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Soave: Londra aspetta i Vini del Vulcano
Al via in maggio Volcanic Wines of Italy,
l’evento dedicato ai vini bianchi di origine
vulcanica, coordinato dal Consorzio del
Soave, in collaborazione col la prestigiosa
rivista Decanter
Si chiama Volcanic Wines of Italy ed è l’appuntamento che il Consorzio del Soave e l’Associazione delle doc Vulcaniche organizzano a Londra, il 7 maggio alla Chandos House, nel cuore della capitale britannica, in collaborazione con la prestigiosa rivista Decanter.
Sono oltre cinquanta le cantine da tutta Italia che, accomunate dall’origine vulcanica dei suoli, hanno aderito alla tappa londinese di Vulcania, il forum internazionale dei vini bianchi da suolo vulcanico, ideato dal Consorzio del Soave quattro anni fa.
Dalle 11.00 alle 16.30 il programma è rivolto alla stampa specializzata e agli operatori di settore che potranno seguire un seminario di approfondimento sul tema del vulcano, da Monty Waldin, scrittore e corrispondente per l’Italia di Decanter, a cui seguirà una degustazione libera alla presenza dei produttori. Dalle 18.00 alle 20.00 invece Volcanic Wines of Italy apre le porte anche ai consumatori e agli appassionati che potranno così degustare il Soave e gli altri vini messi in assaggio, ricercando le differenti sfumature regalate dai singoli terroir di provenienza.
Quello inglese si mantiene un mercato di riferimento per il Soave.
Se infatti la Germania conserva il primo posto tra i paesi maggiormente affezionati al Soave – ogni anno il mercato tedesco ne acquista il 30% dell’intera produzione – il Regno Unito segue subito dopo, assorbendo il 24% sul totale del vino prodotto.
La piazza inglese riveste inoltre un’importanza strategica in termini di mode e tendenze: da tempo è notevole l’attenzione che la stampa specializzata riserva al tema del Vulcano e non è un caso che sia stata scelta proprio Londra per il nuovo appuntamento di Vulcania.
Ad inizio gennaio, nel numero speciale di Decanter, dedicato alle eccellenze enologiche italiane, Monty Waldin scriveva che <
Sulla stessa lunghezza d’onda, nell’ultimo numero dell’autorevole mensile, gli fa eco Rosemary George, che a proposito di Soave sottolinea come ci sia .
Da notare poi l’interessante reportage a firma di Monty Waldin, Richard Baudains e Ian d’Agata, dal titolo “Italy’s rising stars” dove vengono analizzate alcune promesse enologiche italiane. Tra queste è presente anche il Soave, con ampi riferimenti al suolo vulcanico e alla intensità della struttura di vini nati sulle colline ad est di Verona.
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Lucia Vesentini