50 anni del Capitel Monte Olmi;

50 anni di dedizione,

tradizione ed innovazione

 

Il Capitel Monte Olmi, Amarone della Valpolicella Classico della famiglia Tedeschi, compie i suoi primi cinquant’anni. Per festeggiare, un racconto attraverso i social media e un percorso fotografico al prossimo Vinitaly.

 

Il “Capitel Monte Olmi”, uno dei primissimi cru di Amarone della Valpolicella, compie 50 anni e la famiglia Tedeschi lo festeggia con un racconto.  Il racconto della storia di famiglia, tra i nomi storici della Valpolicella Classica, una delle aziende che ha fatto conoscere i vini della provincia di Verona ovunque nel mondo, valorizzandone i cru.

Il racconto inizia proprio nel 1964 anno in cui Lorenzo Tedeschi ebbe infatti la felice intuizione di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi dando origine a questo cru che è diventato il vino porta bandiera dell’azienda.  Una storia radicata, coinvolgente, per condividere un insieme di valori, gli stessi che si possono ritrovare nei vini di Tedeschi.

Puntando sulla narrazione, la famiglia Tedeschi si è aperta e ha dato vita ad un vero storytelling, raccontando la storia che sta dietro ai prodotti e al territorio, dandole voce anche attraverso i social media. Grazie infatti all’hashtag #50MonteOlmi, l’azienda racconta e condivide i primi 50 anni di storia di un vino, il Monte Olmi, di una famiglia e di un territorio.

In una carrellata che ripercorre, tra aneddoti familiari e fatti pubblici, gli anni dal 1964 al 2014, la famiglia Tedeschi ha colto l’opportunità di raccontare attraverso molteplici media coinvolgendo e trasmettendo emozioni.  La storia del vigneto da cui nasce il “Capitel Monte Olmi” ha radici profonde nel passato.

Acquistato nel 1918, il vigneto si trova sul pendio del monte e presenta una forte pendenza che ha reso necessaria la costruzione di muretti a secco realizzati in pietra locale. I muretti son stati recentemente restaurati e i terrazzamenti ospitano le viti allevate secondo il sistema della pergola veronese.   L’imminente Vinitaly sarà dedicato all’anniversario di questo vino potente, che necessita di un lungo invecchiamento per poter raggiungere quell’equilibrio, quell’eleganza e quello stile, lo stile Tedeschi, che lo rendono riconoscibile ed irripetibile.

Ed è per queste sue caratteristiche che, a partire dall’annata 2009, il “Capitel Monte Olmi” è diventato Riserva e verrà presentato in anteprima durante la manifestazione veronese.

Questi cinquant’anni verranno celebrati, oltreché nello stand attraverso un percorso fotografico, anche nella tenuta di Maternigo, con una serata alla quale parteciperanno tutte le persone, clienti, amici, operatori, giornalisti che hanno condiviso questo lungo percorso e hanno contribuito, anno dopo anno, ha costruire quello che è oggi il  “Capitel Monte Olmi”.

E sempre a Vinitaly verrà presentata la seconda annata del “Maternigo Valpolicella Doc Superiore”, il terzo cru di casa Tedeschi, che nasce nel vigneto “Impervio” proprio all’interno della Tenuta Maternigo.  Grandi profumi, una spiccata acidità e una vivace freschezza sono le caratteristiche principali di questo vino ottenuto dalla vinificazione separata delle uve, messe a dimora su un terreno che, grazie alla zonazione, ne ha rivelato la natura eccellente.

La zonazione, ossia lo studio pedologico dei vigneti, da anni viene indicata come il punto di partenza necessario per una viticoltura di qualità e la famiglia Tedeschi ha lavorato in questo senso sull’intero parco vigneti di Maternigo, dove sono stati messi a dimora 31 ettari di vigneto coltivati a Corvina e Corvinone in maniera principale, seguiti da Rondinella e Oseleta.

Nei vigneti di Maternigo, oltre alla zonazione, è stato affiancato il lavoro di caratterizzazione che  analizza il terreno e misura il modo in cui la pianta si esprime da un punto di vista vegetativo.

Il lavoro di zonazione e di caratterizzazione di Maternigo è durato due anni, dal 2010 al 2011, e ha evidenziato l’esistenze di 7 diverse aree con caratteristiche pedologiche proprie per giacitura, terreno, sostanza organica e capacità di drenaggio.

I risultati ottenuti e gli interventi messi in atto sono la riprova dell’impegno e della dedizione della famiglia Tedeschi nei confronti di una vitivinicoltura innovativa e di qualità, tesa a valorizzare i vitigni autoctoni della Valpolicella, gli unici presenti nei vigneti di Maternigo e in quelli della zona Classica anch’essa interessata dal lavoro di zonazione e di caratterizzazione.

Al fine di condividere i risultati del lavoro di ricerca, la famiglia Tedeschi ha prodotto una monografia dal titolo “Alla ricerca dei grandi cru della Valpolicella”, disponibile su richiesta.

Pamela Guerra