Chiara Soldati: "Wine in moderation", messaggio fondamentale per il futuro del vino
E’ una di quelle destinate a diventare tappe fondamentali per chi opera nel mondo del vino. Il Wine in Moderation Day porta con sé un messaggio estremamente impattante, a maggior ragione in un periodo in cui sono molti a puntare il dito nei confronti del consumo di questo prezioso prodotto.
Necessarie alcune riflessioni e certamente Chiara Soldati è la persona più adatta con la quale esplorare queste delicate tematiche. Non solo in quanto produttrice di riferimento nel panorama nazionale e ambasciatrice del Made in Italy nel mondo ma anche per il suo ruolo di Presidente di C.A.S.A., il Comitato Aspetti Sociali Alcol di Federvini.
D: L’8 novembre segna la data del WIM Day. Perché secondo lei il mondo del vino ha sentito la necessità di dedicare la giornata al bere moderato?
R: Come La Scolca, noi abbiamo aderito con convinzione a questa iniziativa perché crediamo che il modo migliore per apprezzare un vino sia conoscere il background culturale da cui deriva il vino attraverso la visita in cantina, momento centrale per comunicare l’importanza di un approccio attento e responsabile.
D: Da tempo il vino si trova sempre più al centro del mirino per quanto riguarda il tema della salute quindi, ora più che mai, si sente l’esigenza di ribadire questo messaggio.
R: Sì, questo delicato periodo storico richiede sempre più tempo e risorse da dedicare all’educazione al consumo del vino. Va detto che molti altri settori si stanno ritrovando nell’occhio del ciclone come noi, pensiamo all’alimentazione o al settore automobilistico. Il comparto dei vini vuole essere un esempio virtuoso per dare un contributo sociale positivo, poiché solo attraverso la conoscenza si può apprezzare veramente un prodotto.
D: L’educazione al consumo è più che mai importante per le nuove generazioni che molto spesso non hanno i giusti mezzi per affrontare il mondo del vino con prudenza.
R: Sicuramente. Il WIM Day è un’occasione importante anche per avvicinare i giovani al mondo del vino. Si tratta di una generazione che si sta dimostrando sempre più sensibile alle tematiche etiche e ambientali. Per il futuro del vino tricolore è fondamentale comunicare il vino in un contesto di convivialità, moderazione e rispetto, sottolineando l’importanza del legame territoriale e del binomio cibo-vino
D: Quali sono i programmi de La Scolca per questa giornata così speciale?
R: Per questa occasione la nostra azienda aprirà le porte per un’esperienza enoturistica che inizierà passeggiando tra i vigneti, per poi passare in cantina e alla degustazione delle nostre etichette, nonché del Prince Blu, il cocktail che ha come protagonista il nostro vino Cortegaia. Un’etichetta alla quale teniamo molto e che si inserisce nel nuovo progetto low alcohol e low calories, certificato sostenibile, ottenuto da una vendemmia anticipata delle uve. Una procedura interamente naturale che ci permette di ottenere un basso tenore alcolico, senza impiegare processi di dealcolizzazione, mantenendo le caratteristiche identitarie del vitigno e alti standard qualitativi. Un vino con un packaging 100% riciclabile che vede l’utilizzo del tappo “Oceans” di Nomacorc, ottenuto dal riciclaggio degli scarti di plastica recuperati nei mari che l'assenza di difetti, la conformità agli standard di sicurezza alimentare, contribuendo alla riduzione dei rifiuti plastici marini.
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