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IN BREVE EXECUTIVE – PART TIME EVOO BUSINESS MANAGEMENT
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ENOGASTRONOMIA E TURISMO
EVOO Business Managem
TERZA EDIZIONE
A chi è rivolto
Programma
Master EVOO Business Management:
scopri le nuove leve per lo sviluppo del business dell’olio extravergine d’oliva tra innovazione, sostenibilità e finanziamenti
L’Olio Extravergine di Oliva rappresenta una delle icone del Made in Italy, espressione di un tessuto imprenditoriale che aspira all’eccellenza, sintesi di valori distintivi quali territorialità, competenza, know-how, storia, origine, biodiversità. L’Olio EVO italiano è un’affermazione culturale, un “brand” che contribuisce a posizionare il nostro Paese, alla stessa stregua dei grandi marchi industriali e artigianali che hanno reso l’Italia unica e ammirata in tutto il mondo.
Intorno all’olio EVO italiano si muove, quindi, un patrimonio naturale, storico, sociale, alimentare ed economico di rilevanza strategica per il Paese. Il Master Executive EVOO Business Management risponde al bisogno sempre maggiore di figure imprenditoriali e professionali del settore olivicolo-oleario italiano che oggi attraversa un’importante fase di transizione e di crescita.
La formazione del Master punta a fornire competenze specifiche nella rilevazione dei caratteri dell’impresa, nella valutazione e valorizzazione delle potenzialità produttive e competitive, e nel cogliere le nuove opportunità di innovazione e di business, di incentivi e di finanziamenti dedicati.
A chi è rivolto
Il Master si rivolge a tutti coloro che intendono operare o già operano nel settore olivicolo-oleario e che desiderano sviluppare, specializzare o approfondire competenze su temi quali la conoscenza del prodotto, la gestione d’impresa, il marketing e le abitudini di consumo, le politiche e le strategie di export e internazionalizzazione, gli incentivi fiscali, la progettazione e l’oleoturismo.
Panoramica
BORSE DI STUDIO
4 totali e parziali
PAGAMENTI
dilazionabili
Programma
Il Master dedicato all’olio extravergine di oliva si articola in 8 fine settimana non consecutivi e affronta i seguenti argomenti:
FILIERA OLIVICOLA-OLEARIA E ABITUDINI DI CONSUMO
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL'IMPRESA AGRICOLA
ECONOMIA, PRODUZIONE E STRUTTURA DEL MERCATO OLEARIO
FINANZIAMENTI E INCENTIVI PER IL SETTORE AGRICOLO
MARKETING, POLITICHE COMMERCIALI E INTERNAZIONALIZZAZIONE
E-COMMERCE MANAGEMENT
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
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Borse di studio e agevolazioni
Per la partecipazione al Master sono previste borse di studio e agevolazioni:
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Dicono di noi
Si è aperto un mondo meraviglioso. Abbiamo imparato cosa implica la gestione di un’azienda agricola, la burocrazia che si nasconde, le agevolazioni fiscali e i piani europei per l’agricoltura. Abbiamo capito meglio il mercato dell’olio EVO italiano, in Italia e all’estero, e come si ragiona per posizionarsi. Fatto tesoro delle conoscenze instaurate grazie a questo Master, dai docenti molto preparati e disponibili, agli operatori del settore, abbiamo avuto l’opportunità di vedere come lavorano altre realtà simili, e nel confronto con i nostri compagni sono nate idee e abbiamo condiviso nuovi punti di vista.
Azienda agricola Bianchini
Studenti Master EVOO Business Management
Coordinamento
Coordinamento didattico
Mariacristina Pinto 3371618950
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LUNEDÌ 11 MARZO 2024 ALLA SPEZIA LA I EDIZIONE DEL CONCORSO “MIGLIOR SOMMELIER DELLA LIGURIA JUNIOR"
L’iniziativa, per la prima volta con un format regionale, ha come partecipanti 24 studenti e studentesse delle classi terze, quarte e quinte delle scuole alberghiere liguri
Lunedì 11 marzo 2024, dalle ore 10, all’Istituto Alberghiero G. Casini della Spezia (Via Fontevivo, 129) è in programma la I edizione del concorso regionale “Il Miglior Sommelier della Liguria Junior”, organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier della Liguria con il supporto di Enoteca Regionale Liguria.
Il concorso, che torna dopo diversi anni completamente rinnovato e, per la prima volta, un format regionale aperto a tutte le scuole alberghiere liguri, vede la partecipazione di 24 studenti e studentesse appartenenti alle classi terze, quarte e quinte degli istituti: IPSSEOA M. Polo di Genova, IPSSEOA N. Bergese di Genova, IPSSEOA G. Casini della Spezia, ISS Migliorini-Da Vinci di Finale ligure (SV), ISS Ruffini Aicardi di Arma di Taggia (IM), IS Giancardi Galilei Aicardi di Alassio (SV) e Accademia Turismo di Lavagna (GE).
«Siamo felici di riportare nella nostra Regione questo concorso in un’edizione regionale rinnovata – dichiara Marco Rezzano, presidente di Ais Liguria – l’iniziativa ha l’obiettivo di diffondere tra i più giovani la cultura del vino e la professione del sommelier e di rafforzare i rapporti con gli Istituti Alberghieri del territorio, un patrimonio fondamentale per la nostra associazione e il futuro della nostra professione».
Alle ore 11 è prevista la prova scritta, in cui i partecipanti verranno valutati per le conoscenze nell’ambito delle tecniche di servizio del sommelier (servizio delle acque, presa della comanda di un vino, presentazione e servizio di un vino), in Enografia Ligure (i “terroir” liguri, le DOC e le IGT, i vitigni più diffusi), nell’analisi sensoriale del vino con metodologia e terminologia AIS e in cenni di abbinamento piatti della tradizione ligure con i vini regionali.
Alle ore 16 avviene la proclamazione degli studenti e delle studentesse che accedono alla prova pratica finale, che prevede il riconoscimento delle attrezzature del sommelier e dei bicchieri, la presa della comanda di un vino in base a una portata ordinata dal cliente, la mise en place al vassoio dei calici al tavolo del cliente, il servizio del vino al calice e la presentazione orale delle caratteristiche dello stesso. Gli studenti e le studentesse delle classi quinte si occuperanno poi di effettuare il servizio del vino con stappatura di una bottiglia sul guéridon di servizio e, a seguire, dell’analisi sensoriale del vino con commento orale. Per i partecipanti minorenni non è prevista la prova di degustazione dei vini.
La giuria che ha il compito di eleggere il “Miglior Sommelier della Liguria Junior” è composta dal presidente di Ais Liguria Marco Rezzano, dal sommelier professionista Matteo Circella (Miglior Sommelier di Liguria 2016), dal presidente del Consorzio Vini della Spezia Filippo Zangani, dal responsabile concorsi Regione Liguria Vincenzo Galati, dal sommelier professionista Mirko Cavalli (Miglior Sommelier di Liguria 2023), dal responsabile didattica Regione Liguria Davide Sacchi e dal giornalista Francesco Marchese.
Al primo classificato di ogni categoria (terze-quarte e quinte) verrà conferito il titolo di “Sommelier della Liguria Junior”, attestato da un diploma di merito nonché una borsa di studio, consistente nell’iscrizione gratuita ai tre livelli del Corso Qualificazione Sommelier Ais. Al secondo classificato di ogni categoria verrà consegnato un diploma di merito e l’iscrizione gratuita al primo e secondo livello del Corso di Qualificazione Sommelier Ais. I terzi classificati di ogni categoria riceveranno, oltre al diploma di merito, l’iscrizione gratuita al primo livello del Corso di Qualificazione Sommelier AIS. A tutti gli altri studenti e studentesse partecipanti di entrambe le categorie, Ais Liguria farà dono di attrezzature del sommelier e testi sul mondo del vino.
THEFORK PER LA PARITÀ DI GENERE: IN CUCINA CON CRISTINA BOWERMAN E XIN GE LIU
In Italia sono 110.806 le imprese del settore della ristorazione gestite da donne (28,2%) e solo il 10% delle Chef si trova in posizioni di leadership. Questo gap di genere importante si riflette poi anche nei media, dove la presenza di chef donne risulta inferiore a quella degli uomini, così come i premi assegnati dai principali player del settore.
Per questo motivo, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, TheFork, piattaforma leader nella prenotazione dei ristoranti, ha deciso di dedicare uno spazio speciale a donne straordinarie che si impegnano ad essere portavoce di un movimento più grande: quello per la parità di genere.
In collaborazione con Identità Golose, TheFork ha raccolto le testimonianze di due protagoniste della cucina contemporanea alle prese con la preparazione di un piatto: Cristina Bowerman e Xin Ge Liu.
"Nel nostro settore, come in molti altri, il divario di genere è una realtà. Personalmente, mi sono ritrovata spesso ad essere l'unica donna all'interno di gruppi prevalentemente composti da uomini. C’è ancora ritrosia a conferire determinati ruoli alle donne, specialmente se sono di grande responsabilità. Ho dedicato la mia carriera ad affrontare le radici profonde di questa condizione oggettiva. Il femminismo, sia culturalmente che socialmente, dovrebbe essere considerato come un movimento che lotta per la parità di genere, garantendo agli individui, indipendentemente dal genere, gli stessi diritti e le stesse opportunità. E se questa parità non c’è, come spesso accade, beh, allora si combatte per averla. Da attivista, ad esempio, ho aiutato ad organizzare il Parabere Forum di Roma che, grazie ad un database di oltre 8000 contatti di lavoratrici, incoraggia e facilita l’assunzione di donne nel settore della ristorazione”, racconta la Chef Bowerman.
https://www.youtube.com/watch?v=7YGK1eV7ixc
Rebecca Rossetti
ASSAGGIO ALLA CIECA E CONFRONTO TRA I PRODUTTORI DEI NIZZA DOCG SULLE ANNATE CHE USCIRANNO SUL MERCATO NEL 2024
Altissima qualità, grande eleganza e freschezza, eccezionale versatilità: le parole d’ordine della Denominazione Nizza Docg
Giovedì 29 febbraio l'Associazione Produttori del Nizza ha tenuto il suo appuntamento annuale di degustazione alla cieca. Circa 70 esperti del settore, inclusi enologi, produttori e professionisti, si sono riuniti per valutare attentamente 65 vini, tra cui il prestigioso Nizza e il rinomato Nizza Riserva, che faranno la loro comparsa sul mercato nel corso del 2024.
Quest'anno, l'attenzione si è concentrata principalmente sul Nizza 2021, unanimemente acclamato come una delle annate più eccezionali mai prodotte nella denominazione. Caratterizzato da un bouquet ricco e complesso che riflette i suoi terroirs d'origine, questo vino si distingue per la sua struttura notevole e l'equilibrata acidità che conferisce freschezza, il tutto contraddistinto da un uso piu’ sapiente e moderato del legno, che si armonizza perfettamente con le altre caratteristiche.
"Un tratto distintivo di questa eccezionale annata – dichiara Stefano Chiarlo Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza - è stata la coerenza qualitativa di tutti i vini degustati, fattore che evidenzia l'impeccabile lavoro e il meticoloso impegno dei produttori nel raggiungere standard eccellenti. Ciascun vino, pur riflettendo le peculiari sfumature stilistiche dei rispettivi produttori, ha offerto infatti un'elevata qualità e un'interpretazione superlativa dell'annata."
Anche i Nizza Riserva 2020 hanno suscitato grande interesse e apprezzamento, grazie alla precisione del frutto nel bouquet e all'eleganza morbida che caratterizza il gusto di questi vini.
“Il confronto tra i produttori alla fine della giornata – conclude il Presidente Chiarlo - ha evidenziato un chiaro trend verso un utilizzo più moderato e integrato del legno, un'accentuazione dell'espressività del frutto e un'interpretazione del vino che enfatizza l'eleganza e la freschezza, rendendo i nostri vini sempre più versatili e adatti ad essere accostati a una varietà di piatti.”
L'Associazione Produttori del Nizza guarda quindi con ottimismo al futuro della denominazione, con una chiara direzione verso la continua elevazione della qualità e dell'eleganza dei suoi vini, mantenendo sempre viva l'essenza e l'autenticità del territorio.
Nizza DOCG
Prodotto con il 100% di uve Barbera, il Nizza DOCG è un vino che nasce nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un'area che racchiude ben 18 comuni che rappresentano l’eccellenza nell’ambito della vasta area di produzione della Barbera d’Asti. Dal 2002, l’Associazione Produttori del NIZZA si impegna per tutelare e promuovere questa ricchezza enogastronomica.
Silvia Comarella
IL CONSORZIO DI TUTELA DEL VINO DI CARMIGNANO RICHIEDE IL RICONOSCIMENTO MINISTERIALE
Sedici produttori dei vini di Carmignano, praticamente la quasi totalità, si sono riuniti il 5 marzo presso lo studio notarile D’Ambrosi di Prato per gli adempimenti necessari alla costituzione del “Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano” e al suo successivo riconoscimento da parte del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste come previsto ai sensi dell’Art.41, comma 1,2,3,4, della Legge 238/16. Si tratta di un passaggio fondamentale per fornire al Consorzio tutti gli strumenti necessari per una piena efficienza operativa all’interno della Comunità Europea nei compiti ai quali è delegato ovvero la tutela del prodotto, i controlli sul rispetto delle regole comunitarie sulla produzione, la valorizzazione del prodotto e la promozione del territorio. In particolare le attività di vigilanza, tutela e salvaguardia saranno svolte nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, in collaborazione e sotto il coordinamento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari ICQRF, in raccordo con la Regione Toscana.
La struttura del Consorzio è complessa in quanto le sue competenze saranno relative a ben tre Denominazioni ovvero ai vini Carmignano DOCG, ai vini Barco Reale di Carmignano DOC (rosso e rosato) e al Vin Santo di Carmignano DOC e coinvolgeranno gli utilizzatori che esercitano una o più attività produttive: viticoltura e/o vinificazione e/o imbottigliamento.
“Siamo molto soddisfatti” dichiara il Presidente Fabrizio Pratesi “per la ampia e convinta partecipazione dei produttori operativi nel comprensorio di Carmignano. Questa partecipazione dimostra la volontà degli imprenditori di collaborare in maniera sempre più stretta al fine di puntare a livelli qualitativi alti e uniformi per tutta la Denominazione. I risultati in termini di premi e di riconoscimenti ottenuti da Carmignano ci incoraggiano a lavorare sempre più convinti in questa direzione.” Una maggioranza qualificata di aderenti al Consorzio nei confronti della totalità dei produttori potrà comportare anche l’ottenimento della possibilità di esercitare le funzioni e le attività previste con regime “Erga Omnes”, ovvero nei confronti di tutti i soggetti inseriti nel sistema dei controlli della denominazione, anche se non aderenti al Consorzio.
“Il riconoscimento ministeriale” dichiara la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi “è fondamentale per consentire al Consorzio di ampliare i propri orizzonti operativi in ambito comunitario. In questo momento ci sono dei temi molto sensibili come la salute del consumatore e la sostenibilità del prodotto e su questi argomenti sarà di grande importanza la presenza qualificata di Carmignano che, ricordiamolo, è una delle denominazioni più antiche del mondo, grazie al Decreto di Cosimo III del 1716”.
È il caso di ricordare che Cosimo III nel 1716 regolamentò la zona di produzione del Carmignano, ma prima ancora aveva istituito una “Congregazione” ovvero un vero e proprio antesignano di quello che sarebbe diventato il futuro istituto dei Consorzi di Tutela. Grazie alla lungimiranza di Ugo Contini Bonacossi della Tenuta di Capezzana, il Carmignano rivendicò negli anni ’70 la sua indipendenza come denominazione e costituì l’associazione dei vini Carmignano, dapprima come Congregazione, poi come Associazione o Consorzio volontario nel 1975.
Per ulteriori informazioni:
Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano
Piazza Vittorio Emanuele II, 2
59015 CARMIGNANO (PO)
Tel: (+39) 335 215070
Paolo Valdastri+39 328 4603832