TERROIR E VINO
Il fil rouge della territorialità parte naturalmente dalla produzione, che vede nella natura stessa della cantina cooperativa il più grande esempio di molteplicità; i 190 ettari di vigneto, coltivati da 190 famiglie, si estendono in un territorio fortemente eterogeneo, dall’estremo sviluppo verticale: dai 220 metri s.l.m. dei vigneti a fondovalle ai 900 di quelli più alti, climi, suoli, esposizioni si avvicendano e alternano nelle loro diversità. «Sono proprio queste condizioni – commenta Andreas Kofler - uniche del territorio di Cortaccia, senza pari in tutta Europa, a consentire a Cantina Kurtatsch di concentrarsi sulle Unità Geografiche Aggiuntive, valorizzando ogni singola etichetta in modo autentico e dando vita a vini che raccontano il terroir con unicità. Siamo fortemente convinti che questo approccio permetta l’espressione della qualità come da noi intesa: una giusta combinazione tra zona e varietà».
Proprio per questo, nell’ultimo decennio Cantina Kurtatsch ha orientato l’attenzione sulla ricerca, sviluppando un pioneristico approccio di “Zona per Zona, Vino per Vino” atto a creare le migliori condizioni possibili per la produzione di ogni etichetta, ottimizzando le rese così da dare espressione al potenziale di ogni singola varietà rispettandone al contempo le caratteristiche ambientali di origine.
Sono 9 i vini nati grazie a questo approccio e che potranno, a seguito dell’ultima decisione del Ministero, presto fregiarsi anche della dicitura di Unità Geografica Aggiuntiva e del relativo pittogramma, avendo origine nelle zone omonime da tempo soggette a particolari studi e attenzioni da parte di Cantina Kurtatsch per le loro caratteristiche differenzianti: Graun, Penon, Penon-Hofstatt, Penon-Kofl, Glen, Mazon, Frauenrigl e Brenntal.