Cantina Valpolicella Negrar, alta marginalità e successo indiscusso dell’Amarone

 Daniele Accordiniarticolo di Marina Meneguzzi

Approvato il bilancio 2010-2011 al 31 Luglio con dati in costante crescita: 26 milioni e mezzo di fatturato, con aumento del 10%. Redistribuiti ai 230 soci 10milioni di euro, Valpolicella tra le Doc a maggiore rendita d'Italia

Vola il fatturato della Cantina Valpolicella Negrar, che ha chiuso l'esercizio al 31 Luglio 2011 con un fatturato consolidato di 26.500.000 euro, in crescita del 10% sull'anno precedente. “Questi ottimi risultati sono l’effetto della nostra filosofia produttiva - afferma Luigino  Galvani, Presidente della Cantina - che si basa sempre più su alta qualità dei prodotti, valorizzazione del territorio e presenza sui mercati internazionali”.

Mercati esteri che hanno raggiunto quota 30 e che registrano un aumento della domanda di Amarone e Ripasso. “Il 60% del nostro fatturato è all'estero – spiega Daniele Accordini, Direttore Generale della Cantina – dove assistiamo ad una forte crescita della domanda in Nord Europa, un consolidamento nel Nord America e un'affermazione nei Paesi del Nuovo Mondo. Inoltre, nell'ultimo anno di attività, abbiamo acquisito nuovi mercati – Taiwan, Spagna, Finlandia e Singapore – e siamo sempre più presenti in Russia e nei paesi dell'Est europeo”.  

Alta marginalità. “Tra i 230 soci della Cantina di Negrar, che coltivano circa 600 ettari di vigneto, quest'anno sono stati ridistribuiti ben 10 milioni di euro” - aggiunge Galvani. “Questi dati indicano come la rendita lorda annua di un ettaro di vigneto coltivato in Valpolicella  dai nostri soci abbia un valore medio di circa 18.000 euro: siamo ai vertici nel contesto italiano dove la Valpolicella si posiziona tra le DOC a maggiore rendita. Un ulteriore passo in avanti si è avuto con questa annata: per la prima volta nella lunga storia della Cantina si evidenzia un utile lordo d’esercizio positivo, pari a 314.069 euro. In tema di patrimonio netto si raggiungono i 7.612.000 euro”.

Investimenti. L'annata 2010-2011 è stata importante anche dal punto di vista degli investimenti, in tutto 4 milioni di euro destinati alla costruzione della nuova bottaia per l'Amarone dalla capacità complessiva potenziale di ulteriori 5.500 hl, di un nuovo fruttaio e dell'aumento di stoccaggio di circa  25.000 hl. “E’ un successo non effimero il nostro - commenta Accordini – perché costruito su forti basi produttive di qualità e su un’azienda condotta da un team di professionisti, che ne valorizza le potenzialità. La mission della Cantina Valpolicella Negrar, interpretazione moderna della cooperativa, è infatti quella di coordinare la molteplicità dei soci, vista come fattore assolutamente positivo, di valorizzare ciascuno di essi, di operare con il minor impatto sull’ambiente e di proporre vino non solo come mero prodotto economico, ma come fattore di cultura e di conoscenza, da trasferirsi anche alle generazioni future”.

Il gusto di sperimentare nuovi prodotti sul solco della tradizione, con un occhio all'enoturismo. “A coronamento di un lavoro di ricerca durato oltre 10 anni – spiega Accordini – dopo la vendemmia 2011 abbiamo proposto con il marchio Domini Veneti, per noi simbolo di alta qualità, la linea Amarone Espressioni, ossia 5 nuovi Amarone, ognuno prodotto da uve provenienti dal vigneto più alto situato in ognuna delle cinque valli che costituiscono la Valpolicella Classica. Un progetto ambizioso e nello stesso tempo coraggioso – continua Accordini – perché l’Amarone, letto in termini di profonda tipicità e legame con il suo vero terroir, è il messaggio che la Cantina vuole diffondere”. “Non ci accontentiamo di produrre uno stile di vino da uve appassite – conclude Accordini - ma contrastiamo la standardizzazione del prodotto con un vino di stile, che esprima veramente la propria origine”. Già molto legata alla produzione del Recioto nelle versioni Classico, Spumante – unica cantina ancora a proporlo – e nella versione cru “Vigneti di Moron”, da dicembre 2011 la Cantina di Negrar produce anche Amando, un Recioto della tipologia Amandorlato. Ma ancora molti sono i progetti in via di realizzazione della Cantina, non ultimo il desiderio di aprire sempre più spesso le porte ai visitatori e agli enoturisti, offrendo loro un'interessante proposta di eventi, degustazioni e incontri culturali.


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