Viaggio nei Sapori di Cuba

Di Giampiero Fasoli

Cuba, chiamata anche Isla  Grande si trova

nell’arcipelago delle Antille (mare dei Carabi)

di cui è l’isola più grande e  popolosa  (quasi

dodici milioni di abitanti).

Il clima è tropicale, caratterizzato dal soffio costante degli Alisei che provengono dall'Oceano Atlantico, e si divide sostanzialmente in due stagioni, quella secca da novembre ad aprile con temperature medie che oscillano tra i 15 ed i 26 gradi, e la stagione calda piovosa che va da maggio ad ottobre con un'intensità termica più accentuata, dove i 35 - 40 gradi durante la giornata non sono un'eccezione. Inoltre, tra agosto ed ottobre, si possono verificare violenti uragani.

 

La fascia costiera settentrionale è più esposta alle precipitazioni, con valori anche di 3000 mm. annui sui versanti settentrionali dei monti.

Cuba è un paese dove, tuttora, l'agricoltura riveste un ruolo fondamentale per la sua economia. C'è il tabacco per la produzione dei suoi rinomatissimi sigari e poi la tradizionale monocoltura della canna da zucchero che, oggi, sta parzialmente venendo sostituita da forme di coltivazione più adatte ai singoli territori ed ai sempre più impellenti bisogni alimentari della popolazione e dell' industria turistica, caposaldo dell'economia nazionale. D'altronde, la sua natura generosa e relativamente ricca di risorse idriche, favorisce la coltivazione di tante specie e varietà tropicali di frutta, come: la banana, il cocco, la papaya, il mango, la guayaba, l'ananas.... C'è poi il cacao, il caffè e poi diversi tuberi ricchi di principi nutritivi come : la yuca, boniato, malanga .... e che dire del vasto assortimento di pomodori, peperoni, peperoncini, legumi vari, ortaggi, cereali come: il mais, il riso ... e poi tante erbe e verdure come: la lattuga, il cetriolo (pepino) .....

Per le ancora grandi estensioni di pascoli e terreni, spesso poco sfruttati dalla zootecnia intensiva, molti animali da carne e latte, come i bovini, ovini e caprini, vivono praticamente ancora allo stato brado, all'aperto in campagna, conferendo al sapore di queste carni un sapore autenticamente genuino. Anche per gli animali da cortile e per il maiale, rispetto gli allevamenti intensivi prevalgono quelli estensivi  di un'economia prevalentemente di sussistenza, che accompagna ed arricchisce i piatti della gastronomia cubana.


La pesca, nel passato, ha rivestito un ruolo marginale nell'economia e l'alimentazione dei cubani, nonostante la pescosità e varietà dei suoi mari (il 55% delle specie tipiche del mar dei Caraibi sono ancora limitrofe alle coste cubane)  mentre oggi, con la nuova domanda del mercato internazionale e del turismo interno, si è aumentato considerevolmente il suo sviluppo, ma anche il rischio di inquinamento dei mari ed estinzione di alcune specie. La aragosta (langosta), specie nel periodo natalizio, è presente nei migliori ristoranti e nelle tavole dei cubani che riescono a procurarsela senza correre in sanzioni, visto che è considerata una risorsa esclusiva dello stato ed utilizzata prevalentemente per l' esportazione o per il consumo interno prevalentemente turistico.


Per quanto riguarda le bevande,  ci sono delle buone birre locali, tra le quali la Cristal , ideale con il caldo, a bassa gradazione alcolica e dal gusto elegante. Infatti si e soliti berla nei lunghi pasti, soprattutto a base di carne, perché alleggerisce e facilita la digestione. Segue il vino che è  importato, eccetto alcune "variazioni sul tema" di frutta tropicale di origine locale. Il clima tropicale ostacola la coltivazione della vite, ed è considerato dalla popolazione locale come un bene di lusso che durante le festività, per chi può permetterselo,  viene esposto negli scaffali dei negozi e consumato insieme al sidro (sidra), il quale è un'altra bevanda alcolica, ottenuta qui però attraverso la fermentazione del succo delle mele e la cui gradazione varia dai 4 ai 7 gradi alcolici. Anche questo prodotto è di importazione, prevalentemente spagnolo.


Il Rum (Ron) è la bevanda nazionale dal colore bruno-dorato, apprezzata in tutto il mondo ed in base alla sua materia prima, tecniche di lavorazione e suo invecchiamento   (anejo) si distingue anche nell'intensità del suo colore e soprattutto per il suo pregio. Deriva dall’estratto della canna da zucchero (guarapo), succo dal sapore     gradevolmente dolce. Nella versione dissetante e corroborante, il guarapo si mescola insieme al ghiaccio macinato e viene bevuto al momento dell'estrazione della canna da zucchero ed è un'importante fonte energetica.Nel XIX° sec. gli schiavi africani dell’impero spagnolo, che lavoravano nelle piantagioni di seta lo bevevano in grandi quantità per alleviare la fatica.

Da questa base si ottiene quindi il rum che, oltre ad essere un ottimo liquore da bere liscio (traguito), poiché molto gradevole nonostante la sua alta gradazione (40° circa), è importante anche per la composizione di numerosi cocktail s, come il mojito, cuba libre .....

A Cuba c'è anche il caffè, dalla miscela molto scura, aromatica e per il tipo di tostatura, meno forte di quello italiano e dal quale si ottiene anche un gradevole liquore.


Passando poi alle bevande analcoliche più consumate, oltre ai noti marchi internazionali delle bevande gasate che sono nel quasi prevalente appannaggio del mercato turistico, ci sono i refrescos della "Ciego Montero"   con le rispettive versioni di: cola, arancia ed altri gusti "più o meno" di fantasia. A tal proposito suggerirei, quando è possibile, farsi fare delle spremute o frullati con la magnifica frutta tropicale che per i cubani è più reperibile ed economica, oltre che squisita e salutare.

La Mescla Cubana non si esprime solo nelle sua variegate espressioni etniche, culturali, artistiche ed i suoi sincretismi spirituali.

Anche la cucina dell’isola racconta secoli di esperienze e contaminazioni che caratterizzano questa unica ed affascinante realtà.