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OPERE DALLA COLLEZIONE MERLINI
Mostra a cura di Daniela Ferretti e Francesco Poli
Fondazione Civici Musei Veneziani svela, a Palazzo Fortuny, la Collezione Merlini, una tra le maggiori raccolte private d’arte specializzate sul Novecento nazionale.
Singole parti della grande Collezione sono già apparse in alcune mostre in anni recenti (nella stessa Venezia, a Palazzo Loredan a Firenze al Museo Marino Marini a Firenze , a Bologna al Museo Morandi, ecc.), ma questa esposizione ha il merito di proporre la Collezione in modo realmente rappresentativo dei suoi notevolissimi contenuti.
Al Fortuny la Collezione Merlini non potrà essere esposta nella sua integrità, dato che il suo patrimonio supera di gran lunga i 400 pezzi. Ma Daniela Ferretti e Francesco Poli, curatori dell’esposizione, ne offrono una rappresentazione curatoriale di assoluto rilievo. In sintonia con lo spirito del collezionista, in una prospettiva di lettura inedita, determinata anche dalle affascinanti e peculiari caratteristiche degli ambienti del museo.
Le principali sezioni attraverso cui è stata scandita la collezione sono le seguenti: Metafisica e Novecento italiano; Realismo sociale e esistenziale; L’Astrattismo geometrico e il MAC; La stanza del collezionista (Wildt, Fontana, Melotti); Le tendenze dell’Informale (Gruppo degli Otto, Spazialismo, Movimento Nucleare, Ultimi Naturalisti); Omaggio a Morlotti; Il gruppo Azimuth e le tele strutturate; la Pittura Analitica.
“Nucleo centrale della Collezione, e della mostra, è proprio “La stanza del Collezionista”. Al Fortuny – sottolinea Mariella Gnani che della collezione è la curatrice viene riproposto, arredi compresi, uno degli ambienti di casa Merlini, quello che riflette maggiormente le passioni del Collezionista. Che ha voluto riunire, in questa stanza, una sequenza spettacolare di opere di Fontana, accanto alla “Madre” di Wildt, opera che lo scultore tenne per se stesso, e a due capolavori assoluti di Melotti, tra cui Teorema”.
Giuseppe Merlini ha iniziato ad acquistare opere d’arte negli anni ‘60/’70, sviluppando – sottolinea Francesco Poli – “il suo interesse da un lato verso i grandi protagonisti ormai storicizzati del ‘900, e dall’altro verso le tendenze del dopoguerra, con un’attenzione costante anche agli sviluppi più attuali. In questo modo il suo progetto si è definito nel tempo come un tentativo riuscito di delineare un percorso (ben meditato e culturalmente fondato) tale da documentare con esempi significativi quasi tutti gli aspetti salienti dell’arte italiana. Ma è importante sottolineare il fatto che non si tratta di un insieme con caratteristiche freddamente documentarie, bensì di scelte di qualità che rispecchiano un gusto individuale e l’interesse particolare per certi artisti, nonché l’esclusione di altri”.
“Merlini, ad esempio, si è interessato poco agli artisti della Pop Art, e per nulla alle ricerche sperimentali degli anni ‘60/’70 di area poverista e concettuale. Rimanendo fedele alla sua passione per la pittura ha però concentrato la sua attenzione su un buon numero di esponenti della cosiddetta Pittura Analitica, emersa negli anni’70, tra cui in particolare Olivieri e Vago”.
Per Merlini, Poli fa diretto riferimento alla grande tradizione del collezionismo lombardo. Quella che ha portato alla formazione di grandi raccolte come quelle di Jesi, la Mattioli, Piero Feroldi , Carlo Frua De Angeli, Carlo Grassi e Giuseppe Vismara, Piero Boschi – oggi in gran parte oggi confluite in musei pubblici.
“Successivamente, con lo sviluppo sempre più accelerato e allargato del sistema dell’arte (a partire grosso modo dalla fine degli anni Settanta) il comportamento delle nuove generazioni di collezionisti è cambiato assumendo spesso connotazioni più mondane e più dichiaratamente speculative, con lo sguardo maggiormente rivolto alla scena artistica internazionale”, chiosa Francesco Poli.
Quello di Giuseppe Merlini rimane invece uno straordinario esempio di “collezionismo vecchio stampo”, essenzialmente improntato alla volontà di contribuire, con entusiasmo e competenza, a formare dei percorsi che, anche se rimangono un patrimonio privato, devono comunque avere come finalità quella di accrescere la circolazione e la conoscenza dell’arte a livello socialmente più allargato.
Le oltre 400 opere raccolte da Merlini testimoniano questa visione culturale, mai speculativa. E, insieme, il raffinato gusto del collezionista forgiato anche attraverso attente frequentazioni con musei, gallerie e artisti. Con una scala di attenzione del tutto personale.
Come un vero collezionista deve saper fare ed esprimere.
Fondazione Musei Civici di Venezia
T +39 041 2405211
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Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
referente Stefania Bertelli: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 049663499
UNA HOTEL VERSILIA - LUNGOMARE di LIDO DI CAMAIORE (LU)
Terre d'Italia raggiunge la sesta edizione! Ancora nell'elegante location dell'UNA Hotel Versilia di Lido di Camaiore. Un'edizione che vedrà la partecipazione nobilitante di quasi tutte le regioni italiane, come sempre fedele all'idea primigenia di "Orizzonti e Vertici", il ciclo di eventi inaugurato da L'AcquaBuona nell'ormai lontano 2003: fornire un panorama variegato e stimolante della realtà enologica del nostro paese, pur navigando sempre ai massimi livelli qualitativi. Ecco quindi -tutti assieme- grandi nomi storici, vignaioli di nicchia e cantine emergenti, terroir di grande blasone e piccole promettenti aree vitivinicole tutte da scoprire.
80 produttori personalmente presenti, oltre 450 etichette in assaggio, vecchie annate... questo il programma che verrà reso progressivamente "in chiaro" sul sito dedicato: www.vinidautore.info
Eccovi in anteprima la lista dei produttori che già hanno confermato la loro presenza
AIA VECCHIA (Toscana - Bolgheri), ANDREOLA (Veneto - Valdobbiadene), BARONE PIZZINI (Lombardia - Franciacorta), BECONCINI PIETRO AGRICOLA (Toscana - San Miniato), BINDELLA (Toscana - Montepulciano), BRICCO MAIOLICA (Piemonte - Langhe), CA' DEI FRATI (Lombardia - Lugana), CA' DEL BRIC (Piemonte - Monferrato), CA' MAIOL (Lombardia - Lugana), CANTINA DI CARPI E SORBARA (Emilia - Modena), CANTINA TRAMIN (Alto Adige - Termeno), CANTINA VALLE ISARCO (Alto Adige - Valle Isarco), CASALE DEL GIGLIO (Lazio - Latina), CASTELLARI ISOLA DEL GIGLIO (Toscana - Isola del Giglio), CASTELLO DI NEIVE (Piemonte - Langhe), CASTELLO DI RADDA (Toscana - Chianti Classico), CASTELVECCHIO (Friuli - Carso), CLARABELLA (Lombardia - Franciacorta), FAMIGLIA CECCHI (Toscana - Chianti Classico e Maremma), FATTORIA DEI BARBI (Toscana - Montalcino), FATTORIA DI MAGLIANO (Toscana - Maremma), FIRRIATO (Sicilia), FRECCIAROSSA (Lombardia - Oltrepò Pavese), GIACOMELLI (Liguria - Colli di Luni), HARTMANN DONA' (Alto Adige - Merano), H.LUN (Alto Adige), KETTMEIR (Alto Adige), LA BELLANOTTE (Friuli - Isonzo), LA COLOMBIERA (Liguria - Colli di Luni), LA MONTINA (Lombardia - Franciacorta), LA PIETRA DEL FOCOLARE (Liguria - Colli di Luni), L'ARMANGIA (Piemonte - Monferrato), LEONE DE CASTRIS (Puglia - Salento), L'ERTA DI RADDA (Toscana - Chianti Classico), LIS NERIS (Friuli - Isonzo), MARCARINI (Piemonte - Langhe), MARCHESI DI BAROLO (Piemonte - Langhe), MILA VUOLO (Campania - Salerno), MONSUPELLO (Lombardia - Oltrepò Pavese), MONTEMERCURIO (Toscana - Montepulciano), MONTEPELOSO (Toscana - Val di Cornia), MORA & MEMO (Sardegna - Serdiana), MOSER (Trentino - colline di Trento e Val di Cembra), MOSNEL (Lombardia - Franciacorta), MURI GRIES TENUTA CANTINA DEL CONVENTO (Alto Adige - Gries), NEGRO ANGELO E FIGLI (Piemonte - Langhe e Roero), PALA (Sardegna - Serdiana), PANTALEONE (Marche - Piceno), PICCHIONI ANDREA (Lombardia - Oltrepò Pavese), PIEVALTA (Marche - Castelli di Jesi), PODERE SAPAIO (Toscana - Bolgheri), ROAGNA (Piemonte - Langhe), RUGGERI (Veneto - Valdobbiadene), SAN LEONARDO (Trentino), SORDO GIOVANNI (Piemonte - Langhe), TENUTA DI CASTELLARO (Sicilia - Lipari), TENUTA DI TAVIGNANO (Marche - Castelli di Jesi), TENUTA MARIANI (Toscana - Versilia), TENUTE CISA ASINARI DEI MARCHESI DI GRESY (Piemonte - Langhe), TIARE (Friuli - Collio), TORRE DEI BEATI (Abruzzo - Loreto Aprutino), VALLAROM (Trentino), VENICA & VENICA (Friuli - Collio), BRUNO VERDI (Lombardia - Oltrepò Pavese), VIGNALTA (Veneto - Colli Euganei), VILLA A SESTA (Toscana - Chianti Classico), VILLA CRESPIA (Lombardia - Franciacorta), VIVERA (Sicilia - Etna)
Ingresso € 25 - Riduzione ad € 20 per soci AIS, F.I.S.A.R., GoWine, ONAV, Slow Food, Touring e iscritti al notiziario de L'AcquaBuona
Informazioni: 335.6814021 - 339.1177267 - 328.6486660
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GITA AL SALON DES VINS DES VIGNERONS INDEPENDANTS DI NIZZA
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APPUNTAMENTO CON LA PITTURA AL BISTROT DE VENISE
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ATELIER DES GRANDES DAMES 2018
ATELIER DES GRANDES DAMES 2018
Durate la serata è stato conferito il Premio Michelin Chef Donna 2018 by Veuve Clicquot a Fabrizia Meroi del Ristorante Laite a Sappada (UD) , occasione anche per parlare di ‘valore aggiunto al femminile’ nell’alta ristorazione in Italia, con la presentazione di immagini fotografiche realizzate appositamente con lo scopo di raccontare ed esaltare il tema.
Milano, 26 Marzo 2018 _ Questa sera, al ristorante Lume by Luigi Taglienti, si è svolta la terza edizione del progetto Atelier des Grandes Dames, presentato per la prima volta dalla Maison Veuve Clicquot nel 2016, un network che ha lo scopo di celebrare il talento femminile nell’alta ristorazione.
Per il secondo anno, la Maison Veuve Clicquot ha rinnovato la prestigiosa partnership con Michelin Italia, supportando il Premio Michelin Chef Donna 2018.
Dopo l’elezione dello scorso anno di Caterina Ceraudo (Ristorante Dattilo-Strongoli), gli ispettori Michelin quest’anno hanno deciso di premiare Fabrizia Meroi, 1 stella Michelin, chef del ristorante Laite a Sappada, in provincia di Udine, motivando così la scelta: gli anni di formazione in Friuli, Veneto e Carinzia hanno costruito la sua sapienza gastronomica. I sapori di queste terre e i prodotti di ogni loro stagione caratterizzano i suoi menu. Lavora con semplicità e precisione, regalando una suggestiva esperienza di gastronomia locale dal tocco femminile deciso sia nei sapori sia negli accostamenti. Un’esperienza che ha conquistato gli ispettori come chiunque si sieda alla sua tavola.
Fabrizia Meroi incarna i valori della Maison- savoir-faire, eccellenza, audacia - e le qualità di Madame Clicquot - determinata, creativa, innovatrice, intraprendente. Fabrizia è la Grande Dame contemporanea.
La premiazione di Fabrizia Meroi è stata preceduta da una conferenza sul ‘valore aggiunto al femminile’ nell’alta ristorazione in Italia.
Atelier des Grandes Dames, con la sua terza edizione, si avvia al consolidamento dei valori su cui si basa il network come la forza, l’empatia e la concretezza, evolvendosi con un progetto coerente che guarda «sempre più avanti», proponendosi di mettere in evidenza il “valore aggiunto al femminile” e che cosa questo aspetto apporta di positivo oggi all’interno di un contesto in piena e continua evoluzione. La scelta di diventare chef per una donna dovrebbe dunque oggi incontrare consapevolezza innanzitutto (c’è bisogno che se ne parli), e un sistema virtuoso pronto a sostenerla, attraverso un insieme evoluto di virtù che ne esalti la visione dell’alta ristorazione al femminile, facendo emergere i grandi valori aggiunti che questa offre.
Per far emergere questa tematica, Veuve Clicquot ha deciso di utilizzare il potere del racconto delle immagini fotografiche*, e durante la serata sono infatti stati presentati degli scatti realizzati appositamente con lo scopo di esaltare il valore aggiunto al femminile all’interno del contesto; un fotografo e una chef che da soli avessero la possibilità di ragionare sul tema, senza tensioni, a mente libera, solo e unicamente attraverso un pensiero che arrivando dall’anima di ognuna di esse potesse poi essere colto dal fotografo e poi raccontato.
“Sono onorato del fatto che Veuve Clicquot supporti, per il terzo anno consecutivo, questo importante e innovativo progetto” afferma Carlo Boschi, Senior Brand Manager Veuve Clicquot. “Il nostro obiettivo è quello di continuare a dar voce alle donne dell’alta ristorazione affinché raggiungano la consapevolezza dei propri punti di forza e possano dimostrare appieno il loro talento”.
Ad oggi fanno parte dell’Atelier des Grandes Dames 15 chef, tutte diverse, tutte simili per passione, intraprendenza, talento e femminilità, che ricalcano i valori della Maison (e implicitamente di Madame Clicquot).
#LIVECLICQUOT #ATELIERDESGRANDESDAMES
Verdiana Radaelli | M +39 346 6178285