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LA VECCHIA CANTINA DI MONTEPULCIANO SI RINNOVA PER I SUOI 80 ANNI
Tante novità, come il vino biologico, l’e-commerce e i nuovi magazzini. Il presidente Ciofini: “Siamo pronti per il futuro”. Marchi (Confcooperative): “Tradizione e innovazione per affrontare il mercato”
Una storia che parte nel 1937, che oggi conta 400 soci tra Toscana e Umbria e produce 5 milioni di bottiglie ogni anno. La Vecchia Cantina di Montepulciano si rinnova per i suoi 80 anni. Una cooperativa storica che raccoglie le eccellenze del territorio, con viticoltori che da generazioni custodiscono tradizioni e saperi di un lavoro che è prima di tutto passione e rispetto per il territorio.
Una realtà cresciuta con gli anni che oggi ha mille ettari di viti, 50 dipendenti e 4 linee commercializzate - Vecchia Cantina, Redi, Poggio Stella e Rubinoro - che vengono vendute in tutto il mondo: USA, Giappone, Russia, Inghilterra e tutta Europa. Da due anni è iniziato un profondo processo di rinnovamento che ha coinvolto strutture, linee di produzione e l’immagine della Vecchia Cantina di Montepulciano
“Migliorarci sempre è la nostra sfida - spiega il presidente Adriano Ciofini - Abbiamo avviato una ristrutturazione interna per allinearci alle nuove esigenze del mercato, senza mai cedere di un passo sui valori che hanno reso la nostra cooperativa solida e forte: rispetto del territorio e produzioni di qualità. Questo è il nostro valore aggiunto, ciò che ci rende unici sul mercato. Siamo pronti per il futuro, i nuovi prodotti e i nuovi servizi nascono in una prospettiva di lungo termine che raccoglie quanto di meglio i nostri produttori offrono”.
Tra le principali novità c’è la nuova produzione di vino Chianti e Rosso di Montepulciano biologico e la creazione di nuove etichette di fascia alta oltre che l’adeguamento del rapporto qualità/prezzo. Nuova veste grafica per il sito, che è bilingue (italiano e inglese) per facilitare l’accesso ai clienti stranieri e l’avvio di un servizio di e-commerce. Quasi pronto il nuovo magazzino di tre piani, di 550 mq, e appena terminato il magazzino stoccaggio imballaggi di 400 mq come pure due nuove vasche da 1500 hl l’una.
“La nostra storia è quella di un territorio, la nostre sede custodisce un patrimonio di tradizioni - continua il presidente Ciofini - ecco perché abbiamo deciso di aprire al pubblico la Vecchia Cantina di Montepulciano, con visite guidate e degustazioni. Abbiamo iniziato ad aprile e già contiamo circa 800 presenze. Visto il successo, nel breve periodo abbiamo deciso di rafforzare e migliorare il collegamento tra cantina e negozio”.
“Tradizione e innovazione per affrontare con più decisione il mercato, come sta facendo la cooperativa Vecchia Cantina di Montepulciano - dichiara il presidente di Confcooperative Toscana Sud, Mario Marchi - C’è bisogno di nuova energia per un settore portante dell’economia toscana e nazionale come quello del vino e Confcooperative segue e sostiene tutti quei processi di rinnovamento che aiutano il comparto ad essere più competitivo, mantenendo sempre alto il livello della qualità del prodotto offerto”
Clara D'Acunto
Cel. +39 338-4706653
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IL CONSORZIO TUTELA VINI MONTECUCCO IN DIFESA DEL TERRITORIO DELL’AMIATA CONTRO L’IMPIANTO GEOTERMICO PILOTA MONTENERO
Presentato un intervento ad adiuvandum del ricorso al TAR Toscana a sostegno delle aziende vinicole e a tutela delle zone di produzione
A fine ottobre il Consorzio Tutela Vini Montecucco ha presentato un intervento ad adiuvandum di un ricorso al TAR Toscana contro la centrale geotermica pilota di Montenero, al fianco delle decine di aziende vinicole dell’area che si oppongono al progetto.
Attualmente nella zona dell’Amiata, relativamente allo sfruttamento dell’energia geotermica, sono attivi già 17 permessi di ricerca preliminare, ovvero autorizzazioni ministeriali che consentono di realizzare, oltre alle indagini superficiali, anche pozzi esplorativi e di verifica, prove di produzione anche prolungate e di utilizzazione dei fluidi geotermici, da eseguire, appunto, anche mediante impianti pilota. Di questi 17 permessi richiesti dalla Regione Toscana – compatibilmente con il Piano Ambientale Energetico Regionale (Del. 10/2015) che prevede per il 2020 un incremento di potenza (rispetto al 2011) di 150 MW dalla realizzazione delle nuove centrali connesse ai permessi di ricerca vigenti a diverso stadio dell'iter amministrativo – 5 sono concentrati nella sola area di Cinigiano (GR): Murci (ENEL); Cinigiano (Gesto Italia); Monte Labbro (Renewem); Montalcino (Gesto Italia); e, infine, Montenero (Gesto Italia), classificato, come citato sopra, come Impianto Pilota.
Ciò significa, riassumendo, che in questo territorio sono previste 5 centrali geotermiche con un numero stimato di 30 pozzi geotermici.
Il Consorzio Tutela Vini Montecucco – che già nell’agosto del 2014 aveva presentato delle osservazioni al MISE contro la centrale di Montenero, che, purtroppo, non furono utili considerato che la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), a cui una centrale geotermica è sempre soggetta, ha avuto esito positivo dando di fatto il via libera alla costruzione – quest’anno si rimette in prima linea nella difesa del suo territorio e, oltre ad aver inviato alla Regione Toscana le medesime osservazioni di tre anni prima anche per la centrale di Monte Labbro, porta allo step successivo l’iter di opposizione al progetto Montenero, presentando a fine ottobre un intervento ad adiuvandum di ricorso al TAR Toscana contro la suddetta centrale.
L’impatto dei futuri pozzi geotermici e delle centrali, una volta autorizzati, “comprometterà inevitabilmente l’immagine del Montecucco nelle sue zone di produzione, una regione ancora estranea ai grandi impianti industriali e invasivi, che offre prodotti sani, di qualità, eccellenze dell’agroalimentare e, non ultimo, spettacoli paesaggistici unici”, dichiara il Presidente del Consorzio Claudio Carmelo Tipa, e continua, “è necessario prendere posizione contro lo sfruttamento geotermico del nostro territorio. Siamo stati estremamente felici che la Regione Toscana abbia deciso di bloccare il progetto di Seggiano e, come Presidente del Consorzio e produttore, condivido pienamente tutte le motivazioni che hanno portato a questo risultato e che riguardano aspetti di tutela d’interessi pubblici, di sviluppo economico del territorio, di incompatibilità dello sfruttamento energetico con il valore paesaggistico ed ambientale dei luoghi”.
Esistono al momento altri permessi di ricerca che ancora parzialmente interessano il versante grossetano dell'Amiata. Sebbene la Regione Toscana con la DGR n.1237 del 21/12/2015 abbia annullato il permesso di ricerca “Seggiano”, il territorio del Comune di Seggiano risulta ancora parzialmente all'interno anche dei permessi di ricerca Ripa d'Orcia - Tosco e Castiglione d'Orcia - Tosco Geo.
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Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinghiano Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano. Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 66 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino. www.consorziomontecucco.it
Ufficio Stampa Consorzio Tutela Vini Montecucco:
Valentina Fraccascia, Zed_Comm
Tel: +39.02.36550569
Cell: +39.348 3633000
San Silvestro 2017 !
Agli amici delle Toe per San Silvestro 2017
Eccovi la nostra proposta per festeggiare insieme il nuovo Anno. Un menù preparato per trascorrere una serata in allegria nell’attesa del fatidico Countdown. Un menù ricco di mare che terminerà con bollicine, ovviamente Italiane !
Menù - Welcome 2018 ore 20,30 - Domenica 31 Dicembre
Panino nero di Benvenuto
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Sgombro sale e zucchero su pomodori confit e mousse di melanzane
Capasanta scottata e affumicata su vellutata di zucca e pancetta
croccante
Cannolo di ceci e baccalà mantecato, peperone e humus
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Ravioloni Gyoza gamberi rossi e porri di Cervere
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Suprema di Branzino, vongole veraci, tartufo nero e soufflé di patate
(un po’ di Lenticchie)
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Granita al bergamotto
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Il cioccolato…
con brindisi finale...le bollicine della Franciacorta
Caffè e friandises di fine Anno
e dopo Mezzanotte…si alza il volume:)
Proponiamo questo menù a € 70 a persona vini esclusi (incluso brindisi finale). Solo su prenotazione
Un caro saluto
Le Toe
Ristorante Toe Drue Antica Osteria
Via Carlo Corsi 44r
16154 Genova
Info: 010/6500100
Chiuso la Domenica
SUMMA 2018
SAVE THE DATE
Sabato 14 e domenica 15 aprile 2018
dalle 10 alle 18
Tenuta Alois Lageder
Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang
Magrè (BZ), Alto Adige
Torna l’appuntamento annuale organizzato da ALOIS LAGEDER dedicato ai vignaioli d'eccellenza provenienti da tutto il mondo.
I produttori
Graf Adelmann • Alois Lageder • Castello di Ama • Anselmi • Aquila del Torre
Biserno • Maison Boizel • Il Borro • Boscarelli • Burja Estate • Clemens Busch
Poggio Cagnano • Caiarossa • Capannelle • Il Carnasciale • Cavalleri
Villa Caviciana • Cefalicchio • Pio Cesare • Corte Sant'Alda • Costanti • Cucco
Duemani • Fattoria di Fiorano • Foradori • Nino Franco • Weinberghof Fritsch
Schloss Gobelsburg • Château Les Graves de Viaud • Guado al Tasso • Heitlinger
Gut Hermannsberg • Frank John - Hirschhorner Weinkontor • Jurtschitsch
Delle Macchie • Le Macchiole • Mara • Marchesi di Grésy • Monteverro
Montevertine • Moric • Hajszan Neumann • Poggio Nibbiale • Odinstal • Bernhard Ott
Villa Papiniano • Petrolo • Pianirossi • Pichler-Krutzler • Podernuovo • Pol Roger
Castello di Potentino • Prima Pietra • Les Quelles • Querceto di Castellina
Mas de Quernes • La Raia • Rosner • Salomon Estate • Sander • Villa Santo Stefano
Schubert Wines • Serra San Martino • Le Sincette • Stigler • Clemens Strobl • Tement
Delle Terre Nere • Terroir al Limit • Erwin Tinhof • Tormaresca • Torre degli Alberi
Oliviero Toscani • Triacca • Valori • Velich • von Winning • Schloss Vollrads
Wilhelm Zähringer • im Zwölberich
Ufficio Stampa Summa 2018
Valentina Fraccascia
Corso San Gottardo 19 - 20136 Milano
Tel: +39.02.36550569
Cell: +39.348 3633000
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NUOVA ACQUISIZIONE PER PODERI LUIGI EINAUDI
Matteo Sardagna Einaudi
Al via il “progetto Barolo”, un percorso di valorizzazione dei migliori Cru. La storica azienda di Dogliani acquista 1,5 ettari di Monvigliero
Dopo Bussia (4 ettari), Terlo-Costa Grimaldi (7 ettari), Cannubi 2,3 ettari e Dogliani (40 ettari) è la volta di Monvigliero: 1,5 ettari già in gestione all’azienda e comprati per un valore di 3 milioni di euro.
Quest’ultima acquisizione rientra in un importante progetto di Poderi Luigi Einaudi dedicato al Barolo, un percorso di acquisizioni dei migliori Cru di questo terroir. La volontà dell’azienda è infatti quella di investire nel proprio territorio, portando sul mercato l’eccellenza della produzione.
La cifra stanziata per l’intero progetto è di circa 12 milioni di euro e include anche circa 2 milioni di investimento per l’ampliamento della cantina e l’introduzione di vasche in cemento per la microvinificazione dei Cru del Barolo e l’affinamento del Dolcetto Dogliani.
L’obiettivo è di continuare a elevare la qualità dei vini, perseguendo lo stile aziendale di massima eleganza e legame con il territorio, selezionando e concentrandosi solo sul meglio di ciascun Cru.
Con l’acquisizione di Monvigliero, Poderi Luigi Einaudi punta a raggiungere la quota di 100mila bottiglie di Barolo nel 2020. Il fatturato 2017 si assesta a 2,5 milioni di euro con una previsione di crescita a 4-4,5 milioni nei prossimi anni a seguito dei nuovi investimenti.
Quest’ambizioso progetto è mosso in primis dalla passione di Matteo Sardagna Einaudi, quarta generazione coinvolta nell’azienda di famiglia, per il suo lavoro e per la sua terra; passione che gli è stata tramandata e che lui sente di dover portare avanti con impegno per passare il testimone a chi arriverà dopo di lui.
Michela Mezzolo
cell. 342.1571292