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Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2015

Di Virgilio Pronzati

Sala Dante: Giornalisti al lavoro

 

La nona Anteprima Vernaccia di San Gimignano ha ottenuto meritatamente positivi consensi. Malgrado l’annata difficile ma non certo disastrosa, i produttori hanno operato al meglio, smentendo la gran parte dei colleghi giornalisti degustatori, in particolare esteri, che avevano già affossato l’annata ancor prima di assaggiarne i vini.  Analizzando i vini dell’ultima annata, assaggiati come nel mio caso assolutamente anonimi, in generale hanno presentato spiccata acidità fissa, sapidità e piacevole mineralità, risultando leggermente disarmonici per carenza di morbidezza. Dopo sei mesi, maturando, la maggior parte di essi riacquista maggiore equilibrio.

 

 

In sintesi: è vero che l’annata 2014 è stata difficile e non tra le migliori, ma le difficoltà hanno maggiormente stimolato i produttori a dare il meglio di se. Una schietta considerazione da comunicare al consumatore: i vini di annate difficili costano al produttore quasi tre volte di più di quelle positive, ma diminuendone o limitandone purtroppo il prezzo di vendita.  Le cause: trattamenti moltiplicati contro le malattie crittogame, diradatura, selezione dei grappoli, bassa resa in uve e rigorosa e attenta trasformazione del mosto in vino.  In parole povere, non dimentichiamo che i produttori hanno la stessa necessità di mangiare quotidianamente come noi.

Grappolo di Vernaccia

La conferma positiva dell’ultima annata c’è stata all’Anteprima del Vernaccia di San Gimignano tenutasi nelle salette del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada. In degustazione e al vaglio di oltre duecento giornalisti di settore nazionali e esteri, buyer e tecnici, ottanta Vernaccia di San Gimignano di cui trentanove del 2014, ventitre del 2013 di cui dieci Riserva, dodici del 2012 di cui otto Riserva, quattro Riserva del 2011, un Riserva del 2010 e un 2009. Dal discreto al buono i vini del 2014. Entrando nel dettaglio, dodici di buon livello, dieci di livello medio, e diciassette di livello discreto. Medio-alto il livello dei 2013, buono i 2012 e 2011 dimostrando capacità di affinarsi nel tempo, in particolare le Riserve.

 

Un altro significativo riconoscimento delle qualità del Vernaccia di San Gimignano, c’è stato nell’annuale evento che pone a confronto il vino locale con altri prodotti in prestigiose zone vitivinicole mondiali. Nella storica e affrescata Sala Dante del Palazzo Comunale gremita di giornalisti di tutto il mondo, si è svolto l’interessante incontro “Il Vino Bianco e i suoi territori: La Vernaccia di San Gimignano e i vini della Cote Chalonnaise - cronache dai magazzini del sale”. Match vinto largamente dal grande vino senese.

San Gimignano dall'alto

I vini a confronto in degustazione:

 

1 - Vernaccia di San Gimignano 2011 - Podere Canneta

2 - Bouzeron 2012 - Domaine Aubert et Pamela De Villaine

3 - Givry En Veau 2013 - Domaine Joblot

4 - Vernaccia di San Gimignano 2013 - San Quirico

5 - Vernaccia di San Gimignano Fiore 2012 - Montenidoli

6 - Vernaccia di San Gimignano Vigna a Solatìo 2013 – Casale Falchini

7 - Givry Blanc Clos des Vignes Rondes 2012 - Domaine François Lumpp

8 - Mercurey Blanc Les Caudroyes 2012 - Louis Max/Domaine de la Marche

9 - Rully Blanc En Villerange 2012 - Domaine Claudie Jobard

10 - Vernaccia di San Gimignano Vigna in Fiore 2013 – Cà del Vispo

11 - Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2012 – Colombaio di Santa

Chiara

12 - Montagny 1er cru Les Montcuchots 2011 - Domaine Feuillet-Julliot

 

Le aziende presenti all’Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2015

 

Abbazia di Monte Oliveto, Canneta, Cantina Sociale di Certaldo, Cappella Sant’Andrea, Casa alle Vacche, Cesani, Falchini, Fontaleoni, Fornacelle, Guidi, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Castellaccia, La Lastra, Lucii Libanio, Macinatico, Melini, Mormoraia, Montenidoli, Palagetto, Panizzi, Poderi Arcangelo, Poderi del Paradiso, Poggio Alloro, San Benedetto, San Donato, San Quirico, Signano, Tenuta La Vigna, Tenuta Le Calcinaie, Tenute Guicciardini Strozzi, Teruzzi & Puthod, Tollena, Torre Prima,

 

Vernaccia di San Gimignano in numeri

 

Nel 2014 sono stati prodotti 46.100 ettolitri di Vernaccia di san Gimignano, con un aumento percentuale del 12% sul 2013. La quantità di Vernaccia di San Gimignano Riserva prodotta annualmente è abbastanza stabile, pari a circa il 12% della tipologia Annata, e si aggira sui 3.100 ettolitri. La Vernaccia di San Gimignano 2014 si presenta fresca, profumata, elegante, con una buona acidità anche se con meno struttura rispetto all'annata precedente, mentre le caratteristiche della Riserva 2013, annata contraddistinta da produzione e rese più basse della norma, sono quelle tipiche e rispondenti pienamente ai parametri e descrittori della tipologia: hanno una buona struttura accompagnata da una sostenuta mineralità, con profumi di miele, frutta matura e della caratteristica pietra focaia. Nel corso del 2014 sono stati imbottigliati 39.703 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano nelle due tipologie, pari a 5.293.853 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano e ad un giro d'affari di circa 37 mil. di Euro, con un incremento sul 2013 di circa il 2,5%. L'andamento del mercato si è mantenuto buono come per gli anni precedenti, in continua crescita dal 2009.

I produttori di Vernaccia di San Gimignano, considerando anche i conferitori di uve, sono 162, di cui 130 imbottigliatori, comprese le due Cantine Sociali. Le aziende associate al Consorzio della Denominazione San Gimignano sono 115, di cui 70 imbottigliatori. (Dati forniti dall’Ufficio Stampa Consorzio della Denominazione San Gimignano - Elisabetta Borgonovi).

 

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