NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Officina Enoica Milano

Officina Enoica Milano

Enodissidenti & Gastroribelli

da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni...

 

 

Officina Enoica presenta: Simone Roveglia

un vignaiolo aperto al mondo 

Sabato 25 febbraio ore 19.00 da MIO BIO in Via Thaon de Revel 13 Milano

 

I vini dell'azienda agricola Lo Spaventapasseri sono prodotti con uve

 provenienti da agricoltura biologica, la vendemmia viene svolta

 a mano, le uve sono vinificate in modo da ottenere un vino dalla

 tannicità marcata ma vellutata, morbida e avvolgente.

 

I vini prodotti con l'etichetta "Cento Filari" sono la Barbera, il Pinot rosso e rosato, la Freisa anche in versione chinata. Un appuntamento assolutamente da non perdere, per tutti gli appassionati del vino, per i consumatori intelligenti, per gli enodissidenti e gastroribelli. Simone Roveglia ci racconterà del suo lavoro, della sua vigna, del suo fantastico frutteto immerso in un bosco e speriamo che ci faccia ubriacare non solo di parole.

   

Tutto questo sabato 25 febbraio dalle ore 19.00 presso Mio Bio

Via Thaon de Revel, 13 - Quartiere isola - MILANO  -  http://www.mio-bio.it/

Simone Roveglia

 

 

 

 

 

Il Grande Gino Veronelli

Foto di Giovanni Camocardi 

 

 

LUIGI VERONELLI (1926-2004)

Nasce a Milano il 2 febbraio 1926.

Segue studi classici e di filosofia, insegna filofosia teoretica e nel 1956 diventa editore. Pubblica testi di narrativa del ‘700 francese (Anatole France, Marquis de Sade, Proudhon) e non solo (Le notti di Mosca, di Giuseppe Bartolucci, Ghiottornìe di Gabriele d’Annunzio, ad esempio) e di sport (sci), oltre a tre riviste, ciascuna leader nel proprio campo: I Problemi del Socialismo (con preciso riferimento alla linea politica di Lelio Basso), Il Pensiero (di filosofia neotrascendentalista, diretta da Giovanni Emanuele Bariè) e Il Gastronomo (di letteratura gastronomica).

Il successo di quest’ultima lo conferma nella sua attività di gastronomo, suggellata dal decisivo incontro con Luigi Carnacina, maître di fama e bravura leggendarie. Si forma alla sua “scuola” e collabora con lui per più di dieci anni. Scopre così l’importanza degli abbinamenti tra i grandi piatti e i giusti vini.

Il Giorno, quotidiano, è la prima importante testata, vi collabora dal 1962 al 1983. Poi, molte altre collaborazioni (sia italiane – Panorama, Epoca, Amica, Capital, La domenica del corriere, Vini e Liquori, Week End, L’Espresso, Sorrisi e Canzoni TV, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Class – sia straniere: “Travel” e “Wine Spectator”, americane; “Decanter”, inglese; “Gran Riserva” ed “Enciclopedia del Vino”, spagnole; “Carta Capital”, brasiliana).

Lo stile, originale, polemico e provocatorio, lo porta quasi subito alla popolarità. Scrive numerosi volumi sia come autore singolo (I vini d’Italia, Alla ricerca dei cibi perduti, I cento Menu, Il vino giusto, tra gli altri) sia con Luigi Carnacina (La grande cucina, Il Carnacina, La cucina rustica regionale, opere fondamentali per la codificazione della cucina italiana) e con Gianni Brera (La pacciada).

La televisione ne aumenta la fama (di grande ascolto, “A tavola alle 7″, sul primo canale); nel 1979, il “Viaggio Sentimentale nell’Italia dei Vini”, serve al lancio del terzo canale televisivo e realizza l’aggiornamento, di denuncia, della viticoltura italiana. Il bel mangiare, 1986, altra trasmissione di successo.

Compie studi e ricerche approfonditi sui problemi dell’enologia e della gastronomia. Ne nascono “Il Veronelli” (la prima completa enciclopedia sul vino), i “Vignaioli Storici” (la storia delle famiglie che hanno reso grande il vino italiano, “commentata” dai fotografi più noti) e i vari Cataloghi (“Vini d’Italia”, “Vini del Mondo”, “Spumanti & Champagnes”, “Acqueviti”).

Nel 1984 crea L’Etichetta, il periodico più lussuoso e graficamente impegnato d’Italia, e che si è proposto come “vera e propria guida alla vita materiale”, attraverso l’incontro estetico con le “cose” – non solo gastronomiche – della vita di ogni giorno. L’ha diretto sino al 1994. E’ stato direttore anche di Vini & Liquori, de Il Sommelier Italiano e di Ex Vinis.

E’ stato l’esperto/consulente: 1, “Conoscere il vino”, opera a dispense edita da Fabbri; 2, “I migliori vini d’Italia”, collana edita da Hobby & Work.
E’ stato fondatore e a lungo membro della Giuria, del Premio Letterario Internazionale Nonino “Risit d’Aur”.


E’ stato l’ispiratore, nel 1993, del Primo Congresso Mondiale degli Scrittori del Vino.

Tra le ultime delle tante battaglie a favore della civiltà contadina, la difesa, esasperata, dell’olio extra vergine d’oliva e le De.Co. (Denominazioni Comunali), semplice ma rivoluzionaria certificazione d’origine dei prodotti.

Ha scritto moltissimo: “Vivere è comunicare; comunicare è vivere”.

E’ mancato il 29 novembre 2004, dopo una lunga, eccezionale carriera, durata quasi cinquant’anni e sempre al vertice.

 

 

Da Officina Enoica

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica