Vini
IL PROSECCO: UN GRANDE VINO ITALIANO DAL SUCCESSO MONDIALE
Grappolo di Glera
Di Virgilio Pronzati
L’Italia conosciuta da secoli col nome di Enotria, ossia terra da vino, in campo agricolo si può definire uno stivale colmo di vino per tutti i gusti e le tasche. Quindi patria di grandi vini, e d’altri di minor pregio, sempre dal buon rapporto qualità-prezzo. Parlando del Veneto, oltre il grande patrimonio storico-culturale e artistico, vanta sin da tempi remoti, una vitivinicoltura di pregio, in particolare nel Trevigiano e nel Veronese. Quest’ultimo per rossi (Recioto Amarone e Valpolicella dell’omonima zona e Valpantena), Il Trevigiano per i bianchi che l’hanno reso famoso: Il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene e non solo. Oggi si deve dire i Prosecco: Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore, Prosecco Doc e Asolo Docg Prosecco. Tutti prodotti con l‘85% di uve Glera e il restante 15% di altre uve tradizionali del territorio (Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga), coltivate a pergola semplice o doppia.
IL primo dei due Docg, proviene dalle colline della zona storica di Conegliano e Valdobbiadene e da altri tredici comuni, da origine a quattro tipologie: Conegliano Valdobbiadene Prosecco: paglierino molto scarico con riflessi verdolini; lievemente floreale, fruttato e fine; leggero, secco, sapido, fresco e un po’ minerale. Conegliano Valdobbiadene Prosecco" frizzante: paglierino molto scarico con riflessi verdolini e buona effervescenza: delicatamente floreale, fruttato, fine e varietale; giustamente fresco e sapido, leggero ma di buon equilibrio. Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Spumante (se con la menzione Rive è prodotto in un singolo territorio) nelle versioni Brut, Extra secco e Dry: paglierino scarico con lievi riflessi verdolini e di molta e fine effervescenza: di buona intensità le note floreali e fruttate, varietale e composito; secco, sapido e molto fresco, di equilibrata struttura e persistenza. La menzione Superiore di Cartizze (la più vocata sottozona dell’intero comprensorio di soli 106 ha, situata nel comune di Valdobbiadene) esprime uno spumante ricco al naso e in bocca.
Il secondo Docg, l’Asolo Prosecco, sebbene è il più recente, sta mietendo allori e successo in vari Paesi del mondo. Come i precedenti, è presente in tre versioni: Colli Asolani Prosecco o "Asolo Prosecco, Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Frizzante; Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Spumante accompagnato dalla menzione superiore. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco: bianco verdolino; delicato e varietale, con sentori finemente floreali e fruttati; secco, sapido e fresco, un po’ minerale e di leggera struttura. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Frizzante: bianco con lievi riflessi verdolini e con buona effervescenza; varietale, fine, persistente con note floreali, vegetali e fruttate; secco, sapido, discretamente pieno e persistente. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Spumante Superiore: paglierino molto scarico con lievi riflessi verdolini e di buona e persistente effervescenza; secco, molto fresco, sapido, discretamente pieno e continuo.
Dall’ampia zona di produzione del Prosecco Doc, per lo più pianeggiante che si estende in cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in quattro nel Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), tre le tipologie: Tranquillo, Frizzante e Spumante. Prosecco Tranquillo: da bianco verdolino a paglierino scarico con riflessi verdolini; delicati sentori floreali e fruttati; secco e sapido, leggero ma equilibrato. Prosecco Frizzante: da bianco verdolino a paglierino molto scarico e effervescente; discretamente intenso e persistente, varietale e i tipici sentori floreali e fruttati; secco, sapido, fresco, leggero ed equilibrato. Prosecco Spumante: paglierino molto scarico e di buona effervescenza; netti sentori varietali e floreali e fruttati; secco, sapido, di buona freschezza e di equilibrata struttura. Il tipo Frizzante e Spumante può portare le diciture Brut, Extra dry, Dry e Demi sec. La presa di spuma può essere fatta in bottiglia e col metodo Martinotti in autoclave.
Benché di ben tre zone diverse, i Prosecco Docg e Doc hanno in comune le note varietali, floreali e fruttate, la leggera ma equilibrata struttura, e l’invito a ribersi. Virtù riconosciute e apprezzate da milioni di consumatori in gran parte inglesi. Non solo. Oltre ad essere godibili come aperitivi e da bersi in ogni occasione, sono i vini ideali per piatti a base ittica e vegetale di semplice e raffinata matrice. Qualche esempio: Linguine con frutti di mare, zuppette di acciughe e di crostacei, antipasti di mare freddi e caldi, ricotti con piselli e d altri ortaggi, con i Prosecco Frizzanti. Con torte, pizze, sformati di verdure e ortaggi e focacce salate, i prosecco fermi. Con pesci di mare al vapore con salse bianche, moscardini alla piastra e pesci pregiati in umido e al forno, ideali i Prosecco Spumante, serviti nelle seguenti modalità. Quelli frizzanti, servirli a 10-11°C in piccoli calici con stelo alto o flutes. I tipi fermi, servirli a 10 – 12°C (10 per piatti freddi, 12-13 per quelli caldi). Infine gli spumanti secchi, servirli a 9-10°C in classiche flutes dall’alto stelo. Se dry o demi sec per piatti con le stesse basi ma un po’piccanti e speziate, servirli a 8-9°C nelle già citate flutes.