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IL PANE E’ BUONO. FARCITO ANCOR DI PIU’

 

 

Di Virgilio Pronzati

Scatti di Jolly Foto

 

 

 

 

 

 

Guglielmina Costi Monaci mentre consegna l'attestato di benemerenza a Gino Petrucco

 

 

Come recita un antico detto per definire qualcosa di buono, si dice è buono come il pane. Un alimento una volta prezioso, oggi si contende in parte la tavola con cracker e grissini.  Un pane di qualità sarà sempre gradito da tutti. In italia ne esistono oltre 250 tipi diversi e un migliaio di varianti. Si può affermare che ogni regione ha il suo pane. Tra i più noti, quelli di Altamura, di Matera, di Terni, coppia ferrarese, carasau, rosetta, filoncino, libretto, ciabatta, michetta, e poi in cassetta, integrale, azzimo ecc. I pani speciali: al latte, al burro, all’olio d’oliva, con noci, con uvetta, con olive e ancora con sesamo, cumino e anice. Il pane per millenni è stato il primo alimento per quasi tutti i popoli.

 

Ricerche su testi antichi e reperti archeologici hanno confermato che il pane era usato dagli antichi Egizi, un alimento comune presso i Greci e faceva parte degli usi alimentari dei Romani.  Da bambini e da grandi, pane e salame erano la colazione e la merenda. Lo stesso con mortadella, olio d’oliva e sale, con formaggio e con marmellata.  Già un migliaio d’anni fa, dicendo companatico si trattava di pane con diverse basi alimentari.  E’ interessante sapere, che i primi dolci sono derivati dal pane.  Non solo. Col sapiente uso del pane sono nati molti piatti, di cui uno, il pan cotto, era sui deschi di ogni regione italiana. Perché parliamo di pane? Semplice.

 

 

 

Guglielmina Costi Monaci consegna l'attestato di benemerenza a Davide Baroni e a Emanuele Fromento titolari di Ai Troeggi

 

Il pane è stato il tema dell’incontro promosso da Guglielmina Costi Monaci nel locale Ai Troeggi, situato in un palazzo medievale nel centro storico genovese. Un bar con ottimi vini, distillati e birre e, tornando al pane, con irrinunciabili bruschette farcite con salumi, formaggi, acciughe e salse tutti di gran qualità. A parlare del pane, due autorità in materia: Gino Petrucco e Brunello Saettone, rispettivamente Presidente dell’Associazione Panificatori Genova e Provincia, e già presidente della medesima associazione.  Entrambi oltre al pane, hanno sottolineato la bontà della focaccia con l’olio d’oliva. Una golosità risalente al dodicesimo secolo, che superando l’usura dei tempi e delle mode, è ancor oggi in auge.

 

Dopo che la Costi ha consegnato gli attestati di benemerenza a Gino Petrucco e ai gestori de Ai Troeggi Davide Baroni e Emanuele Fromento, un folto gruppo di soci del Piatto di Nettuno sono stati deliziati da un tripudio di bruschette, abbinate a vini biologici.  Tornando Ai Troeggi cioè ai lavatoi (antichi lavatoi pubblici), è l’unico locale ligure che ha partecipato assieme ad altri diciotto selezionati locali veneti, friulani e lombardi, alla presentazione dei Bakari. Tre vini pensati per chi beve per puro piacere, nello spirito dei bacari veneziani. Antiche osterie di Venezia dove da sempre si consumano vini in calice e piccoli spuntini.   

 

  

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