PAOLO MASSOBRIO AL GRAN TROFEO D'ORO:

“UN'ESPERIENZA VERA CHE

ANDREBBE FATTA VEDERE IN TIVU!”

Paolo Massobrio e Iginio Massari

Parla il critico enogastronomico Paolo Massobrio, che figura tra le “firme” di Expo 2015. E' un'esperienza vera – dice Paolo Massobrio, l'autore del Golosario, ovvero la guida alle 1000 e più cose buone d'Italia che da domenica è in pianta stabile a Montichiari a seguire il Gran Trofeo d'Oro delle Ristorazione Italiana. “Questo è il più importante concorso di cucina a livello nazionale e forse europeo, per quanto concerne le scuole alberghiere – dice il fondatore del movimento di consumatori Papillon – e i ragazzi che vedo sfilare qui saranno davvero i talenti di domani”.

 

 

soprattutto nel servizio, nella presentazione dei piatti, ma anche nel modo con cui parlano di un territorio, sia esso il loro o quello Bresciano che hanno avuto modo di conoscere fino in fondo”. La prova che stanno affrontando è difficoltosa? “Secondo me molto di più degli anni passati, perché doversi cimentare con due piatti semplici ma di tradizione come la polenta o il manzo all'olio è un esame decisamente impegnativo. Ancor più coi dolci, davanti a un giudice supremo come il maestro Iginio Massari che è il re della pasticceria. Sui vini hanno in commissione il Sommelier dell'anno 2012, insomma tutti numeri uno, oltre a una squadra di commissari ormai affiatata che sta portando allo scoperto una professionalità diversa, che è quella di questa generazione, che ama la sostanza”.

Ma i ragazzi gareggiando cosa sognano, di andare un giorno in tivù ?. “No, credetemi, qui siamo lontani anni luce da Masterchef e la severità è quella vera, che intende correggere una professionalità che si sta formando. Questi ragazzi hanno una speranza sul loro futuro e credono che l'Italia possa giocare la carta del turismo, che è in simbiosi con il cibo e il vino, ma anche con la Dieta Mediterranea”.

E come hanno accolto i dati elettorali ? “Con meno enfasi di quanto si sente in tivù o si legge sui giornali. Questi ragazzi sono impegnati in una cosa seria, che è una collocazione dignitosa nella nostra società, avendo come orizzonte un evento internazionale come l'Expo del 2015. Di questo si sta parlando a Montichiari, dove oggi hanno appreso che Alain Ducasse, ad esempio, usa il Grana Padano, come lo stanno usando loro. Insomma l'Italia del gusto che appassiona gli chef di tutto il mondo. E proprio questo, come altre cose concrete della nostra vita e della nostra economia, dovrà guardare la politica, vecchia o nuova che sarà.”

 

Silvia Benzi