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VINIEVINO.IT - VINO 2024 PRODUZIONE IN CRESCITA, MA PREZZI IN CALO
Il 2024 segna un recupero per la produzione vinicola italiana, con un aumento del 7,1% rispetto al 2023. Secondo Assoenologi, Ismea e Uiv, il volume ha raggiunto 41 milioni di ettolitri, pur rimanendo al di sotto della media quinquennale del 13%.
Tuttavia, la buona notizia della ripresa produttiva è accompagnata da un dato allarmante: i prezzi delle uve sono in forte calo. Alla Borsa Merci di Perugia, i valori medi per le uve Doc e Docg hanno registrato un -26,4%, con punte superiori al -30%. Questo trend è aggravato dal calo costante del consumo di vino: dal 2010, il consumo pro capite è più che dimezzato.
Produzione e prezzi regione per regione
- Incrementi significativi in Molise (+100%), Abruzzo (+85%), Lazio, Campania e Basilicata (+30%).
- In calo la Lombardia (-30%), Sicilia (-16%) e Trentino-Alto Adige (-12,4%).
- Prezzi in ribasso per tutte le varietà: Sangiovese (-31,4%), Merlot (-34,6%), Trebbiano (-30%) e Grechetto (-26%).
Questo scenario riflette sfide e opportunità per il settore, con un mercato che richiede risposte innovative per sostenere i produttori.
Consumi Interni: Polarizzazione tra Età e Reddito
- Over 55 protagonisti: Con 59% della spesa nella grande distribuzione e 1,83 miliardi di euro all’anno, rappresentano il principale gruppo consumatore. Spesso senza figli a carico e con reddito superiore alla media nazionale, costituiscono 11,3 milioni di famiglie.
- Famiglie con figli e under 55 senza figli: Marginale la loro spesa sul vino (rispettivamente 24% e 18%). Le famiglie con figli spendono 5 volte meno rispetto agli over 55.
- Tendenza strutturale: Il vino è sempre più consumato da chi ha maggiore disponibilità economica e meno responsabilità familiari, mentre i consumi complessivi sono in calo (-2%) nonostante un aumento della frequenza d’acquisto (+3,3%).
Export: Crescita a Due Velocità
- Incremento del valore dell’export: Nei primi otto mesi del 2024, l’Italia ha esportato vino per 5,17 miliardi di euro (+4,6% rispetto al 2023) e 1,41 miliardi di litri (+3% in volume).
- Principali mercati:
- USA: Leader per valore (1,25 miliardi di euro, +7,8%), ma incognite sui dazi futuri.
- Germania: Crescita moderata (+4,5%), ma rimane il principale sbocco continentale (765 milioni di euro).
- Regno Unito e Svizzera in calo: Rispettivamente -0,3% e -3,1%.
- Russia sorprende: Incremento del 70,1%, con importazioni salite a 153,9 milioni di euro.
- Dinamiche regionali:
- Miglioramenti notevoli in Austria (+16%) e Paesi Bassi (+7%).
- In calo la Francia (-1,2%) e il Belgio (-1,3%).
Produzione 2024: Recupero ma Prezzi in Calo
- Produzione aumentata del 7,1%: Passata da 38,3 a 41 milioni di ettolitri, ma resta sotto la media quinquennale di 47 milioni.
- Prezzi in caduta libera:
- Prezzi delle uve per vini DOC/DOCG calati in media del 26%.
- Esempi significativi: Merlot (-34,6%), Sangiovese (-31,4%), Trebbiano (-30%).
- Regioni in crescita e difficoltà:
- Maggiori incrementi in Molise (+100%), Abruzzo (+85%), e Puglia (+18%).
- Peggiori cali in Lombardia (-30%), Sardegna e Valle d’Aosta (-20%).
Sfide Strutturali del Mercato
- Consumi interni dimezzati: Dal 2010 al 2024, passati da 21,76 a 10,3 litri pro capite.
- Domanda internazionale volatile: Saturazione negli USA e calo d'interesse in mercati come la Cina, con consumatori orientati verso vini locali o più economici.
- Concorrenza crescente: Spagna e Francia migliorano qualità e prezzi competitivi.
Vino Italiano: Strategie Future
- Diversificazione dell’offerta:
- Crescita di vini biologici e a basso contenuto alcolico.
- Promozione delle denominazioni di origine.
- Innovazione tecnologica:
- Sistemi agricoli più sostenibili.
- Focus sulla qualità per competere nei mercati esteri.
- Esplorazione di nuovi mercati emergenti:
- Crescente interesse in Paesi come Canada e Asia, nonostante la concorrenza.
- Sostegno economico ai produttori:
- Migliore utilizzo delle autorizzazioni per nuovi impianti e politiche di sostegno.
Conclusioni
Nonostante un contesto complesso, il settore vinicolo italiano continua a mostrare segnali di resilienza, con un export in crescita e una produzione in ripresa. Tuttavia, le sfide interne ed esterne richiedono un ripensamento strategico per mantenere il primato mondiale e rispondere alle nuove dinamiche di consumo e produzione.
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