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IL SOAVE E'… “NO-ROLLING-STONES”
Al via il nuovo progetto di studio voluto dal Consorzio di tutela in materia di erosione del suolo, in linea con quanto previsto dalla Regione Veneto. Dopo il riconoscimento ministeriale di Primo Paesaggio rurale di interesse storico d’Italia e dopo l’ulteriore ricerca denominata “Soave Historical landscape” si prosegue dunque sul fronte della tutela e della valorizzazione territoriale. Sullo sfondo la corsa per il GIAHS-FAO.
Prosegue e si moltiplica l’impegno del Consorzio del Soave in materia di tutela e conservazione del paesaggio grazie ad un nuovo, ambizioso progetto, denominato “No-Rolling-stones”, nato sulla scia di quanto previsto dalla Regione Veneto in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura.
“No-rolling-stones” è il quarto progetto in ordine di tempo in tema di tutela e valorizzazione del paesaggio, dopo il riconoscimento di Primo Paesaggio rurale di interesse storico d’Italia e dopo l’ulteriore ricerca denominata “Soave Historical landscape”, in parallelo a quanto si sta facendo sul fronte GIAHS-FAO.
No-rolling-stones parte da due assunti:
a) l’approccio all’agricoltura con l’utilizzo di mezzi meccanici di nuova concezione, che puntano a massimizzare l’uso del suolo, genera forti rischi di erosione e di perdita di identità paesaggistica;
b) il passare del tempo, soprattutto in contesti storici caratterizzati da manufatti quali muretti, scoli, viabilità pedonale, genera una degradazione fisiologica e necessita di riconsolidamento e di sistemazione.
Il progetto dunque mira a perseguire un sistema di produzione agricola che sia rispettoso delle identità paesaggistiche, grazie ad attente misure per la tutela del paesaggio e la gestione del territorio; tale progetto altresì, si prefigge di ricercare soluzioni per una gestione del suolo più funzionale, nell’ottica di una crescente competitività agricola.
Saranno 6 gli ambiti di azione al cui interno si svilupperà l’operatività del progetto e nello specifico:
• consolidamento di muri a secco e ciglionamenti;
• utilizzo di materiali innovativi per il miglioramento della viabilità rurale;
• nuove soluzioni per impianti a “girapoggio”;
• sviluppo di tecnologie e macchine operatrici più efficaci e sicure in forte pendenza, anche per lavorazioni sotto chioma;
• identificazione di materiali da utilizzare e definizione linee guida operative per interventi di consolidamento e ripristino dei terrazzamenti;
• analisi economiche di intervento, di convenienza e di efficienza sui diversi sistemi proposti.
«E ‘dimostrato che l’erosione del suolo in tutto il nostro Paese – evidenzia Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio di Tutela – potrebbe essere ridotta del 43% se venissero applicate le buone pratiche previste anche dai regolamenti europei. Siamo ben consapevoli infatti che l’erosione del suolo è una delle più grandi minacce per i terreni, poiché degrada gli ecosistemi e può provocare la riduzione dei raccolti, minacciando la sicurezza alimentare e i redditi degli stessi agricoltori. In tal senso la nostra è una assunzione di responsabilità, soprattutto nei confronti di chi opera in forti pendenze come in tante aree storiche del Soave».
No-rolling-stones è un progetto molto ampio che vedrà impegnato il Consorzio di Tutela per i prossimi anni e che giunge quale naturale evoluzione di un percorso di studio e di ricerca in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio iniziato dall’ente consortile oltre dieci anni fa e che ha iniziato a portare i primi risultati concreti con l’inserimento delle “Colline Vitate del Soave” nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico.
A gennaio 2016 infatti quella del Soave è la prima doc italiana ad ottenere il riconoscimento ministeriale di “Paesaggio rurale di interesse storico”, selezionata tra 35 candidature e 123 zone produttive dell’agroalimentare italiano.
Sulla base delle ricerche che hanno condotto al prestigioso riconoscimento ministeriale, 12 mesi dopo parte "Soave Historical landscape", la nuova ricerca, voluta dal Consorzio di Tutela in collaborazione con lo IUAV di Venezia, dedicata alle "Colline Vitate del Soave". Questo lavoro, realizzato da Chrysafina Geronta, giovane assegnista di ricerca dello IUAV, originaria di Rodi, ha individuato un modello di conservazione del paesaggio del Soave, basato sulla consapevolezza collettiva del suo valore culturale. La definizione di linee guida metodologicamente innovative per la conservazione di questi elementi caratteristici, assieme alla rimozione e la mitigazione dei detrattori del paesaggio, sono gli obbiettivi ultimi dell’intero lavoro di ricerca.
A fronte poi dei requisiti che sono valsi alle Colline Vitate del Soave il riconoscimento ministeriale di primo Paesaggio rurale di interesse storico d’Italia si presenta infine, quest’anno, la possibilità per il comprensorio del Soave di fare il suo ingresso nel GIAHS, (Sistemi di patrimonio agricolo di importanza mondiale, Globally important agricutural heritage system), il programma avviato dalla FAO nel 2002 e sottoscritto dall’Italia nel 2016, con l’obbiettivo di individuare e valorizzare i territori ricchi di biodiversità dove l’agricoltura sostenibile produce tipicità che raccontano il saper fare italiano.
Il programma GIAHS, avviato dalla FAO, ha come obiettivo quello di individuare a livello mondiale alcuni paesaggi particolarmente ricchi in biodiversità che nascono dal co-adattamento di una comunità antropica con l’ambiente circostante e che si manifestano con il mantenimento di paesaggi di particolare interesse estetico e storico-culturale grazie alla continuità di tecniche agricole tradizionali. Il progetto GIAHS non si propone solo di tutelare paesaggi e tecniche gestionali di tipo tradizionale, ma di applicare i principi della conservazione dinamica, cioè di sfruttare tali tecniche per uno sviluppo sostenibile delle aree interessate, con benefici diretti ed indiretti per la popolazione, facendo diventare quindi il paesaggio tradizionale il motore dello sviluppo rurale di queste aree.
Ufficio Stampa Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave:Lucia Vesentini
PECORINO TOSCANO DOP: GUSTO & QUALITA' DAI GIOVANI CHEF DELL’IPSSAR DI GROSSETO
19 piatti preparati da 37 studenti nel calendario 2018 e nelle video ricette sui canali social
Un nuovo anno in compagnia del Pecorino Toscano DOP valorizzando il suo legame con il territorio di massima produzione, la Maremma, nelle ricette preparate dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto. E’ quello che si prepara a promuovere il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP con la collaborazione della scuola grossetana, attraverso iniziative già avviate e in programma nei prossimi mesi. A scandirle sarà il calendario 2018 “Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP”, presentato questa mattina, martedì 19 dicembre a Grosseto, presso l’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena”, insieme all’anteprima della rubrica “Video ricette 2018” che animerà il sito e i canali social del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP.
Alla presentazione hanno partecipato Carlo Santarelli e Andrea Righini, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP; Alfonso De Pietro, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto e le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto coinvolte nelle attività, per un totale di trentasette studenti che hanno proposto diciannove ricette e alcuni suggerimenti sul consumo di Pecorino Toscano DOP.
Il calendario 2018 “Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP” raccoglie le foto di dodici ricette a base di Pecorino Toscano DOP, dall’antipasto al dessert, ideate e realizzate dagli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto grossetano ispirandosi alla tradizione maremmana e italiana e aggiungendo un tocco di fantasia e creatività.
Per approfondire le ricette protagoniste del calendario e altre realizzate dagli studenti del “Leopoldo II di Lorena” basterà seguire il sito internet del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, www.pecorinotoscanodop.it, e i suoi canali Facebook, Twitter e Instagram.
Le proposte culinarie saranno, infatti, disponibili anche come video ricette, coinvolgendo gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Alberghiero di Grosseto che arricchiranno la rubrica con alcuni suggerimenti per gustare al meglio il Pecorino Toscano DOP, quale, ad esempio, a scaglie, presentato con la frutta oppure tagliato a spicchi e presentato con confetture oppure con verdure. L’intero ricettario firmato dai giovani aspiranti chef, che comprende sei antipasti, sei primi, un secondo, tre dessert e tre lievitati, sarà disponibile anche sul sito del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, www.pecorinotoscanodop.it e presto anche in formato cartaceo.
“La collaborazione con l’Istituto Alberghiero ‘Leopoldo II di Lorena’ di Grosseto - afferma Carlo Santarelli, presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP - è nata diversi anni fa e si è intensificata negli ultimi mesi puntando a valorizzare il legame fra il Pecorino Toscano DOP e il territorio di sua massima produzione, la Maremma, e a coinvolgere sempre più le comunità locali, a partire dalle scuole. Grazie all’entusiasmo di questi ragazzi, che ringrazio insieme ai docenti e al dirigente scolastico per la disponibilità prestata alla nostra proposta, il 2018 sarà un anno di gusto, tradizione e creatività a tavola, accompagnato dalle loro ricette e dal sapore del nostro formaggio, che profuma di Maremma e Toscana e ne è tra i maggiori ambasciatori nel mondo agroalimentare”.
“Il calendario, le ricette e le video ricette frutto della collaborazione con l’Istituto Alberghiero ‘Leopoldo II di Lorena’ di Grosseto - aggiunge Andrea Righini, direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP - rafforzano il legame fra prodotto e territorio che il Consorzio promuove fin dalla sua nascita quale valore aggiunto per il nostro formaggio, capace di porta sulle tavole di tutto il mondo un pezzo di Toscana e di Maremma.
Grazie alla promozione sui nostri canali social - aggiunge Righini - daremo visibilità agli studenti e al loro impegno in cucina con il Pecorino Toscano DOP, sperando che sia una presentazione per gli aspiranti chef e il loro futuro lavoro.
Mi unisco ai ringraziamenti del presidente per la disponibilità e la professionalità dimostrata da tutta la scuola durante le attività, che non si esauriscono oggi e ci vedranno co-protagonisti anche in futuro. Il Consorzio sarà impegnato nella promozione della cultura di un consumo consapevole anche con altre iniziative rivolte ai consumatori, e in particolare ai più piccoli. Una di queste è il progetto ‘A scuola con la DOP’, portato avanti da Legambiente, che anche quest’anno promuove nelle scuole primarie di Grosseto e provincia la conoscenza del marchio DOP e della sua qualità attraverso il Pecorino Toscano DOP”.
La collaborazione con il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP viene salutata anche da Alfonso De Pietro, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto. “L’Istituto ‘Leopoldo II di Lorena’ - afferma De Pietro - ha particolarmente a cuore la promozione del territorio e la valorizzazione dei prodotti locali e partecipa costantemente alla promozione delle eccellenze del territorio sviluppando, in parallelo, una filosofia del gusto che tuteli le identità culturali legate alle tradizioni alimentari e gastronomiche e promuova un modello alimentare in grado di salvaguardare la qualità di vita. Riuscire a coniugare, grazie alla collaborazione con il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, il gusto con la salute, la tradizione e la genuinità è una sfida ambiziosa che abbiamo accolto con l’entusiasmo di chi crede fermamente nei principi che vuole trasmettere quotidianamente, ottenere preparazioni che rispettino i sensi e la tradizione a tavola, coniugare la ricerca scientifica con la tradizione gastronomica toscana, confrontare tecniche di lavorazione oramai consolidate nel tempo con quelle derivate dalle moderne conoscenze in tema di nutrizione. Il risultato della collaborazione con il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP è un calendario con ricette e video-ricette realizzate secondo le tradizioni maremmane che valorizzano l’impegno degli studenti, con l’attenzione costante verso le tradizioni e i prodotti locali”.
http://www.robespierreonline.it/
Ufficio stampa Consorzio Pecorino Toscano DOP
Lisa Cresti