Recensioni
5A EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLO SCIACCHETRA'
(Testo e foto di Pietro Bellantone)
Il Festival dello Sciacchetrà, è arrivato alla V edizione. Il progetto voluto così fortemente dall’ex senatore Luigi Grillo, dopo la costituzione di un Consorzio che riuniva la maggioranza dei produttori dell’eccellente passito delle Cinque Terre, si è svolto nel Castello di Riomaggiore. Dopo la tappa iniziale di Monterosso, l’evento è stato replicato, con cadenza annuale, a Vernazza, Corniglia, Manarola, gioielli delle Cinque Terre, territorio riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. L'iniziativa, un’operazione di promozione del vino passito ma anche del territorio, è stata promossa dall'Associazione culturale Amici delle Cinque Terre (con Luigi Grillo, Presidente), dal Consorzio produttori dello Sciacchetrà e dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, Fondazione Credit Agricole, l'Assicurazione Cattolica e l'azienda NeroLifeStyle. Il convegno aveva come oggetto “I produttori dello Sciacchetrà a difesa del territorio: recupero e valorizzazione delle terre incolte nelle Cinque Terre”.
Panorama
Si sono succeduti a parlare, moderati da un effervescente Andrea Camaiora, molti relatori tra i quali: Fabrizia Pecunia (Sindaco di Riomaggiore), Heydi Bonanini (Presidente Consorzio Produttori Sciacchetrà), Luigi Grillo (Presidente Associazione “Amici delle 5 Terre”), Vittorio Alessandro (Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre), Massimo Comparini (Esperto e tecnico di Finmeccanica), Virgilio Pronzati: (enogastronomo e giornalista), Luca Fontana (Direttore Dipartimento Agricoltura, Protezione Civile e Turismo della Regione Liguria), Andrea Costa: Consigliere Regione Liguria, Presidente Commissione Ambiente e Territorio, Federico Vecchioni (Amm. Delegato Bonifiche Ferraresi, ex Presidente Confagricoltura).
Panorama
A scaldare i motori ci avevano già pensato il 18 luglio, nel corso di una conferenza stampaente Associazione “Amici delle 5 Terre” e Heydi Bonanini Presidente del Consorzio produttori Sciacchetrà. Il primo aveva evidenziato come fosse assolutamente singolare non trovare ragazzi italiani (e ancor di più spezzini) disponibili a lavorare nelle vigne. Lui stesso ha detto di avere assunto sette dipendenti tutti extra comunitari, perché non essere riuscito a trovare ed assumere degli italiani. Inoltre aveva dichiarato come fosse necessario elaborare un Piano del Parco intercomunale, perché i vari Comuni, hanno adottato regolamenti differenti; ed ancora, invece di evocare un numero chiuso per i turisti, di lavorare per migliorare i servizi. “Abbiamo chiamato al convegno tutti i Sindaci, speriamo che vengano così sarà l’occasione di fare il punto della situazione, tra le Cinque Terre, Val di Vara, Val di Magra», e creare le condizioni per aumentare la produzione di bottiglie di Sciacchetrà e di migliorarne la qualità, conclude l’ex senatore.
Samuele Bonanini
Bonanini, Presidente del ConsorzioPresidente del Consorzio produttori Sciacchetrà e titolare dell’Azienda Possa, invece, si era chiesto come mai non venisse applicata la Legge sulle Terre Incolte e che occorreva tenere conto che la produzione è in calo del 30 per cento a causa della siccità, a causa della quale erano in pericolo vigneti di 40 anni fa. Ha spiegato ancora che a fronte di 500 mila bottiglie prodotte e considerando i 2 milioni di turisti all’anno, “le nostre bottiglie vanno tutte all’estero. Invece bisognerebbe fare come in Piemonte – continua Bonanini – che chi viene qui beve il vino locale” (vedi video al link https://www.youtube.com/watch?v=uvz_e9lUVsw)
Luigi Grillo
Torniamo al convegno di Riomaggiore e gli interventi più significativi. Heydi Bonanini ha asserito che lo Sciacchetrà il celebre vino liquoroso che rientra nella DOC Cinque Terre 1973, è in realtà sconosciuto ai più, nasce in un luogo turistico amato e osannato ma è anche vero che le quantità prodotte ed il costo elevato ne fanno una riserva per pochi e fortunati gourmand. E’ una prelibatezza da sempre accompagnata dal fascino proprio delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, nonché dalla lunga e delicata lavorazione.
Virgilio Pronzati
L’obiettivo: dar vita ad una sorta di Osservatorio permanente che si proponga annualmente con incontri mirati pubblici di aiutare l’attività del Consorzio produttori dello Sciacchetrà sul mercato. Luigi Grillo ha esordito rimarcando come il problema principale fosse quello dovuto alle terre incolte: 30 anni fa erano coltivati 1200 ettari di terra, oggi solo 100. E non si trovano giovani con la voglia e la disponibilità di lavorare la terra. Paradossalmente dal punto di vista turistico le Cinque Terre sono al quarto posto nella classifica delle mete scelte e conosciute a livello internazionale dopo Roma, Venezia e Firenze. Se non avessimo lavorato per la tutela di questo territorio ora probabilmente non sarebbe più così e avrebbe perso la sua attrattività. Dobbiamo riconoscere che lo sviluppo dell'economia turistica, di Spezia e dei dintorni, è dovuta a questa realtà".
Massimo Comparini
La partecipazione dei Sindaci è diventato un momento strategico per lo sviluppo futuro delle Cinque Terre e grazie all’enorme lavoro fatto nel passato per la manutenzione del territorio, oggi non sarebbero diventate la meta turistica che è diventata. Virgilio Pronzati ha messo subito in evidenza come lo Sciacchetrà sia unico nel suo genere per le note iodate e per la sua longevità. Un vino che andrebbe promosso inserendolo, in manifestazioni dedicate, tra i grandi del suo genere: Porto, Sauternes, Tokaji Aszu, Jerez, Malaga, Trockenbeerenauslese.
Federico Vecchioni
Inoltre occorrerebbe realizzare altre iniziative tutte tese a dare maggiore visibilità al prelibato passito: dedicargli un francobollo con l’annullo postale, un premio giornalistico, di pittura e fotografia ecc.
Massimo Caleo
“Lo Sciacchetrà, ma anche i vini delle Cinque Terre, afferma Massimo Comparini, possiedono una mineralità, una sapidità di grande ampiezza, un vino pregiato da far assaggiare a tutti i turisti.
Il folto pubblico
Al fine di intervenire preventivamente all’insorgere di avversità della vite, si dovrebbero utilizzare i droni per controllare dall’alto lo stato dei vigneti. Gli stessi agricoltori potrebbero utilizzare tecnologie avanzate di precisione.
Ristorante Da u Cila
Successivamente è intervenuto Federico Vecchioni già Presidente Confagricoltura e Amministratore delegato Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana per superficie agricola utilizzata (Sau). Ha dapprima presentato alcuni notevoli progetti, del valore di centinaia di milioni di €, già realizzati in alcune zone d’Italia come quelli relativi a circa 1000 ettari Sau, in Sardegna, tra Arborea, Terralba e Marrubbiu ed ancora, in Emilia-Romagna, In Emilia-Romagna, a Jolanda di Savoia, con un centro di produzione che opera su una superficie di circa di 3.850 ettari Sau.
Luciano De Battè e Virgilio Pronzati
Ha sostenuto che la gestione di una grande azienda agricola non sia molto differente da quella dedicata ad una di dimensioni limitate e ha dato la disponibilità della sua azienda ad elaborare un programma dedicato alle Cinque Terre.
Il maitre e il patron del ristorante
La conclusione del convegno è stata curata, con toni ottimistici, da Massimo Caleo: “Tradizione e innovazione sono perfettamente compatibili”, un’asserzione che disegna una prospettiva tecnologica per i vigneti locali ben delineata.
I produttori del Consorzio dello Sciacchetrà
All’incontro è seguito un ottimo pranzo, a base di piatti di mare, presso il ristorante “Dau Cila” di Riomaggiore.
I coniugi Grillo proprietari dell'azienda Buranco
Nel tardo pomeriggio nell’ incantevole piazza Vignaioli, i produttori hanno dato la possibilità, a prezzi modici, di degustare presso i loro banchi d’assaggio il Cinque Terre Sciacchetrà e il bianco Doc (Begasti e Buranco di Monterosso al Mare; Forlini Cappellini e Luciano De Battè di Manarola; Arrigoni di La Spezia; Possa e Litan di Riomaggiore).
Gli stands delle aziende Arrigoni e Cappellini
In sintonia con l’amico e collega Virgilio Pronzati, ho trovato tutti i vini, che erano di annate diverse, di ottima qualità e di gran carattere. In particolare il nostro passito che è unico nel suo genere per le sue caratteristiche organolettiche, è di assoluto livello mondiale: con note balsamiche e iodate, profumi di albicocca, di miele di castagno ed erbe aromatiche; di amabile persistenza aromatica (per un ulteriore approfondimento Vi rimando al link di Virgilio Pronzati http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=15158).
Stand dell'azienda Begasti
Stand dell'azienda Litan
Stand dell'azienda Possa
Alcuni dei tanti visitatori stranieri