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TUSCANY WINE WEEKEND CON I VINI DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI: ALLA FATTORIA DEL COLLE DI TREQUANDA LA PRIMA WINE CLASS IN CANTINA
Due giorni immersi nel grande vino toscano per imparare divertendosi le caratteristiche di Sangiovese, Brunello, Chianti Classico e Bolgheri. Alla Fattoria del Colle di Trequanda di proprietà di Donatella Cinelli Colombini questa esperienza che si preannuncia intensa ed indimenticabile è già realtà: le porte della cinquecentesca villa immersa tra le Crete Senesi si apriranno nel week end del 9-11 giugno per una Wine Class con lezioni in aula, degustazioni di ben 15 vini, visite alle cantine e nei vigneti, oltre alla possibilità di diventare enologi per un giorno giocando a produrre il proprio Supertuscan.
Nel week end della Wine Class, brunch e cene improntate sui sapori del territorio ed innaffiate con le produzioni di eccellenza della cantina di Donatella Cinelli Colombini, ma soprattutto una full immersion nel vino toscano con una lezione frontale – durante la quale verranno fornite informazioni, aneddoti, nozioni e leggende – accompagnata da una degustazione guidata di Vernaccia, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano e Bolgheri. In programma anche una visita guidata della Cantina del Casato Prime Donne a Montalcino con degustazione itinerante verticale dal barrel tasting del futuro Brunello al Rosso di Montalcino, fino al Brunello Riserva e passeggiate in vigna per imparare a cimare la vite.
Concluderà il percorso formativo un barrel tasting nella cantina della Fattoria del Colle per verificare l’impronta gustativa lasciata dalla barrique, il tonneau e la botte e la possibilità di cimentarsi personalmente nella preparazione di un proprio Supertuscan, mettendo in pratica quanto appreso nella lezione in aula su come bilanciare alcool, tannini, acidi e frutto per ottenere un equilibrio perfetto. Ciascuno potrà dare un nome al vino realizzato e portarlo a casa, insieme all’attestato di partecipazione.
Per informazioni e prenotazioni
Fattoria del Colle, Località Colle 53020 Trequanda (SI)
0577662108 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini Tel 335 6130800
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak8c5b9f3fab36a9e30c16223d545b0c05').innerHTML += ''+addy_text8c5b9f3fab36a9e30c16223d545b0c05+'<\/a>';
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria premia il primo Miglior Sommelier del Primitivo
La cerimonia di consegna, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais) di Roma, martedì 13 giugno presso il Relais Reggia Domizia di Manduria (TA)
Subito dopo il convegno di approfondimento e in serata degustazioni aperti al pubblico in abbinamento a piatti e prodotti pugliesi
Si accendono i riflettori sul “primo master del Primitivo’, l’oscar che premierà il miglior sommelier in base alla sua preparazione tecnica e al suo grado di esprimere al meglio le qualità del vino ottenuto dal vitigno primitivo.
E sarà il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria a conferire l’abito riconoscimento a uno dei tre primi classificati.
La cerimonia di consegna del premio, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais) di Roma, sarà di scena alle ore 18 martedì 13 giugno presso il Relais Reggia Domizia di Manduria (TA).
Il concorso Miglior Sommelier del Primitivo metterà alla prova 15 concorrenti professionisti provenienti da tutte le regioni d’Italia con esami scritti sulla storia del vitigno e sul suo sviluppo storico, sulle caratteristiche enologiche, sulle aziende fino alla prova pratica di servizio dei vini.
Assegnato il premio al vincitore, si passerà al convegno Primitivo: zone e stili, distinguere per unire coordinato da Giuseppe Baldassarre, relatore AIS e autore del libro “Primitivo di Puglia” e moderato da Vincenzo Magistà, direttore del TG Norba, che vedrà la presenza di Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e di Donato Giuliani, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Gioia del Colle, oltre a quella di Leonardo di Gioia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.
A suggellare la giornata, in serata alle ore 20 la degustazione aperta al pubblico, nella quale tutte le etichette presenti saranno raccontate dai sommelier AIS in un evento che intende rappresentare un vero e proprio “Party del Primitivo”, tutto da vivere in abbinamento a piatti e prodotti della terra di Pug
“Se oggi nel nostro Paese si beve meglio e soprattutto con maggiore senso di responsabilità – dichiara Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - è anche grazie al contributo dei sommelier. Per la cultura della qualità in campo enologico, il sommelier è il primo canale di diffusione e per noi è un piacere essere al fianco di Ais per questa finale che vede protagonisti i migliori interpreti dell’enologia di oggi e di domani. Siamo certi che i vincitori porteranno in giro con professionalità la storia, la tradizione e le virtù del nostro Primitivo di Manduria”.
Per informazioni è possibile telefonare al numero della Segreteria AIS Puglia 080 4949189
Daniela Fabietti 3351979415
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Grandi vini bianchi campani all'Onav di Genova
Palazzo Ducale
Di Virgilio Pronzati
Lodati nell’antichità da Strabone e Varrone Reatino, i vini campani hanno da sempre goduto di meritata e ampia notorietà. Se l’antica Roma vantava il Frascati, la Campania aveva (e ha) il Falerno, e ne condivideva l’Abbuoto, noto come Cecubo. Vini che con il siculo Mamertino, erano i più richiesti di allora. Dopo duemila anni fa, la Campania è ancora tra le regioni più vocate della vitivinicoltura nostrana. Tra le molte varietà di vite che allignano nell’Italia meridionale, gran parte sono originarie della Campania. Asprinio, biancolella, caprettone, catalanesca, falanghina, fenile, fiano, forastera, greco, pallagrello e piedirosso ne sono un piccolo ma significativo esempio.
Da oltre un lustro, la Campania produce mediamente circa due milioni di ettolitri di cui il 60-65% prodotto nel Sannio. In crescita le zone a Doc Beneventano, Vesuvio e Salernitano. Dagli ultimi dati, la Campania dei vini gode di buona salute. Quattro Docg, quindici Doc e dieci IGT. Nell’ottica di approfondire il contesto enologico nazionale, Massimo Ponzanelli dinamico Delegato Provinciale Onav di Genova con la collaborazione di cinque Consorzi di Tutela ha organizzato una degustazione libera di oltre 60 vini bianchi campani di ben dieci denominazioni diverse.
Le Cisterne di Palazzo Ducale
La riuscita manifestazione, tenutasi nel salone delle suggestive Cisterne di Palazzo Ducale, ha visto la presenza di alcune centinaia di visitatori, tra cui ristoratori, enotecari, onavisti, sommelier Ais e Fisar e enoappassionati. Un esclusivo tasting di sessantacinque vini in prevalenza delle buone annate 2016 e 2015, con interessanti assaggi anche del 2014, 2013, 2012 e 2008. Una carrellata sulla scelta gamma di vini bianchi campani, dove ognuno esaltava le caratteristiche varietali del vitigno e del rispettivo terroir. Per chi gradiva un maggiore approfondimento sui vini campani, nella vicina Enoteca - wine bar Cantine Matteotti, c’è stata una “Masterclass” con sei vini, riservata a poco più di venti appassionati, condotta da chi ha scritto.
I sei vini degustati
I sei vini degustati:
Ischia DOP Biancolella 2016 - Casa d'Ambra
Falanghina del Sannio DOP Sant’Agata dei Goti 2016 - Mustilli
Costa D’Amalfi DOP Furore Bianco “Fiorduva” 2015 Cantine Marisa Cuomo
Vesuvio DOP Lacryma Christi Bianco 2015| - Cantine Olivella
Greco di Tufo DOCG 2014 - Cantina dei Monaci
Fiano di Avellino DOCG 2012 Soc. Agricole Vigne Guadagno
I vini presenti derivano dalle seguenti denominazioni:
Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Falanghina del Sannio DOP, Campi Flegrei DOP Falanghina, Lacryma Christi del Vesuvio DOP bianco, Cilento DOP Fiano, Capri DOP Bianco, Colli di Salerno IGP, Costa D’Amalfi DOP bianco, Ischia DOP Biancolella e Forastera.
I soci Onav che hanno partecipato alla Masterclass
Campi Flegrei Dop Falanghina
Falanghina Vigna Astroni 2014 – Cantine Astroni
Falanghina Cruna del Lago 2014 - La Sibilla
Falanghina 2013 - Contrada Salandra
Falanghina 2015 - Agnanum
Falanghina 2015 - Cantine Babbo
Falanghina 2015 - Cantine del Mare
Falanghina 2015 - Quarto Miglio
Ischia Dop Biancolella
Biancolella 2016 – Casa D’Ambra
Capri Dop Bianco
Capri Dop Bianco 2016 – Scala Fenicia
Vesuvio Dop Lacryma Christi Bianco
Lacryma Christi Bianco 2016 - Fioravante Romano Vini
Lacryma Christi Bianco Janesta 2016 - Tenuta Le Lune del Vesuvio
Lacryma Christi Bianco Munazei 2016 - Casa Vinicola Setaro
Lacryma Christi Bianco Vigna delle Ginestre 2015 - Az. Giacomo Ascione
Lacryma Christi Bianco 2015 - Cantine del Vesuvio
Lacryma Christi Bianco 2015 - Cantine Matrone
Lacryma Christi Bianco 2015 - Cantina Olivella
Lacryma Christi Bianco 2015 - La Cantina del Vulcano
Lacryma Christi Bianco 2015 - Sorrentino Vini
Lacryma Christi Bianco Crucem 2015 - Nocerino Vini
Lacryma Christi Bianco Vigna del Vulcano 2014 - Villa Dora
Falanghina del Sannio Dop
Falanghina Spumante - Corte Normanna
Falanghina 2016 - La Fortezza
Falanghina 2016 - Caputalbus
Falanghina 2016 - Mustilli
Falanghina 2016 - Votino
Falanghina 2016 - Terre Stregate
Falanghina 2016 - Oppida Aminea
Falanghina 2016 - Cantine Iorio
Falanghina 2016 - Alessandro Meoli
Falanghina 2016 - Fontanavecchia di Libero Rillo
Falanghina 2016 - Lorenzo Nifo Sarrapochiello
Falanghina 2016 - Azienda Masiello
Falanghina 2016 - Cantina del Taburno
Falanghina 2016 - La Guardiense
Falanghina 2016 - Ca’stelle
Falanghina 2016 - Torre Varano
Falanghina 2016 - Cantine Iannella
Falanghina 2016 - Fontanareale
Falanghina 2015 - Cantina Morone
Falanghina 2015 - Vinicola del Titerno
Falanghina 2015 - Santimartini
Falanghina 2015 - Torre del Pagus
Falanghina 2015 - Rossovermiglio
Falanghina 2015 - Scompiglio
Falanghina 2014 - Terre a Oriente
Costa d’Amalfi Dop Sottozona Furore
Gran Furore Divina Costiera Fiorduva Bianco 2015 - Cantine Marisa Cuomo
Cilento Dop Fiano
Fiano Kratos 2016 - Luigi Maffini
Colli di Salerno IGP
Fiano Carmela 2015 - Mila Vuolo
Fiano 2013 - Lunarossa Vini e Passione
Casa di Baal Bianco 2016 - Casa di Baal
Greco di Tufo Docg
Greco di Tufo Docg 2016 - Az. Agr. Torricino
Greco di Tufo Docg 2016 - Cantine di Tufo
Greco di Tufo Docg 2015 - Az. Agr. La Molara
Greco di Tufo Docg Vigna di Pellegrino 2015 - Minetti Ornella
Greco di Tufo Docg 2014 - Cantina dei Monaci
Greco di Tufo Docg 2008 - Calafè
Fiano di Avellino Docg
Fiano di Avellino Docg 2016 - Az. Agr. De Vito Macchia dei Briganti
Fiano di Avellino Docg 2016 - Az. Vitivinicola Contrada
Fiano di Avellino Docg 2016 - Cantine Gerardo Perillo
Fiano di Avellino Docg Refiano 2016 - Tenuta Cavalier Pepe
Fiano di Avellino Docg Radici 2016 - Mastroberardino spa
Fiano di Avellino Docg Camporeo 2016 - Az. Vitivinicola Femia
Fiano di Avellino Docg 2012 - Soc. Agr: Vigne Guadagno
IGT Terre del Volturno
Pallagrello Bianco Le Sèrole - Terre del Principe
Pallagrello Bianco Caiatì 2015 - Alois Vini
A Palazzo Magnani di Reggio Emilia UN GRANDE PERCORSO TRA ARTE E MUSICA
Dall’astrattismo spirituale di Wassily Kandinsky al silenzio illuminato di John Cage
Nella mostra Max Klinger, Paul Klee, Arnold Schönberg, Constantin Ciurlionis, Marianne Werefkin, Oskar Fischinger, Fausto Melotti, Nicolas De Staël, Giulio Turcato, Robert Rauschenberg.
11 novembre 2017 – 25 febbraio 2018
Mostra a cura di Martina Mazzotta
Dall’11 novembre, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, ci si immerge in un percorso tra arte e musica che parte da Kandinsky e approda a Cage. Dove le nozioni di interiorità e spiritualità vengono indagate come temi aperti, capaci di raccogliere molte suggestioni.
“A partire dalla fine dell’Ottocento, e poi fino ai giorni nostri, anticipa la curatrice dell’esposizione Martina Mazzotta, si può individuare un filo rosso che pone la musica in connessione con gli sviluppi dell’arte moderna e contemporanea. Non vi è artista che non si sia confrontato, con l’immaterialità dell’arte-sorella, con la sua sovrana indipendenza dal mondo del visibile e dalle finalità riproduttive.
Sintomi dell’invecchiamento dell’arte, diceva il filosofo Adorno, sono l’individualismo e il razionalismo sempre più esasperati. Alla musica, allora, va il ruolo di restituire all’arte il suo compito più nobile e antico, quello di divenire sede di idee universali. Negli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, soprattutto in ambito germanico, il culto di Goethe, il wagnerismo, le indagini in campo filosofico e scientifico riflettono l’esigenza di una aspirazione all’armonia dell’individuo con il tutto, di una spiritualizzazione del lavoro artistico che produce un forte impatto sulle arti figurative, favorendo il ricorso al modello della musica”.
E’ da queste premesse che prende avvio la mostra “KandinskyaCage: Musica e Spirituale nell’Arte”, presentando preziosi bozzetti di opere di Richard Wagner (dell’Archivio Ricordi di Milano), la “Fantasia di Brahms” di Max Klinger e una serie di Lubok, le stampe popolari russe ottocentesche che hanno ispirato la cultura artistica successiva.
Segue un importante nucleo di una cinquantina di opere di Wassily Kandinsky – dipinti, acquerelli, grafiche – provenienti da musei e collezioni private, tra le quali spiccano quelle di carattere eminentemente musicale, come gli acquerelli dipinti per gli spettacoli teatrali “Violett” (del Centro Pompidou, Parigi) e “Quadri di un’Esposizione” sulla musica di Musorgskij (della collezione universitaria del Castello di Wahn, Colonia).
Dal confronto dialettico con un musicista e artista grande come Constantin Ciurlionis, rappresentato in mostra da opere e spartiti provenienti dall’omonimo museo lituano di Kaunas, nonché dalle suggestioni della musica atonale dell’amico Arnold Schöenberg (poi maestro di Cage), celebrato a Palazzo Magnani come pittore con una straordinaria selezione di dipinti del Schöenberg Center di Vienna, Kandinsky giunge intorno al 1910 all’astrattismo spirituale e apre la via al suono interiore dei segni e dei colori, alla continua ascesa verso la libertà della materia.
Le espressioni artistiche, ricondotte all’unità del soggetto e al suo ruolo di artefice, spostano l’attenzione sull’interiorità, su quello che Kandinsky chiama das Geistige in der Kunst (lo spirituale nell’arte). La tensione profetica verso l’età dello spirito che anima l’omonimo libro, scritto nel 1909 e poi pubblicato nel 1912, viene drammaticamente negata dall’avvento del primo conflitto mondiale.
La musica resta tuttavia l’ambito privilegiato, nel percorso di Kandinsky come in quello degli altri artisti in mostra, per proseguire verso la via dell’arte astratta, da interpretare anche in senso mistico, antroposofico, religioso e cosmico. La fusione sinestesica e l’empatia (Einfuehlung) che vedono i fruitori coinvolti in un processo ri-creativo dell’opera, rappresentano presupposti fecondi per guidare i visitatori attraverso il percorso della mostra, dove pittura, scultura, teatro, danza e cinema si relazionano alla non-oggettività della musica.
A una sezione su Paul Klee, protagonista imprescindibile in questo contesto, segue un omaggio a Marianne von Werefkin, in collaborazione col Museo d’Arte Moderna di Ascona. La grande pittrice legata a Kandinsky e al Cavaliere Azzurro che fu pioniera nell’affrontare il pensiero artistico come “rivelazione della vita in termini di colore, forma e musica”, senza peraltro mai cedere alla pura astrazione, trova un corrispettivo nel “naturalismo” dell’amico Stravinsky – l’altro protagonista, con Schoenberg, della modernità musicale della prima metà del XX secolo – la cui musica è stata scelta per la visione delle opere dell’artista.
Campane sonore lungo il percorso e video, infatti, consentono di fruire di alcuni nuclei dell’esposizione con accompagnamenti musicali mirati, dei quali il visitatore potrà godere contestualmente e in modo strettamente connesso alla visione delle opere.
La mostra viene animata da brani letterari degli artisti, video e installazioni che invitano a sperimentare in maniera ludica e ricreativa la sinestesia e offrono vere e proprie riscoperte. Come quella della figura di Oskar Fischinger, le cui opere giungono dall’omonimo archivio in California, il quale si ispirò a Kandinsky in maniera multiforme e divenne poi maestro di Cage negli USA, animando tra l’altro “Fantasia” di Walt Disney con la “Toccata con Fuga” di Bach, nella quale molte delle suggestioni della mostra sembrano trovare una sede ideale.
Il percorso prosegue con una selezione di opere di tre artisti particolarmente legati alla musica e alla spiritualità nel secondo Dopoguerra: Nicolas De Staël e Fausto Melotti (entrambi connessi alla figura del collezionista e musicologo Luigi Magnani, proprietario dell’omonimo Palazzo in cui si tiene la mostra) e dei quali vengono presentati e riscoperti preziosi dipinti e sculture musicali (l’“Uccello di Fuoco” di Melotti per esempio, del 1971, non viene esposto da più di tre decenni) e Giulio Turcato, del quale vengono esposti dopo 33 anni acquerelli, maquette, video e musiche di Luciano Berio appartenenti a “Moduli in Viola. Omaggio a Kandinsky”, lo spettacolo realizzato per la Biennale di Venezia del 1984. Un video sperimentale realizzato dallo stesso Berio con Bruno Munari completa la sezione.
La mostra si conclude con un ampio omaggio a John Cage, il musicista pensatore, poeta e artista i cui principi di risonanza interiore e la cui concezione dell’arte come tramite privilegiato di idee universali presenta analogie, rimandi e corrispondenze con la spiritualità kandinskiana. La sezione a lui dedicata si integra con la presenza di opere di altri artisti e si sviluppa attraverso notazioni e documenti audio e video, ma soprattutto attraverso installazioni di grande suggestione che permettono ai visitatori di sperimentare sinesteticamente la poetica cageana.
Centrali saranno la ricostruzione di un ambiente anecoico, una “sala del silenzio” nella quale verrà esposta una tela bianca di Robert Rauschenberg, nonché la riproduzione di un teatro che metterà in scena una reinterpretazione in miniatura della composizione per orchestra “Ocean”, durante la quale il visitatore – seduto idealmente nella platea del Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, opportunamente ricreato – sarà avvolto da “onde” musicali provenienti da diversi punti dell’installazione. Presente inoltre lo spartito per pianoforte - il famoso Solo for Piano dal Concert for Piano and Orchestra - che è il capolavoro dell'inventiva di Cage nel campo della notazione musicale.
Palazzo Magnani a Reggio Emilia, che nel 2017 compie venti anni di attività espositiva, è stata la residenza del filantropo, musicologo e collezionista Luigi Magnani. La natura “musicale” della sede – e in generale di tutto il territorio reggiano – conferisce valore e significato alla scelta tematica della mostra.
Anche una delle più importati istituzioni culturali della città, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, ha deciso di dedicare, nello stesso periodo delle mostra – un momento importante a Wassily Kandinsky. FESTIVAL APERTO 2017 metterà in calendario "Fattore K”, omaggio a Kandinsky, con il 14 ottobre al Teatro Ariosto Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’accademia del Teatro alla Scala, Marco Angius direttore, musiche di Skrjabin, Schoenberg, Webern, Clementi, Donatoni, Stockhausen e l’11 novembre al Teatro Cavallerizza Duo pianistico Emanuele Arciuli - Andrea Rebaudengo, musiche di Skrjabin, Schoenberg, De Hartmann, Debussy, Stravinskij.
Una serie di attività collaterali – concerti, lezioni concerto, conferenze, workshop - realizzate in collaborazione con importanti istituzioni come la Fondazione Nazionale della Danza, oltre ad attività formative e didattiche (in collaborazione con Indaco, Atelier di ricerca musicale ed espressiva e Associazione Stella Maris di Bologna), completeranno e arricchiranno la mostra e l’approfondimento del rapporto tra arte e musica.
La mostra inaugura un’attenzione specifica che la Fondazione Palazzo Magnani riserverà alle persone con disabilità fisica e psichica, in stretta collaborazione con il Progetto Reggio Emilia città senza barriere. Il percorso espositivo sarà arricchito da soluzioni idonee ad una fruizione delle opere secondo modalità facilitate e affiancamento di personale specializzato, nella consapevolezza che l’arte sia via di accesso privilegiata al benessere di tutte le persone.
La mostra è promossa da Fondazione Palazzo Magnani e Skira Editore con la partecipazione di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio Pietro Manodori, Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Il progetto a cura di Martina Mazzotta si pregia di un importante Comitato Scientifico, presieduto da Paolo Repetto e composto da curatori e direttori di museo, musicologi, storici dell’arte e filosofi, tra i quali troviamo Michele Porzio e Gillo Dorfles.
APERTA LA PREVENDITA ON LINE DEI BIGLIETTI
È possibile saltare la coda acquistando i biglietti online su musement.com, importante marketplace italiano di mostre e musei ed esperienze di viaggio in tutto il mondo.
Acquista i biglietti entro il 30 giugno per approfittare della promozione su tutte le categorie www.musement.com
ACQUISTO BIGLIETTI ON LINE - FINO AL 30 GIUGNO
Intero € 12
Ridotto € 10 (Amici della FPM; Amici dei Teatri; militari; over 65; diversamente abile; studenti dai 18 ai 26 anni)
Studenti € 6 (studenti dai 6 ai 18 anni)
ACQUISTO BIGLIETTI ON LINE - DAL 1° LUGLIO
Intero € 14
Ridotto € 12 (Amici della FPM; Amici dei Teatri; militari; over 65; diversamente abile; studenti dai 18 ai 26 anni)
Studenti € 8 (studenti dai 6 ai 18 anni)
Informazioni dettagliate su: www.palazzomagnani.it
Fondazione Palazzo Magnani –Tel. 0522 454437– 444446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. +39.049663499, referente Stefania Bertelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
WARDAGARDA: DUE GIORNI DI FESTA CON L’OLIO GARDA DOP
Il 17 e 18 giugno a Cavaion Veronese la seconda edizione del festival dell’olio Garda DOP nel suo entroterra. Il programma: passeggiate tra gli olivi, aperitivi con l’olio e Gioco dell’Olio per i più piccoli
Si presenta ricco il programma di WardaGarda - Il Festival dell’Olio Garda DOP nel suo entroterra, quest’anno alla sua seconda edizione. Il 17 e 18 giugno 2017 nell’antica Corte Torcolo, sede del Consorzio di Tutela Olio Garda DOP a Cavaion Veronese (Verona), si alterneranno passeggiate tra gli ulivi con guide e tecnici dell’olio, aperitivi a base di olio, show cooking, momenti di formazione, degustazioni guidate e un mercatino con i prodotti DOP e IGP della regione. Spazio anche ai più piccoli con il
Gioco dell’Olio.
Si comincia sabato 17 giugno alle 10.30 con la tavola rotonda “Olivo e olio: i principali ingredienti per la bellezza del Garda” moderata da Luigi Caricato, Direttore di OlioOfficina Magazine, a cui seguirà la consegna dei premi del concorso di potatura Giorgio Bargioni, accademico e agronomo legato all’olivicoltura gardesana, che ha coinvolto gli olivicoltori del territorio. Nel pomeriggio alle 16 ci sarà il laboratorio di degustazione “Impariamo a conoscere l’olio Garda DOP” (massimo 20 persone su prenotazione). Alle 17 e alle 18 due show cooking: il primo con protagonista la “Fogassa de Cavaion” e il secondo con il macellaio trevigiano Bruno Bassetto impegnato con l’olio Garda DOP e la carne di Qualità Verificata (QV).
La serata seguirà alle 19 con un aperitivo a base di Olio Garda DOP preparato dal barman Alessandro Lunardon dell’A.B.I. (Associazione Barman Italiani), e con l’apertura dello stand gastronomico, dalle 20. Domenica 18 giugno alle 9 si ripete lo show cooking con la “Fogassa di Cavaion” e alle 10 in programma la “Passeggiata fra Storia, Introi ed oliveti”: si parte alle 10 da Piazza Fracastoro con rientro alle 12 a Corte Torcolo per l’apertura dello stand gastronomico. La passeggiata è su prenotazione telefonando al 340 8258834.
Nel pomeriggio, alle 16, torna il laboratorio di degustazione per imparare a degustare e abbinare l'olio Garda DOP, mentre alle 17 lo show cooking di Bruno Bassetto. L’aperitivo con il barman Alessandro Lunardon sempre alle 19 e dalle 20 apertura dello stand gastronomico. Non mancheranno anche i momenti di intrattenimento per i più piccoli: nei pomeriggi di sabato e domenica i bambini potranno avventurarsi nel Gioco dell'Olio che, ispirandosi al Gioco dell’Oca, racconta la storia dell’olivo e dell’olio, attraverso le varie tappe, dal campo alla tavola.
Durante i due giorni dell’evento, sempre presente la mostra dedicata all’olivo e all’olio a cura dell’Associazione Nazionale Donne dell’Olio e l’esposizione del fotografo Maurizio Rovati “Fotografie del lago di Garda a 360 gradi". Presente anche il mercato con i gli oli dei produttori associati, tra cui i vincitori del Concorso Oro del Garda 2017, e i prodotti DOP e IGP del territorio, come il Formaggio Asiago DOP, l’Insalata di Lusia e l’Aglio Bianco Polesano DOP, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21. Alla sera musica con la scuola Civica Musicale di Cavaion direzione artistica: Andrea Testa.
Tutte le info sul sito wardagarda.it
WardaGarda in breve
Quando: sabato 17 e domenica 18 giugno 2017
Dove: Corte Torcolo, Cavaion Veronese (Verona)
Orari: Sabato 13.00-20.00; Domenica 10.00-20.00; Lunedì 10.00-18.00
Ingresso libero
Prenotazione alla passeggiata: telefonare a 340 8258834
Prenotazione alle degustazioni: massimo 20 persone su prenotazione
press info:
Michele Bertuzzo
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347 9698760