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PRESENTATO OGGI FOOD AND WINE IN PROGRESS
A Firenze dal 2 al 3 dicembre torna il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche
Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la terza edizione
Cresce il grande evento promosso a Firenze dall’Unione regionale cuochi toscani, dall’Ais Toscana e Cocktail in the world in collaborazione con Confcommercio, Confartigianato e Coldiretti Toscana e l’Associazione Macellai. Le figure professionali di un settore in continua evoluzione a confronto. Novità per il pubblico degli appassionati
Una nuova edizione di Food and Wine in progress è alle porte, la terza per la precisione, che arriva con tante novità legate al mondo dell’enogastronomia e dei cocktail e la scelta del fine settimana per favorire un pubblico più ampio e non solo di settore. Alla Stazione Leopolda dal 2 al 3 dicembre, dalle 10 alle 19, gli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, i sommelier dell’Associazione italiana Sommelier Toscana e i mixologist di Cocktail in the world, daranno ancora vita a una vetrina unica nel suo genere in cui il mondo del food and wine di qualità sarà protagonista con degustazioni, seminari, momenti di approfondimento e tanti produttori da incontrare. Anche per questa edizione prosegue la collaborazione con Coldiretti e Confcommercio Toscana che raccoglierà in fiera anche i macellai e i panificatori. Ancora una volta insomma i cuochi, i sommelier ed i barman si metteranno in gioco percorrendo il filone dell’avanguardia, della ricerca e della sperimentazione del settore.
Sostenitore della manifestazione fin dalla sua prima edizione è il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, il quale con soddisfazione afferma che "Questa manifestazione è nata insieme al nostro mandato e siamo orgogliosi di poter dire oggi che è cresciuta grazie all'impegno di tutti. L'evento di riferimento per le eccellenze enogastronomiche toscane, in un momento in cui proprio la nostra enogastronomia è uno dei traini turistici più importanti" . Allo stesso modo, a dare il proprio appoggio a tale evento fin dal suo debutto nel 2015 è altresì la Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Lucia De Robertis, la quale tiene a sottolineare che “se mettiamo insieme istituzioni, associazioni e operatori del settore in Toscana con l'enogastronomia vinciamo nel mondo. Occorre poi utilizzare queste manifestazioni anche per riflettere sulla formazione di professionisti dell'ospitalità e gli agricoltori perché rappresentano il futuro dell'economia”.
Le novità portate in scena dai cuochi toscani. Per quanto riguarda l’area dedicata al cibo e alla cucina, gestita dall’Unione Regionale dei Cuochi Toscani, una nuova proposta: "Toscana Food and Wine experience", una rassegna di cibo, vino e cooking show che vedrà interpreti in prevalenza giovani cuochi emergenti toscani i cui piatti verranno accompagnati da vini in abbinamento proposti da sommelier aderenti ad AIS Toscana. Venticinque cuochi al giorno si alterneranno nella preparazione di piatti legati alla cucina toscana creativa attingendo dal paniere dei prodotti toscani ed ispirandosi alle tradizioni. I piatti e la filosofia di costruzione verranno presentati sul palco durante i cooking show ed il pubblico, per la prima volta rispetto alle precedenti edizioni, potrà degustarli dalle ore 15 alle 19 il sabato e dalle 15 alle 19 la domenica. In scena il futuro della cucina toscana, proposte nuove e di avanguardia piatti creativi ed innovativi che rappresentano la tendenza in tavola. Una passerella di piatti gourmet che difficilmente si vedono in manifestazioni del genere ma che potrebbero trovarsi in cucine stellate o locali di livello. Dopo il gradimento degli scorsi anni si rinnova l’appuntamento con la ristorazione classica nell’area dedicata alla cucina toscana con corner animati da tutte le associazioni cuochi della regione con particolare attenzione ai prodotti tipici e caratterizzanti le diverse zone, dalla terra al mare. Anche quest’anno, direttamente dalle mani del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo, verrà conferito ad illustri personaggi il riconoscimento di Ambasciatore della cucina italiana. Sarà presente, a riprova di una collaborazione nata ormai da alcuni anni tra Unione Regionale Cuochi Toscani ed Associazione Italiana Celiachia, uno spazio dedicato al mondo del senza glutine nel quale si alternerà una selezione di piccole attività artigianali operanti nel settore e rappresentative delle realtà toscane. Presenze integranti dell’evento anche le Lady Chef Toscane che, dopo la convention dello scorso anno, hanno consolidato il loro operato con la presenza in manifestazioni di livello, contest e presenze televisive. Le Lady Chef tornano a Food and Wine in Progress con tante proposte coinvolgenti rivolte a professionisti ma anche alle donne che cucinano e sono madri, un modo diverso di vivere un ruolo ed una professione visto da donna a donna ma sempre mantenendo un profilo alto. Da quest’anno parte anche l’area cooking class, una vera e propria classe con cucina attrezzata dove sarà possibile seguire degli incontri con professionisti. Si alterneranno ai fornelli i membri dell’Equipe di Alta Cucina della Toscana, Lady Chef, Cuochi del benessere, esperti in cucina senza glutine con presenze importanti legate anche ad una collaborazione con ALMA. Tra i tanti momenti che animeranno la cooking class anche uno spazio dedicato al sociale con il progetto “Insieme a tavola”, un concorso rivolto a studenti diversamente abili in collaborazione con Amira.
Eccellenza Toscana: oltre mille etichette dalla viticoltura toscana. La figura del sommelier e quella del cuoco, in linea con le finalità di FOOD & WINE IN PROGRESS, sono figure che interagiscono insieme non solo in questo evento, ma nel lavoro quotidiano. «Per quanto riguarda il settore wine – commenta il Presidente AIS Toscana Osvaldo Baroncelli - l’evento è finalizzato al dialogo e al confronto tra associati, produttori, istituzioni, scuole alberghiere e mondo della comunicazione, pensato per promuovere le produzioni enologiche e alimentari e al tempo stesso stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità di cuochi e sommelier, protagonisti di un cambiamento del settore in continua evoluzione». Con un ricco programma messo a punto per l’occasione AIS Toscana ripropone l’Eccellenza Toscana di oltre 1000 etichette di 150 produttori toscani. Il taglio del nastro è fissato per sabato 2 dicembre alle 10. Alle ore 11.00 il convegno. “La comunicazione dell’enogastronomia… ieri, oggi… e domani?” un convegno incentrato su passato presente e futuro della comunicazione in ambito enogastronomico. Fra i relatori: il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Antonello Maietta e il Presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo, il Prof. Attilio Scienza, il critico gastronomico Valerio Visintin. Confermate le sessioni di pillole di degustazione sul vino e sull’olio, al quale si aggiunge AIS Wine Tour per scoprire attraverso percorsi guidati le migliori espressioni enologiche della Toscana. Tra le novità presentate in fiera dall’Ais la prima edizione del premio AIS e Wine TV e l’evento nell’evento: le bollicine toscane incontrano gli chef stellati e la moda nell’esclusiva area Alkrataz dalle ore 20.00. Nell’occasione sarà presentato il nuovo numero della rivista Sommelier Toscana.
I migliori mixologist del mondo nel World Mixology. Effervescente l’area dedicata a Cocktail in the World Mixology che si aprirà con il “Main Event Cocktail Show” in cui si alterneranno masterclass, cooking show & bar con food e cocktail in abbinamento oltre alla presenza di numerosi ospiti internazionali come Serhii Kodatskyi (Presidente Federazione Barman Ucraina), Artem Skapenko (Capobarman Loger Art) , Salvo Longo (Molinari Ambassador), Karina Papushina (Vincitrice Xenta Cup 2017). Come per le passate edizioni, grande attesa per il Main Event Contest che quest’anno avrà come tema “L’Ancienne Pharmacie, l’arte delle Homemade” e che vedrà la premiazione dei partecipanti Domenica 3 Dicembre alle 18.30. Come sempre, filo conduttore dell’evento, nato da un’idea di Danny Del Monaco, Adrian Everest, Mattia Pozzi e Stefano Mazzi, la valorizzazione del prodotto Made in Italy con cui dovranno cimentarsi i partecipanti al contest.
La Confcommercio a Food and Wine in Progress. Anche quest'anno Confcommercio Toscana rinnova la partecipazione a "Food and wine in progress" con i suoi macellai e i panificatori. Le federazioni regionali del settore, Federcarni e Assipan Toscana, avranno infatti a disposizione un grande stand dedicato all'esposizione e vendita dei loro prodotti, ma anche alle dimostrazioni pratiche. Dai carpacci ai pronti a cuocere della macelleria 2.0, che assecondano le esigenze di gusto, leggerezza e praticità delle famiglie moderne, fino alle più tradizionali tecniche di taglio e preparazione della carne, saranno molti i segreti del mestiere che i macellai riveleranno al pubblico. Anche i panificatori daranno spettacolo impastando in diretta pani, focacce, dolci e biscotti che hanno fatto la storia dei forni toscani e che il pubblico potrà assaggiare sul posto o acquistare a portar via. A collaborare con macellai e panificatori durante i cooking show ci saranno anche chef, ristoratori e sommelier, che intorno a carne e prodotti da forno costruiranno pietanze in grado di esaltarne all'ennesima potenza il gusto e la qualità. «Con Food and Wine in Progress si celebra il grande valore della ristorazione italiana attraverso le figure professionali che lavorano all'interno delle imprese. È un momento importante di confronto, crescita e orgoglio per una categoria che dedica la sua vita ad una missione: far star bene le persone», ha detto il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano.
Confartigianato a Food and Wine in Progress. «Siamo lieti di unirci a questa importante e prestigiosa iniziativa perché, come il nostro artigianato, valorizza l’eccellenza, la qualità e l’hand made del territorio. Abbiamo perciò collaborato con entusiasmo con l’organizzazione per arricchire questa edizione con il meglio del food fiorentino e toscano», ha commentato Giovanni Guidarelli, responsabile Confartigianato Alimentazione Firenze.
Gli agricoltori di Coldiretti a Food and Wine in Progress. “Torna il prestigioso appuntamento sigillo del connubio fra buon cibo e buon vino. Quello del vino è un argomento quanto mai importante per la Toscana - ha detto Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana - dove le superficie vitate sono oltre 59mila ettari con una produzione di circa 3milioni e 500mila quintali di uve che vengono trasformati in 2milioni e 800mila ettolitri di vino. La Toscana del vino rappresenta il 6.3% del vino italiano attestandosi come sesta regione per produzione. Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell'agricoltura toscana, mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera, con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo dove in pratica una bottiglia su cinque di vino italiano bevuta oltre confine, viene dalla nostra regione. La Toscana è uno scrigno di prodotti agro-alimentari di qualità – continua Marcelli – che rappresentano un patrimonio frutto del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari, ed è un bene comune, non solo economico ma anche culturale, per l’intero Paese che oggi possiamo offrire con orgoglio a tutti coloro che intendono legare il food al territorio».
Il sito ufficiale della manifestazione contiene approfondimenti e a breve il programma dettagliato http://www.foodandwineinprogress.it/.
Marte Comunicazione Marzia Morganti cell. 3356130800, Niccolò Tempestini 3398655400;
TERROIR RIESLING D'ALSAZIA E CREMANT D'ALSACE
Lunedì 2 ottobre una selezione di ristoratori, enotecari, distributori e importatori si sono ritrovati a Milano presso Dream Factory – Corso Garibaldi 117 per un approfondimento rispetto ai Riesling d’Alsazia e ai Crémant d’Alsace.
Un pomeriggio coinvolgente che ha visto riunito un gruppo di professionisti del mondo del vino per confrontarsi rispetto alle caratteristiche che contraddistinguono i Riesling e i Crémant d’Alsace.
La masterclass condotta abilmente da Nicola Nebbia, sommelier e portavoce dei vini d’Alsazia in Italia, aveva l’obiettivo di descrivere e far conoscere le varietà di Riesling mettendole a confronto tra loro rispetto a differenti denominazioni e lieu – dit. Così come per i Crémant d’Alsace, la bolla alsaziana che si sta evolvendo nel tempo diventando sempre più complessa in termini di aromi e profumi.
I differenti vini presentati hanno così messo in luce la tipicità del terroir alsaziano: la combinazione perfetta tra vigneto, clima, suolo e il prezioso lavoro dell’uomo. I vini d’Alsazia sono perciò il risultato di un mix ideale tra fattori naturali e umani.
Sono 15.500 gli ettari vitati che compongono la DOC (AOC) Alsace con una produzione media annuale pari a 1 Milione di ettolitri ossia 135 Milioni di bottiglie prodotte (90% vino bianco). L’Alsazia conta circa 4.000 viticoltori contadini.
L’export pesa il 26% e l’Italia occupa la 12esima posizione in volume caratterizzandosi come un mercato dinamico per i grandi bianchi d’Alsazia, in forte e continua crescita in particolare nella zona euro. Negli ultimi 3 anni l’evoluzione dei vini d’Alsazia verso l’Italia si attesta su livelli più che positivi: l’AOC Alsace vini fermi pari a +14% in volume e +26% in valore, mentre l’AOC Crémant d’Alsace ha raddoppiato l’esportazione sia in volume che in valore.
Le attività di comunicazione e promozione dedicate ai Vini d’Alsazia rientrano nel piano delle iniziative volute e promosse dal CIVA, Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace, che ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza rispetto ai vini del territorio e alle caratteristiche che li contraddistinguono attraverso iniziative rivolte sia ai professionisti di settore che al pubblico italiano.
Per maggiori informazioni: http://www.vinsalsace.com
AZ COMUNICAZIONE
Alessandra Zaco
IL CHIANTI TORNA PROTAGONISTA A CUBA
Da domani fino al 14 ottobre a L'Avana per la Feria del Vino
Il Consorzio Vino Chianti torna a Cuba per consolidare il primato come Denominazione italiana più venduta dell'isola. Dopo il grande successo registrato in occasione dell'ultima edizione del Festival Habanos, la kermesse dedicata agli operatori di sigari premium più importante al mondo che riunisce ogni anno oltre 3 mila appassionati, il Consorzio torna sull'isola per essere protagonista a L'Avana durante la consueta “Feria del Vino” nello spazio dell’Hotel Nacional , patrimonio culturale dell’isola.
Lo farà con circa 30 le etichette di Chianti d.o.c.g. prodotte dalle 13 aziende partecipanti all’iniziativa, che verranno presentate durante la manifestazione al mercato cubano, ma anche ad operatori che interverranno dai paesi limitrofi, con i quali il Consorzio sta collaborando negli ultimi anni con risultati soddisfacenti.
“Il vino Chianti - spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio – è
i l più celebre fra i vini italiani esportati oggi nell’Isla Grande. Un risultato dovuto anche alle tante iniziative svolte a Cuba che ci hanno permesso di abbinare i nostri vini in modo inedito anche a prodotti come il sigaro Habanos. Lo spazio conquistato attraverso seminari ed approfondimenti sulla nostra Denominazione hanno fatto sì che quando oggi parliamo di Chianti, a Cuba il mercato è pronto a rispondere.”
Lorenzo Galli Torrini
Cel. +39 333-3222377
Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.t
Petizione ‘Salvailsuolo’
Consegnate oggi al Presidente del Senato Pietro Grasso le oltre 82.000 firme raccolte dalla coalizione italiana #salvailsuolo
Le associazioni promotrici: “varare subito la legge nazionale contro il consumo di suolo e tolleranza zero all’abusivismo”
Oltre 82.000 cittadini italiani hanno chiesto di tutelare il suolo libero e sano, una risorsa essenziale alla produzione agricola ma che è anche il più efficace sistema di difesa da alluvioni e altri eventi catastrofici. Le recenti tragedie ci ricordano che quando non si rispetta il suolo, le pur doverose opere di difesa sono sempre insufficienti a garantire la protezione di cittadini, abitazioni e città. Ora spetta al Parlamento rispettare la volontà dei cittadini e sbloccare la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole.
Un contributo importante, quello dei firmatari italiani, che pesa sulle oltre 212.000 firme raccolte a livello europeo ed eccede largamente il quorum fissato per il nostro Paese dalla Commissione Europea (54.750 firme): si tratta di un dato significativo che testimonia la sensibilità presente nel nostro Paese riguardo ai troppi fenomeni di degrado a carico del suolo, ed in particolare la cementificazione che ricopre ampie parti di territorio. Secondo gli ultimi dati ISPRA, in Italia al 2016 risultano cementificati oltre 23 mila km2 (pari alla dimensione di Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale. Il consumo di suolo procede a un ritmo di 3 metri quadri al secondo, senza risparmiare aree di grande valore paesaggistico e naturalistico, o di estrema vulnerabilità a rischi ambientali, come alluvioni, frane e terremoti. Il tutto in mancanza di una norma efficace che regoli la demolizione degli edifici abusivi.
Oggi a Palazzo Madama le associazioni della coalizione italiana #salvailsuolo (formata da ACLI, Coldiretti, FAI - Fondo Ambiente Italiano, INU - Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, WWF) hanno incontrato e consegnato simbolicamente le firme al Presidente del Senato Pietro Grasso, chiedendo di varare entro la legislatura la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole già approvata dalla Camera nel maggio 2016 e ferma da più di 500 giorni in Senato. Un provvedimento i cui obiettivi sono fermare il consumo di suolo e incentivare da subito la rigenerazione urbana e l’edilizia di qualità.
“Se il nostro Paese appare più fragile di altri agli eventi catastrofici, le colpe non sono solo del cambiamento climatico, ma di come abbiamo trattato il territorio negli ultimi decenni – dichiara Damiano Di Simine, portavoce della coalizione italiana #Salvailsuolo – Con le firme raccolte in Italia sproniamo il Parlamento a varare entro la legislatura il disegno di legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole, e a bloccare il ddl Falanga in approvazione, che rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in atto per contrastare l'abusivismo edilizio.”
Le associazioni chiedono anche rigore e vigilanza per evitare che nella discussione della legge di stabilità non ci siano colpi di mano rispetto agli impegni assunti con la finanziaria dell’anno scorso: ovvero che sia del tutto ripristinato, dal 1 gennaio 2018, il vincolo alla destinazione delle risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Ciò è indispensabile da un lato per sostenere gli interventi di rigenerazione urbana, e dall’altro per evitare che nei comuni sopravviva un meccanismo perverso di incentivazione di consumi di suolo in cambio di entrate fiscali impiegabili con ampia discrezionalità per ripianare i bilanci.
Consegnate le firme, le principali associazioni ambientaliste italiane restano in attesa di una risposta da parte del Parlamento e del Governo, ma allo stesso tempo evidenziano la necessità di agire anche a livello europeo: fermare il degrado del suolo è un preciso target sottoscritto con l’adesione all’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile a cui la UE ha aderito con convinzione, ma ad oggi il suolo e la sua tutela continuano ad essere temi sconosciuti per il diritto europeo. La petizione, oltre che in Italia, ha raccolto oltre 212.000 firme negli altri Paesi dell’Unione Europea, e i promotori sono determinati a far pesare questo primo risultato che testimonia di una crescente consapevolezza dei cittadini verso l’esigenza di tutelare una risorsa naturale da cui tutti dipendiamo per la produzione di cibo e benessere.
Ufficio stampa
Slow Food Italia
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335 7422962 - 345 2598615
NASCE STREETFOODY ACADEMY CON LO CHEF FABIO CAMPOLI
StreetFoody, azienda della provincia di Arezzo punto di riferimento nella ristorazione mobile in Italia, e Campoli Azioni Gastronomiche lanciano i percorsi formativi per foodtrucker professionisti. Tre i format proposti: fritto, hamburger e pizza
Lo street food è di tendenza, ma il mestiere non si improvvisa. Saper cucinare non è l’unico “ingrediente” per sperare di poter avviare un business “su strada”. Passione e creatività sono il sale del progetto, ma la ricetta riesce solo se c’è una base solida: per questo nasce la StreetFoody Academy, una proposta unica nel suo genere. «Ci concentreremo sul management per chi vuole cogliere le opportunità dello street food –spiega Sara Pratesi, responsabile di StreetFoody, punto di riferimento nella ristorazione mobile in Italia–. Un percorso formativo che intercetta una domanda importante e colma un vuoto, quello delle competenze gestionali, che troppo spesso affossa tanti splendidi progetti di ristorazione sul nascere».
A curare StreetFoody Academy sarà lo chef Fabio Campoli, che in trent’anni di televisione, cultura e progettazione gastronomica, ha coniato un modo di fare cucina “semplicemente differente”, che è diventato uno stile, sospinto sempre dall’inesauribile curiosità e voglia di sapere, che si nutre di una lunga ed essenziale esperienza. Fabio Campoli propone un’interpretazione del concetto di chef che trasforma questa figura in consulente, autore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici, nonché food designer e docente; approccio che è valso a Fabio Campoli numerosi riconoscimenti in ambito culinario e comunicativo. «Sono la profondità, l’ampiezza e la ricchezza di questo percorso del sapere nel mondo dell’enogastronomia, dei media, della progettazione e dell’editoria a rendere la firma di Campoli garante fondamentale di successo» spiega Sara Pratesi.
Nata nel 2016, dagli oltre cinquanta anni di esperienza del gruppo Resti Extensive, StreetFoody è l’azienda che, con il suo team di specialisti, nell’ultimo anno e mezzo ha affiancato oltre 150 foodtrucker italiani, mettendo su strada veicoli curati in ogni dettaglio e aiutandoli a sviluppare la loro idea imprenditoriale. Adesso punta sulla formazione: il 6 novembre, durante l’open day dell’azienda a Terranuova Bracciolini (AR), dove ha sede anche l’Accademia, insieme a Campoli Azioni Gastronomiche, lancerà ufficialmente la “StreetFoody Academy inspired by Fabio Campoli”. «Nella quale si parlerà non solo di cucina –rimarca Pratesi– ma soprattutto delle competenze che servono per prepararsi alla gestione di un progetto di ristorazione su ruote in ogni aspetto: business plan, gestione dei conti, approvvigionamento degli ingredienti, normativa, marketing, eccetera».
Lo chef Fabio Campoli ha ispirato la filosofia del progetto: «Un’iniziativa più che al passo con i tempi, che viene incontro a una nuova declinazione della ristorazione del nuovo millennio, di sicuro rispondente alle esigenze di uno stile di vita più compresso, senza però trascurare la necessità di coniugare la qualità degli ingredienti e dei processi produttivi alla velocità di servizio delle pietanze offerte –spiega Campoli– I nostri percorsi di formazione avranno la caratteristica di fornire nozioni a 360° intorno al mondo dello street food, per mettere a disposizione strumenti di gestione concreti e spunti d’inventiva a coloro che scelgono di investire in un’attività di somministrazione dalle dimensioni contenute, ma dalla grande praticità d’uso».
I percorsi formativi della “StreetFoody Academy” partiranno già dai primi mesi del 2018. Si tratta in totale di 16 ore di formazione professionale, concentrate in due giorni, per ognuno dei tre format proposti. Si rivolgono in particolare a chi fa già parte del mondo della ristorazione e desidera esplorare le possibilità dello street food, ma anche a chi vuole partire da zero con una forte motivazione a imparare e a curare le basi imprenditoriali del proprio progetto.
I format previsti si concentrano su tre particolari tipologie di cucina in accordo con le principali tendenze del cibo di strada: il fritto, l’hamburger e la pizza.
StreetFoody è il progetto dedicato ai food trucker italiani. Un team di specialisti che sviluppa insieme a loro l’intero progetto imprenditoriale, aiutandoli in ogni fase della realizzazione fino alla messa in strada del loro veicolo. L’azienda ha sede nel cuore della Toscana, a Terranuova Bracciolini, provincia di Arezzo. Streetfoody.it è il sito di riferimento del settore, sempre aggiornato sulla normativa, sui trend emergenti, sulle nuove tecnologie e soluzioni meccaniche, su fiere e festival e su tutte le opportunità offerte dal mondo del cibo di strada.
Campoli Azioni Gastronomiche è una società attiva dal 1998 sul territorio nazionale e internazionale. Sotto il nome di Azioni Gastronomiche si intende identificare un insieme di servizi «su misura», necessari sia alla creazione che all’evoluzione di un progetto, che ruotano a 360° intorno al mondo della gastronomia, garantiti dall’esperienza trentennale di Fabio Campoli e del suo staff operativo.
Info: Miriam Giudici – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 346 3907608