Home
TRIENNALE MILANO: ULTIMI GIORNI DELLE MOSTRE DI MICHEL COMTE E THOMAS DE FALCO
La grande installazione di Michel Comte Black Light, White Light rivela la forza ispiratrice della natura e della bellezza seconda tappa di un percorso espositivo iniziato al MAXXI di Roma che esplora l'impatto del declino ambientale sui ghiacciai e sui paesaggi glaciali del mondo
Con il suo studio dei paesaggi naturali attraverso sculture su larga scala, fotografie, video installazioni e proiezioni, Michel Comte mette in evidenza il rapido processo di cambiamento del clima, l’innalzamento dei livelli degli oceani e la progressiva riduzione delle superfici dei ghiacciai, essenziali per la nostra sopravvivenza su questo pianeta.
Il lavoro di Comte nasce dalla sua ultradecennale passione per l'arrampicata e l'aviazione, che gli ha offerto l'opportunità di osservare e rappresentare paesaggi glaciali in tutto il mondo. L'installazione alla Triennale di Milano invita i visitatori in un mondo silenzioso e luminoso dove è possibile apprezzare la preziosa energia che il pianeta Terra – insieme all'umanità – può produrre.
Black Light, White Light è la seconda tappa di un percorso espositivo che si articolerà in diversi luoghi nel mondo tra il 2017 e il 2018. Non si tratta soltanto della presentazione di una raffinata serie di opere, ogni tappa ha l’ambizione di agire come richiamo alla realtà e alla verità, come dichiarazione politica e chiamata alle armi. Black Light, White Light presenta con grande potenza l’effetto del cambiamento climatico sugli habitat glaciali del pianeta. Per questo il WWF Italia ha deciso di sposare questo progetto accompagnandolo con una serie di attività di sensibilizzazione sul tema del climate-change, in parallelo alla campagna “Planet is Calling”, che punta a rendere consapevole il grande pubblico sulla necessità di rispondere con azioni concrete ai forti segnali che il Pianeta ci ha lanciato nel corso del 2017.
De Falco espone per la prima volta al Triennale Design Museum
Una vasta e completa selezione dei propri lavori opere che spaziano dall’arazzo bidimensionale all’arazzo scultoreo dalla scultura tessile alla scultura tessile su telaFormatosi presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, De Falco racchiude la propria ricerca scultorea in una particolare e personalissima tecnica tessile, il wrapping, che consiste nell’avvolgere attorno a un’anima di materia tessile, dell’altra materia tessile fino a creare forme che ricordano quelle delle radici degli alberi. Attraverso questa tecnica, l’elemento naturale, alla base degli studi e delle ricerche dell’artista, è infatti tramutato nelle forme scultoree della materia tessile abilmente intrecciata da De Falco.
A evidenziare lo stretto rapporto che lega l’artista con la natura saranno esposti i quaderni personali di De Falco nei quali l’artista cuce le foglie appena staccate dagli alberi su supporto cartaceo realizzando, in questo modo, tessiture studiate in punti precisi che consentano il movimento e quindi il processo di trasformazione della foglia. È proprio grazie all’intervento sulla natura prima, e attraverso la trasmutazione in intreccio del filo poi, che l’artista agisce sulla dinamica di maturazione della natura “congelando” ed “imprigionando” la materia in un blocco scultoreo.
Bettina Bolla
BERE IL TERRITORIO XVII EDIZIONE - BANDO DI CONCORSO 2017/2018
Al via in tutta Italia la diciassettesima edizione del concorso letterario nazionale promosso da“BERE IL TERRITORIO” Raccontare il vino attraverso un viaggio
BANDO DI CONCORSO
1. La diciassettesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” è promossa dalla Associazione Go Wine.
I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.
Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età:
a) giovani dai 16 ai 24 anni;
b) per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni.
2. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico.
3. E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni).
In particolare si invitano gli studenti a svolgere un approfondito e originale lavoro di ricerca che abbia come tema i vitigni autoctoni, della propria zona di provenienza o di altre aree. Nell’elaborato essi potranno tenere conto delle conoscenze acquisite durante il corso di studio e trattare l’argomento attraverso uno specifico elaborato.
La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non inferiori a 5 persone. Gli elaborati dovranno avere la medesima lunghezza di cui all’art. 2, salvo eccezioni dettate dal lavoro di ricerca a cui sono chiamati.
4. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell'Istituto di appartenenza.
5. Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 10 marzo 2018, tramite posta, al seguente indirizzo:
Concorso “Bere il territorio” - Go Wine - Via Vida, 6 - 12051 Alba (Cn)
6. Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Marco Balzano (scrittore), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).
7. Saranno selezionati dalla sezione generale I DUE MIGLIORI TESTI, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.
7a). Sarà selezionato dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari IL MIGLIORE LAVORO DI RICERCA: il vincitore (o il gruppo) della sezione speciale riceverà un premio di euro 500,00.
8) È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2017 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione.
L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.
9). I testi rimarranno a disposizione dell'organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d'ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine.
10). I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba sabato 7 aprile 2018.
11). I giudizi della giuria, che selezionerà le opere, sono insindacabili.
12). Per quanto non previsto dal presente regolamento, le decisioni spettano autonomamente alla segreteria del concorso.
Per informazioni
Via Vida, 6 12051 Alba (Cn)
Tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gowinet.it
CEMBRANI DOC
Tantissimi Auguri da tutti noi! Venite a trovarci in #ValdiCembra. Siamo aperti tutti i giorni e a turno durante le Feste
23 dicembre: Villa Corniole, Zanotelli, Distilleria Pilzer, Distilleria Paolazzi, Agritur e Vini Simoni
24 dicembre mattina: Zanotelli e Distilleria Paolazzi
25 dicembre: Agritur e Vini Simoni
26 dicembre: Distilleria Paolazzi
31 dicembre mattina: Zanotelli e Agritur e Vini Simoni
1° gennaio 2018: Agritur e Vini Simoni
6 gennaio mattina: Zanotelli, Distilleria Paolazzi e Agritur e Vini Simoni
7 gennaio mattina: Zanotelli, Distilleria Paolazzi e Agritur e Vini Simoni
Le spedizioni dal nostro sito www.shop-cembranidoc.it non si fermano!!!
CANZONI & APERICENA AL QUI' DA NOI
Patrizia Di Nuovo con Massimiliano Costantini e Mimmo Galluzzi
Di Virgilio Pronzati
Se nel passato, Genova era giustamente famosa per le sue ville regali e fastosi palazzi, tanto da farla conoscere come la Superba, da oltre mezzo secolo è nota nel mondo per la musica. Qui nacque la scuola dei cantautori genovesi. Testi e musiche dei genovesi Bindi e De Andrè che, assieme a quelli non liguri, ma cresciuti e nati musicalmente a Genova come Bruno Lauzi, Gino Paoli, Luigi Tenco e molti altri, hanno siglato un’ innovazione nella storia della canzone genovese e italiana. Ancor oggi, la “scuola genovese”, è un’autentica fucina di cantautori, cantanti, musicisti e gruppi musicali.
Patrizia Di Nuovo con Massimiliano Costantini e Mimmo Galluzzi e parte del pubblico
Chi fa musica è anche poeta e un po’ cronista. Tra le cosiddette arti, spicca senz’altro la musica. Se ne vede la gestualità nell’esecuzione, ma a goderne è l’udito e non solo. Essendo interattiva, ti entra dentro, ti coinvolge e ti conquista. Un dono anche per i non vedenti. La musica (suoni e parole) e il cibo è un linguaggio universale. Lo comprendono tutti. Cantare e far musica è, se ne abbiamo le qualità, un piacere per noi e che dedichiamo anche agli altri.
In questo non facile mondo, pochi raggiungono la notorietà. Altri, pur non facendone ancora parte, possiedono anch’essi, qualità vocali e interpretative che raggiungono la sensibilità e il piacere del pubblico. Patrizia Di Nuovo ne è un esempio. Alcuni giorni prima di Natale, Patrizia si è esibita con successo al Qui da Noi, un piccolo e invitante locale situato nel tranquillo quartiere di San Fruttuoso, dove i gestori Patty e Mimmo, servono rispettivamente golosità salate e dolci, e irrinunciabili cocktails. Impegnativo e apprezzato il repertorio: ben venti i pezzi cantati dalla simpatica e valente Patmaryjane. Il tutto abbinato alle piacevoli proposte di Patty e Mimmo.
Ma chi è Patrizia Di Nuovo? <La passione per la musica e il canto - ci racconta Patrizia - ce l’ho sin da bambina, trasmessami dal nonno materno Salvatore Vella e da mia madre Maria, autrice di ben dieci CD di cover di canzoni napoletane e italiane. A vent’anni partecipai a vari concorsi canori, classificandomi spesso nelle prime posizioni. Partecipai
Patmaryjane mentre canta una nuova canzone
a un pre Sanremo, ma la mia canzone Bambola di pezza non piacque e così fui esclusa. Partecipai a un concorso che fu trasmesso in una tv piemontese e quella fu la mia ultima volta che mi esibivo, poiché avevo messo su famiglia e quindi decisi di smettere. Ma la passione non va soffocata, perché prima o poi riemerge. Infatti, dopo vent’anni, incontrai una persona, ex vocalist di Sabrina Salerno, che mi fece entrare nel suo gruppo I Superdiscoband, che facevamo dance dagli anni 70 a oggi, con cambi di abiti. Poi entrai a far parte di un trio I Soldoutproject, dal genere pop semi acustico.
Patrizia, inarrestabile, conquista il pubblico
Ma la distanza rendeva difficile rimanere uniti, così un mio caro amico mi fece conoscere un tizio che cercava una cantante per il suo locale. Il suo nome è Mimmo Galluzzi, un bravo chitarrista che anche lui arriva da altre situazioni musicali, e cosi decidemmo di formare I Senza Tetto. Proposi questo nome, perché mentre si scherzava durante le prove, in quel periodo di tempo, rischiavo di perdere la casa per via che mio marito aveva perso il lavoro. Quel nome era perfetto. Da circa un anno abbiamo messo su un repertorio, direi misto, per i gusti diversi di ognuno di noi. Ma questo ci rende unici perché facciamo pezzi diversi, da easy a dark necessaties, da Smooth operator a Crazy, dall’italiano al pop. Abbiamo reso il tutto frizzante e unico. Siamo in quattro con la band e diventiamo un trio acustico quando è necessario.
L'interno del Quì da Noi: un locale per varie occasioni
Abbiamo un grande batterista Massimiliano Costantini che ha una grinta inesauribile, Roberto Carrara al basso, grande talento musicale e infine Mimmo Galluzzi chitarrista simpaticone, sempre positivo e allegro. Il mio nome artistico è Patmaryjane, ispirandomi al nome della mia grande amica Maria Giovanna. Il nostro repertorio: Smooth operator, Casy, Iron Sky, I can't go for That, Dark necessities, Valerie, Human, Maneater, Mind if i stay, Quando finisce così, September, Creep, Crazy, Long train runnin, Over my shoulder, Home, A testa in giù, A me piace o blues, Every breath you take, Sweet home Chicago. Comunque il mio sogno nel cassetto è una band che faccia genere blues e soul >.
La musica e il canto sono per Patrizia un modo di essere ed esprimersi, condiviso con affetto dal marito Raffaele e il figlio Emanuele.
VINO. SCHENK ITALIAN WINERIES PROTAGONISTA DEL BRINDISI ITALIANO
Simoni, AD Schenk: “Un 2017 ricco di conferme, anche la critica di settore premia le nostre scelte”
“Il 2017 è stato per noi un anno positivo e ricco di conferme – commenta Daniele Simoni, Amministratore Delegato Schenk Italian Wineries – “Il forte legame col territorio, punto focale del nostro percorso, unito all’impegno e alle competenze di tutto il nostro staff, fa di Schenk Italian Wineries un gruppo solido e strutturato, capace di esprimere al meglio le peculiarità dell’Italia del vino attraverso prodotti che sempre più conquistano consensi nel mercato interno e all’estero. Ne danno prova non solo gli ottimi risultati consolidati, ma anche l’attenzione da parte della critica di settore”.
Prestigiose guide, quali il Gambero Rosso e la Guida Oro - I Vini di Veronelli, hanno infatti premiato la costante ricerca di qualità del gruppo Schenk Italian Wineries. “Essere presenti in alcune tra le più autorevoli guide di settore, con una selezione di prodotti che spazia da nord a sud Italia, è per noi motivo di soddisfazione” – commenta Simoni – “un ottimo stimolo a proseguire nella direzione intrapresa. Il nostro miglior auspicio è che durante questo Natale e le prossime festività, il brindisi sia tutto italiano, magari con i vini di Schenk Italian Wineries che, spaziando tra le regioni più vocate alla viticoltura, possono offrire un’ampia scelta di prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza e gusto”.
Ecco alcuni consigli di abbinamenti per accompagnare le portate delle feste, in un’ideale viaggio enogastronomico lungo lo Stivale, con i nostri vini presenti nelle guide: il Pinot Grigio A.A. Kellerei Aurer 2016 e l’Amicone Bianco Veneto IGT sapranno accompagnare le pietanze a base di pesce. Per gli opulenti primi piatti della tradizione e menù a base di carne saranno perfetti il nobili di Montepulciano, come il Pagliareto 2014, premiato con i due bicchieri dal Gambero Rosso, o il Primitivo Salento IGT Masso Antico recensito dalla guida ai vini di Veronelli. Per chi predilige le calde note di un rosso siciliano, la stessa menziona il Gergenti Nero d’Avola Sangiovese Terre Siciliane IGT. Per concludere, o iniziare, con i prosecchi Bacio Della Luna.