto (MO) dopo un accurato lavoro di recupero strutturale della vecchia Cantina, fondata da Francesco Bellei, bisnonno di Christian, nel 1920. Frutto della passione per lo Champagne del padre Giuseppe, il primo negli anni ’80 a produrre Spumanti Metodo Classico con il Lambrusco di Sorbara, l’azienda vitivinicola modenese è stata fondata dal “figlio d’arte” Christian Bellei e da un gruppo di amici capitanati da Angela Sini, anima creativa di Cantina della Volta. Fin dalla nascita ha rappresentato una delle realtà più innovative del Lambrusco modenese.
Cantina della Volta propone un ventaglio di Spumanti Metodo Classico ottenuti da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza e da uve di Pinot Nero e Chardonnay coltivate nelle vigne del podere San Lorenzo dietro il Monte a Riccò di Serramazzoni (MO).
ABBADIA SAN SALVATORE CON L’“OFFERTA DEI CENSI”
Dal 6 all’8 luglio l’intero paese mette in scena una singolare rievocazione storica che coinvolge tutti i suoi abitanti e porta la sua grande storia in piazza
Per tre giorni il centro storico della città del Monte Amiata (Siena) torna ad essere un vero e proprio “Castrum” medievale dove rivivono arti e mestieri
La grande storia esce dai libri e diventa vita vera che conquista le piazze e le vie di un piccolo paese toscano: accade ad Abbadia San Salvatore (Siena) dove ogni anno, nel secondo fine settimana di luglio (venerdì 6, sabato 7 e domenica 8), si celebra l’Offerta dei Censi.
Per tre giorni il centro storico della città del Monte Amiata si immerge nel suo glorioso medioevo e si riscopre vero e proprio “Castrum” dove rivivono arti e mestieri.
Una singolare rievocazione che coinvolge l’intero paese: la comunità badenga smette gli abiti contemporanei e torna a vestire quelli degli avi, mettendo in scena una festa in costume, unica nel suo genere, che offre un interessante spaccato della vita di quel tempo.
Nel cuore del caratteristico borgo si animano i terzieri: le piazze e le strade si trasformano in un palcoscenico naturale capace di accogliere taverne, botteghe di arti e mestieri e mercatini. Intanto per le vie si muovono musicanti e danzatori, cantori e giocolieri mentre nel vicino accampamento militare si susseguono sfide, duelli e spettacoli con il fuoco.
Per tre giorni e tre notti si prepara l’Offerta dei Censi recuperando una “pratica” spesso descritta nella ricca documentazione del secolo XIII, relativa ad Abbadia San Salvatore.
Le carte raccontano dei “censi in natura” (ovvero prodotti locali) che venivano offerti al Monastero di San Salvatore dagli abitanti a sancire lo stretto rapporto tra la comunità del borgo e l’imponente struttura monastica, fra le più ricche e potenti dell’epoca.
La rievocazione medievale prenderà il via venerdì 6 luglio quando i figuranti in costume sfileranno dal cuore del paese al monastero per richiedere la concessione da parte dell'abate dello svolgimento del mercato sabbatico. Quindi i Terzieri si animeranno con spettacoli e mercati e nei caratteristici vicoli fino a tarda notte resteranno aperte le taverne dove si potrà cenare a base di prelibatezze locali.
La festa proseguirà anche nella giornata del 7 luglio e raggiungerà poi il suo momento cruciale domenica 8 luglio quando i figuranti daranno vita all’Offerta dei Censi. Già dalla mattina, un corteo di fabbri, falegnami, tessitrici, lanaioli, abitanti del villaggio, guidato dal podestà, dai priori, dal camerlengo e dai membri dei terzieri, percorrerà un tratto della Via Francigena e raggiungerà l’Abbadia di San Salvatore.
Nel pomeriggio, il corteo si snoderà per le vie del centro storico. Intanto si concluderanno i Giochi dei Terzieri e verrà decretato il vincitore. La festa poi proseguirà con banchetti e musica fino a tarda notte.
E mentre nei giorni dell’Offerta dei Censi il nuovissimo Museo d’Arte Sacra di Abbadia San Salvatore proporrà laboratori sul medioevo per grandi e piccini (informazioni: 331 9290327; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), chi lo vorrà potrà raggiungere la vicina città di Arcidosso dove, straordinariamente, nei giorni del 6-7-8 luglio sarà possibile visitare il Museo del Paesaggio Mediovale ospitato nell’imponente Castello Aldobrandesco del paese con un biglietto scontato del 20 per cento. Qui i visitatori potranno scoprire un interessante percorso archeologico-artistico, che racconta la vita e l’evoluzione del paesaggio medievale dell’Amiata e della Maremma (per visite al museo e informazioni 0564 965268; 0564 966448; Pro Loco Arcidosso 0564 968084 - 388 8656971; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Per maggiori informazioni sull’Offerta dei Censi: tel/fax: 0577778324 - 0577775221
sito: www.cittadellefiaccole.it
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Facebook: Abbadia Città delle Fiaccole
Sonia Corsi tel 3351979765; Elena Giovenco tel 3315353540
Azienda Agricola Baldetti Alfonso - Cortona (AR)
VINI
Di Virgilio Pronzati
Azienda Agricola Baldetti Alfonso - Località Pietraia 71/A - 52044 Cortona (AR) Tel 0575/67077 – www.baldetti.com – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Toscana IGT Chagrè 2017
Categoria: Bianco secco. Vitigni: Chardonnay e Grechetto al 50%. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 11,5%. Lotto: 040118. Prezzo medio in enoteca: 10,20. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini bianchi di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C. Evoluzione: giovane. Tempo di consumo: ancora 2-3anni. Servizio: mescere a 12°C in ampi calici con stelo alto. Abbinamento: antipasto di mare, linguine con mitili, sarago alla piastra.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido.Colore: giallo paglierino scarico con lievi riflessi verdolini. Profumo: intenso e persistente, abbastanza fine, con netti sentori floreali e fruttati di fiori d’acacia, mela, frutto della passione e umori d’erbe boschive. Sapore: secco, fresco, sapido, leggermente caldo, di equilibrata struttura e persistenza. Retrogusto: vena fresca e sapida, con note floreali, fruttate e vegetali.
Considerazioni: Discreto tendente al buono.
Ottenuto con scelte uve Chardonnay e Grechetto della località Pietraia, pigiadiraspate e fatte macerare a freddo. Seguono la fermentazione del mosto alla temperatura di 18°C, sei mesi di maturazione in botte d’acciaio inox e, almeno un mese, di affinamento in bottiglia.
Punteggio totale:49/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO: Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 3. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4 Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.
Toscana IGT Piet Rosè 2017
Categoria: Rosato secco. Vitigni: Syrah, Sangiovese e Merlot. Bottiglia: 75 cl. Alol: 13%. Lotto: 03/01/18. Prezzo medio in enoteca: 11,90. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rosati di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C. Evoluzione: giovane. Tempo di consumo: ancora 2 anni. Servizio: mescere a 13°C in ampi calici con stelo alto. Abbinamento: salumi freschi, pennette al pomodoro, melanzane alla parmigiana.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido.Colore: cerasuolo vivo. Profumo: discretamente intenso, persistente e fine, con sentori fruttati di ciliegia, lampone, mora e lieve di umori boschivi. Sapore: secco, molto fresco, sapido, leggermente caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena fresca e sapida, con note fruttate e vegetali.
Considerazioni: Buono.
Ottenuto con scelte uve Syrah, Sangiovese e Merlot della località Pietraia, dalla fermentazione in bianco a 15°C. Seguono la maturazione di sei mesi in botte d’acciaio inox e almeno due mesi di affinamento in bottiglia.
Punteggio totale:50/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO: Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4 Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.
Cortona DOC Sangiovese Marius 2015
Categoria: Rosso secco. Vitigni: Sangiovese 90% e Merlot 10%. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: SA0217. Prezzo medio in enoteca: 13,90. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura di 12-14°C. Evoluzione: quasi pronto. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Servizio: mescere a 16°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: crostoni con fegatini, pici col sugo di coniglio, piccione in casseruola, pecorino toscano stagionato 3 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido.Colore: rubino scarico tendente al granato. Profumo: intenso e persistente, ampio e composito, abbastanza fine, con sentori fruttati e speziati di corbezzolo e mirtillo maturi e un po’ essiccati, pepe nero, e lieve di tabacco e umori boschivi balsamici. Sapore: secco, sapido, caldo, piacevolmente tannico, pieno ma snello, di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate e vegetali-speziate.
Considerazioni: Molto buono.
Ottenuto con scelte uve Sangiovese e Merlot della località Pietraia, pigiadiraspate separatamente e fatte fermentare e macerare per circa dieci giorni con necessari delestage. Dopodichè per entrambi la svinatura: mentre la maturazione del Sangiovese si svolge per 8 mesi in botti di cemento, il Merlot matura lo stesso periodo in barriques di rovere da 225 litri. Segue l’assemblaggio dei vini e l’imbottigliamento, dove il vino affina almeno quattro mesi.
Punteggio totale:53/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 4. PROFUMO: Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 4 Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.
Baldetti Spumante Metodo Classico Brut
Categoria: Spumante bianco secco. Vitigni: Chardonnay e Grechetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12%. Lotto: SPQ 1/12. Prezzo medio in enoteca: 26,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini spumanti di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C. Evoluzione: quasi pronto. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Servizio: mescere a 7-8°C° in alte flutes con stelo alto. Abbinamento: frutti di mare nature, risotto con asparagi, orata al vapore con patate.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: cristallino. Colore: paglierino scarico con lievi riflessi verdolini. Perlage: fine, fitto e continuo. Profumo: discretamente intenso e persistente, tendente al fine, con delicati sentori floreali e fruttati di fiori di fresia e acacia, crosta di pane caldo, pesca bianca e frutto della passione, erbe boschive un po’ essiccate. Sapore: secco, molto fresco e sapido, un po’ minerale, leggero ma composto, di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e fresca, con note floreali-vegetali e fruttate.
Considerazioni: Molto buono.
Ottenuto con scelte uve Chardonnay e Grechetto pigiadiraspate e fatte macerare a freddo. Segue la pressatura soffice con estrazione del mosto, il quale ha poi fermentato a 16°C. Dopo la svinatura, inizia il procedimento del metodo classico per la rifermentazione in bottiglia. Maturazione del vino sui lieviti per almeno 24 mesi.
Punteggio totale:52/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO: Intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.
Cortona DOC Syrah Crano 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Syrah. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: SYO116. Prezzo medio in enoteca: 22,30. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio-lungo affinamento, a una temperatura di 12-14°C. Evoluzione: quasi pronto. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Servizio: mescere a 18C° in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: agnolotti con sugo di lepre, arista, montone allo spiedo, pecorino stagionato 2 anni.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido.Colore: rubino carico con orlo granato. Profumo: intenso e persistente, fine, complesso, con sentori fruttati di gelatina di mora e lampone, tostato e boisè, pepe nero, caffè, liquirizia, lieve balsamico e menta. Sapore: secco, caldo, sapido e fresco, giustamente tannico, un po’ morbido, di gran corpo e di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate, speziate e balsamiche.
Considerazioni: Molto buono.
Ottenuto con scelte uve Syrah pigiadiraspate e fatte fermentare con macerazione per circa venti giorni. Seguono la svinatura e la pressatura delle vinacce. Il vino matura per almeno dodici mesi in barriques, seguiti da altri nove d’affinamento in bottiglia.
Punteggio totale: 54/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO: Intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/morbidezza4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.
L'ALLARME DI FIVI A VINITALY 2018: VECCHIE VIGNE A RISCHIO DI SCOMPARSA
I Vignaioli Indipendenti portano a Verona le loro vigne per attirare l'attenzione sulla tutela dei vigneti storici ed eroici, la pratica della selezione massale e gli impianti a rittochino. Al Padiglione 8 – stand B8/B9, C8/C9, D7/D9, E7/E9
I Vignaioli Indipendenti FIVI sbarcano a Vinitaly con i tralci delle loro viti per richiamare l'attenzione sul tema della tutela del vigneto. 158 vignaioli, 43 in più dello scorso anno, presenti in uno spazio collettivo anche per far sentire la loro voce nei confronti di una burocrazia sorda.
Sono tre gli aspetti centrali per FIVI. Si parte dai vigneti storici ed eroici, oggetto in questi mesi di un censimento da parte del MIPAAF. Il problema è che i vigneti sotto i 1.000 metri quadrati sono esclusi dalla registrazione, poiché considerati per uso personale, e non richiedono denunce di produzione o altri oneri di registrazione della loro produzione. Tuttavia, proprio nelle aree in cui la viticoltura eroica è sopravvissuta fino a oggi, 1.000 metri quadrati sono una dimensione di tutto rispetto, dove i Vignaioli hanno conservato pratiche colturali e varietà genetiche uniche, che rischierebbero di essere perdute nel momento in cui tali vigneti fossero espiantati o abbandonati. “La nostra richiesta al MIPAAF e alle Regioni – dichiara la Presidente FIVI Matilde Poggi - è di promuovere il censimento e la tutela dei vigneti storici ed eroici, indipendentemente dalla loro estensione”.
La FIVI chiede inoltre che venga incentivata la pratica della selezione massale per permettere a ogni produttore di mantenere il patrimonio genetico delle proprie vigne. La selezione massale consiste nella scelta delle migliori piante nei propri vigneti, per ricavarne le gemme con cui innestare le future piantine di vite. In pratica, è lo strumento che offre le maggiori probabilità di mantenere la specificità genetica del proprio vigneto e della propria realtà locale e aziendale. Attualmente, per ragioni sanitarie che FIVI condivide nei principi, la selezione massale viene scoraggiata in maniera determinata dalle norme nazionali che sovrintendono la produzione delle piante destinate ai nuovi impianti, preferendole la selezione clonale operata dai vivai. Oltre a questo i programmi di sostegno agli impianti viticoli (PSR e OCM) attualmente escludono i nuovi impianti effettuati usando piante derivanti da selezione massale.
La terza e ultima questione riguarda la sola regione Piemonte che, nel 2017, ha stabilito di non ammettere più a finanziamento i nuovi impianti viticoli a rittochino, ovvero con le file disposte parallelamente alla linea di massima pendenza, quando quest'ultima supera il 20%. “Non c'è dubbio che, con certe pendenze e con certi suoli il rittochino favorisca l’erosione – prosegue Poggi - ma non è il tipo di impianto a determinare, da solo, questa inattitudine”. La FIVI quindi chiede di adottare soluzioni di precisione nell'individuare l'ammissibilità al sostegno pubblico degli impianti a rittochino, basate sull'impegno vincolante da parte del Vignaiolo ad adottare pratiche culturali atte a scongiurare il pericolo di erosione. Fermo restando che il vignaiolo deve essere chiamato a risponderne in termini di ripristino dello stato dei luoghi in caso di fenomeni di erosione.
L'Area FIVI è al Padiglione 8, stand B8/B9, C8/C9, D8/D9, E8/E9.
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.
Davide Cocco