Tango, tacchi e torrontes ….

Di Alessia Cotta Ramusino

 

Si chiude così il percorso delle degustazioni Ais della delegazione di Genova, con una serata piena di passione, di ricordi e di emozioni che legano indissolubilmente la nostra terra con quella oltreoceanica dell'Argentina che più volte nella storia le ha viste congiunte …si è tenuta a Villa Durazzo Bombrini a Genova Cornigliano, struttura costruita a partire dal 1752 su progetto  dell'architetto francese Pierre Paul De Cotte per il marchese di Gabiano, piuttosto inconsueta per il contesto genovese, difatti l'impianto è quello tipico delle dimore aristocratiche francesi. Sapientemente scelta dal delegato Antonio del Giacco come palcoscenico ideale, Villa Bombrini ha acceso i sontuosi lampadari dei suoi saloni sulla compagnia teatrale “Gli emigranti del Tango” fondata e diretta dal maestro di tango e coreografo Francesco Pedone. Presente una piccola compagine di questa compagnia formata da una coppia di ballerini e maestri diplomati: Fabrizio Solinas e Licia Bellassai coadiuvati per la serata dalla cantante e tanguera Gemma Comella.

 

Tra le ospiti Ais alcune signore, completamente calate nella parte, sfoggiano abiti rosso fuoco e sandali da cui spuntano unghie verniciate di rosso fiammante; qualcuna ha osato, indossando calze nere a rete ed un'unica mise mostrava una calza con la riga che correndo sinuosa lungo le caviglie delineava la curva del polpaccio per infilarsi, superato l'incavo posteriore del ginocchio, sotto una gonna fluttuante...decisamente osè!

Antonio e Fabrizio Solinas ci spiegano come hanno ideato la serata cercando di abbinare i 5 brani scelti a 4 tipologie di vino. Veniamo così a conoscenza del fatto che l'Argentina è il 5° produttore al mondo di vino, le tre zone più importanti sono Mendoza, San Juan e Maipu. Antonio cede la parola a  Fabrizio che racconta delle origini del tango di come nacque alla fine dell’ottocento a Montevideo in Uruguai e a Buenos Aires in Argentina…presenta poi il primo brano degli Otros Aires del 2007 dal titolo guarda caso: «Los vino», è un tango ritmato allegro e vivace...per questo, interviene Antonio, abbiamo pensato di abbinarlo allo Spumante Cuvée Reserve Extra Brut Cruzat una delle bollicine più importanti prodotte in Argentina.

Terminata la danza Antonio prosegue nella spiegazione di questo  metodo classico evidenziando che nel Wine Challenge 2012 di Londra è stato definito il miglior spumante di Argentina. Viene prodotto nell'antica zona vitivinicola di Perdriel nei pressi di Mendoza ai piedi del Cordone della Plata. E' stato creato nel 2004 da un gruppo di impresari cileni dall'idea dell'enologo Pedro Federico Rosell, questi ha scelto il terroir ideale per la produzione di vini spumanti: buona altitudine, sole, grande drenaggio del terreno e buone escursioni termiche per favorire profumi e acidità.

 

E' composto dal 75% di Pinot nero e 25% Chardonnay coltivati nella valle di Uco a 1400 mt s.l.m. Le uve vengono raccolte tra la prima e la seconda settimana di febbraio, il vino base viene tenuto a contatto con i lieviti per 18 mesi per poi raggiungere i 24 mesi di rifermentazione totali, il residuo   zuccherino è pari a 6 gr/L e questo riequilibra la sensazione di estrema freschezza dovuta ad un'evidente acidità.

Entra in scena  Gemma Comella, cantante e tanguera molto apprezzata nell'ambiente che intona una canzone di Francisco Canaro del 1955 dal titolo “Se dise de mi”. E' una classica milonga molto cadenzata ed allegra che narra di una donna non bella ma volitiva, ammirata e corteggiata dagli uomini ed invidiata dalle donne indifferente alle critiche degli uni e degli altri. A seguito dell'esibizione Antonio presenta il secondo vino : Torrontes, 2012 San Felipe. Il torrontes si coltiva a nord, è un  vitigno ricco di terpeni che quindi crea bouquet floreali unici e che può ricordare il nostro moscato. Acido e fresco con un finale amaricante, viene considerato un vitigno autoctono ma in realtà venne importato dai colonizzatori spagnoli della Galizia. Si produce soprattutto nella provincia di Salta a nord ovest ai piedi della Cordigliera delle Ande ed in particolare nella città di  Cafayate dove non piove per 340 gg all'anno, caratterizzata quindi da un clima con un basso grado di umidità ed una forte escursione termica.

Dalle prime note del brano successivo, “Vuelvo al sur” si riconosce il tocco di Astor Piazzola con voce di Roberto Goyenece, Fabrizio Solinas e Licia Bellassai ballano un tango appassionato e sensuale che rapisce gli spettatori.

 

 

 

 

 

Ecco il 4° vino Malbec Alto Sur 2012- Finca Sophenia (Mendoza). Il Malbec è arrivato in Argentina dalla Francia nel 1853 spiega Antonio: in Francia è un vitigno duro, scontroso e aspro, ha trovato in Argentina il suo habitat ideale dove esprime tutta la sua potenza, i profumi di frutta rossa e nera a volte esplosivi, la struttura forte, solida, eccellente acidità e una buona predisposizione alla longevità. Finca Sophenia di Roberto Luka si trova a 1200 mt/s.l.m. nella provincia di Mendoza. Nel 2009 ha avuto 93 punti da Robert Parker. Si vinifica all'inizio di Aprile. Enologo Rogelio Rabino.

Il brano che segue è Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla superbamente interpretato da Gemma Comella e a tratti ballato dalla coppia di tangueri, racconta la storia di una ragazzina povera che poi diventa una prostituta di rara bellezza…

Arriviamo ad un'altra espressione del Malbec nel Bacàn riserva Malbec 2008. Bodega Franceschin. Nasce dal sogno di due enologi italiani a Mendoza : Giuseppe Franceschini e Paolo Posenato di Udine. Bacàn nel linguaggio del tango sta ad indicare un uomo raffinato ed elegante, galante con le donne, amante delle feste e del buon vino e mantiene lo stesso significato nel dialetto ligure...

Composto da 100% vitigno malbec, vigne vecchie di 80 anni, altitudine 1050 mt, 50 quintali per ettaro, titolo alcolometrico 14,5% . Tinto con crianza ovvero invecchiato almeno due anni dei quali uno in botti di rovere. I sensi, ceduti tutti i freni inibitori forse per la gradazione alcolica, si lasciano sedurre da queste sensazioni complesse in un casto amplesso di gusto, di musica e di danza…

Il tango che chiude infatti non poteva che essere una canzone d'amore «Flores de l’Alma» dell'orchestra De Angelis, è un tango vals cioè con tempi musicali propri del walzer ballo che per antonomasia corrisponde al romanticismo e alle grandi storie d'amore.

Una serata conturbante, intrigante, seducente, suadente, sensuale ed elegante nella musica, nella danza e nel potente vino. Arrivederci a quest’ autunno.