di Patrizia Cantini
I vini Tedeschi accompagnano
mobili Morelato, un’alleanza di territorio
Cosa è un territorio se non un insieme complesso di
cultura, tradizioni e attività umane?
Queste attività nascono dalle risorse proprie del territorio,
dalla storia che le comunità locali hanno vissuto e
dall’umana capacità di esprimersi attraverso il proprio lavoro.
L’Agricola Fratelli Tedeschi affonda le proprie radici nel veronese, e i primi documenti che attestato un’attività vitivinicola di famiglia risalgono al lontano 1630.
Il profondo attaccamento al proprio territorio e la consapevolezza dell’importanza di fare distretto hanno dato vita a un’alleanza tra la famiglia Tedeschi e i Morelato, produttori di mobili di pregio che alla metà del secolo scorso fondarono una bottega artigiana divenuta oggi una grande azienda che ai mobili in stile ha affiancato quelli di design e il contract.
Tedeschi e Morelato sono due grandi espressioni di un made in Italy tutto veronese che racconta al mondo la qualità di un territorio che ha saputo trasformare le antiche attività artigianali in imprese di successo, capaci di esportare ovunque una qualità e uno stile che esprimono appunto il territorio di origine.
Dopo una prima “uscita” insieme avvenuta a settembre scorso in occasione della premiazione del concorso “Il Mobile Significante”, l’alleanza tra le due aziende avrà un nuovo appuntamento a Milano il prossimo 8 febbraio presso lo show room Morelato Ad Hoc di via Salvini 5, in occasione di un’anteprima riservata alla stampa organizzata dall’azienda veronese in previsione del Salone del Mobile di Milano, in programma dal 17 al 22 aprile prossimo presso la Fiera di Rho.
I giornalisti che andranno ad ammirare le novità Morelato 2012 saranno accolti dai grandi vini Tedeschi, e in particolare dal Valpolicella Classico Superiore Capitel de’ Nicalo’ e dall’Amarone Monte Olmi, il vino portabandiera della cantina di Pedemonte.
Una giornata dedicata dunque ai profumi, ai sapori e alle forme di un territorio, e alla moderna realtà di due famiglie con storie diverse ma con in comune origini, tradizioni e filosofia produttiva.
Patrizia Cantini