Sul podio i vini premiati

alla 21esima edizione del Concorso

Internazionale Vini di Montagna

Di Mirka Frigo


 

Sarà la Sicilia, e precisamente Palermo, ad ospitare il prossimo  29 settembre la cerimonia di premiazione dei vini, vincitori alla 21esima edizione del Concorso Internazionale Vini di Montagna organizzato dal CERVIM, il Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, che si è tenuto dal 4 al 6 luglio scorsi a Sarre, in Val d’Aosta.

 

La premiazione sarà preceduta, nella giornata di sabato 28 settembre, dalla Tavola Rotonda, durante la quale si parlerà delle “ Future Prospettive della Viticoltura di Montagna e delle Piccole Isole “.

Per conoscere il programma delle giornate invitiamo a visitare la pagina  http://www.cervim.org/cerimonia-di-premiazione-del-xxi-concorso-internazionale-vini-di-montagna.aspx

Ci soffermiamo ora sul concorso, durante il quale sono stati valutati 648 vini. Vini “esclusivi” ed “eroici” se non altro  per il fatto che le uve, che li compongono, crescono in condizioni difficili, impervie, su terrazzamenti o ripidi pendii, dove solo la tenacia e la forza di volontà dell’uomo riescono ad avere la meglio. Operare in vigneti collocati in tali aree non è assolutamente facile e richiede particolare capacità con altrettanto aumento della fatica e delle ore necessarie alla lavorazione della terra e a tutte le operazioni per la raccolta delle uve. I vignaioli diventano artigiani della terra e ci permettono di gustare le loro eccellenze.

Il concorso del CERVIM è l’unico concorso interamente dedicato a questa tipologia di vini ed ha un regolamento particolarmente severo, che, tra l’altro, prevede che i vini partecipanti siano ottenuti da uve coltivate: ad altitudine superiore ai 500 m s.l.m., ad esclusione dei sistemi viticoli in altopiano; in pendenze del terreno superiori al 30%;  con sistemi viticoli su terrazze o gradoni; o che provengano da viticoltura delle piccole isole.

In Italia abbiamo parecchie zone di viticoltura difficile, eroica. Si va dai declivi della Val d’Aosta per arrivare al sorprendente allevamento della vite dell’Isola di Pantelleria o sulle pendici dell’Etna. Ma quasi tutte le nostre regioni dispongono di vigneti in aree estreme. La stessa area di Cartizze è anche una di queste, non ne mancano in Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia, per citare le più significative.

Tra i vini italiani, presentati alla 21esima edizione del Concorso, è stata quest’anno particolarmente significativa la presenza di vini del Veneto con diverse tipologie di Prosecco, ricavato principalmente dall’uva Glera, talvolta anche nella meno conosciuta versione ferma. Anche la Sicilia ha presentato molti vini, in particolare della suggestiva e ardua area vitivinicola dell’Etna, fatti in primis dalle uve nerello, il mascalese, soprattutto.

Tra i vini stranieri si è confermata anche quest'anno la vasta rappresentativa di vini della Germania, con principalmente i nettari della Mosella, così come della Spagna con, soprattutto, gli interessantissimi bianchi della Galizia. Non da meno la rappresentativa francese, mentre un pochino meno del solito, quest’anno, la presenza dei vini del Portogallo.

Anche la vicina Slovenia era presente con un discreto numero di vini, così come la Svizzera, che presenta i celebri rossi del Vallese e del Canton Ticino. Ottima anche la partecipazione di vini della Grecia.

E quest’anno sono stati valutati vini di due aree vitivinicole, che per la prima volta hanno presentato i loro vini al Concorso: l’Armenia e le Isole Canarie.

I 648 campioni in concorso hanno presentato una discreta, ma significativo, trend di crescita, rispetto ai 607 dell’edizione 2012, che  ha un duplice valore : quello che i vigneti, che si trovano in zone, dove lavorare la terra è fatica e impegno superiore al normale, non vengano abbandonati e quello di far conoscere ed apprezzare vini che hanno una personalità, che li differenzia in modo sostanziale dalla media. Sono vini che comunicano, che dicono qualcosa.

E prima di passare alla classifica, ricordiamo che le medaglie sono state assegnate al 30% dei vini di ciascuna categoria, al fine di non inflazionare i premi, come del resto prevede l’OIV, l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, che offre il suo alto patrocinio al Concorso, come segue: · Medaglia d’argento da 85 a 90 punti; Medaglia d’oro da 90,01 a 94 punti; Gran medaglia d’oro da 94,01 a 100

Nello scorrere la classifica - http://www.cervim.org/ultima-edizione-concorso.aspx- non possiamo negare un certo orgoglio per l’ottimo apprezzamento dei vini italiani, con il Gran Premio Cervim tributato al Muscat Petit Grain Flétri della Cave des Onze Communes della Val d’Aosta, che ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto. Inoltre 3 vini italiani sono stati meritevoli della Gran Medaglia d’Oro, due Gewurztraminer dell’Alto Adige ed un vino bianco della zona dei Colli di Luni. Osserviamo che in genere ottengono eccellenti valutazioni i vini dolci, mentre quest’anno sono stati vini secchi, seppur da uva aromatica come il Gewurztraminer, oltre ad un vino dei Colli di Luni, ad essere apprezzati ai massimi livelli.

Non ci resta che degustare anche noi i vini vincitori, recandoci a Palermo sabato e domenica prossima o, se non fosse possibile, contattando il Cervim per conoscere le altre manifestazioni in programma o dove poterli reperire.

CERVIM -Fraz. Chateau 3 – 11010 Aymavilles (AO)

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