Lo Chardonnay Tasca d’Almerita 2010

conquista l’Oscar del Vino A.I.S. 2013,

quale miglior vino bianco italiano.

L'Associazione Italiana Sommelier Roma ha assegnato il riconoscimento quale miglior vino bianco italiano allo Chardonnay 2010 di Tasca d’Almerita, in occasione della proclamazione degli Oscar del Vino 2013, avvenuta a Roma lo scorso 3 Giugno.

Lo Chardonnay Tasca d’Almerita rappresenta la storia ed il simbolo di una varietà internazionale che, impiantata in Sicilia a titolo sperimentale già alla fine degli anni Settanta, è oggi acclamata quale miglior espressione dei grandi vini bianchi italiani e che si affianca alle altre grandi etichette prodotte da Tasca d’Almerita, tra cui il pluripremiato Nero d’Avola del “Rosso del Conte”, il Sauvignon naturalizzato siciliano del “Nozze d’Oro” ed il “Cabernet Sauvignon”, altra grande espressione internazionale “made of sicily” della Tenuta di Regalali.

Una storia di innovazione

Dopo anni di esperienza e di studio sulle varietà tradizionali, il conte Lucio Tasca d’Almerita, già allora considerato uno degli innovatori della enologia siciliana, decise nel 1979 di confrontarsi con i vini internazionali, perseguendo l’unica strada possibile: la varietà. Seguendo il forte Dna sperimentale della Tenuta di Regaleali, furono impiantati tre filari per tipo di Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Nero e Sauvignon Blanc. Le prime sperimentazioni conquistano tutti, anche i più fedeli sostenitori dell’autoctono e della botte di castagno. Le prime 4 barrique di rovere francese furono pagate e nascoste sino alla loro presentazione. Un’intuizione visionaria che poi sarebbe diventata legge, conquistando anche il Conte Giuseppe. Nel 1985 l’azienda mette a dimora barbatelle di Chardonnay per 5 ettari, nel vigneto San Francesco. Nel 1989 la prima annata di Chardonnay è vinificata ed immessa in commercio. E si parte alla ricerca di un sogno reso possibile anche grazie alla giusta esposizione e altitudine, parametri essenziali per ottenere un buon risultato, particolare per le caratteristiche che assume nella Tenuta Regaleali, fermentazione e affinamento in barili di Rovere francese da 350 litri nuovi per 8 mesi.

Tra tutte, per la sua eccezionalità organolettica, è da ricordare l’unicità della vendemmia ‘91 Botrytis Cinerea e della ‘92 Vendemmia Tardiva.

Lo Chardonnay 2010

L’annata 2010 è sicuramente da ricordare per condizioni climatiche ideali: buona piovosità invernale, primavera calda e asciutta, estate fresca. La Chardonnay ha avuto uno sviluppo costante ed equilibrato con una perfetta maturazione, premessa per il mantenimento di profumi eleganti e di una buona freschezza.

Lo Chardonnay, insieme con il Cabernet Sauvignon, è l’espressione internazionale della Tenuta Regaleali, il cuore dell’azienda con oltre 500 ettari immersi tra le colline al confine fra Palermo e Caltanissetta. Un paesaggio di mandorli e ulivi, fra distese di grano, avena e piante di eucalipto che dipingono un contesto rurale di rara bellezza. Un’icona del paesaggio siciliano legato alla viticoltura, un luogo suggestivo che gode di un microclima ideale alla coltivazione della vite, grazie a un’altitudine che varia dai 400 ai 750 metri e a un’escursione termica tra il giorno e la notte che supera i 15°C. Tre anni fa, grazie alla sua unicità, la Tenuta Regaleali  è stata scelta come campo sperimentale per una collezione di biotipi diversi di 13 varietà autoctone siciliane, oltre ad 11 vecchie varietà in via di estinzione e recuperate, progetto sviluppato dal professor Attilio Scienza.

Tasca d’Almerita Lifestyle

A Regaleali è possibile vivere un’esperienza unica di Ospitalità, accolti in una masseria dell’Ottocento, che permette di condividere e partecipare alla vita della Tenuta nei suoi aspetti quotidiani, dalla scoperta dei suoi vigneti alle coltivazioni e le tecniche di coltura della vite, dal  passeggiare in bicicletta o gustare un picnic intorno al lago, attraverso percorsi di educational alla vita in cantina o partecipando a degustazioni guidate, centrata sull’esame visivo, olfattivo e gustativo.

A Case Vecchie inoltre, in un altro storico edificio della Tenuta a tre chilometri a valle dalla struttura principale, sorge la acclamata Scuola di cucina, crata da Anna Tasca Lanza nel 1989, oggi curata dalla figlia Fabrizia Lanza, che offre soggiorni didattici legati alla scoperta dei segreti della cucina siciliana più autentica.

Marta Olivari